Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: ily95    23/07/2014    3 recensioni
Raccolta di one-shots Outlaw Queen ambientate dopo la terza stagione (ma anche AU, flashback e future fics)
Con il ritorno di Marian, Robin si trova diviso tra i doveri verso la moglie e l'affetto che prova nei confronti di Regina. Come se non bastasse, una nuova gelida minaccia incombe su Storybrooke...
[Outlaw Queen, accenni Robin/Marian]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: AU ispirato alla serie TV Game of Thrones, OOC, evil!Regina
 

 
 
♦ A Song of Ice and Fire ♦
 
Be careful making wishes in the dark, dark
Can't be sure when they've hit their mark
And besides in the mean, mean time
I'm just dreaming of tearing you apart
 
 
I passi affrettati del servitore risuonano sul pavimento di pietra.
-Lady Stark!
Regina solleva gli occhi, rivolgendogli uno sguardo freddo.
-Che novità mi porti? Avete trovato la ragazza?- chiede ansiosamente.
-Non ancora, mia signora. Snow era molto scossa per la morte di suo padre ed è fuggita a nord dopo che avete tentato di assassinarla.
La donna sbuffa scocciata.
-Trovatela al più presto.- ordina.
-Mia signora, un affare più urgente richiede la vostra attenzione.
-E sarebbe?- domanda lei, sollevando un sopracciglio.
-I vostri nemici hanno appreso la notizia della morte di lord Stark e un grosso contingente sta marciando verso Grande Inverno.
-Cosa?- esclama allarmata lady Stark, alzandosi repentinamente rovesciando il calice di vino appoggiato davanti a lei. Fiamme rabbiose sembrano danzare nei suoi occhi di ossidiana. -Chi sono?
-I Lannister, mia signora.- risponde il servitore, indietreggiando impaurito.
Regina chiude gli occhi, cercando di calmarsi.
-Robin Lannister?- domanda.
L'uomo si limita ad annuire.
-Preparate i nostri uomini!- comanda. -Daremo a ser Lannister l'accoglienza che gli spetta.
 
Regina è in groppa al suo cavallo, regale e composta come sempre: ma dietro la sua facciata di impassibilità, un fuoco d'ira sta divampando dentro di lei, fino a consumarla.
È ferma, a capo di centinaia di uomini pronti ad eseguire i suoi ordini e a lanciarsi sul nemico.
-Stanno arrivando!- esclama la sentinella.
Le labbra di lady Stark si contraggono in un sorriso malvagio.
Ed ecco comparire all'orizzonte un esercito numeroso: sugli stendardi campeggia il leone dei Lannister.
-Tentiamo una negoziazione?- le domanda uno dei consiglieri.
-Perché no.- è la fredda risposta.
 
Lo sguardo di Regina vaga inquieto tra l'esercito nemico, arrestatosi a pochi metri di distanza. A capo di esso vi è lui, Robin Lannister, perfetto con la sua armatura splendente e il suo cavallo bianco.
Le fiamme dentro la donna sembrano levarsi più alte e più potenti alla vista dell'antico avversario.
Egli si toglie l'elmo, lasciando che il vento scompigli i suoi capelli biondi. Sul bel volto, un sorriso soddisfatto.
Regina non desidera nient'altro che lanciargli una palla di altofuoco addosso: lui cadrebbe da cavallo e, nella battaglia, lei gli si avvicinerebbe e gli pianterebbe una spada nel cuore, mentre i suoi occhi perdono ogni traccia di vita. E quell'odioso sorriso si cancellerebbe dal suo volto, tra gli spasmi dell'agonia.
Riesce ad immaginarsi la scena così perfettamente che sente quasi già il dolce sapore della vendetta e della vittoria sulle labbra.
-Milady.- comincia lui, interrompendo i suoi pensieri.
Il solo suono della sua voce le provoca un odio così intenso che le risulta difficile trovare la calma necessaria a trattenersi.
-Arrendetevi e rinunciate al vostro proposito di assedio.- ribatte lei, controllandosi. -Non vi verrà fatto alcun male... Non troppo, almeno.
Robin non sta più sorridendo e rivolge alla donna uno sguardo carico di tristezza e rimprovero.
Sospira, per poi distogliere gli occhi azzurri da lei.
-Mi rivolgo a voi, signori del Nord: unitevi alle mie schiere ed insieme conquisteremo Approdo del Re! La vostra signora ha ucciso lord Stark e si è posta al comando di Grande Inverno: ebbene, voi sapete che non sarà giusta e leale con il suo popolo come lo è stato suo marito. Siete sotto il giogo di una reggente sanguinaria ed incapace a governare. Giurate fedeltà a me e ribellatevi!- dichiara Robin.
-Come osi!- urla Regina, scagliando uno sguardo di fuoco verso le linee avversarie. -Come osi infangare il mio nome, qui nella mia casa? Questi signori erano fedeli a mio marito, Leopold Stark, ed ora lo sono a me. Non si uniranno al tuo folle progetto di conquista! Sei uno sciocco o un pazzo se credi di poter arrivare indisturbato ad Approdo del Re e spodestare Re George!
I due si guardano negli occhi per qualche lungo istante, sfidandosi.
-Lannister ha ragione.- dice qualcuno, tra le fila nordiche. -Lady Stark è sospettata di aver ucciso il nostro lord e di aver tentato di far toccare la stessa sorte a sua figlia. Perché dovremmo fidarci di lei e combattere al suo fianco?
-Perché dovremmo fidarci dei Lannister?- ribatte qualcun altro.
Regina si guarda intorno confusa, mentre le discussioni e le accuse serpeggiano tra i suoi alleati.
-Voi non potete disobbedirmi!- grida lei.
-Accettiamo la vostra proposta, Lannister.- dice uno dei maggiori vassalli. -Combatteremo al vostro fianco e vi aiuteremo a conquistare il trono di spade. Grande Inverno è vostra.
Regina si lancia al galoppo, cercando di ribellarsi invano, mentre centinaia di uomini provano a fermarla.
Una lama fredda le colpisce la spalla e le fa perdere l'equilibrio.
L'ultima cosa che sente è la voce di Robin che ordina che non le venga fatto del male e le catene che le si stringono intorno ai polsi.
 
-Ben svegliata, milady.
Regina si mette seduta, con parecchi sforzi. Le catene la tengono ancorata alla branda.
Robin la sta fissando divertito.
-Dove mi hai portato, bastardo?- sibila.
-Sei nella mia tenda... Sistemazione provvisoria, temo. A meno che tu non voglia considerare l'opzione di sistemarti qui stabilmente.- propone malizioso.
Regina stringe i denti, mentre l'uomo le si avvicina.
-Sei un maiale, Lannister. Preferirei morire piuttosto che…
-Una volta non la pensavi così, mia cara.- fa lui, prendendole gentilmente il mento tra le dita e costringendola a guardarlo. –O sbaglio?
La bocca della donna si fa secca, mentre cerca di reprimere tutte quelle sensazioni dentro di sé, tutto quel fuoco.
-Giuro su tutti gli dei che non c’è niente che mi procurerebbe più piacere che piantarti una spada nel petto.- dichiara lei, sputando le parole come frecce appuntite.
Robin sembra ferito, ma poi si ricompone. –Proprio niente, milady? Esistono attività più piacevoli dell’omicidio, non trovi?
Regina sbuffa contrariata, mentre la mano dell’uomo scende lenta sulla sua schiena, procurandole degli involontari brividi di piacere.
-Hai convinto i miei uomini a rivoltarsi contro di me!- dice lei.
-Sì.- ammette lui, perdendosi nello sguardo di fuoco della donna e avvicinando il suo volto.
-Hai invaso la mia casa!- continua.
-Sì.- lui si fa sempre più vicino.
-Mi hai accusata senza disporre di alcuna prova.- il suo tono pungente inizia a vacillare.
-Ma io so che sei stata tu.- risponde lui, soffiandole sulle labbra.
-Potrei uccidere anche te.- afferma la donna.
-Sono abbastanza certo che lo faresti alla prima occasione, sì.
Regina sospira.
-Eppure mi desideri ancora.- osserva.
-Non ho mai smesso.- ribatte lui, rapito.
L’aria è carica di tensione. Regina sente il fuoco divorarla dall’interno e si ritrova a sperare che Robin la prenda lì e la baci fino ad estinguere le fiamme. Ma sa che è un uomo troppo onorevole per approfittarsi di una donna legata ad un letto. Anche di una come lei.
-Io ti odio, Lannister.
-Non è vero.
E le sue labbra stanno quasi per toccare le sue, quando qualcuno irrompe nella tenda.
-Signore!
-Che succede?- domanda l’uomo.
-Elsa Targaryen, sir. E’ giunta voce che si stia dirigendo anche lei verso Approdo del Re.
-Vorrà dire che la incontreremo lì.
-Potrebbe venire qui a Grande Inverno. Combatte meglio con il freddo, sapete.
-Non scapperemo come dei codardi di fronte ad una Targaryen!- ribatte Robin. –Domani ci metteremo in marcia verso sud e, se dovessero raggiungerci, li affronteremo lungo il cammino.- ordina.
-Come comanda, mio signore.- risponde il servitore, uscendo.
Robin torna a concentrare la sua attenzione sulla prigioniera.
-Non permetterò che ti venga fatto del male.- dice, accarezzandole i capelli corvini.
-Cosa vuoi da me, Lannister?- domanda esasperata lei.
-Voglio che rinunci ai tuoi propositi di vendetta e di omicidio. Voglio che torni ad essere quella che eri prima di sposare lord Stark. Voglio un’altra occasione con te, Regina.
Lady Stark contrae la mascella e chiude i pugni.
-Sai che mia moglie è tragicamente morta tempo fa. Ed ora che hai tolto di scena anche tuo marito… Sposiamoci, Regina. Uniamo le nostre casate e conquistiamo il trono di spade insieme. Tu sarai la mia regina ed io ti amerò fino alla fine dei miei giorni.- propone, accucciandosi davanti a lei e prendendole le mani.
-Cosa ti fa pensare che potrei mai accettare?- chiede incredula lei.
-Perché tu ami me almeno quanto io amo te.- risponde lui, la più dolce delle espressioni sul suo viso che contrasta con il suo aspetto forte e sicuro. –Non hai mai amato Leopold Stark, è sempre stato solo un matrimonio di convenienza e non hai mai provato niente per lui. Te lo leggo in faccia.
-Sei uno sfrontato!- replica lei, scuotendo i polsi legati. –Non hai nessun diritto di insinuare queste cose. E mi pare di averti già detto che preferirei la morte!
Robin sospira ed estrae la spada dal fodero.
Il suo sguardo rimane incatenato a quello di lei anche mentre solleva l’arma.
A quel punto Regina chiude gli occhi, aspettandosi l’imminente fine.
La lama si abbassa rapida.

Quando la donna riapre gli occhi, scopre che le catene che la tenevano legata sono spezzate.
Non riesce a trattenere la sorpresa ed osserva confusa Robin.
Poi, in un attimo, si lancia su di lui, scaraventandolo a terra, e gli strappa la spada dalle mani.
Dopo qualche inutile resistenza, Robin si ritrova bloccato a terra dal corpo Regina a cavalcioni su di lui, la lama che gli preme contro la gola.
Il viso della donna si avvicina al suo, i denti digrignati e una luce vittoriosa negli occhi.
-Avresti dovuto uccidermi. Non lo vedi? L’amore è debolezza.- ringhia, premendo ancora di più la spada.
Robin dovrebbe essere spaventato, ma invece le sue labbra si piegano in un sorriso.
-Debolezza di chi?- domanda, avvicinando ulteriormente il volto a quello di lei.
-Di quello a cui sta per essere tagliata la gola.- replica tranquilla lady Stark.
-Avanti, che aspetti allora?- chiede altrettanto calmo, scostandole una ciocca nera a lato del viso.
L’espressione negli occhi sembra addolcirsi, le fiamme sembrano estinguersi per un attimo.
-Non mi credi capace di farlo?
-Al contrario, milady. Sono fermamente convinto che ne saresti capace. Sto semplicemente dicendo che non vuoi farlo.
Regina sospira e abbassa la lama, scostandosi.
-Un’alleanza potrebbe risultare favorevole per entrambi.- si giustifica, mentre l’altro si rimette in piedi.
Il suo sguardo è duro e non tradisce nessuna emozione, mentre osserva l’uomo. Nei suoi occhi non vi è più fuoco, ma solo il gelido ghiaccio del Nord.
Robin le sorride, per poi avvicinarsi improvvisamente.
-Un’alleanza con te è tutto ciò che desidero.- sussurra dolcemente, mentre preme le sue labbra su quelle di lei.
Regina si sente da principio oltraggiata, ma lascia che quel fuoco la consumi ancora mentre si divorano a vicenda, alimentandolo con la passione dei loro baci.
-E questo?- domanda lei col fiato corto, tenendosi ancora aggrappata all’uomo.
-Un ringraziamento per non avermi ucciso.- risponde lui semplicemente. –Un Lannister paga sempre i suoi debiti, mia regina.

 
♦  ♦  ♦
 
Disclaimer: i personaggi e l'opera non mi appartengono

Questo è il frutto di quei giorni in cui ero sparita!
Infatti nelle scorse settimane mi sono dedicata alla visione di tutte e quattro le stagioni di GoT e sono stata assorbita in questo mondo! 
Chiarisco che in questa storia Robin non è Jaime Lannister e Regina non è Catelyn (anche perchè ce la vedo più come una specie di Cersei), è come se fossero proprio personaggi a sè stanti, cioè come se al posto di venire dalla FTL venissero da Westeros. 
Poi Robin con i suoi capelli biondi, gli occhi azzurri e il tatuaggio del leone mi sapeva troppo di Lannister!
E non ho resistito alla tentazione di mettere Snow White come figlia illegittima di Leopold, visto che il nome Snow viene dato ai bastardi del nord. Sorry, Mary Margaret ^^"
Qui Regina è The Evil Queen, solo addolcita dalla passione verso Robin, con il quale ho ipotizzato una precedente relazione. Ok, lo so che è venuto fuori un casino però avevo questa idea nella mente da troppo per non realizzarla!
Quando ho iniziato questa raccolta avevo pianificato di fare capitoli di circa 900 parole e questo è il doppio hahah mi sono fatta un po' prendere la mano! E dire che non sono neanche una grande fan degli AU!
Gradirei davvero che voi esprimeste le vostre opinioni su questo o anche sui capitoli precedenti... giusto per sapere se le mie idee sono apprezzate e se continuare questa raccolta.
La citazione iniziale viene da My Songs Know What You Did In The Dark dei Fall Out Boy mentre il titolo del capitolo, l'ambientazione e le famiglie sono ispirate alle opere di George R. R. Martin, su cui si basa la serie tv.
A presto con un capitolo più ordinario!

ily
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ily95