Grazie per non avermi lasciato.



«Non lasciarmi, Lou.»
Le guance di Harry erano bagnate, Louis poteva sentire il sapore delle lacrime sulle labbra del riccio mentre lo baciava, assaporava quell'amore un'ultima volta.
«Non ti lascio, Haz.» gli aveva sussurrato sulla pelle candida che troppe volte era stata marchiata dai suoi denti e le sue labbra, ma il riccio aveva scosso la testa e attirato più a sé il corpo del ragazzo. «E allora perché lo stai facendo?»

Erano stesi su quel letto da ore, le lenzuola impregnate del loro sudore, dei loro umori e delle lacrime di Harry.
Louis aveva passato poi una delle sue mani piccole e gentili sul volto del riccio che aveva sussultato per un singhiozzo più violento.
«Ti amo, Harry.» ed Harry lo aveva guardato con quegli occhi verdi che aveva sempre adorato, in quegli occhi c'erano le fiabe più belle e i mostri più terrificanti, erano grandi e sembravano attrarre a sé l'anima umana di Louis come una potente calamita.
«Non lasciarmi, Louis.» in un attimo quegli occhi si riempirono di nuove lacrime pronte a venire giù. «Sei la mia unica ragione di vita.» e aveva pianto, di nuovo.

Louis lo aveva abbracciato, erano rimasti immobili per ore, Harry aveva smesso di piangere, aveva rilassato il respiro e si era addormentato stringendo il corpicino magro e piccolo del proprio ragazzo.
Louis aveva guardato l'orologio sul comodino, segnava le 23:49. Con un sospiro aveva constatato che mancavano solo pochi minuti prima di lasciare la terra e quindi guardare il suo ragazzo per l'ultima volta.
«Non ti lascio.» aveva detto sulle labbra rosse del riccio ancora dormiente, poi le aveva baciate, un ultimo scontro delle loro anime prima che una luce bianca invadesse la stanza e Louis si trasformasse anch'egli in bagliore, scomparve prima il corpo lasciando ancora un po' la sua anima umana a stringere le braccia attorno ad Harry, l'amore più grande della sua vita. Le anime somigliano ad ologrammi, se lo si fosse visto dall'esterno avremmo guardato un ragazzo abbracciare una proiezione scadente in una stanza troppo illuminata, poi la luce scomparve e poco dopo il proiettore si spense, l'ologramma scomparso così come l'anima di Louis che aveva abbandonato la Terra, pronta a ricombinarsi con il corpo.
Un ultimo "non ti lascio" aleggiava nella stanza.

Louis è seduto sul pavimento di cristallo del grande palazzo Celeste, da anni, ogni giorno, si siede accanto allo specchio della Terra per osservare il proprio protetto. Sulle spalle di Louis sono spuntate delle grosse ali bianche, del medesimo colore sono i vestiti che indossa, Louis è un angelo.
«Ancora Harry?» gli chiede una voce calda e profonda, consumata. Louis si volta e scatta in piedi chinando il capo.
«S-signore..» Il re dei Cieli si era manifestato a Louis solo tre anni prima, quando il ragazzo aveva raggiunto il Paradiso. 
«Ciao Louis, come va con il ricciolino?» domanda accennando un sorriso.
«Grazie per non avergli cancellato la memoria, Altezza.» risponde alzando il capo. La luce che il Signore emanava era potente ma non fastidiosa per gli occhi azzurri e delicati dell'angelo. «Harry sta bene, ha trovato un nuovo compagno, ma spesso lo vedo guardare la mia fotografia sul suo comodino, Niall, il suo ragazzo, non la vede e gli chiede come mai guardi una cornice vuota. Sa allora cosa fa Harry? Gli sorride, lo bacia e poi guarda in alto mandando un bacio al cielo.»
«Ti ama ancora, Louis. Ti ama più di quanto pensi, e anche tu lo ami.»
«Grazie per avermi fatto diventare il suo angelo custode, Signore. Non so quanto ringraziarla.»
Una risata roca arriva alle orecchie dell'angelo prima di essere sostituita da «Te lo dovevo, Louis. Hai abbandonato tutto per diventare un mio servitore. Certo Zayn ha fatto un po' i capricci, ma penso che il suo nuovo protetto gli vada più che bene, un certo Liam.»
«Grazie Altezza, grazie di cuore.»
La grande luce sparisce esattamente un  attimo dopo che Louis pronuncia l'ultima parola.
Louis guarda per un'ultima volta nella direzione in cui Dio gli era apparso per la seconda volta per poi tornare a sedersi davanti lo specchio e osservare l'amore della sua vita steso sul letto accanto al biondo.
È un attimo, Harry apre gli occhi e guarda il soffitto, i suoi occhi verdi stanno fissando l'angelo, muove le labbra ma non sente la voce, eppure a Louis suona tanto come "Grazie per non avermi lasciato."



Giuro non so come mi sia venuta sta mezza one shot, so solo che stamattina avevo in mente un Angel!Louis e quelle poche battute iniziali, io ho pianto.
Cioè di solito non scrivo ste cose tristi, eppure oggi mi sentivo in vena.
Ditemi se vi è piaciuta, please.