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Autore: japanmaniac    24/07/2014    2 recensioni
Mi piaceva l'idea di inserire anche Song Dam nei miei scleri così eccola qui! Ovviamente chi poteva essere l'uomo? Uno a caso?! NO!!! ahahahah la mia ossessione per quel ragazzo mi manderà al manicomio! Grazie in anticipo a chi leggerà!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Onew
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non pensava davvero sarebbe potuto accadere, non con lei almeno.

Quando se l'era trovata tra le braccia, non aveva potuto far altro che baciarla, gli era stato davvero inevitabile.

Non si era opposta, non aveva potuto o forse, più semplicemente non aveva voluto.

Quando lentamente aveva iniziato a baciarla, accarezzandole il viso con le mani l'aveva vista sciogliersi.

Lentamente l'aveva spinta su quel divano portandola sotto di lui...

Se solo Jonghyun lo avesse scoperto molto probabilmente l'avrebbe ucciso ma in quel momento aveva solo quella donna in mente.

Annusò quel profumo inebriante e le baciò il collo lentamente. Sentirla sospirare di piacere gli mandò in fumo il cervello. La tirò a sedere sopra di lui aprendole quella camicia sino a scoprire quel corpo stupendo. Le baciò le spalle, il seno florido...

Continuò a leccarla famelico, come se per la prima volta fosse davvero libero di godersi il momento. Alzò gli occhi sino ad incontrare il loro riflesso allo specchio.

I capelli sciolti di Song Dam ondeggiavano ad ogni movimento, lunghi e selvaggi, la pelle ambrata delle spalle contrastava con il candore della camicia aperta. Le gambe rannicchiate erano quanto di più perfetto potesse desiderare.

E c'era lui, lui che in quel riflesso sembrava una persona completamente diversa. Non si riconobbe nemmeno. I capelli gli ricadevano sugli occhi, aveva le guance arrossate e i muscoli delle braccia si tendevano ad ogni mossa che le mani facevano su quel corpo di donna. C'era qualcosa di diverso nei suoi occhi, una scintilla di passione che mai aveva visto.

Era diverso, tutto diverso in quel momento.

La spogliò privandola di quell'unico indumento e le mani della ragazza gli levarono la maglia lasciando il suo petto nudo.

Di solito non amava mostrarsi alle persone, aveva lavorato molto sul suo corpo sviluppando gli addominali e scolpendo il suo torace, eppure si sentiva sempre incredibilmente insicuro.

Quel riflesso però, gli mostrava un tipo diverso di uomo. Era sicuro e forte, non c'era traccia del vero se stesso...

Le mani della donna si mossero sino ad arrivare alla cintura dei suoi jeans che aprirono in fretta. Il desiderio sembrava farla scoppiare...Song Dam lo voleva, voleva proprio lui, voleva le sue mani addosso, voleva sentirsi sua e sua soltanto.

Le unghie laccate di rosso della donna gli afferrarono la cintura dei jeans liberandolo in un colpo solo dei pantaloni e dei boxer.

Lo sguardo di lui si posò sulla ragazza esaminando la sua reazione. La vide mordersi il labbro inferiore e fissarlo negli occhi.

La vera Song Dam era spregiudicata, disinibita esattamente come suo fratello.

Non sembrava esserci traccia della frigida ragazza che sembrava cacciar via da se ogni uomo ci provasse.

Lo baciò di nuovo e a Jinki venne spontaneo morderle le labbra non smettendo di fissarla.

Lei si spinse contro di lui e quando, stanco di comportarsi da bravo ragazzo, la gettò sul divano non si oppose.

Le tolse gli slip già umidi di piacere e le sue mani la sfiorarono facendola gridare...

Le tappò la bocca con l'altra mano:

“ Ssst....”- le sussurrò all'orecchio e continuò quella tortura.

La ragazza si tappò la bocca con il dorso della mano e tentò di tacere.

Quando Jinki fissò di nuovo lo specchio si sentì ancora meglio. Era come se traesse forza da quell'uomo sfrontato che stava nudo su quella bella donna.

Lei gli baciò il collo a sua volta sino a farlo sospirare e quando entrò dentro di lei con irruenza, gli graffiò la pelle della schiena come una fiera in gabbia.

Aumentò le spinte non smettendo di baciarla...era una cosa che lo faceva impazzire, non avrebbe mai smesso di baciare quella donna.

La tirò di nuovo a sedere su di lui e lasciò che lo cavalcasse.

Spinse ancora e ancora, voleva sentirla gemere, voleva farla impazzire e ci stava riuscendo...

“ Jin-ki...Non fermarti...”

“ Sssst...”- le disse sorridendo spingendola sui cuscini e facendola sua ancora una volta.

Quando in quella stanza buia i due arrivarono al piacere si mangiarono di baci ancora una volta sino a che il ragazzo uscì da lei venendo sulla sua pancia.

Si guardarono negli occhi. Il viso di Song Dam era rosso ed accaldato, i capelli erano sparsi nel cuscino come enormi tentacoli:

“ Sei bellissima...”- le sussurrò ancora sopra di lei, accarezzandole il viso con il dorso della mano.

Lei arrossì:

“ Senti chi parla...”- disse sporgendosi a baciarlo ancora, questa volta dolcemente

Jinki si mise dietro di lei stringendola in un abbraccio...

“ E adesso che succede?”

“ Succede che ti sei messa nei guai signorina...”- disse lui facendola ridere ancora. Lo baciò mettendo le mani sul suo viso e Jinki la tirò su di se. Così sdraiati l'uno sull'altro, continuarono il loro gioco di baci...

“ Non hai paura di Jjong?”

“ Non ho paura di nessuno stanotte...”- le disse mordendole una spalla. Lei ridacchiò divertita girandosi verso di lui e baciandolo ancora...

La notte era solo all'inizio e quell'uomo nello specchio non aveva davvero intenzione di fermarsi...

  
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