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Autore: Diomache    05/09/2008    5 recensioni
"Sei tornato.
Non lo credevo possibile ma è così.
Oggi ho schiaffeggiato Hermione senza motivo.
Nei suoi occhi indignati ho visto il riflesso del tuo sorriso. Nello stupore di tutti ho letto la mia condanna."
Tom Riddle è tornato e in qualche modo può ancora controllare il corpo di Ginny.
Se lei glielo lascerà fare.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just pretend you love me

Just pretend you love me

 

 

Sei tornato.
Non lo credevo possibile ma è così.
Oggi ho schiaffeggiato Hermione senza motivo. Nei suoi occhi indignati ho visto il riflesso del tuo sorriso. Nello stupore di tutti ho letto la mia condanna.
Ho capito.
Non so da quanto tempo tu mi stia controllando ma so che sei di nuovo qui.
Ti sento, sai?
Ho imparato a capire quando ti avvicini, sento il tuo respiro sul mio collo, tra i miei capelli quando li accarezzi.
Adesso basta però.
Non permetterò che tu lo faccia di nuovo, Riddle.
“Dove sei?”
Smettila di fissarmi e vieni fuori, codardo.
“Riddle.”
Niente.
Il bagno è ancora vuoto sotto i miei occhi, nulla di più che ombre e polvere. “So che sei qui.”
Ride.
La sua risata riecheggia nelle mie vene, un piccolo brivido sale come se fosse una scala le mie vertebre, gradino dopo gradino.
Vieni fuori, adesso.
E quando sento le sue mani bruciare sulla pelle della mia schiena mi volto di scatto.
“Piccola sciocca.”
È dietro di me.
Le sue mani attorno alla mia vita fanno male, è un contatto doloroso più che piacevole, è come toccare qualcosa di bollente: dolore e godimento insieme.
“E' passata la piccola Gin. E non sono nemmeno sciocca. Non mi farò più controllare da te.”
La sua mano destra scatta verso il mio collo; non riesco a sottrarmi.
“Non darmi ordini.”
Sibila e i suoi occhi verdi sembrano trafiggermi lentamente come un pugnale dalla punta arrotondata: ferisce ma troppo lentamente per morirne.
“Posso controllarti come e dove voglio. Lo sai.”
La sua mano sul mio collo ha lasciato il segno rosso della sua violenza ma non è intenzionato a fermarsi, la sua ora è una carezza, anche se è troppo lasciva perché possa essere definita così.
“Tu dovevi essere morto.”
“C’è ancora qualcosa che mi tiene in vita.”
Leggo la risposta nei suoi occhi.
“Io non ti servirò più.”
“Sì invece. Abbiamo fatto un buon lavoro tre anni fa, adesso faremo grandi cose, te lo garantisco.”
“Ti sbagli. Non sono più la bambina che credeva alle tue bugie, la piccola fragile Ginny che pretendeva solo un po’ d’amore.”
“Non importa. Tu mi appartieni.”
Voce dolce e sinuosa, come un serpente che si infila nei miei vestiti.
Indietreggio ma la sua presa attorno alla mia vita non me ne dà modo. “Ucciderò Potter se ti tocca di nuovo.”
Il suo sorriso mi fa tremare; mai quanto la sua mano, comunque, che sale lungo la schiena.
“Lasciami.”
“Non. Darmi. Ordini.”
L’impatto con le sue labbra è tremendo: come scontrarsi con una corona di spilli. Stringo forte la bocca ma come se non riuscissi a controllarla; un secondo dopo è schiusa, esattamente come desidera lui.
Mi controlla di nuovo.
Non pensavo che il male potesse baciare.
Harry.
Dove sei?
Ogni suo bacio è un po’ di me che muore, ogni sua carezza è il mio spirito che urla di lasciarmi andare, anche se ogni suo sospiro d’eccitazione, purtroppo, è anche il mio.
Può controllare anche questo.
Di nuovo, di nuovo, di nuovo.
Le mie labbra bruciano di sangue, i suoi occhi sanno di morte e le sue mani sul mio corpo distruggono ogni centimetro che toccano.
Ma non vincerà.
Perché questa volta so come sconfiggerlo.
Lascio che il mio corpo lo segua, permetto che si lasci coinvolgere nella sua corsa verso l’inferno, mentre una piccola parte di me governa la mia mano destra che cerca la bacchetta, tra le pieghe della gonna, a terra.
La trovo.
Addio Tom.
Con la schiena appoggiata al pavimento lo fisso, mi fermo.
Un sorriso sadico si accende sul suo viso.
“Stai per chiedermi di fare piano?”
Vede la mia bacchetta.
“Che diavolo speri di fare? Non puoi uccidermi.”
Lo so.
Non è te che voglio uccidere.
Punto la bacchetta sulla mia tempia.
Non voglio credere che il terrore che vedo nei suoi occhi sia qualcosa di più dell’orgoglio ferito, l’orgoglio di un uomo che vede la sua preda scappare.
“Che fai?”
Ma la sua voce sa di paura.
“Io sono la ragione che ti tiene in vita.”
“Non osare.”
Harry, so che sarai fiero di me.
Adesso.



I believe all your lies
Just pretend you love me
Make believe
Close your eyes
I'll be anything for you.


Evanescence.

 

 

 

 

 

 

  
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