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Autore: japanmaniac    24/07/2014    2 recensioni
Mi piaceva l'idea di inserire anche Song Dam nei miei scleri così eccola qui! Ovviamente chi poteva essere l'uomo? Uno a caso?! NO!!! ahahahah la mia ossessione per quel ragazzo mi manderà al manicomio! Grazie in anticipo a chi leggerà!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Onew
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“ Sono ore che guardiamo ovunque inutilmente! Questa camera è noiosa, esattamente come il suo proprietario!”- sbottò Song Dam lasciandosi cadere sul letto.

Jinki la guardò sorridendo, quella posa faceva sembrare quella donna una bambina capricciosa. Era davvero bellissima così.

Forse non era leale, anzi era di sicuro un colpo basso, ma voleva davvero farla sorridere ancora così disse:

“ Ogni camera nasconde un segreto, anche la più noiosa...basta solo sapere dove cercare...”- detto questo aprì l'armadio e vi si infilò dentro. Nascosta sotto una catasta di vestiti smessi c'era una scatola che Jinki sventolò davanti alla ragazza che sbarrò gli occhi:

“ Cos'è?”

Le mani del ragazzo aprirono il coperchio:

“ Oh...mio... dio....”- esclamò lei sbalordita- “ Questi sono...”

“ Esatto! Reggiseni da donna. Sono tutte le conquiste del nostro Minho”

“ Non posso crederci....guarda! 'Al mio orsacchiottino...', orsacchiottino?!”- disse lei ridendo come una pazza- “ Aspetta e questa?! Che taglia sarà? E' enorme!”- esclamò la ragazza appoggiandosi addosso un push up taglia maxi

Jinki rise di gusto nel vedere quella donna all'apparenza tutta d'un pezzo sciogliersi e diventare come un'adolescente in preda all'isteria.

Spesso prendevano in giro Minho per quella collezione particolare di cui lui, per altro, andava particolarmente fiero.

A dispetto di quello che faceva trasparire, quel ragazzo era abbastanza sicuro del suo aspetto, sapeva di piacere e soprattutto faceva di tutto per creare situazioni imbarazzanti.

“ Giuro che questa non me l'aspettavo!”

“ Hai un'idea troppo stereotipata del ragazzo Choi tu!”

“ Credo anche io. Comunque dai, mi puoi dar torto? Guarda questa camera! Guardala! A parte il lato di Minnie pieno di foto e vita, la parte di quella specie di rospo è perfetta, non c'è nemmeno una virgola fuori posto! E guarda quei trofei scolastici? Sono lucidi e puliti insomma è noioso!”

“Diciamo che è uno che ci tiene all'ordine. I trofei sono il suo orgoglio. Ha lottato tanto per ottenerli...Non è stata facile per lui la vita. Essere figlio di quell'uomo è stata dura. Insomma tutti si aspettavano il massimo da lui ed è stato difficile cavarsela. Eppure Minho c'è riuscito alla grande.

Ho molta stima di quel ragazzo...”

“ Non l'avevo mai vista sotto quel punto di vista...”- disse lei abbassando la testa.

Così Jinki riprese:

“ Di solito le conquiste di Minho sono donne più grandi. Sarà il suo fascino da uomo maturo o il suo spirito combattivo, oppure quel suo lato misterioso a farle cadere ai suoi piedi, ma è sempre stato così.

Anche Taemin attira donne più grandi, insomma sai, quelle in cerca di un cucciolo da coccolare, ma in genere sono le ragazzine ad impazzire lui, lo stesso vale per tuo fratello. Milioni di adolescenti di tutto il mondo si strappano i capelli guardando il corpo atletico di Jonghyun!”

“ Se solo lo conoscessero come lo conosco io! Non so qui, ma quand'è a casa si sveglia tipo uomo delle caverne, con i capelli sparati in aria e la bava alla bocca! Si alza strisciando i piedi a terra e facendo versi incomprensibili che ricordano più un ringhio che un saluto!”

“ E che mi dici dei suoi occhi aperti mentre dorme?”

“ Di solito lo prendo a cuscinate quando succede! Mi fa impressione vederlo in quel modo”- disse lei facendo ridere entrambi- “ E Kibum? Che tipo di donne attira uno come lui?”

“ Beh direi le tipe coraggiose! Lui le donne le spaventa...E' capace di chiamare vecchia una ragazza o addirittura di dirle tranquillamente che è orribile senza porsi alcun problema. Non è facile piacere a Key, ma quando ci riesci vedi dei lati di lui che non ti aspetteresti”

“ E tu?”- chiese lei inaspettatamente

“ I-io cosa?”- balbettò lui sorpreso

“ Abbiamo parlato di tutti ma non di te. Quali sono le fans che si strappano i capelli per te?”

Jinki si grattò la testa imbarazzato:

“ Io sto nel mezzo”- rispose sinceramente

“ Quindi io dovrei perder la testa per 'orsacchiottino'?”

“ Non sei così vecchia...”

“ Allora sto nel mezzo anche io...”

Song Dam disse queste ultime parole fissando il ragazzo negli occhi. Lo vide avvampare e scoppiò a ridere divertita:

“ Scherzavo!!!Ahahahah vederti arrossire in quel modo è divertentissimo!”- rise ancora.

Quel tipo le piaceva. Non era una ragazza così spontanea, non con tutti almeno. Lei era un po' come suo fratello, piuttosto sulle sue con gli estranei, e ci metteva parecchio a prendere confidenza con qualcuno.

Quel Jinki però la metteva a suo agio e le veniva facile scherzare con lui. Era una persona semplice e assolutamente spontanea, questo era davvero una cosa rara in quell'ambiente.

Voltò lo sguardo nel lato di Taemin. Sembrava la stanza del tipico adolescente. C'erano poster alla pareti e varie foto.

Ne afferrò una che guardò con attenzione:

“ Ha una bella famiglia”- disse mostrandola all'amico

“ Sì, Taemin è un ragazzo fortunato....”- disse Jinki lasciando improvvisamente la stanza.

Song Dam lo guardò incuriosita da quella fuga improvvisa e lo seguì.

Si diressero in sala e il ragazzo le offrì una birra che lei accettò di buon grado.

“ Che vuol dire quando dici che Minnie è un ragazzo fortunato”
“ Beh, la sua è la tipica famiglia normale, quella che si vede nelle pubblicità insomma. Ha una madre e un padre, disposti a sostenerlo sempre qualunque scelta faccia. Persino con suo fratello ha un rapporto splendido. Una volta Kibum si è presentato a casa sua senza nemmeno essere invitato. Gli Shinee si erano appena formati e lui era l'unico a non essere di Seul, sentiva parecchio la mancanza di casa.

Come ti ho detto non è facile piacere a Key, né, molto spesso, che lui piaccia agli altri. Ha davvero un brutto carattere e non sa tenere a freno la lingua. Quando si sente minacciato attacca senza mai riflettere. Ecco perchè in quel periodo, mentre tutti noi ci stavamo ambientando in quella nuova realtà, lui si era trovato solo.

Tutti noi potevamo vedere le nostre famiglie, anche per poco tempo ma lui no, e questo lo mandava fuori di testa. Così un giorno si è semplicemente presentato a casa di Minnie comportandosi come fosse la sua.

Quando è tornato ha parlato di quella casa per mesi. Ha detto che la famiglia Lee è esattamente come quella dei telefilm per casalinghe, e bada queste sono le testuali parole. L'ha definita: stile casa Cunninghum di happy days ma con la bellezza dei divi di Beautiful. Ha detto che in quella famiglia sono tutti bellissimi, anche il cane. La casa è semplice ma curatissima e la signora Lee cucina benissimo.

Ovviamene non ha tralasciato la descrizione delle tendine della sala che secondo lui erano la vera nota stonata perchè gialle canarino. Alla fine del suo lungo monologo ha detto: 'quale famiglia ha ancora le tende giallo canarino?! No vi rendete conto?!'”- concluse Jinki dicendo quell'ultima frase con una vocina sottile sottile facendo ridere la ragazza.

La birra scendeva piacevole così come quella chiacchierata che non finiva mai di svelare i segreti di quei ragazzi.

“ La mia famiglia non è mai stata come quella della tv. I miei sono lavoratori instancabili. Mio padre si alzava alle quattro di mattina, andava al negozio e preparava tutto sino a quando il camioncino della carne arrivava. Mia madre si occupava della casa, di me e poi se ne andava al negozio a dare una mano a mio padre.

Stessa sorte toccava a me dopo la scuola. Prendevo la bici e andavo a fare consegne in giro per il quartiere. Mio padre all'inizio quando ho detto che volevo fare il musicista mi ha letteralmente riso in faccia. Mi ha guardato facendomi tutto un discorso sull'importanza dello studio, che non avrebbe mai voluto che finissi buttato in uno stupido negozio a tagliare carne sino alla mia morte.

Voleva che facessi di più della mia vita. Così gli ho promesso che mi sarei impegnato nello studio, a patto che mi avessero permesso di prendere lezioni di canto.

Quando mi sono avvicinato alla musica ho scoperto che non avrei mai potuto vivere senza. Così mi sono appassionato al piano. Visto però che i miei non potevano permettersi entrambe le cose mi sono ripromesso di farcela da solo. C'era un signore che gestiva un negozio di pianoforti e io ci passavo davanti ogni giorno. C'era un bellissimo pianoforte a coda bianco, con i tasti madreperlati e i tasti neri che luccicavano alla luce dei faretti.

Un giorno ci sono entrato e gli ho chiesto di poterlo provare. Lui mi ha guardato severamente e mi ha chiesto se avessi mai toccato un pianoforte. Io ho mentito dicendo di sì, volevo davvero sentire il suono di quel meraviglioso strumento. Lui poco convinto mi ha fatto lavare le mani, perchè, a suo dire, non dovevo insozzare quella preziosa creazione unica nel suo genere e mi diede lo sgabello.

Mi sedetti estasiato, ma non riuscì ad emettere un solo suono...non sapevo nemmeno che cosa dovevo fare.

Lui si è infuriato poi mi ha sgridato per avergli fatto perdere del tempo e mi ha cacciato..

Non mi sono arreso, e ogni giorno tornavo in quel negozio a guardare quel pianoforte.

Il vecchio alla fine si intenerì per la mia costanza e in gran segreto promise di darmi qualche lezione.

Non potevo pagarlo, ma ci accordammo che gli avrei portato due fette di maiale ogni volta.

Così di nascosto andavo in negozio e mentre i miei erano distratti fregavo quel bottino scappando in da lui.

Il tutto durò un'intera estate poi il vecchio morì all'improvviso per un infarto, il negozio chiuse e fu la fine di tutto.

Soffrì terribilmente, ma non mi arresi. Lavorai sodo, da mio padre e da un altro bottegaio che vendeva frutta in fondo alla strada. Mi occupavo delle consegne e delle pulizie, sempre non trascurando la scuola e il canto e alla fine riuscì a comprarmi una tastiera. Era di seconda mano ma il suono era ottimo così finalmente realizzai i miei sogni”- tacque un attimo ancora preso dai ricordi.

Song Dam era rimasta davvero colpita da quel racconto. Il viso di Jinki era tirato e sembrava sinceramente commosso da quei ricordi così le venne istintivo abbracciarlo. Non era solita abbracciare qualcuno, tranne suo fratello, eppure quel tipo le stava scatenando sensazioni mai provate prima, così si gettò su di lui stringendolo a sé...

  
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