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Autore: niko 180    22/07/2014    1 recensioni
Adlestrop, 1807. Lyra Schneider è una giovane che vede crollare le sue idee romantiche e rivoluzionarie di fronte le ristrettezze economiche. Ciò la porta a riconsiderare la proposta, dapprima rifiutata, di un ricco gentiluomo: mr Mortymer. Le indecisioni verso il suo corteggiatore si riveleranno ben poca cosa, a fronte di quelle che dovrà affrontare verso se stessa. " Sciacquatura in Arno " del primo tentativo di questo romanzo. Accetto qualsiasi critica: purchè COSTRUTTIVA.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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75.
Silenziosa, lo sguardo fuori dal finestrino. Era da poco sceso il buio, e mr Mortymer si chiedeva cosa avesse la ragazza da guardare, con tanto interesse, in un paesaggio a quell’ora invisibile. Sospirava imbarazzato, sperando che lei cogliesse il suo disagio verso quella situazione sospesa ed irrisolta. La carrozza si fermò davanti il muretto di casa Prenderlitth. Mr Mortymer l’ aiutò  a scendere cercando, attraverso il contatto della sua mano, uno sguardo. La trattenne  senza dire nulla, sebbene i suoi occhi rivelassero un’ infinità di ragioni  che attendevano di essere liberate dal recinto della paura. La ragazza si  scostò  e, speditamente, si diresse verso casa.
Il mattino seguente, la malinconia aveva trovato posto nei suoi pensieri, e  sotto le sue occhiaie. Si alzò dal letto, senza la minima intenzione di affrontare la giornata. Scese le scale per la colazione rischiando di inciampare, grazie alla lunga camicia da notte e al sonno che la teneva ancora prigioniera. D’un tratto, la tristezza divenne costernazione. Lui, nel salotto. Conversava con suo padre. Mr Mortymer interruppe bruscamente la  conversazione,  e si inchinò alla vista di Lisa. Mr Prenderlitth, certamente più imbarazzato della figlia, non riusciva a giustificare il motivo per il quale lei si trovasse in una tenuta così poco consona alla circostanza. Passò circa un secondo tra quel momento e il successivo, quando Lisa fece immediatamente ritorno, come pronta per un ballo. La sua espressione era talmente disinvolta, che sembrava non giustificare quell’eleganza per la presenza di mr Mortymer, il quale era rimasto in piedi per  tutto il tempo, stringendo nella mano il suo cappello e toccando continuamente  tutti gli oggetti poggiati  sulla mensola del caminetto. Mrs Prendrlitth tornò con un vassoio da tè, sospirando continuamente e mandando occhiate di adorazione verso mr Mortymer, che ricambiava con sguardi più impauriti che cordiali.
<<  Lisa, mr Mortymer vorrebbe parlarti. Da solo  >>
Restò stupita, aggrappandosi alla porta, con il timore che un uragano l’avrebbe portata via. Mr Mortymer unì le sue mani, come in preghiera, e le portò al viso. Lo sguardo era a terra, alla ricerca di un ‘ispirazione.
<<  Miss Prenderlitth, innanzitutto mi vorrei scusare per il mio gesto alquanto disdicevole, poiché intuisco di avervi procurato disagio venendo qui, questa mattina, senza il minimo preavviso. Detto questo,  i giorni scorsi  sono stati per me una sorgente di dolore e preoccupazione. Sono venuto qui con l’intendo di chiedere la vostra mano a vostro padre, il quale ha accettato di buon grado la mia proposta. Ora, so che avete delle riserve verso la sincerità dei miei sentimenti, ma voglio che sappiate che, ad oggi, farei qualunque cosa per dimostrarvi che il mio affetto era ed è per voi. Anzi, non credo di esagerare nel dire che, probabilmente, lo è sempre stato. Non è all’oscuro di alcuno che miss Schneider abbia sempre esercitato un certo fascino nei miei confronti, ed è per questo che ho cambiato il mio atteggiamento verso  lei e gli altri. La mia coscienza  concepiva la signorina Lyra come una donna irraggiungibile, così frizzante, vivace, sincera,  e ciò  era per me quasi una sfida verso la mia stessa indole. Ma quando sono venuto a conoscenza dei vostri sentimenti per me, repressi nel silenzio e così vigorosamente sentiti, nonché sacrificati in nome dell’amicizia, ho capito che forse la mia strada con miss Schneider era invalicabile, perché era altro di cui il mio cuore voleva nutrirsi. Purtroppo, ho tardato  nel rivelarvi tutto ciò, poiché credevo che, parlandovene, avreste potuto pensare che fossi solo uno sciocco, ferito al cuore e all’orgoglio. Anche quella mattina che vi raccontai di Psiche, cercavo, nelle mie modeste e scadenti capacità di corteggiamento, di tessere le vostre lodi, nella speranza che carpiste qualcosa di più sulle mie sensazioni. Ero continuamente tentato dal parlar chiaro con voi, ma anche un uomo ha diritto ad avere paura. Non pretendo, con questo mio discorso, che  mi rispondiate di sì, ma quanto meno mi aspetto che abbiate la bontà di riflettere se accettare il mio corteggiamento. >>
Lo sguardo di Lisa era alla finestra, e vi sarebbe rimasto se non si fosse trovata a dover rispondere. Gli occhi di mr Mortymer erano divisi tra la poltroncina e il vassoio da tè, ormai freddo. Dei singhiozzi  lo distolsero dalle tazze in ceramica fiorata. Mr Mortymer le offrì la sua mano.  Stavolta,  non la rifiutò. Lisa, tra le lacrime, si lasciò andare. Ad un sorriso.
  
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