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Autore: Sarapia    25/07/2014    6 recensioni
Ciao a tutti! questa è la mia prima ff e tratta di una storia tra Rose e Scorpius. E se invece di detestarsi quei due si amassero? Un amore fuori dal comune, probabilmente. Ma, cosa più importante, se i genitori li cogliessero in flagrante?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ron Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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-Dai Rose, muoviti o Paciock ci farà a pezzetti stavolta!- mi gridò Albus mentre stavamo correvamo per andare a lezione di biologia.

-Capirai, tanto scommetto che anche quello Scorpius sarà in ritardo- bofonchiai irritata.

-Ma cosa ci importa? E' solo un Serpeverde presuntuoso.- ribattè Albus mentre si accingeva a uscire dalla scuola.

Poi scorsi una chioma biondo chiaro dall' altra parte del corridoio e inchiodai di colpo.

-Ma che diavolo ti prende?- fece Albus seccato.

-Ho... dimenticato i guanti.- mormorai in fretta.

-Sempre la solita.- disse lui alzando gli occhi al cielo. -Dai, ti presto i miei.-

-No no, tranquillo, corro a prendere i miei.- dissi impaziente guardando il corridoio dietro il quale era scomparso Scorpius.

-Ma Paciock...-

-Per l' amor del cielo, Albus! Inventa una scusa o che so io!- e senza attendere oltre sfrecciai indietro aspettando di vedere mio cugino sparire oltre il portone.

Senza attendere un attimo di più corsi verso il corridoio dove ero sicura di aver visto la chioma biondo chiaro.

Ma perchè lo sto seguendo? mi chiesi poi aggrottando la fronte, ciononostante non arrestai la corsa.

Solo dopo essere arrivata alla fine del corridoio mi resi conto di non vedere il ragazzo da nessuna parte.

Voltai lo sguardo a destra e poi a sinistra.

Nulla.

A questo punto sarebbe stato meglio tornare indietro. Da lì a poco mio padre sarebbe venuto a scuola per ricevere una targa a mio nome come la "strega modello di Hogwarts" e non volevo per nulla al mondo che il professor Paciock gli dicesse che proprio quel giorno ero arrivata in ritardo a lezione, nossignore.

-Cerchi qualcuno, rossa?- fece poi una voce alle mie spalle.

Era una voce arrogante e presuntuosa, eppure molto maschile e sensuale al tempo stesso.

Mi voltai di scatto.

Scorpius Malfoy mi guardava con aria divertita e solo in quel momento mi accorsi che ero stata osservata per tutto quel tempo.

-Sì,- dissi allora alzando il capo con un gesto imperioso; volevo pur mantenere un po' di dignità, no?

-E sentiamo, rossa, chi cercheresti?- possibile che si divertisse tanto?

-Stavo cercando te.- risposi cercando di non incrociare il suo sguardo chiaro. Sapevo che poi avrei fatto troppo fatica a mantenere un po' di decoro.

Lui si staccò dal muro alzando un sopracciglio; si avvicinò, e poi si avvicinò ancora.

Ma dove voleva arrivare?

Indietreggiai senza capirne bene il motivo e andai a sbattere contro il muro. Lui si arrestò a un centimetro da me. Potevo sentire il suo profumo ed era inebriante, ma non cedetti.

-Perchè continui ad arrivare in ritardo alle lezioni?-gli chiesi in un sussurro. Dannazione, che labbra piene! E se le avessi toccate? No no, non era un pensiero che poteva sfiorarmi. In famiglia tutti mi avevano detto di cosa erano capaci i Malfoy, non potevo assolutamente trovarmi così vicino a uno di quel genere. Eppure...

-Tutto qui, rossa?- sorrise lui divertito. Merlino, che sorriso perfetto!

Mi arrischiai a guardare il suo corpo e desiderai non averlo mai fatto. Aveva solo una camicia bianca mezza sbottonata e il desiderio di strappargliela di dosso si insinuò nella mia mente.

-Arrivo in ritardo per guardarti, ogni giorno.- rivelò lui, senza più sorridere.

-Perchè?- esalai, questa volta, in sussurro, e mi arrischiai a incrociare il suo sguardo. Erano occhi bellissimi, ultraterreni, di un azzurro vivo e perfetto.

-Tu lo sai il perchè, Rose Weasley.-

Ed era vero, lo sapevo il perchè.

Guradai i suoi pantaloni. E se fosse stato senza? Ma che razza di idee! mi rimproverai.

-Sai che non potremmo mai stare insieme.- dissi piano quando le nostre labbra furono sul punto di sfiorarsi.

-Sì, lo so, e non me ne importa nulla. Mi basta un istante con te e sarò l' uomo più felice al mondo.-

Sentii il suo respiro sempre più vicino e le nostre labbra si incontrarono, delicatamente.

-Cosa diranno i nostri genitori?- domandai ancora, facendo uno sforzo disumano per resistere alle sue labbra. Non erano nemmeno lontanamente perfette come le ero immaginate: andavano ben oltre la perfezione, erano l' estasi vera e propria.

Questa volta lui sorrise piano e mormorò: -Potrebbero non saperlo mai.- e sorridendo a quel pensiero impossibile mi lasciai andare e questo bacio fu tutt' altro che delicato.

Con passione mi sbattè contro un muro e le nostre lingue dapprima lottarono, ma poi si accarezzarono, quasi con disperazione.

Sentii la mano di lui scivolare sotto la mia gonna senza collant e le mie dita andarono veloci a sbottonare il resto della sua camicia bianca, scoprendo un petto duro e scolpito.

Lo presi per il colletto e lo trascinai verso l' aula vuota più vicino, mormorando a bassa voce: -Muffliato- verso la porta, per poi lasciar cadere la bacchetta.

Andammo al divano lì nell' angolo e in qualche modo mi accorsi di aver lasciato per tutta la stanza parti di vestiti: il reggiseno davanti alla porta, la gonna vicino al tavolo, le scarpe dietro a una sedia. Anche per lui era lo stesso e ora che mi accingevo a sfilargli le mutande mi accorsi di essere già del tutto nuda. Scorpius prese un lenzuolo lì vicino e lo tirò su di noi, mentre con un gemito di piacere spinse forte sopra di me quando avevo allargato le gambe.

Sorrisi estasiata e mi lasciai sfuggire un gemito.

La sua bocca andò a baciare la mia clavicola, il seno e poi tornò alla bocca, dove le labbra si incontrarono ancora.

Poi sentii qualcosa che non avrei mai voluto sentire.

-Signor Weasley, signor Malfoy, da questa parte, prego. - era la Preside McGranitt.

Io e Scorpius non riuscimmo a fare nient' altro che guardarci con occhi sgranati, mentre la preside apriva la porta ai due uomini mentre diceva: -Rose e Scorpius sono i due alunni più brillanti che questa scuola abbia mai avuto. Rose è persino più in gamba della signora Granger, probabilmente.- sorrise la McGranitt.

-Ecco, ora vado a prendere le targhe... ma cosa...!?- fece la donna arrestandosi davanti al divano.

Trafelata, mostrai il capo mentre Scorpius, ancora sopra di me, sorrideva a mio padre salutandolo con la mano.

-Ops.- feci in preda al panico. -Ehm, ciao papà.-

La McGranitt svenne.

   
 
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