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Autore: dibeh    22/07/2014    9 recensioni
il tiranno è stato sconfitto. ora regna la pace nel mondo emerso. nihal e sennar sono salvi. e dopo? cosa è successo dopo? questa storia parla di questi due fantastici protagonisti e della loro vita insieme,dopo la morte di aster. le avventure non cesseranno di riempire la vita dei nostri due eroi e ci coinvolgeranno ancora nella loro missione,nella loro vita,nel loro destino.... nel bene e nel male.
spero di avervi incuriosito e che leggiate la mia storia. vi informo che non ho ancora letto e guerre del mondo emerso quindi se c'è un possibile futuro io l'ho modificato. sto scrivendo anche una storia sulla ragazza drago,sempre su questo sito,e questa è solo la mia seconda fan fiction. spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Oarf, Sennar, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BUONGIORNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
Si,ciao a tutti. No non sono morta,per fortuna.
Mi rendo conto che è davvero tantissimo tempo che non aggiorno! 6 mesi e mezzo!!! O_____________O sono scioccata anch’io e vi chiedo umilmente scusa! Se fossi in voi a quest’ora avrei dimenticato per sempre questa storia quindi ringrazio in anticipo tutti le persone che leggeranno questo capitolo e ancora di più quelle che vorranno rilasciare un commento ^_^
Vi chiedo ancora scusa ma tra una cosa e l’altra non ho avuto proprio il tempo di aggiornare questa fan fiction. Nel frattempo (oltre a altri libri) ho riletto le cronache e per la prima volta sto leggendo le guerre. Ho appena iniziato l’ultimo libro. Di certo la storia che avevo pensato tempo fa sarà diversa da quella che scriverò ma spero vi piaccia lo stesso. Cercherò di non essere influenzata dalle guerre e da quello che succede in questi tre libri a sennar e nihal. Buona lettura :D
 
-nihal fermati!-urlò dietro di lei sennar
Alla fine la raggiunse e la fece girare.
Stava piangendo. Però era un pianto strano,sennar lo capiva. Non era triste o intimidita.
-hai sentito tutto?-
-fin troppo- rispose lei guardando di lato e digrignando i denti.
A quel punto sennar non ce la fece più e scoppiò a ridere.  Rideva così forte che molti soldati uscirono dal capanno della mensa per capire cosa fosse quel rumore
-si può sapere adesso perché ridi?!-nihal era furiosa anche con lui ora
-scusa,hai ragione-disse asciugandosi una lacrima-rido perché mi sembra assurdo. Quando ti ho vista piangere credevo fossi triste e imbarazzata,invece ora vengo a scoprire che le tue erano lacrime di rabbia!-ora era serio- cioè,ero preoccupato per quello che provavi. E mi sembrava strana come tua ragione fuggire in lacrime. Mentre invece l’orgoglio l’ha vinta ancora.- le sorrideva in modo canzonatorio e le lacrime di nihal non scendevano più
-certo che non cambierai proprio mai.-silenzio
-scusa se sono corsa fuori ma provavo una rabbia per essere stata offesa in quel modo! Se fossi rimasta avrei rovesciato tutto-
-non stento ad immaginarlo-
-finiscila di prendermi in giro-gli dette una pacca sulla spalla e mise il broncio
-ahahahahhahaha ecco nihal dalle mille sfumature! Forza torniamo a mangiare-
Quando entrarono nel capanno c’era un silenzio tombale e tutti fissavano il proprio piatto.
Anche gli ultimi due si sedettero ai propri posti
-se sapevo che per far smettere tutto quel fracasso che mi faceva scoppiare la testa ancora di più bastava correre fuori in lacrime l’avrei fatto subito- disse all’improvviso nihal.
Tutti alzarono la testa verso di lei stupiti.
La mezzelfo si limitò a scrollare le spalle e vide tutti rilassarsi.
Finito il pranzo liv venne a chiedere scusa a nihal per aver diffuso il pettegolezzo.
-non fa niente. È passato- sennar fu stupito. Era evidente che si era trattenuta da cantargliene quattro,così soffocò una risata.
Nel pomeriggio andarono insieme nell’arena.
Nihal si mise al centro e inspirò appieno l’aria con nostalgia.
-al volo!-urlò
Sennar era distratto e non vide arrivargli in contro una spada dentro il suo fodero. Era così sorpreso che cadde all’indietro.
-ahahahahha scusa-nihal lo aiutò ad alzarsi
-non si fa così!-disse sennar pulendosi i vestiti facendo il finto-offeso.
-forza,tira fuori la spada-
Ora sennar era veramente sbalordito.
-che cosa?!-
-hai sentito bene. Voglio tirare di spada un po’ con te. Ne ho bisogno e poi sono anni che non lottiamo un po’-nihal lo guardava di traverso sorridendo.
Sennar rimase incantato ad osservare la sua bellezza.
-forza dai! Non dirmi che hai paura,maghetto?-
Sennar decise di stare al gioco.
-io maghetto?ti sarà giunta voce delle mie innumerevoli imprese da grande mago-disse con finto orgoglio e sfoderando la spada.
-non credi di essere troppo modesto?-lo canzonò nihal
-tu dici?-chiese mentre nihal partiva all’attacco.
In realtà non combattevano davvero. Nihal moderava la sua forza. Voleva che quel gioco durasse un po’ e se avesse iniziato a combattere seriamente avrebbe messo sennar al tappeto in due secondi.
D’altro canto sennar faticava non poco a reggere le mosse di nihal ma la verità è che si stava divertendo anche lui.
Pian piano la voce si diffuse e una folla iniziò a formarsi intorno a loro.
I due ragazzi non se ne accorsero nemmeno.
Per nihal era una vita che non gioiva tanto nel tirare di spada e farlo con sennar era una cosa magnifica.
Per sennar vedere la sua amata così concentrata ma allo stesso tempo così spensierata e felice lo riempiva di gioia.
Per parecchio sennar riuscì a strale dietro ma alla fine fece un passo falso e cadde all’indietro con la faccia e la spada di nihal vicinissimi.
Sorrise.
Nihal contraccambiò
-hai perso-
-proprio come la prima volta-rispose sennar con l’aria furba.
Nihal non fece in tempo a capire che sennar si riferiva alla volta sul tetto di salazar e quindi alla sua prima sconfitta che si ritrovò tra le mani un serpente che istintivamente lasciò.
Dopo qualche secondo si ritrovò a pancia all’aria sdraiata per terra e sennar su di lei.
La aiutò a rialzarsi.
-sempre con i soliti,vecchi trucchi eh?-
-squadra che vince non si cambia-le fece l’occhiolino
-quindi,da regolamento,questo torna tuo-disse prendendo il pugnale. Sì,proprio quel pugnale. Quello che livon,suo padre,le aveva dato ma che poco dopo lei aveva perso in una sfida contro sennar. Proprio il pugnale che aveva ricevuto dallo stesso sennar anni dopo,quando,anche se l’aveva appena trovato,doveva già abbandonarlo. Quello che le diede la forza di andare avanti e uscire dalla sala del trono del Tiranno quando credeva che sennar fosse morto.
Glielo porse.
-non credevo ce l’avessi ancora-sennar era sorpreso
-sono legata ai ricordi e questo pugnale me ne rammenta tanti,belli e brutti-rispose con un velo di tristezza che se ne andò subito.
-tienilo tu. Questa volta non avevamo scommesso-stranamente,pensò sennar,nihal non obbiettò e lo rimise al suo posto.
Solo allora si accorsero che tutti,o quasi,erano intorno a loro ad osservarli. Nihal non ne capiva proprio il motivo. Probabilmente avevano anche loro bisogno di momenti di svago dopo la grande guerra.
Ripartirono la mattina dopo al dorso di oarf. Fecero però sosta nella terra del mare.
Era stato sennar a chiederlo ma nihal non aveva capito il perché. Pensava solo che forse era per rivedere la sua terra natale.
Lasciarono oarf in una radura nella foresta vicino al villaggio dove dovevano andare.
Nihal vedeva che sennar era distante e ammirava tutto con un senso di nostalgia.
L’ultima volta che ci erano stati era per recuperare la pietra del talismano che ora nihal portava al collo e la ragazza si ricordava un posto umido e quasi disabitato. Ora invece la festa della vittoria era arrivata fin in quel piccolo villaggio e tutti erano allegri e festeggiavano. Sembravano stessero preparando qualcosa per la serata,forse una festa nella piazza principale con un grande banchetto.
Sennar andò dritto verso il mare. Voleva rivederlo.
Nihal non gli disse niente per tutto il tragitto. Erano come in un silenzio rispettoso.
Arrivarono sulla spiaggia. Quanti ricordi invasero la mente di sennar:dalla sua infanzia,alla partenza per il mondo sommerso fino al recupero della pietra.
Inspirò profondamente l’aria di mare. L’aria di casa sua.
Nihal non aveva avuto l’occasione di fermarsi molto ad osservare la bellezza dell’oceano,ma ora che ne vedeva la grandiosità e la magnificenza ne fu quasi intimorita. Cielo e mare formavano un tut’uno in un blu accecante che svariava in mille sfumature. Era incredibile.
Rimasero così per alcuni minuti,uno di fianco all’altra,ad osservare l’acqua incresparsi al ritmo delle onde.
Nihal lo fece con naturalezza,senza pensarci. Si tolse le scarpe ed arrivò sul bagnasciuga fino a farsi arrivare l’acqua salata alle caviglie. Era fredda ma piacevole. Sotto la superficie riusciva a vedere il fondo sabbioso.
Anche sennar si tolse le scarpe e la raggiunse.
-incredibile vero?-le chiese guardando l’orizzonte
-è spettacolare-si guardarono
-dovresti vederlo al tramonto. È una cosa imperdibile- disse sennar sognante mentre la sua mente fu invasa dai ricordi.
-ci torneremo,tra qualche mese-disse sennar. Nihal lo guardò stupita.
-in estate è bellissimo venire al mare. Tuffarsi nell’acqua salata mentre il sole ti riscalda la pelle. Ti vi voglio portare-si sorrisero
-mi piacerebbe-
Sennar le prese il viso con una mano e con l’altra le teneva la schiena. Si baciarono. Un bacio casto ma lungo e pieno d’amore,davanti a quell’immensa distesa d’acqua.
-ti voglio far conoscere delle persone-le disse poi mentre nihal lo aiutava a camminare fino alle sue scarpe.
Lui non potrà fare il bagno
Si ritrovò a pensare nihal ricordando la sua gamba inutilizzabile. Poi si riscosse a quell’affermazione.
-credevo mi avessi portata qui per il mare-
-anche-le sorise enigmatico ma anche euforico-forza,vieni con me-
Sennar la condusse in giro per il villaggio mentre la gente passava loro accanto sorridendo per l’imminente festa,finchè non arrivarono in una cosa non molto differente dalle altre.
Sennar sperò che fosse in casa. Bussò.
Poco dopo una donna sorridente con un grembiule aprì la porta. Appena capì chi fossero i suoi ospiti i suoi occhi si illuminarono di gioia e di lacrime per la commozione.
Saltò al collo di sennar piangendo.
-oh,sennar,sennar- il mago ricambiò forte l’abbraccio.
Nihal provava una sorta di lieve gelosia ma sapeva che la cosa che univa quella donna al suo fidanzato era ben diverso da quello che univa loro due.
-tranquilla mamma. Ora sono qui-
Mamma!
Sì,ecco chi era! Sua madre!
Oddio,mi ha portato a conoscere la sua famiglia!
 
ANGOLO D’AUTRICE:allora,vi piace? So che non è molto dopo tanto tempo e una parte di me vorrebbe andare avanti ma mi piace lasciarvi un po’ sulle spine :P diciamo che in questo capitolo si vede ancora la felicità e l’amore che accomuna i nostri due eroi <3
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e scusate ancora per l’enorme ritardo! Vi giuro che per il prossimo non dovrete aspettare tanto ;)
Bacioni grandissimi
dibeh
   
 
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