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Autore: SamuelC    24/07/2014    2 recensioni
"Io sono stata ufficialmente delegata dai miei superiori ad informarla che lei è una strega... una strega appartenente alla prestigiosa Setta di Saturno."
"Mi scusi... ma mi sta prendendo in giro?"
"Fate tutte così quando venite a saperlo".
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Questa è la mia prima storia in assoluto, spero che possa piacere a qualcuno. Recensite in tanti! ^_^
- Samuel
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♦ ~01~ BRUCIA DI PASSIONE ♦

"Dai, saliamo su... i miei genitori non torneranno prima delle otto credo" disse il ragazzo che, tenendo per mano la ragazza che lo accompagnava, la conduceva verso il piano di sopra.
"Come credi?" replicò lei preoccupata.
"Sto scherzando scema..." la rassicurò lui.
Charlie è sempre stata una ragazza particolarmente ansiosa, sempre a porsi tantissime domande per qualsiasi cosa. Alcune persone dicono che chi è ansioso tende ad essere sempre in anticipo sugli orari... be', Charlie era costantemente in anticipo. Anche in questa occasione voleva esserlo.
Era a casa del suo ragazzo, i suoi genitori sarebbero tornati fra un paio di ore. Era tutto perfetto: erano da soli, si volevano bene, anzi, Charlie si fidava ciecamente di lui. In fondo Gerard si è sempre dimostrato un bravo ragazzo, aveva dimostrato in molte occasioni di non avere occhi per nessun'altra, se non per Charlie. Si frequentavano da tre settimane e Charlie aveva finalmente deciso di fare il grande passo, si era decisa a concedersi per la prima volta ad un ragazzo nella sua totalità, anima e corpo. Per quanto riguarda Gerard, be'... lui avrebbe voluto che questo momento fosse arrivato prima, ma come si dice? L'attesa aumenta il piacere.
Appena aperta la porta della stanza dei suoi genitori, Gerard lanciò Charlie sul letto matrimoniale. Successivamente le saltò letteralmente addosso, iniziando a baciarla sul collo.
"Fermati un minuto, per favore" disse Charlie, "ho bisogno prima di andare al bagno."

Charlie si stava guardando allo specchio, sistemandosi i lunghi capelli biondi. Indossava un reggiseno ed un paio di mutandine di pizzo bianche. Aveva acquistato il completo per l'occasione. "Speriamo che gli piaccia" pensò fra sè e sè. "Anzi, speriamo che io sia all'altezza..."
Era proprio una ragazza ansiosa. Gerard era stato con un paio di ragazze prima di lei, quindi sarà sicuramente già bravo. Ma lei? Charlie era di due anni più piccola di Gerard e non aveva nessuna esperienza; lui era il suo primo fidanzato importante.
"Sì, è il primo ragazzo a cui voglio veramente bene, sono sicura della mia scelta... non posso farlo aspettare ancora."
Charlie uscì dal bagno con adosso soltanto l'intimo e si diresse in stanza, dove Gerard l'aspettava.

Charlie non sapeva come esprimere quello che sentiva in quel momento. Sentiva del dolore e pure tanto, ma cercava di resistere. Voleva resistere perché quello che sentiva dentro di lei era molto più intenso del dolore.
I loro corpi sudati si stringevano, le labbra di Gerard mordevano il suo collo. Lei sospirava intensamente... sentiva del calore dentro di sè.
Sentiva talmente tanto calore che era come se il suo corpo stesse andando a fuoco per la passione.
Ma non era soltanto il suo corpo ad andare a fuoco...

I pompieri stavano sistemando le ultime cose prima di andarsene, mentre Charlie e Gerard aspettavano sul marciapiede l'arrivo dei genitori del ragazzo.
"Mi dispiace per quello che è successo" disse Charlie al suo ragazzo.
"Ma che dici?" la rimproverò lui, "non è stata colpa tua."
Gerard si avvicinò ad un pompiere: "allora, i danni sono gravi?"
"Fortunatamente no" rispose lui, "le fiamme non sono uscite dalla camera da letto, quindi gli unici danni sono lì dentro."
"E la causa? Siete riusciti a capire cosa è stato?"
"No" rispose il pompiere, "non riusciamo proprio a capirlo. Da quello che abbiamo potuto vedere, in stanza non c'era niente di particolarmente infiammabile. Puoi raccontarmi meglio quello che è successo?"
"Ero con la mia ragazza..." e indicò Charlie seduta sul marciapiede, "e all'improvviso le tende hanno preso fuoco! Ma noi non abbiamo fatto assolutamente nulla per causare l'incendio".
"Sì, ti credo" rispose il pompiere, "oh, ma quelli sono i tuoi genitori per caso?" e indicò un'auto scura che aveva appena parcheggiato davanti a loro.

Charlie scese dall'auto del padre di Gerard, che si era offerto di accompagnarla a casa. La ragazza era ancora molto turbata da quello che era successo. La sua preoccupazione più grande non era l'incendio che misteriosamente si era sviluppato, ma il fatto che il suo primo rapporto con un ragazzo fosse stato rovinato da tutto ciò. Lei sperava moltissimo che fosse tutto perfetto... forse la pensava diversamente da molte sue coetanee, ma per lei sarebbe dovuto essere un momento importantissimo. Purtroppo il destino gliel'aveva rovinato quel momento.
Stava per aprire il cancelletto del viale di casa e l'auto del padre di Gerard era già sparita, quando sentì un brivido lungo la sua schiena.
"Charlotte Butera?" la chiamò qualcuno dietro di lei. Sembrava la voce di una persona anziana.
Charlie si girò di scatto spaventata. A pochi centrimetri da lei vi era una donna decisamente avanti con gli anni. Aveva la pella bianchissima e delle sottilissime labbra rosse. Indossava un elegante tailleur forse nero o forse viola scuro, ormai si era fatto buio e Charlie non riusciva a distinguere bene i colori, e un paio di guanti dello stesso colore.
La ragazza, passato l'iniziale spavento, chiese a sua volta "chi è lei?"
"Io sono Miranda Lemoin e faccio parte del comitato di benvenuto della Setta di Saturno". Proprio quando finì di pronunciare quella frase, un gatto nero con degli abbaglianti occhi gialli, passò fra di loro, miagolando rumorosamente.
"Setta di che?!?" rispose Charlie, che non riusciva a capire chi si trovasse di fronte.
Miranda ignorò questa sua domanda e le richiese "allora è lei Charlotte Butera?"
"Sì... sono io", rispose esitante la ragazza che aggiunse, "ma lei chi è? Che cosa vuole?"
Miranda sorrise: "Io sono stata ufficialmente delegata dai miei superiori ad informarla che lei è una strega... una strega appartenente alla prestigiosa Setta di Saturno."
"Mi scusi..." disse Charlie un po' esitante, ma allo stesso tempo diffidente "ma mi sta prendendo in giro? Mi dispiace, ma io stavo per rientrare a casa..."
Mentre diceva ciò aveva aperto il portoncino di casa e lo stava per attraversare.
"Fate tutte così quando venite a saperlo", esclamò la donna misteriosa mantenendo il suo sorriso. Al termine di questa frase iniziò a muovere le mani in modo circolare e sinuoso, sussurrando qualcosa di incoprensibile per Charlie.
La ragazza sentì dapprima un brivido attraversargli tutto il corpo, successivamente i suoi muscoli iniziarono ad irrigidirsi. Tempo pochi secondi e non potette più muoversi.
Charlie era stata paralizzata.
   
 
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