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Autore: HelenaGates    05/09/2008    8 recensioni
Ricordo il giorno in cui ci siamo incontrati...
lo ricordo come se fosse ieri.
Tu eri davanti a me, bello come non mai mentre io ancora non mi capacitavo di come potesse esistere una creatura così meravigliosa come te in questo schifo di mondo.
Eppure eri lì davanti a me che mi tendevi una mano e ti presentavi, innocente e attraente allo stesso tempo.
Mi sono innamorato di te la prima volta in cui ti ho visto.
[Personaggi: Frank Iero, Frank/Gerard]
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La musica rimbomba nel piccolo luogo fin quando non ti entra dentro, scorre nel sangue nelle tue vene e l'adrenalina sale fino a farti perdere il controllo della ragione, delle tue azioni e dei tuoi pensieri perchè in quel momento ci sei solo tu e quella musica che ti fa stare meglio, ti fa piangere, ti fa sognare, ti fa emozionare.
E' un qualcosa difficile da descrivere con parole... ebbene, è la stessa cosa che pensa Frank di Gerard.
E se la musica è vita, allora Gerard è vita.
"Helena" ha dato al pubblico l'ultimo guizzo di adrenalina rimasto in tutti i presenti. Frank butta un occhio al cantante che sembra particolarmente pallido e alla luce proiettata insistentemente su di lui, la pelle diafana risalta ancor di più.
Dannazione eterna... ecco che cosa rappresenta Gerard per lui. Dannazione eterna.
Con grande stupore del pubblico, Bob, Ray e Mikey ripongono i propri strumenti e lasciano il palco davanti a un Frank spiazzato. Ehi, ma che sta succedendo? Tutti se ne stanno andando.
Poi Frank capisce che gli altri vogliono aspettare Gerard e James al piano nel backstage. Ma lui no.
Turbato e soddisfatto con i capelli davanti al viso, osserva la scena soffermando il suo sguardo ferito su Gerard che al contrario sembra deciso a non guardarlo nemmeno un attimo.
Che avesse paura di incontrare il suo sguardo? Sicuro si aspetta che lui vada via insieme agli altri ma Frank se ne resta lì con la sua chitarra tra le mani. Confuso e immobile.
Non è la sua mente che lo porta a restare lì, ma è il suo cuore. Frank si siede a terra con lo sguardo fisso sul frontman, la fronte imperlata di sudore e la bocca leggermente spalancata mentre Gerard parla con il pubblico annunciando l'ultima canzone e James fa partire le prime note.
Posa la chitarra alla sua sinistra mentre incrocia le mani senza distogliere lo sguardo da Gerard come se avesse paura che se lo avesse fatto, un attimo dopo sarebbe potuto scomparire.
Alcune persone del pubblico fanno il nome del chitarrista ma questo sembra essere diventato sordo.
L'unica cosa che chiaramente vuole è ascoltare la voce di Gerard che canta "Cancer".

Turn away...

Ed è in quegli attimi che ti rendi conto che una persona è così speciale per te.
Sono gli attimi in cui ti viene da piangere per quanto di più straordinario e fantastico ci sia di fronte a te e non solo quando canta, quando si muove, quando parla, quando senti che i tuoi sensi si inibiscono mentre ti perdi nei suoi occhi, senti la morbidezza delle sue labbra o il calore del suo corpo quando ti sta vicino... ma quando la perdi.
Gerard e James ringraziano il pubblico e tutto improvvisamente sembra andare alla moviola mentre Frank non fa nemmeno in tempo a rendersi conto che stanno letteralmente correndo via dal luogo mentre lui li segue a ruota con enorme fatica.
Frank non può fare a meno di notare che Gerard sembra più affaticato del solito ma si sa, la stanchezza prende tutti dopo la fine di un concerto. Salgono tutti sul van e Gerard corre, ma che dico vola in bagno.
Frank resta ad aspettarlo fedele come un cagnolino. Gli avrebbe parlato, adesso o mai più...
Ma Gerard non esce, nè dopo 10 minuti, nè dopo 20 e passata una mezz'ora comincio a preoccuparmi seriamente anche se nessuno sembra provare la mia stessa preoccupazione anche se sono tutti terribilmente silenziosi.
"Ragazzi, cosa sta succedendo?" - chiedo cauto osservando i visi di tutti e passando in rassegna anche quelli di Big Worm e Brian. Ma nessuno sembra intenzionato a darmi una risposta.
Si sentono dei rumori provenire dal bagno e tendo le orecchie per coglierne altri ma Mikey tossisce e ripiomba il silenzio.

If you could get me a drink
of water cause my lips are chapped and faded...


Okay, comincio a innervosirmi e ripeto la domanda ma ancora una volta nessuno mi degna di una risposta mentre il nostro van scorazza molto più velocemente del solito per le strade del New Jersey.
Aspetto invano e invano che qualcuno mi dia una spiegazione di tutte queste stranezze ma vedendo che a nessuno sembrava importare, vado su tutte le furie: "Cazzo ragazzi, ma perchè cazzo nessuno vuole darmi una cazzo di risposta?" - questa volta urlo mentre alcuni di loro alzano timidamente lo sguardo.
E questa volta si guardano tutti... ma cosa sono tutti questi misteri? Ma cazzo.
Altri rumori dal bagno, un pò più forti sembrano agitarli mentre Bob sembra schiarirsi la voce per parlare e finalmente darmi una motivazione a tutto questo silenzio, a tutto questo mistero inutile... ma dico, sono o non sono parte del gruppo? Non possono tagliarmi fuori così, soprattutto se si tratta di Gerard...
Purtroppo il tempo sembra prendersi gioco di me, perchè Bob non fa in tempo a spiccicare parola che siamo arrivati e ad un tratto vedo solo un insieme di immagini veloci, nere e confuse che mi passano davanti e Gerard esce dal bagno ma non riesco a vederlo bene anche se posso sentirlo tossire sonoramente mentre infermieri, medici, supporter lo accompagnano fuori e i ragazzi occupano lo spazio davanti ai miei occhi come a voler impedirmi di vedere dov'è andato Gerard.
Adesso sono davvero preoccupato. Cosa ci facevano tutti quei medici qui? Cosa volevano? Perchè sono saliti? Ma soprattutto, dove hanno portato il mio Gerard?
Senza rendermene conto sono in ospedale. Sono solo in sala d'attesa mentre la notte diventa via via sempre più buia e taciturna; i ragazzi hanno preferito andare a prendere un caffè fuori e a fumare.
C'è un certo silenzio in quel freddo corridoio grigio, un silenzio innaturale e mi sembra quasi di poter udire i battiti del mio cuore rimbombare tra quelle gelide mura.

Call my aunt Marie
help her gather all my things
and bury me in all my favorite colors...


Sono seduto a gambe al petto mentre la mia testa è affollata di pensieri e tutti i momenti della mia vita insieme a Gerard, mi passano davanti come flashback per inibire il mio stato d'animo.
Non posso credere che Gerard sia tornato a bere. E lo fa da molto anche se si è ridotto a questo. Sono arrabbiato, molto arrabbiato perchè non mi ha detto nulla. Anche se in effetti, noi non ci parliamo da molto... che abbia ripreso per com'è andata a finire la nostra storia? Ma come cazzo ho fatto a non accorgermene?
Sei uno stronzo, ecco cosa sei. Sei un bugiardo, mi hai mentito per tutto questo tempo e non mi hai mai detto la verità e chissà quante altre cose mi nascondi...
Purtroppo sembra anche alquanto grave, anche se i ragazzi non sono scesi nello specifico; forse non lo sanno bene nemmeno loro. Solo i ragazzi erano a conoscenza di questo suo segreto e sembravano decisi a non dirmelo ma perchè?
Cioè, quel silenzio inutile degli ultimi momenti poi mi ha snervato completamente.
Che teste di cazzo. Potevano avvisarmi, no? Bah. Non capisco ma me la pagheranno. Fosse l'ultima cosa che faccio. Gerard è tutto ciò che ho di più caro al mondo per me e non possono farmi questo.
Mi alzo. Sono deciso ad andare fuori dai ragazzi per parlare con loro e fumare una sigaretta per sciogliere la tensione.
Mi avvicino alla stanza di Gerard che è coperta da stupide veneziane che mi impediscono di vederlo e forse è meglio così: non credo che reggerei alla vista dell'uomo che amo in quelle condizioni.
Tocco il vetro che ci separa, amore mio e vorrei non essere qui. Vorrei che tutto fosse come prima... mi manchi. Mi mancano i nostri momenti insieme quando il tempo sembrava scorrere senza di noi e tutto andava bene, fottutamente bene.

My sisters and my brothers, still,
I will not kiss you,
'cause the hardest part of this is leaving you...


Sospiro tanto da appanare il vetro e faccio per allontanarmi ma un rumore attira la mia attenzione.
Viene dalla camera di Gerard: sembra provenire da una macchina di quelle che ci sono sempre in questi posti.
Senza pensarci due volte, butto giù la porta e mi precipito dentro la stanza e la vista di Gerard mi mozza il fiato: è bellissimo. Bellissimo, bianco come la neve, un sorriso triste con gli occhi chiusi e... non aveva più i capelli.
Mi avvicino con cautela mentre la macchina continua a lampeggiare e ad emettere lo stesso rumore di prima. I suoi capelli, i suoi splendidi capelli neri non c'erano più; al loro posto innumerevoli fasce bianche e spesse che gli davano un'aria da malato terminale.
Lo ammetto, sono spaventato di fronte a cotanta bellezza e solenne stupore. Non avrei mai voluto vederlo così. Voglio scappare, andare via di qui... ma è Gerard. Non posso abbandonarlo.

Now turn away,
'cause I'm awful just to see
'cause all my hairs abandoned all my body...


Riesco a respirare dopo che il respiro mi si era bloccato in gola e a fare mente locale mentre capisco che non è una roba da poco. E' malato gravemente, cazzo. Nessuno me l'ha detto. Cos'ha? Cos'ha Gerard?? Devo saperlo. Mi avvicino fino a sedermi su uno sgabello accanto al suo letto e lo osservo.
Lacrime silenziose solcano il mio bel viso che ha perso tutta la lucentenzza e la felicità di un tempo in quei pochi e ultimi attimi e tocco la tua mano che è più fredda di un ghiacciolo e non mi sembra ancora vero che sei tu in questo letto. Quante volte ho sentito il tuo corpo che mi dava calore negli attimi in cui mi sentivo vuoto e depresso. No, questo non puoi essere tu. Ditemi che non è vero, che è tutto un brutto sogno. Voglio svegliarmi, Gerard...
E poi improvvisamente succede l'inaspettato.
La mano gelida comincia a muoversi lentamente mentre sconvolto alzo lo sguardo prima su di essa e poi sul volto di Gerard.
I suoi occhi. Occhi indescrivibili, davvero. Mi scrutano, mi guardano in ogni mio attimo come facevano una volta, come vorrei che facessero in ogni istante della mia vita... e mi stringe forte la mano mentre le mie lacrime aumentano a mano a mano.
"Gerard.." - riesco solo a dire ma lui con una forza che definirei disumana, porta un dito dell'altra mano alle mie labbra per dirmi di restare in silenzio. I nostri silenzi, quei silenzi in cui ci diciamo tutto senza bisogno di aprir bocca. Gerard ama questi silenzi.
Questa realtà è tanto bella quanto triste. Mi sembra di ripercorrere tutti i più bei ricordi insieme a lui in sequenza rapida e tutto troppo improvvisamente per essere pronto. L'incubo si sta trasformando...
"Lasciami parlare adesso e non fare domande... saprai tutto" - mi dice mentre sono già pronto per ribattere, lasciandomi a bocca aperta. Sa sempre come sorprendermi anche in questi casi. Che uomo.
Un respiro roco e rumoroso e poi le parole che mai più credevo di sentire: "Ti amo Frank".
Felice, triste, deluso, emozionato, amareggiato... non so cosa provare esattamente.

Oh, my agony...!
Know that I will never marry.
Baby, I'm just soggy from the chemo
but counting down the days to go
it just ain't living
and I just hope you know


E resto lì, fermo e immobile ad osservare le sue labbra dire quelle parole e vorrei che me lo dicesse ancora per essere certo che tutto questo non sia un sogno. Anche perchè Gerard me lo diceva poco, quasi mai.
"Sei importante per me, più della mia stessa vita e mi fai stare bene. E in questa sede, stasera voglio spiegarti tutto ciò che hai il diritto di sapere... prima di andare...".
Quelle ultime parole mi arrivano al petto come mille pugnalate, molto peggio che in concerto.
"A-a-anda-a-re?" - chiedo senza capire, quasi ridendo - "Ma che cazzo dici Gee?" - aggiungo tremante mentre sento la terra crollarmi sotto i piedi. Andarsene? Gerard sta... no, non voglio pensarlo. Non è assolutamente possibile.
Gerard chiude gli occhi con espressione grave e continua a parlare come se non avessi detto nulla: "Voglio che tu sappia che io non ti ho lasciato per Lyn-Z. Io... io non amo quella donna. Avevo il cuore a pezzi quando mi hai visto sposarmi con lei e non sto nemmeno qui a descriverti la mia sofferenza perchè penso che non sarà mai pari alla tua. E non sai quanto avrei voluto avere te al mio fianco in quel momento... Frank, io volevo sposarti. Avrei mandato a puttane la nostra copertura per sposarti e vivere una vita felice insieme, io e te." - dice sorridendo beato come se non ci fosse nulla di più bello al mondo.
Sorrido amaro... voleva sposarmi... il mio sogno segreto, il mio sogno proibito avrebbe potuto realizzarsi se non fosse stato per quella dannata bassista. Ma aspetta, perchè l'ha sposata?
Come se avessi formulato la domanda ad alta voce, il cantante mi risponde: "Perdonami, sono stato un bastardo Frank. Sono venuto a conoscenza di questa malattia 6 mesi fa e i medici mi avevano detto che mi restava poco da vivere e con te, se ricordi, ho trascorso gli ultimi momenti più belli della mia vita prima di lasciarti per sposare lei. Perchè Frank, non sopportavo più doverti mentire e soprattutto vederti soffrire per le mie condizioni perchè l'ultima cosa che voglio è vedere il tuo viso felice o arrabbiato come quello di un bambino, per quelle espressione per cui mi fai ridere ogni volta e per cui ti amo, cambiare. E vederti piangere sarebbe stato per me come morire due volte."
Resto qui a fissarti, mentre a bocca spalancata assaporo le lacrime che cadono fiotte senza ritegno. Non ce la faccio a smettere di piangere, è più forte di me.
Ma Gerard non aggiunge altro sulla faccenda e continua tranquillo cambiando discorso.
"Questa sera è stata dura vederti lì e non poterti toccare... un'ultima volta, Frank... oh, Frank... quei momenti in cui ti venivo vicino erano intensi per me e adesso averti qui e più di quanto io desideri... non sai quanto è stata dura per me doverti lasciare con la stupida bugia di non amarti più perchè attratto finalmente da una donna... no Frank, io ti amo... come potrei, eppure ti ho fatto soffrire e so di non meritare il tuo amore ma..." - si interrompe mentre il rumore della macchina improvvisamente aumenta.
Forse è aumentata già da un pò ma ero riuscito ad isolarmi quel tanto che basta ad ascoltarlo ma adesso è diventato repentino e assillante, per non dire preoccupante. Mi giro di scatto e solo allora noto che è la macchina del cuore a produrre quel fastidioso bip e la paura si impadronisce della mia persona.
Guardo Gerard che tranquillo osserva il mio volto spaventato che piano piano sta realizzando la dura realtà...
"Era proprio questo che intendevo dire prima, Frank" - dice fermo per quanto glielo permettesse la sua voce roca.

That if you say
Goodbye today
I'd ask you to be true


Voglio chiamare un medico, ma lo sguardo di Gerard mi blocca. Quello sguardo mi sta parlando, lo vedo... mi sta dicendo di restare lì con lui per trascorrere insieme gli ultimi attimi.
Non una parola. Solo i miei occhi che si tuffano nei suoi e basta.
"Non volevo che mi vedessi in questo stato..." - continua mentre i suoi occhi percorrono malinconici il suo corpo - "ma tutto sommato, sono contento che tu sia qui con me negli ultimi istanti della mia vita" - termina lui con un sorriso che di più triste non c'è.
Gli stringo la mano. E' troppo per me non poter parlare, stare qui a vederlo morire senza fare niente. Mi sento inutile, tanto inutile... non ho mai desiderato così tanto di lasciare questo mondo per seguire lui, il mio unico amore.
Poi prendo coraggio e mi decido a parlare. Non so ancora bene cosa dirgli, ma credo che sarà il mio cuore a parlare per me.
"Gerard..." - sembra che tutto ciò che non vedevo l'ora di dirgli si sia dissolto in quei pochi minuti in cui lui ha messo a tacere tutte le mie domande. E' consapevole allora del male che mi ha fatto. - "se tu non vuoi vedermi con le lacrime agli occhi, smetto di piangere all'istante" - continuo tirando su le lacrime come fanno i bambini interrompendo il continuo scrosciare del suo pianto - "se non vuoi vedermi triste, cambio subito espressione" - aggiungo ancora deciso abbozzando un sorriso in direzione di Gerard che mi osserva tranquillo anche se un pò sorpreso. Si Gerard, anch'io mi sto chiedendo da dove prendo tutto questo coraggio.
Sento che adesso le forze mi stanno davvero abbandonando. Quella dannata macchina sta cominciando ad andare leggermente più veloce e non capisco il perchè, non mi sono mai interessato molto a queste cose di ospedale.
Gerard chiude gli occhi e il suo viso è una smorfia di dolore. Sono preoccupato, non so cosa fare e non mi sembra ancora vero quello che sta accadendo... è il momento più brutto della mia vita.
In quei momenti, senti come se tutto quello a cui tieni ti stia sfuggendo di mano e tu non puoi fare niente per impedirlo. Ecco. E' esattamente questo che sta accadendo, ed è la sensazione più brutta del mondo.
Davvero.
Stringo ancora di più la sua mano e sento che risponde. Ha paura anche lui, anche se nè lo dirà nè lo dimostrerà mai. Ma io lo conosco troppo bene.
Il sentimento che proviamo entrambi nei confronti dell'altro va al di là del semplice rapporto di amicizia, o di fratellanza e persino di attrazione fisica: il nostro è amore. Ma nel vero senso della parola. O almeno io non ho mai amato nessuno come amo lui, e dal primo momento in cui l'ho visto che mi avrebbe legato a lui per sempre.
Sono triste, non riesco a fingere che vada tutto bene mentre guardo il viso di Gerard contorcersi, tenendolo solo per mano e ripenso a tutto ciò che insieme abbiamo trascorso.
Poi ad un tratto, la macchina rallenta e Gerard resta fermo e immobile, con la fronte imperlata di sudore... deve soffrire davvero tantissimo.
E' affaticato e sembra non respirare molto bene. Okay, lo ammetto: sono paralizzato dalla paura.
"Ecco" - dice ad un tratto il cantante, spaventandomi anche. Lo guardo interrogativo... ecco cosa?
Nel frattempo la macchina rallenta sempre di più la sua corsa e una brutta paura mi assale.. forse ora capisco cosa intende dire Gerard.
"No Gerard, no..." - non ci riesco, non voglio starmene zitto aspettando il momento. No. Ma lui ancora una volta mi zittisce alzando un dito che avvicina pesantemente verso di me, e io lo prendo tra le mie mani portandolo alle guance mentre le lacrime solcano i miei occhi.
"Sto per andare, manca poco"- continua Gerard come se non lo avessi interrotto. E sorride. La malattia deve averlo reso pazzo. "Forse ho sbagliato a lasciarti, avrei dovuto trascorrere anche i miei ultimi giorni con te.. ma l'amore che provo per te mi ha impedito di renderti triste. Mi dispiace." - dice mentre resto zitto perchè ora tutto ciò che mi ha sempre tormentato sta venendo a galla - "Sappi solo che..." - la macchina rallenta ancora e il terrore diventa parte di me mentre tento di aprire bocca per urlare - "non ho mai amato nessuno come amo te. Per sempre. Anche dopo la morte, Frank..." - e non finisce di parlare che le mie labbra sono sopra le sue per donargli il mio ultimo bacio, il mio bacio d'addio.
"Ti amo" - sussurro una volta staccate le labbra dal mio amante che con un sorriso chiude gli occhi.
"Non dimenticarti mai di me... ti amo" - risponde prima di partire per un lungo viaggio che lo porterà troppo lontano da me, lontano da chiunque.

'Cause the hardest part of this is leaving you...

Lacrime dapprima silenziose scendono rapide sul mio viso fino ad insinuarsi nella mia bocca come desiderose di assaporare anche loro il bacio d'addio di un amore perduto, di un amore che non sarà mai possibile riprodurre, del nostro amore.
E solo allora mi accorgo che la macchina del cuore ha smesso di rallentare e segna morte. Fisso Gerard e non posso credere che sia davvero morto, ha un viso così angelico... quante volte l'ho visto dormire così?
Ma bisogna accettare la dura realtà: Gerard se n'è andato... e non tornerà più.
Queste parole sembrano formarsi nella mia mente che si rifiuta di realizzare questo difficile pensiero.
E piango, piango perchè sono disperato, perchè voglio tornare indietro, perchè soffro per amore, perchè non è giusto...e solo ora capisco tutti i suoi comportamenti.
In tour come anche in questi ultimi giorni... sono uno stupido! I suoi occhi... il suo sguardo parlava per lui quando cadeva nei miei e diventavano languidi come tutte le volte che ci guardavamo.
Ma perchè non capivo? Ma perchè? Sono proprio uno stronzo, uno stupido che non capisce un cazzo... e le lacrime continuano ad aumentare mentre ripenso a tutte le volte in cui incontravo per caso il suo viso e arrossivo come un adolescente o semplicemente lo sfioravo per sbaglio, assaporando per un istante tutte le sensazioni che un tempo provavo solo con te. E i ricordi fanno male...cosa mi ha fatto fare l'orgoglio?
Ma solo adesso il futuro sembra avere un occhio in me... cosa ne sarà dei My Chemical Romance? Un pensiero mi stringe il cuore in una morsa letale: questo è stato l'ultimo concerto insieme.
Ed è dura per me affrontare la dura la realtà che ci aspetta mentre osservo fuori dalla finestra le case vicine all'ospedale avvolte dal silenzio e immerse nell'oscurità e pensare che tutti coloro che ci abitano non sanno niente di niente di ciò che è appena successo e che domani alla luce del sole, solo le dure e soffocanti domande dei giornalisti riporteranno a galla il dolore con cui dovrò convivere ogni giorno a partire da stasera.
Gerard. Il mio cuore batterà sempre per te fino a quando avrò tempo a disposizione per essere costretto a restare ancora in questo inferno. Mi hai chiesto di non dimenticarti... e fidati non lo farò e voglio essere sicuro che nessuno lo farà. Prima di andare.
Un groppo alla gola mentre guardo un'ultima volta il corpo senza vita di Gerard. La sua delicata mano bianca come la luna lì fuori ancora nella mia e sento i passi degli altri che accorrono alla stanza allarmati.. sento Mikey che urla... e so che a breve tutti i fans sapranno la verità.
Ma sai cosa ti dico Gerard?
Non me ne frega niente di loro, dei fans, del mondo intero... perchè tutto ciò che mi importa è conservare vivo il tuo ricordo per sempre, mentre trascorro il resto dei miei miseri giorni pensando a te come se fossi accanto a me... e mi sembra passata un'eternità da quando ero seduto lì per terra con la mia fedele chitarra ad osservarti mentre la cantavi con la dolcezza, sapevi che era l'ultima volta. Sapevi che avevi le ore contate, che non mi avresti più rivisto e che era il tuo addio per me.
Lacrime cadono a dirotto mentre mi accorgo che fuori sta piovendo: anche il tempo rispecchia il mio umore. E con un ultimo sguardo al tuo corpo, a tutto ciò che più amo a questo mondo, sussurro:

"'Cause the hardest part of this is leaving you."

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Un ringraziamento a tutti coloro che hanno commentato, letto o messo tra i preferiti questa ff.
Un grazie particolare va alle mie tate a cui voglio un mondo di bene e alla Rò che mi ha aiutata tantissimo <3
Forse può sembrare un pò contorta ma in realtà basta leggere con attenzione per capire che per tutto il tempo è sempre Frank a parlare e che i ricordi scritti in modo differente nei precedenti capitoli si rifanno a quest'ultimo episodio.
Ho cercato di essere il meno cruda possibile. Spero di non aver deluso nessuno.
Un abbraccio stritolatore alle mie socie belle frerardose. Kisses chimicosi a tutti :-*
  
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