Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Imbranata09    22/07/2014    10 recensioni
Pov Edward
Apro gli occhi prima che la sveglia suoni. Ho un piedino di Thomas piantato nel fianco, mentre Danielle è allungata sui cuscini e mi tira i capelli.
Pov Bella
Ahaha!!!
Oggi comincio lo stage di un anno alla Cullen Publishing. Non sono emozionata… molto di più. Sono strafelice.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov Bella
Ed, invece, per il compleanno delle pesti abbiamo avuto la casa invasa da parenti ed amici!
Certo, dovettero viaggiare in macchina ma appena contattati, si misero in moto.
Purtroppo. Infatti, non fu il compleanno dei gemelli a farli smuovere, ma quello che scoprì Riley dall’analisi dei pc dell’ufficio ed, in particolare, da quello di Edward.
 
Inizio flashback

-Edward, sono Riley, possiamo vederci fra un’ora  a casa tua? Penso di avere tutte le informazioni di cui avevi bisogno – Edward non se lo fa ripetere due volte e conferma l’appuntamento. Poi mi raggiunge in ufficio, dove sto finendo una relazione con Ben.
-Bella mi hanno chiamato da scuola,  entrambi i gemelli hanno la febbre. Andiamo insieme a prenderli – poi rivolgendosi a Ben – io rientro dopo pranzo.  Bella non so se rientrerà –
Siamo in macchina e finalmente Edward mi dice la verità:
-I gemelli stanno bene. Mi ha chiamato Riley e vuole vederci subito – siamo entrambi molto nervosi. Fortunatamente non dobbiamo aspettare molto perché è già fuori dalla nostra porta.
Il tempo di preparare il caffè mentre Riley, nello studio di Edward, sta disponendo le carte sulla scrivania.
-Allora, vi dico subito che non è stato molto difficile risalire alle persone coinvolte perché hanno lasciato molte tracce informatiche. In totale sono quattro le persone coinvolte. Due sono interne: la segretaria di Edward e il suo vice – mi guardo in faccia con Edward ed è lui il primo a parlare:
-Avevo quasi capito che fosse Blair, ma non mi aspettavo Ben. Con tutto quello che ho fatto per lui e per quanto lo pago! Non avrebbe mai trovato un lavoro del genere da nessun altra parte, né una persona che gli avesse dato tutta questa fiducia! – è amareggiato mio marito. Fa cenno a Riley di andare avanti
-Le altre due persone coinvolte, Edward, mi dispiace dirtelo ma sono i tuoi genitori – ed ora vedo mio marito sbiancare.
-Cosa cazzo vogliono ancora! -  sbatte i pugni sul tavolo.
-Vi spiego tutto quello che hanno macchinato. Premessa fondamentale: sono entrato nei server della società e ho verificato che Ben scambiava mail con i tuoi genitori anche attraverso le caselle dell’ufficio. È stato un grave errore perché tramite quelle sono risalito a tutto quello che c’è dietro. In pratica Ben ha analizzato ogni contratto, lavoro e quant’altro c’è in azienda con l’aiuto di Blair. Lei ha svolto il lavoro manuale facendo fotocopie e spedendo i contratti al di fuori della sede. Tua madre, tramite Phil ed un avvocato, li ha fatti analizzare per vedere quando vale la società. L’idea  è di far fuori Edward e subentrare lei. Prima, però, volevano sapere quando c’era in gioco! Legalmente, purtroppo, lo possono fare perché tu non sei il figlio legittimo di Carlisle e le sue uniche eredi sono tua madre e tua sorella Rosalie – si ferma un attimo. E sono io a parlare:
-Ma è Edward che ha portato l’azienda ai livelli di adesso! – Riley mi guarda con comprensione:
-Purtroppo in tribunale non conterà molto. Inoltre, Rosalie ha avuto parte dell’eredità accettando questa casa e alcuni beni del padre. Quindi in Tribunale tua madre chiederà l’azienda. Estrometterà te e subentrerà Ben al tuo posto! – Edward rimane in silenzio.
-Edward hai un piccolo vantaggio su di loro: sai dei loro piani. Ben e Blair hanno quasi finito di analizzare i contratti, mancano un paio e quando saranno completati interverrà tua madre con le richieste – Edward non fiata, si riprende solo un attimo.
-Ok Riley, continua a tenerli sott’occhio e qualsiasi novità riferiscimi – Riley ci lascia soli  e mio marito continua a non parlare. Mi guarda e piange:
-Una vita sprecata! –
-Edward non dire così, ce la faremo in qualche modo! – lo dico ma non lo penso.
-Oppure ricominceremo daccapo – e mi guarda senza parole.
-Devo chiamare Rosalie – rimango a fissarlo pensando a quello che dovremo fare. Nel pomeriggio rientra in ufficio e altro non si raccomanda di fingere normalità.
E non mi fa recare in ufficio neanche per i giorni seguenti.
Fine flashback
 
Pov Edward
 
La festa dei gemelli si è appena conclusa. Sono strafelici innanzitutto perché per la prima volta hanno spento le candeline accanto alla mamma e al papà e, poi, per il regalo ricevuto. Il cane è stata una bellissima idea.
Siamo riusciti a trovare un cucciolo di poche settimane di piccola taglia e i gemelli sono rimasti senza parole. Lo hanno chiamo Rox. Il nome non mi piace granché , ma considerato che si sono subito messi d'accordo non mi sembrava il caso di dirglielo!
Da quanto l’hanno visto non fanno altro che ringraziarci.

Purtroppo non ero nello spirito giusto per gustarmi la loro festa di compleanno e fortuna che hanno ancora quattro anni e non si sono resi conto dei problemi in famiglia.

Oramai sono a letto, sono crollati distrutti, così come i gemelli di Alice. E tutti insieme, con fratelli e sorelle, Jerry e Ian, stiamo sistemando il soggiorno. E parliamo di quello che sta succedendo in azienda.
Rosalie è proprio incavolata; con Emmet e Jasper stanno cercando una scappatoia legale. Il problema è che, anche trovandola, ci vorranno mesi se non anni e, nel frattempo, la credibilità della Cullen Publishing non esisterà più.

Stiamo discutendo da ore quando Bella ….
-Scusate se vi interrompo. Lo so che non ci capisco niente di cavilli legali e di come si dirige un’azienda. Però c’è una cosa che capisco chiaramente. Quando i clienti chiamano alla Cullen Publishing non chiedono un appuntamento, chiedono di Edward. Cioè la Cullen per loro è Edward. E se non è disponibile a riceverli non vengono. Se adesso lo estromettono quanti clienti saranno disposti a rimanere? E allora perché non li contattiamo noi  dicendo che Edward si sta separando dall’azienda e vediamo se sono disposti a seguirlo – la guardiamo tutti e pensiamo che …. abbia ragione!!!
-Si, però si tratterebbe di concorrenza sleale. La madre lo denuncerebbe e dovrebbe dargli un risarcimento milionario – Jerry è sempre il solito pessimista.
-No – Jasper sorride! Rosalie e Emmet lo fissano. Poi sorridono anche loro e si abbracciano. Chiariscono il concetto anche a noi che non capiamo niente di diritto.
-Quello che Jazz intende è che non sarebbe concorrenza se i clienti li contatti prima di sapere “ufficialmente” di tua madre e se la nuova società fosse già costituita e soprattutto se cambi stato! -  e finalmente vedo uno spiraglio di sole nella notte oscura dove ero finito.
-Quindi se in questo momento, nel soggiorno di casa, tu sottoscrivi il contratto per la costituzione di una nuova società e domani Emmet o Jasper lo depositano al Tribunale di Los Angeles, domani stesso potresti contattare i maggiori clienti – Rosalie sta già prendendo il pc per redigere l’atto.
-Ok, la sede dove la vuoi fissare, potresti mettere l’indirizzo di casa nostra a Santa Monica – e anche Jerry da il suo contributo:
-No, facciamo le cose serie. Nel mio edificio ho due piani che non mi servono. E' nel centro di Los Angeles, zona altamente finanziaria. Te li posso cedere – e mi alzo per abbracciarlo e ringraziarlo, per ringraziare tutti.
-Vi devo molto, alle mie sorelle ma anche a voi che non avete esitato a venire qui a New York, anche in auto, per aiutarmi! – poi mi rivolgo a Bella:
-Ti amo e sei unica. La mia unica ragione di vita! – e la bacio fregandomene dei presenti.

-Ok ma adesso basta e vieni qui a controllare l’atto costitutivo della tua nuova società – osservo Rosalie, Emmet e Jasper: non stanno lasciando nulla al caso. Analizzano ogni singola parola e vanno avanti per tutta la notte. Nel frattempo Bella aiuta Alice con i gemelli ed io con Jerry e Ian riprendo dal data base i dati di tutti i clienti.

Sono le 06.00 del mattino quando Rosalie annuncia che l’atto è pronto e Jerry prenota subito il volo per i miei fratelli.
-Eddy manca solo il nome della nuova società – penso e da buon pubblicitario so che il nome mi deve facilmente identificare …
-Sarà una sigla E & B  . – mi guardano, tutti hanno capito per cosa sta la B.
-Bella sarà mia quanto tua la società e sarai mia socia al 50% - e adesso è lei che mi guarda senza parlare:
-Non è giusto Ed.  E’ il tuo lavoro e non è corretto che me ne appropri io –
-È il nostro lavoro e non voglio discutere anche su questo . – me l’abbraccio stretta stretta.
Il tempo di preparare la colazione è Jasper e Emmet sono pronti alla partenza, rientreranno al massimo domattina.
E nel frattempo decido di mettermi al telefono per contattare tutti i clienti.

Sono nel mio ufficio quando arriva Bella:
-Che fai? – la guardo, anche assonnata è bellissima.
-Sto cominciando a chiamare i primi clienti – mi sorride
-Capo chiamo io. Ci guadagni di immagine se non fai personalmente le telefonate ma le fai fare alla tua segretaria! – e rido
-Sei mia socia non la mia segretaria! – ride
-Lo sarai sempre, il mio capo. Adesso dammi l’elenco e dimmi come sistemare gli incontri –
E la vedo al telefono, professionale come sempre, riuscire a fissare gli appuntamenti come abbiamo stabilito.
Due ore dopo Bella mi consegna il planning del pomeriggio con già 6 appuntamenti fissati e noto che anche il giorno dopo è tutto pieno. Decidiamo che sarà Bella a recarsi in ufficio e dirà che mi sto godendo qualche ora con le mie sorelle. La scusa è palusibile.

Pov Bella

Sono passati già 3 giorni da quando Edward ha cominciato a contattare il primo cliente e, finora, quasi tutti hanno sottoscritto il passaggio con la nuova società. Sono pochi coloro che sono rimasti scettici, ma i più importanti hanno seguito Edward. Come avevo previsto, si fidano di mio marito e la Cullen Publishing ha rappresentato solamente il mezzo attraverso il quale lo hanno raggiunto. In diversi non hanno obiettato neanche di fronte al trasferimento a Los Angeles. D'altronde sono in pochi i clienti che hanno sede a New York e, per raggiungerlo, dovevano comunque spostarsi. Si sono fidati di Edward e delle idee che ha loro prospettato.

Ian e Jerry sono tornati a casa e ci stanno aiutando a sistemare i nuovi uffici e trovare casa.
Anche Rosalie e Emmet sono tornati a casa e stanno sistemando i contratti man mano che glieli giriamo.
I bambini non sanno ancora del trasferimento. Abbiamo evitato di dirglielo, avevamo paura che se ne parlassero con Ben o Blair presenti.
In ufficio continuiamo come sempre. Edward ha selezionato alcuni dipendenti cui proporrà il trasferimento a Los Angeles.
Ed io passo il tempo a spostare dati che ci serviranno nelle memorie che mi ha fornito Edward.
Adesso dobbiamo solo attendere che i cospiratori facciano si presentino al completo.

Pov Edward

Sono oramai tre settimane che abbiamo scoperto cosa stanno organizzando coloro che sulla carta dovrebbero essere i miei genitori con due dei miei migliori dipendenti.
E questa mattina del 02 dicembre nell’aria c’è qualcosa di diverso. Sento che sarà oggi il giorno x,  quello in cui si presenteranno in ufficio a reclamare i loro diritti.
Jasper è rimasto a New York appunto per questo incontro. Mi ha preparato a dovere, so esattamente quello che devo fare.  Dovrò rimanere sconvolto, dovrò sembrare incazzato, meravigliato e cercare di prendere quanto più possibile. Mi offriranno denaro per andare via senza fare storie e lo farò. E alla fine, prima di andare via,  svelerò le mie carte. Si ritroveranno una società che non vale nulla.
Alle nove in punto entro in ufficio mano nella mano con Bella e la trovo seduta al mio posto.
-Elisabeth a che devo questa visita? –
-Edward caro, ti aspettavo.  – poi guarda Bella – questa è la stagista che ti ha incastrato? –  so che non devo rispondere alle provocazioni e mi rivolgo a Bella che sta cercando di essere disinvolta.
-Bella ti presenta colei che mi ha partorito – sul divano noto anche mio padre
-Vedo che sei in compagnia. Allora cosa volete? –
-Edward sono venuta a riprendermi ciò che è mio di diritto. L’azienda – e come da copione faccio scoppiare il finimondo. Urlo, strepito. Bella che mi raccomanda di stare calmo.
Arriva anche Ben che chiama la sicurezza chiedendo loro di portarmi fuori dagli edifici.
Ma loro sono miei dipendenti, li ho assunti io e, malgrado le minacce di Ben, non eseguono i suoi ordini.
-Come vedi Ben sono io il capo della  baracca – e ha un sorriso maligno mentre mi risponde:
-Ancora per poco. Poi tu e la tua stagista verrete sbattuti fuori! –
Arriva anche il loro avvocato. Io chiamo Jasper che continua la sceneggiata programmata.
Andiamo via a giornata inoltrata.
Dal mio studio controllo che Emmet e Rosalie abbiano depositato tutti i contratti e nessuno abbia fatto opposizione.

La sera stessa comunichiamo ai bambini del trasferimento e loro sono felici.

E la mattina dopo, mentre io ritorno in ufficio con Jasper per un ulteriore round con i delinquenti, Bella e Alice cominciano a imballare tutte le nostre cose.
Dopo quattro giorni di via vai raggiungo un accordo economico con mia madre. Liquida la mia quota e si tiene la società che oramai non vale niente.  Quando firmo il contratto di rinuncia e mi accerto che il trasferimento dei fondi sia avvenuto correttamente sul mio conto è Ben a cacciarmi:
-Ben non c’è bisogno che mi cacci. Me ne vado da solo, oramai questa società non vale più niente – e rido con Jasper.
- Edward non eri il solo genio in azienda. Ben saprà prendere il tuo posto più che egregiamente. D'altronde quando sei stato a Boston è lui che ti ha sostituito – Phil parla senza cognizione di causa.
- oh lo spero per voi! Vedremo quando ci metterà a trovare clienti dopo tutti quelli che hanno già abbandonato la baracca sapendo che Edward sarebbe andato via! – Jasper li gela e capiscono che qualcosa non è andata secondo i loro piani perchè anche Jasper ride.
- si Ben, sapevo da almeno un mese dei vostri piani e mi sono mosso con anticipo. Sai, le mail personali non si mandano dall’ufficio. Se decidi di entrare nel pc del capo non lo fai con la tua user. E quasi tutti i clienti, sapendo che andavo via, hanno deciso di seguirmi nella nuova società che ho creato a Los Angeles– mia madre si rivolge all’avvocato per sapere se è legale. Lui osserva le carte che Jasper gli ha passato e sospira. Hanno le spalle al muro.
- E’ tutto legale. Non possiamo fare nulla. Sei proprietaria di una società con solo due contratti in essere e nessun introito da qui a sei mesi. Edward ha portato via tutto -
- mi raccomando Ben trova i soldi per pagare gli stipendi a fine mese perché di clienti ne avete solo un paio!  E senza il mio nome nessuna banca vi aprirà una linea di credito. Tempo tre mesi e dichiarerete bancarotta. Ciao Blair sei stata una pessima assistente e farò in modo che non lavorerai più in un ufficio – sta piangendo. I loro piani sono rovinosamente distrutti.
- ah un’ultima cosa: è vero, non sono l’unico genio qui dentro. Ci sono anche Jennifer, Bree, Ivan e Step. Per questo lavoreranno con me nella nuova società! – Ben è oramai senza parole. Sa che in questo campo non lavorerà più. Me ne vado guardandomi intorno. Quanti anni ho trascorso qui dentro, a fare nottate. A far decollare l'azienda. I bambini a volte ci hanno anche dormito. Qui ho conosciuto Bella ed è sbocciato il nostro amore.  Malgrado tutto mi mancherà.
Prima di andare via parlo con tutti i dipendenti e consegno i biglietti aerei per quelli che mi seguiranno. Per gli altri in questi giorni ho cercato di trovare delle alternative, soprattutto a coloro che hanno famiglie:
-ragazzi è stato bello lavorare con voi. Nelle vostre mail troverete le referenze che vi ho lasciato personalmente e per quasi tutti sono riuscito a trovare delle sistemazioni. In bocca al lupo per il vostro futuro - e, infine, mi rivolgo a Ben:
-ciao e divertiti a prendere il mio posto! – non mi risponde neanche. Forse si sta rendendo conto che il suo futuro professionale è miseramente fallito.
Sto uscendo quando arriva Alice, va diritta in quello che era il mio ufficio e guarda dura Elisabeth. La schiaffeggia.
-se ti avvicini un’altra volta a noi non andrai via sulle tue gambe –  poi guarda Phil e continua a parlare:
-derubare il suo stesso figlio. Cosa ci può essere di più schifoso? -

E siamo finalmente a casa. L’abbiamo anche messa in vendita e, considerato lo stato in cui è tenuta, per l’agente immobiliare ci vorranno pochi giorni per venderla. Oramai è tutto imballato. Domani comincerà il trasloco. Noi partiremo in aereo con i piccoli e buona parte dei bagagli. Jasper e Alice, considerato che viaggeranno in auto, ci porteranno il mobilio.  
I bambini sono contenti e Bella è ansiosa di sapere com’è andata.
- tutto bene tesoro.  È finita e adesso comincia una nuova avventura. Che dite ci andiamo a prendere un dolce da Kate così la salutiamo? – Thomas ci mette poco a prendere il giubbino e dichiararsi pronto!
Kate è triste:
-so che con tre figli non verrete spesso a New York – ed ha ragione. Non abbiamo più neanche dei bei ricordi e tutta la nostra famiglia è a Los Angeles.
-Forse è vero. Ma tu verrai spesso con Mike e sono sicuro che a breve aprirai una filiale anche a Los Angeles – la vedo sorridere e capisco che a breve sarà anche lei una newyorkese trapiantata a Los Angeles!
A cena andiamo anche a salutare Angela. È triste nel salutare Bella. L’unica consolazione è che saremo tutti in famiglia.
- Edward ti affido la mia bambina, abbine cura o ti verrò a cercare in capo al mondo! – ridono anche i piccoli.
A letto nessuno dei due riesce a dormire:
- Edward sei sicuro di volerti trasferire? –  ci penso e rispondo:
- si, dalla prima volta che siamo andati a trovare i nostri fratelli ho pensato che mi sarebbe piaciuto vivere li. Malgrado il lavoro sarà estenuante come qui, per i piccoli si prospetta una vita migliore. Più all’aria aperta di quella che potrebbero avere in questa città. Ed anche per noi, una volta staccato dal lavoro potremmo rilassarci al mare, nella natura. Eppoi avremo tutta la famiglia vicina. Tu hai dubbi? –
- no, lo sai che mi è sempre piaciuta. Avevo paura che tu ti sentissi forzato –
- Bella, New York, pur essendo la mia città, mi ha dato grosse delusioni e amarezze. E non mi dispiace cambiare aria –
È l’alba quando decidiamo di alzarci per preparare l’ultima colazione insieme a New York.
Come da programma porto Rox  a fare i suoi bisogni fuori. E comincio a predicare:
- stamane va bene, ma nella nuova casa starà fuori e non uscirò all'alba per portarlo a fare pipì e pupù! - Bella ride!
- tu hai avuto l'idea del cane e io me ne devo occupare! - mi lamento ma sto scherzando. Per loro farei di tutto. 
E quando anche i bambini si alzano e sono pronti lascio per sempre quella che è stata la mia casa. Rivolgo un sorriso a Bella e le prendo Elionor dalle braccia mentre lei prende i gemelli per mano. E ridendo ci avviamo verso l’aeroporto. 

Buonasera ragazze, questo era l'ultimo capitolo di Voglia di famiglia. Oramai ci attende solo l'epilogo che ci illustrerà come se l'è cavata la famiglia Cullen a distanza di tempo. 
Per i saluti finali ci sentiremo nell'ultimo aggiornamento, però ci tenevo a ringraziarvi tutte ed, in particolare:
- le 111 persone che l'hanno inserita tra le preferite;
- le 27 persone che l'hanno inserita tra le ricordate;
- le 248 persone che l'hanno inserita tra le seguite.
Grazie e a risentirci all'epilogo.


  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Imbranata09