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Autore: SaraRocker    24/07/2014    4 recensioni
[FinnxMarceline]
E' un giorno come tanti quello in cui Finn e Jake trovano il corpo di Marceline esanime. Dopo essere stata coinvolta nell'ennesima imboscata da parte di un nemico che non conosce, la regina dei vampiri deciderà di dire la verità ai due amici e di chiedere il loro aiuto nonostante il suo smisurato orgoglio.
La decisione più saggia per la salvezza della ragazza sarà quella di farla rimanere ad abitare con loro. Ma quando l'amicizia che lega l'avventuriero e la vampira inizia ad intensificarsi -sconvolgendo la vita di entrambi-, cosa accadrà?
Estratto prologo.
Finn la vide deperita, come se non avesse mangiato per giorni. Effettivamente, si ritrovò a riflettere, non la vedeva da mesi, ma non si era neppure posto il problema di preoccuparsi per la ragazza. Lei infondo era uno spirito libero: poteva sparire anche per anni e poi ritornare come se nulla fosse mai accaduto. Quella volta, invece, qualcosa era accaduto eccome.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Jake, Marceline, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehi! Sono tornata! Innanzi tutto, ringrazio coloro che hanno recensito il prologo! E' grazie alle vostre parole se la storia continua e... In secondo luogo, nel prossimo capitolo appariranno altri personaggi! (vedrete ;D)

Spero di ricevere qualche recensione e... Adventure On!






















 
1-


[Hanno assaltato la Nottesfera!]

















"Stanno cercando di uccidermi."

Se fino a pochi istanti prima, Finn e Jake si stavano atteggiando con tranquillità e spensieratezza, la frase della vampira fece scattare entrambi sul posto. Non appena udirono quelle poche parole, i due si voltarono verso l'amica con un improvviso interesse nello sguardo. Non sapevano se avere paura;  né il giovane umano, né tantomeno Jake si erano mai scontrati con un demone della portata di Marceline. Se qualcuno era in grado di minacciare la sua esistenza, significava che si trattava di una creatura dalla straordinaria potenza. 
Il cane deglutì rumorosamente, mentre Finn si faceva invece avanti, interessato alla questione.

"Che sta succedendo, Marcy?"
La vampira sospirò amareggiata, riflettendo da quale punto fosse più adeguato iniziare. Erano successe così tante cose in quegli ultimi tempi, che lei stessa stentava a credere di essere sopravvissuta.
"Mio padre è scomparso." esordì infine la mora, abbandonandosi contro il divano e corrugando la fronte. Ancora non poteva credere che suo padre, l'essere più potente che avesse mai incontrato, fosse potuto sparire in quel modo, probabilmente rapito, o peggio, morto. Con una certa tristezza nell'animo, decise di proseguire. Finn la stava osservando scosso e Jake era palesemente preoccupato. Sudava freddo, e la vampira ne comprese immediatamente il motivo. Conosceva l'irrazionale paura che il cane aveva sempre provato nei confronti dei vampiri e, probabilmente, per lui, credere che esistesse un essere più malvagio, doveva risultare una fonte di enormi allarmismi e timori.
"Non so con esatezza cosa sia accaduto, ma sta di fatto che qualcuno ha assaltato la Nottesfera. Penso si tratti di un colpo di stato: vogliono prenderne il potere." la ragazza alzò lo sguardo verso il soffitto "Ora cercano me. Sono rimasta chiusa in casa per parecchi giorni, nutrendomi del poco rosso rimastomi. Oggi, sfinita dalla fame, avevo pensato di uscire per rifornirmi velocemente al villaggio -avevo preso con me uno di quegli ombrellini per ripararsi dal sole-, ma mi hanno attaccata." la vampira chiuse gli occhi, riportando alla mente le immagini ed i flashback che si facevano sempre più concreti e dolorosi "Ho cercato di combattere, ma alla fine sono stata sconfitta. Mi hanno lasciata sotto il sole a bruciare. Fortunatamente, poco dopo, ha iniziato a piovere e voi mi avete trovata."
"Sciabolette... Questa storia mi puzza, fratello!" esclamò il cane con lo sguardo preoccupato. La mora intervenne, non permettendo a Finn di dire nulla.
"Non piace neppure a me, e per quanto detesti chiedere aiuto, mi ritrovo costretta a farlo." prese una breve pausa. Chiuse gli occhi contrita, e quando li riaprì, li puntò direttamente in quelli del giovane umano "Mi servite voi come guardie del corpo!"
Finn sussultò leggermente, schiudendo le labbra confuso "Vuoi il nostro aiuto? Ma tu non chiedi mai aiuto a nessuno!" il ragazzo si voltò verso il proprio combagno di avventure "Jake, hai sentito? Deve essere una cosa seria!"
La ragazza sibilò infastidita, levandosi in volo "Certo che lo è! Non avete sentito? Mio padre è scomparso e la Nottesfera è in subbuglio." gridò, per poi prendere una breve pausa, imponendosi la calma e  tornando a posizonarsi sopra il  sofà "So che proteggete sempre quelle insopportabili principessine caramellose... Non sarà un gran cambiamento preoccuparsi della regina dei vampiri!"
Detto ciò, la giovane incrociò le braccia sul petto ed attese pazientemente una risposta dai due. Cercava in ogni modo di non dare a vedere quanto i suoi timori fossero realmente profondi, ma la verità era che la vampira non poteva evitare di porsi innumerevoli spaventose domande: suo padre stava bene? Anche se non aveva mai provato un affetto smisurato nei suoi confronti, era comunque parecchio preoccupata per lui. Non aveva più avuto sue notizie, neppure una minima traccia. Sperava vivamente che l'uomo avesse trovato asilo in uno dei tanti regni demoniaci che erano sparsi per Ooo, ma ne dubitava fortemente. Forse poteva sperare che fosse arrivato un aiuto da parte del Regno di Fuoco, ma non ne era certa.
E poi, chi era la figura incredibilmente forte che la perseguitava? Sino a quel momento, il suo nemico le si era sempre presentato avvolto da un lungo mantello nero, e non le aveva mai rivolto la parola. Non poteva neppure distinguere un eventuale timbro di voce.
Ad essere sincera, Marceline non si era mai sentita più spaventata in tutta la sua lunghissima vita.

"D'accordo, Marcy! Ti aiuteremo! Infondo siamo amici, no?" fece dopo qualche istante Finn, estraendo la propria spada dallo zaino e sguainandola con eleganza e maestria.
"Ehi, ehi, ehi! Fratello, ti sei scordato quale è il mio motto? 'Mai ficcare il naso nelle faccende dei vampiri'." intervenne Jake, scuotendo la testa e tramutandosi in un'orrida creatura dai canini particolarmente pronunciati. Marceline sorrise divertita di fronte la codardia del cane magico, ma non disse nulla. Sapeva di potersi fidare di lui, nonostante le parole.
"Credevo che il tuo motto fosse 'Avventura fino allo stremo'!" esclamò Finn, iniziando a saltare sul divano e lanciando calci volanti all'aria che lo circondava. La scena stava diventando decisamente comica.
"No, coso. Quello è il tuo." rettificò con serietà Jake, scuotendo l'indice in dissenso. L'umano sorrise, per poi prendere parola.
"Avanti, vuoi davvero abbandonare Marceline? E' nostra amica e dobbiamo aiutarla! E'  scritto anche nell'Enchiridion!"
Udendo il nome del Manuale dell'Eroe, gli occhi di Jake si fecero grandi e brillanti. Si portò le zampe sul viso e sorrise "Davvero? Nell'Enchiridion?"
Finn annuì determinato, per poi sedersi al fianco della vampira mora -alla sua destra- "Perciò aiutaremo Marcy e la proteggeremo!"
Jake imitò le mosse dell'amico, andando però a posizionarsi a sinistra della ragazza. Le sorrise, per poi rivolgersi a  Finn "Sai che ora è, fratello?"
L'umano si portò in piedi sopra il materasso sgualcito e vecchio, per poi gridare all0unisono con l'amico "E' l'ora della guardia del corpo!" e si batterono il pugno vicendevolmente.

Un leggero colpo di tosse da parte della vampira ruppe il momento "Mi dispiace interrompere questo romantico istante, ma... C'è qualcuno qui che sta rischiando la vita." ironizzò la mora, indicando poi se stessa come prossima vittima di un complotto a lei particolarmente oscuro.
In pochi istanti i due si ricomposero, ed in particolare Finn si fece serio, iniziando a riflettere. Quale creatura poteva essere tanto potente da sgominare la regina dei vampiri? Come poteva fare a smascherare il loro nemico? Dove si trovava il padre di Marceline?
Parecchie domande ed una somma di risposte equivalente a zero. Si sentiva in difficoltà, ma non avrebbe permesso a nessuno di torcere un capello ad una delle sue migliori amiche. Perchè, con il tempo, Marceline era diventata questo per lui. Con la vampira riusciva a parlare di tutto, ed a scherzare senza remore. Era davvero fantastico passare qualche momento solo in sua compagnia. Probabilmente era la sola ragazza con cui non arrossiva continuamente. Sorrise, ricordando il breve periodo in cui era stato suo assistente, quando lei, per prenderlo in giro, gli faceva credere di essere una spietata creatura della notte priva di pietà.

"Finn, stai bene? Sembri un po' fuori dal mondo..." intervenne la vampira, interrompendo bruscamente i pensieri del giovane. Quest'ultimo scosse la testa, come risvegliato, e si voltò verso la ragazza.
"Tutto a posto, certo." asserì con un leggero sorriso, per poi rivolgersi alla loro nuova protetta "Dobbiamo trovare un luogo sicuro in cui farti rimanere. Un posto dove il nemico non verrebbe mai a cercarti..." gli occhi del giovane si ridussero a due piccole fessure, mentre si grattava concentrato il mento ed osservava un punto fisso di fronte a lui.
"Tipo Dolcilandia? Ahaha!" scherzò la ragazza, rivolta a Jake, il quale non potè fare a meno di ridere udendo la battuta. Immaginare quella vampira macabra e punk in un luogo colorato -rosa- come Dolcilandia era effettivamente esilarante. Ma questo, a Finn, non importò. Il ragazzo si voltò immediatamente verso i due e, scattando in piedi soddisfatto, esclamò "Certo! Doclilandia! E' un'idea geniale! Nessuno crederebbe mai che tu andresti lì di tua spontanea volontà."
Il volto della ragazza sbiancò ancora più del normale "Infatti non ci andrò!"
"Marceline, noi siamo responsabili della tua incolumità, e tu devi ascoltarci!" incalzò semplicemente l'umano, mantendo un tono severo. Immediatamente, la ragazza si rivolse al cane.
"Jake, non permettergli di farmi una cosa simile!" esclamò terrorizzata all'idea di dovere abitare in una catapecchia fatta di cialda e pan di spagna. Il cane si limitò ad alzare le spalle, consapevole anch'egli che quell'idea era decisamente valida.
"No, ragazzi! Io detesto quel posto!" fece esasperata Marceline, portandosi le mani sul volto e sospirando "Quegli odiosi dolcibotti non fanno altro che sorridere e salutare! Mi fanno venire il vomito! Sembra che abbiano caccole nel cervello!" incalzò poi, levandosi in aria e squadrando i due supplichevole.
Un silenzio opprimente si propagò lentamente nella stanza. Finn era certo che non ci fosse altro modo per proteggerla. Abitata unicamente da Dolcibotti, Dolcilandia sarebbe stato il regno più sicuro per Marceline. Oltretutto, non appena avrebbe riferito a Gommarosa la situazione, la principessa avrebbe senza dubbio accettato di renderla cittadina. Allo stesso tempo, però, non voleva fare stare male Marcy, non dopo tutto ciò che le era accaduto. Effettivamente, ammise a se stesso, i Dolcibotti non erano creature particolarmente loquaci. Forse solo Maggior Menta.
"Però è vero. I Dolcibotti sono stupidi."
A rompere il silenzio era stato Jake che, grattandosi la nuca imbarazzato, non era riuscito a tenere la bocca chiusa. L'umano gli scoccò un'occhiataccia, mentre la vampira invece lo indicava concorde.

"Forse... Potremmo andarci a vivere tutti e tre."
Finn non aveva avuto scelta. Quello sembrava il solo modo per fare in modo che Marceline gli desse retta.
  
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