Questo spiega tutto
Lucy aveva freddo.
Peter le teneva ancora il polso, nonostante fossero già entrati.
Edmund li seguiva, e fece notare al fratello di aver preso la strada sbagliata.
Peter aveva lo sguardo basso, la mente altrove e le labbra serrate.
"Mi fai male !"Lucy cercò di liberarsi dalla presa del fratello.
"Ah... scusa, Lu'"poi la lasciò e aumentò il passo.
"Che hai, Peter ?"Edmund aveva notato l'espressione del fratello.
"Io credo che quella che abbiamo visto prima sia pericolosa"disse, girandosi, e continuando a camminare all' indietro.
"Infatti, non tutti riescono a scomparire schioccando le dita..."iniziò Edmund, ma Lucy lo interruppe:"Oppure a far scoppiare un temporale"
"Non credo che sia causa sua, il temporale"disse Peter, girandosi in avanti, e evitando una colonna all'ultimo secondo.
Lucy non disse niente, si fermò e spostò la tenda di una finestra nel corridoio: il sole era forte come quando i fratelli si stavano esercitando con la spada.
Edmund e Peter si fermarono, solo che il più piccolo rimase con la bocca aperta, mentre Peter ricominciò a camminare.
Arrivarono alle scale.
La camera di Lucy era al piano terra, mentre quella degli altri due era al primo e al secondo piano.
Peter e Edmund salutarono Lucy, e si diedero appuntamento alle otto a cena.
I due salirono le scale insieme, discutendo su chi potesse essere la ragazza che controllava la pioggia, e arrivarono persino a pensare che si trattasse della Strega Bianca, idea assurda quanto quella che fosse Susan, la loro sorella che dopo essere morta non era arrivata a Narnia perchè non credeva più al regno che aveva governato per anni.
Quando arrivarono al 1° piano Peter rimase da solo, e ripensò a quella figura perfetta, che nei pochi attimi che aveva avuto l'occasione di guardare l'aveva lasciato senza parole.
Sarà stata la grazia con la quale controllava la pioggia, oppure la velocità con cui si era dissolta nel nulla che aveva colpito Peter in una maniera particolare.
A cena i tre Pevensie spiegarono a Digory e gli altri quello che era accaduto poco tempo prima.
Il professore rimase sovrappensiero, il che spaventò un pò gli altri, perchè il professor Kirke aveva sempre la risposta pronta, e la spiegazione a tutto.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio, che a Lucy sembrarono secoli, parlò.
"Io credo che non ci sia nulla di cui preoccuparsi"
"Nulla di cui preoccuparsi ?" Peter era paonazzo
"Calmati, Peter. Se quella ragazza appena si è accorta che la stavate guardando si è dissolta nel nulla vuol dire che starà alla larga da cair Paravel, almeno fino a che ci siete voi, non credete ?"
La teoria del professore sembrava difficile da contraddire.
"Ma, professore, è riuscita a scomparire nel nulla ! Questo vuol dire che potremmo trovalcela davanti da un momento all'altro!"
"Tu non hai paura di lei, vero Pet ?"Lucy era intervenuta nel discorso con calma.
Peter rimase in silenzio, il viso più pallido di prima.
"Tu hai paura che qualcuno le faccia del male, vero ?"
Il maggiore dei Pevensie sospirò, poi si allontanò dal tavolo e si diresse verso la porta.
Lanciò un'ultima occhiata alla sorella, e poi uscì, sbattendola.