Ero in ritardo, troppo in ritardo! Ero rimasta fino alle 3 al parco con Chris e non mi ero resa conto del tempo.
Cercai con lo sguardo Matt e lo scorsi davanti le scale laterali a destra, che guardava l'orologio e poi la piazza. Ed ecco di nuovo i sensi di colpa. Mi rendevo perfettamente conto che non erano solo per il ritardo.
“Chi è?” Chiesi in falsetto facendolo ridere.
“La mia bella Monica?!”
Una semplice domanda mi sorse spontanea: mi riteneva la sua ragazza? Non mi aveva chiesto di mettermi con lui. Insomma, le coccole che ci scambiavamo non facevano automaticamente di me la sua ragazza, giusto? Giusto?
“Iniziamo il giro?”
“Non vedo l'ora.” Mi prese la mano. Ops! “Non sapevo ti piacesse venire qui.”
“Da quando sono a Londra, ci torno come minimo una volta al mese e mi dedico ad un'area alla volta. Mi sembra sempre di vedere qualcosa di nuovo o un nuovo particolare in un quadro. Sta quasi diventando il mio posto preferito.”
“Sei pensierosa. Tutto bene?”
“Sono un po' stanca, niente di che.”
“Per fortuna che almeno il corso di Miron è sospeso!”
“Mi dispiace per lui. Spero stia bene.” Mi sorrise premuroso.
“Non preoccuparti, Mony.” Mi fece l'occhiolino e mi diede un bacio a stampo.
Ok, uscivamo da un mese e sempre più frequentemente. A volte passavamo un'intera giornata insieme. A volte ce ne stavamo chiusi in casa a guardare un film e a farci le coccole- non quel genere di coccole- ma quei semplici baci li sentivo diversi; lui era diverso. Sembrava più... dolce. Oddio! Si stava prendendo una bella cotta per me probabilmente.
Visitammo anche l'ultima ala, poi mi trascinò a sedermi su una panchina di Trafalgar Square.
“Dove ti va di cenare oggi?”
“P-pensavo...” Cosa? Se gli avessi detto di voler cenare a casa da sola, avrei fatto una pessima figura! “Ho detto a Chris che avrei cenato con lui.”
“Non immaginavi che il mio invito includesse la cena?”
“E' il mio unico amico ed ha bisogno di me.” Abbassai gli occhi sulle scarpe.
“Non devo esserne geloso, vero?” Geloso? Oh cielo! Aveva delle aspettative che avrei deluso.
“No.” Iniziavo ad avere paura.
“Tutto bene?” Mi chiese allarmato.
“Scusa.” Mi strinse la mano e si alzò.
“Ti accompagno a casa.”
Come una deficiente, mi venne spontaneo invitarlo a salire. Per fortuna non accettò facendomi notare che avrei fatto aspettare troppo Chris per la cena.
Presi un taxi per arrivare con meno ritardo possibile visto che erano passate le 8 da un pezzo. Sperai con tutta me stessa che non se ne fosse già andato.
“Salve.” Salve? Davvero? Cervello mio, già mi abbandoni?
“Salve.” Mi sorrise dolcemente. Ora anche le gambe avevano deciso di darmi il ben servito iniziando a tremare.
Si scansò di lato e, continuando a tenere la porta aperta, mi fece entrare.
La candela al centro del tavolo era consumata e la cera stava ancora colando. Sentii una stretta allo stomaco.
“Per fortuna non hanno subito occupato il nostro tavolo.”
Sorrisi appena in completo imbarazzo. Non potevo comportarmi così tutta la sera: era la mia occasione cavolo!
“E' stata colpa mia! Sono arrivata in ritardo.” Lo giustificai alle velate accuse del cameriere, che rimase un attimo sulle sue e poi tirò fuori il palmare.
Presi velocemente il menu e con una rapida occhiata decisi che prendere ma feci parlare prima lui.
“Prendiamo l'antipasto, ti va?” Mi chiese sorridente ed annuì. “Due antipasti, una bottiglia di vino e una d'acqua liscia.”
Il cameriere gli consigliò qualche vino e si fidò del suo giudizio facendo decidere lui.
Iniziai a stritolare la tovaglia che scendeva e si posava quasi sulle mie gambe.
“Come è andato il lavoro?” Chiese ridacchiando.
“Bene. Non c'era molta gente oggi. Mi sono persino annoiata.”
“Devo tornare più spesso allora.” Sembrava divertito.
Dopo qualche istante di silenzio mi feci coraggio.
“Posso chiederti una cosa?”
“Tecnicamente l'hai già fatto!” Pignolo!
“Altre due?” Rimase spiazzato e un po' deluso.
“Mi sorprendi, lo sai?” Sorrisi, col cuore che iniziava già a dare di matto.
“Chiedi pure: ti sei meritata la mia risposta.”
“Cosa leggevi in caffetteria? E' per un nuovo film?”
Fece no con la testa. “Una serie, per BBC Two.”
Rimasi felicemente sorpresa.
“Aaah! Riccardo III!” Forse ero stata troppo entusiasta. “Ti hanno già dato la sceneggiatura? ” Mi illuminai. “Quando inizierete a girare se dovrà andare in onda nel 2015?”
“Sei sempre ben informata, eh?!”
“Mi piaci.” Si fece serio. “Intendevo dal punto di vista lavorativo. Sei un eccellente attore.” Per l'amor del cielo: TACI! Mi rimproverai in un altro monologo interiore.
Poggiò il gomito sul tavolo e il mento sulla mano: mi stava studiando come fossi una cavia da laboratorio o una scimmia allo zoo?
“M-mi metti a disagio se mi guardi in quel modo...”
“Che modo?” Come se non lo sapesse!
“Curioso. Come fossi una scimmietta allo zoo.”
“Mi dispiace, scusami.”
Prese una fetta di formaggio e la mangiò.
“Eri troppo impegnata a guardarmi.” Mi sentii avvampare.
“Che?!” Ma come diavolo...?!?!?
“Non ti sei accorta di quando ce li ha portati perché eri persa nei miei occhi.”
Presi la forchetta e iniziai a mangiare senza dire nulla e senza azzardarmi a guardarlo, poi non resistetti e lo fissai mentre si puliva il lato della bocca con il tovagliolo.
“Scusami, ma non puoi pretendere che io non reagisca in quel modo dopo essermi sent-” Mi interruppe.
“Lo so.” Posò lo sguardo nel mio; sembrava dispiaciuto sul serio.
Arrivò il cameriere a portar via i piatti e riempì i nostri bicchieri di vino. A me il vino non piaceva. Perfetto.
“Se non vuoi, non berlo.”
“Il vino non mi piace.”
“Vogliamo ordinare altro oltre la bottiglia d'acqua?”
“L'acqua va benissimo.” Sorriso tirato e occhi in giro per il locale: ero pessima.
A dimostrazione che andava bene, ne presi un sorso e lanciai una maledizione al cameriere che era tornato con il primo. L'ho già detto che lo stavo odiando?
“Perché quella faccia?” Chiesi divertita. I ruoli si stavano invertendo!
“Ti ho visto bere una lattina di aranciata una volta; me ne sono ricordato e te ne ho ordinata una.” Mi si bloccò il cuore e il respiro.
“Non c'è nulla di male ad avere una memoria di ferro.” O forse ciò che lo imbarazzava era quando o come mi avesse visto. Anche perché ricordo ogni dettaglio delle poche volte in cui ci eravamo incontrati e l'aranciata non compariva.
“Hai deciso se accettare il lavoro alla rivista X?”
“Che ne sai di quel lavoro?”
“Ho i miei informatori.” Il Signor Miron, ovvio!
“E' inquietante lo sai?” Lo guardai di sottecchi: stava sorridendo divertito.
Passammo il resto della serata parlando della redazione di quella rivista; delle foto che avevo già fatto per tre servizi e del fatto che forse sarei partita 15 giorni in Agosto per occuparmi di un servizio sulle principali capitali Europee.
Durante quell'ora e mezza mi aprii totalmente, su tutto: la mia famiglia; la mia città natale; i miei amici; la mia ex scuola superiore; il mio primo lavoro da barista e i miei amori. Ecco, quell'argomento lo evitai con cura rispondendo in modo vago e cioè: sono stata con uno per un anno, poi ha fatto lo stronzo e tanti saluti.
Mi chiese, a quel punto, come andassero qui le cose da quel punto di vista.
Dopo il dolce lasciammo il ristorante esasperati dalle occhiatacce del cameriere che evidentemente non veda l'ora che le ultime coppie sbolognassero.
“Ti accompagno a casa.” Perché mi suonò come una domanda?
“Non ci vuole molto a piedi. Ci facciamo una passeggiata.”
Passeggiammo in silenzio fino a casa mia; ogni tanto aveva alzato la testa per guardare le stelle, io invece ero concentrata sul battito irregolare del mio cuore.
“Grazie per la bella serata.” Lui ringraziava me?
“Grazie a te.” Mi morsi un labbro e distolsi lo sguardo. “Grazie anche per avermi aspettata.”
“Grazie per aver scelto me.” Si avvicinò e mi lasciò un bacio... sulla fronte!
“Buona notte Benedict.” Sussurrai.
“Buona notte.”
Nessuna eccezione. Nessuna. Neanche per Benedict Cumberbatch. Neanche per il mio sogno proibito.
N.d.a.
Eccomi col nuovo capitolo!! Scusate se vi ho fatto aspettare più del dovuto ma sono stata impegnata con la storia che sto scrivendo a 4 mani con mia cugina e che vorremmo tentare di far pubblicare :3
Avrei voluto mettere questo capitolo il 19 Luglio (per ovvi motivi :P) ma non ce l'ho fatta visto che non ero a casa >.<
Godetevi la lettura e grazie a chi recensirà e leggerà ♥