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Autore: Saiph03    24/07/2014    1 recensioni
Tre ragazze.
Diverse, destini separati eppure così vicine.
Tre ragazze con i loro sogni, con le loro preoccupazioni e i loro problemi riusciranno a far incrociare i loro destini e ad andare avanti: insieme.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Eccomi qui, davanti questo foglio.
Ancora una volta mi ritrovo davanti il bianco opaco di pagine vuote e confuse, proprio come me.
Ogni volta che impugno quella bellissima penna verde, immagino ke sia una bellissima spada o magari una bacchetta, posso dirvi che quella Bic è una parte di me.
Forse scrivere è la cosa che mi riesce meglio, forse è perchè non riesco bene ad esprimermi con le parole dette, ma quando scrivo, tutto gira, tutto si capovolge, ed ecco che io mi sento completa: Viva.
Il sole mi bagna il volto, passeggio con un dinosauro, posso persino volare, un vero e proprio sogno, che con un pizzico di fantasia si trasforma in realtà.

Salve amico, 
Io mi chiamo Lea, sono una di quelle ragazzaccie che si mettono sempre nei guai, che si vestono in nero e sono sempre depresse, o forse mi sbaglio. No assolutamente, sono in realta tutto il contrario: una ragazzina innocua che passeggia tra l'erba a piedi nudi e osserva il tramonto su di un albero, cerco di dare alla vita una svolta umoristica e passionevole, già, una delle mie passioni preferite è proprio questa: trovare l lato positivo anche nelle situazioni più scoraggianti. Per il resto sono una ragazza di quattordici anni con il sorriso sempre stampato in faccia, e molto ma molto timida, mi imbarazza dirlo ma la timidezza è uno di quei nemici qui ancora fatico respingere e sconfiggere.

Bene, adesso che sai un po' tutto di me, ti racconterò della mia vita e naturalmente delle mie amiche: Mia e Bella.
Come avrai capito, essendo molto timida mi era quasi impossibile trovare degli amici, ma con Bella era tutto diverso, lei mi trasmetteva fiducia e poi era buffa, fin dal primo giorno di scuola elementare sapevo che saremmo state ottime compagne. Infatti fu. Proprio così; per quei cinque anni ci confidammo, immaginavamo la nostra vita futura, i nostri sogni più nascosti e forse anche grazie a lei ho capito qualcosa in più di questa vita.

"Si..allora per domani cosa dovevamo studiare..?" 
Era un martedì di tanto ma tanto tempo fa, eppure lo ricordo così bene quasi fosse accaduto da poco. Io ero al telefono con Bella, quando gli porsi la precedente domanda lei rispose un po' triste " La conbustione..uff che noia.." Sospirai e all'improvviso mi venne la folle idea 
"Ehi..che ne dici di studiarla insieme?" 
"Ma io non posso uscire..?"
"Nemmeno io.." Risposi furbamemte io " che ne dici di studiarla per telefono?" Lei annuì quasi subito. Ancora ridiamo a quel ricordo, al ricordo così vivido di quanto eravamo piccole e spensierate. Cosi iniziammo a leggere e rileggere la lezione..per telefono. Bella ripetè per prima, poi io, ridemmo, alla fine, ridemmo per circa dieci minuti.

Questo episodio è uno dei più belli che possa ricordare.. :D

Adesso ti racconto di Mia. 
Dopo gli anni spensierati delle elementari..iniaziano le medie.
Nuovi compagni, nuovi professori e soprattutto nuovi amici, Mia era un po' come me, timida e un po' giù di morale, attirò quasi subito la mia attenzione.
I capelli castani li aveva accorciati e allora le arrivavano sotto l'orecchio, bassina e gli occhi castani.

Era una giornata odiosamente buia, odiavo e odio tuttora l'inverno, il cielo era coperto da nubi fiere e boriosamente comode, non ne volevano sapere di andare via di lì. Scrutai la finestra, poi feci un sospiro annoiato. 
La campanella della fine della quinta ora tuonò in fretta, e ci ricordava quasi divertita che saremmo dovuti restare lì ancora per due ore. Infatti la mia classe, due giorni a settimana era costretta a restare anche il pomeriggio in quell'odioso edificio a studiare "storia locale" con il professore di italiano "Dei monti" un tipo alquanto anziano, quasi del tutto calvo e con delle labbra spropositatamente spesse. Quel giorno entrò con il suo solito giubbotto rosso.
Con movimenti bruschi lo toglie di dosso e si accomoda nella sua "personale scrivania" un po' malconcia e scolorita ma pur sempre utile, almeno "ancora" utile.
Dopo qualche minuto la sala da pranzo si riempì di ragazzi, al tavolo della terza E arrivò un tizio annoiato con un contenitore mezzo rotto e iniziò a distribuire sbadatamente dei pasti..insoliti.
" cosa c'è oggi?" Domandai a Bella, lei alzò le braccia in segno di resa, poi prese il pasto e lo voltò..
Ancora una volta risotto alle verdure, amcora una volta saremmo dovuti tornare digiuni.
Presi la merenda che avrei dovuto mangiare per la ricreazione e la buttai giù per calmare la fame.
Dopo inizio la lezione di "Dei monti" 
Fu una lezione stravagante e piena di colpi di scena, quel professore, anche se un po' lunatico, riusciva a farci sorridere ma riusciva anche a farci piangere..
Comunque alla fine della lezione distribuì dei lavori da fare durante la settimana, io e Bella come ogni giovedì gli chiesimo se potevamo lavorare insieme, ma lui, stavolta sentenziò "no, Lea tu stavolta lavorerai con Mia".
Lo guardai affranta, ma la sua decisione era irrevocabile. Così mi rassegnai.
La guardai, io e lei avevamo parlato qualche volta, ma non eravamo proprio amiche..
Arrivò il giorno del "lavoro di gruppo" così arrivai sul luogo stabilito e trovai Mia lì seduta su di un gradino a contemplare il tempo, la salutai e insieme ci diriggemmo dal parroco della chiesa per farci dare le risposte che cercavamo.
Durante il tratto però accadde qualcosa, dentro me all'improvviso si risvegliò una piccola luce e inizia a parlare di ma a quella ragazza e lei fece altrettanto.
E così in un giorno nuvoloso e triste si trasformò in uno di quei giorni colorati e felici con il primo giorno delle elementari, da quel momento io, Mia e Bella diventammò tre amiche, tre amiche come tante ma con qualcosa di profondo.

Naturalmente, caro amico questa è solamente l'introduzione ma volevo tu sapessi quste cose.
Ti scriverò presto, Lea.
  
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