Mi ritrovo qui a scrivere, senza un motivo valido in una piovosa giornata di luglio.

Oggi è uno dei tipici giorni persi, persi a guardare programmi demenziali in televisione o a scorrere la home di Facebook senza trovare qualcosa di rilevante su cui spettegolare in chat.

Mi viene voglia di fare tante cose, leggere, scrivere, guardare un bel film, ma sono troppo pigra per tutto ciò, quindi,
molto probabilmente, tra non molto, abbandonerò anche questo 'diario'.

In questo dolce far niente è come se avessi buchi temporali nel passato, come se tutto si fermasse appositamente per ripensare alle due settimane passate in Inghilterra.

In quel periodo di tempo penso di aver ingurgitato cibo al limite del possibile, ed ora me ne sto amaramente pentendo ficcandomi due dita in gola ogni tre per due.

Nonostante ciò ho passato un'esperienza fantastica e ho conosciuto persone formidabili, in più, l'immancabile amore estivo mi ha stravolto anche quest'anno.

Era uno spagnolo biondo, occhi verdi, con delle ciglia lunghissime che facevano del suo sguardo una tela che, se avevi pazienza di tessere, potevi vedergli l'anima.

Ci siamo conosciuti grazie alla mia inusuale invadenza e, una sera, dopo la disgustosa cena alla mensa, ci siamo ritrovati a fumare erba e a bere birra nel bosco vicino ai dormitori. E' stato un miracolo che non ci abbiano beccati i sorveglianti.

Una volta finito il tutto io, lui e i suoi amici siamo andati nel loro appartamento e la mitica fame chimica ci ha spinti ad ordinare pizza.

All'ora stabilita siamo scesi, io e lui, e la tipica fresca notte inglese mi ha fatto vincere la sua felpa sulle mie spalle; a quel punto il suo profumo era nelle mie narici e potevo sentire tutte le sue insicurezze impregnate in quella felpa blu. Non ho potuto far altro che baciarlo, baciarlo forte, come per dire 'ehi sono qui con te'. Lui ha restituito il bacio e mi sono sentita dentro una corazza, impossibile da abbattere, al sicuro, insieme a lui. Era un legame forte, come quelli che mi chiedevo se sarei mai stata in grado di sentire sulla mia pelle nelle notti insonni, poi ad interrompere tutto è arrivato il tizio con le pizze.

Una volta divorato tutto il commestibile mi sono accoccolata sul suo petto con ancora indosso la sua felpa.