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Autore: alexis_92    05/09/2008    8 recensioni
che cosa ti succede se la persona che ami ti ferisce? e se uno strano incontro ti cambiasse la vita???
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando Camilla si svegliò, era talmente stanca che non riusciva neanche a vestirsi.
Se non ci fosse stata scuola se ne sarebbe stata volentieri a casa a dormire ancora un po' ma non poteva purtroppo.
Mentre si pettinava, si fermò un attimo a guardarsi allo specchio. Nessuno avrebbe detto che la ragazza che c'era lì davanti era proprio quella che la sera prima aveva pianto per ore.
Improvvisamente le vennero in mente i ragazzi di ieri e le venne da ridere.
“Erano proprio buffi!” pensò tra se.
Prese la cartella e uscì di casa. Non fece la solita strada per andare a scuola, non voleva avere spiacevoli incontri.
Qualche giorno prima, infatti, aveva scoperto una nuova strada più corta che la portava a scuola e che era costeggiata da bellissimi ciliegi in fiore.
Aveva sempre amato quei fiori, erano una delle poche cose che la facevano star bene. Pensare che da piccola spesso si arrampicava su quegli alberi quando era triste.
Improvvisamente delle immagini lontane le apparvero davanti agli occhi.
C'era un albero e sopra una bambina. Piangeva ma non sapeva il perché.
“Aspetta ma quella sono io!”
Ad un tratto arrivò un bambino che doveva essere poco più grande di lei. Lo vide avvicinarsi alla bambina e quello che provò in quel momento le era in qualche modo familiare.
Vide la bambina sorridere.
Cos'era quel ricordo che le era venuto in mente? E chi era quel bambino?
“Perché ho la sensazione di essermi dimenticata di qualcosa... o forse di qualcuno?”
La testa cominciò a farle male, provava un forte dolore. Si inginocchiò e si prese la testa fra le mani.
“Ma cosa mi succede!”
Altre immagini le vennero in mente.
Era sempre lei da piccola e c'era sempre quel bambino con lei.
“Cosa ho a che farci io con quel bambino! Non capisco!”
< Aaaahhhhhh.....!!!!>, il dolore aumentava.
Calde lacrime iniziarono a bagnarle il viso.
Dopo qualche minuto il dolore iniziò a diminuire, si appoggiò al tronco di un ciliegio e si fece cullare dal dolce vento che le passava tra i capelli.
Il respiro le tornò regolare e si tranquillizzò.
Il dolore era sparito ma quel senso di dubbio che aveva provato era ancora dentro di lei.
La campanella della scuola la risvegliò e quando si accorse di essere in ritardo, si lanciò verso l'edificio.
Quando arrivò, il professore non la fece entrare e la costrinse a stare in piedi fuori dalla porta per tutta la prima ora.
Ormai si era rassegnata, non sarebbe mai arrivata puntuale neanche se avessero inventato il teletrasporto.
Suonata la seconda campanella, entrò in classe e si sistemò.
Per tutta la giornata non pensò che a quel ragazzino, distraendosi di continuo.
< Signorina, mi scusi? >
“Chissà chi è”
< Signorina Camilla, sta seguendo la mia lezione? >
“Perché mi sembra di conoscerlo? Non riesco a ricordarmi di lui... eppure.. >
< CAMILLA!!!!!!!!! >
Quando sentì quell'urlo, Camilla si alzò di scatto.
Resasi però conto della situazione di risedette e ritornò la solita ragazza distaccata.
< Che vuole? >
< Visto che era così attenta alla mia lezione, venga a risolvere questa equazione alla lavagna > le disse anzi le ordinò il professore.
Camilla si alzò impassibile com
e sempre e andò alla lavagna.
Sotto gli occhi dell'insegnante e dei suoi compagni risolvette la difficile equazione come se fosse la cosa più semplice del mondo.
Si girò verso il professore e distaccata gli chiese : < Posso adesso andare in bagno? >
< E-e-hm.. s-s-si.. c-certo > le rispose un incredulo professore.
Quando si richiuse la porta dietro di sé, tirò un sospiro.
“Almeno adesso non mi stresserà per un po'” pensò ridacchiando.
Andò in bagno e si rinfrescò il viso con dell'acqua gelida.
“Devo smettere di pensare a lui! Devo rilassarmi accidenti!”
Il resto delle lezioni passò in fretta e per tutto il giorno riuscì ad evitare Fabrizio e gli altri.
Le arrivò un messaggio:
“ Quando finisci scuola, tieniti pronta perché oggi ti aspetta un faticoso allenamento. Ryan”
Sorrise. “Beh almeno qualcosa di positivo c'è oggi”
Le ultime lezioni sono finite.
“Finalmente... non c'è la facevo più”
Camilla uscì dalla scuola ma venne afferrata per un braccio.
< Camilla devo parlarti >
< Non mi interessa Fabrizio. Ho altro da fare > e si liberò dalla presa con uno strattone.
< Ti prego.. voglio solo chiarire.. >
< Forse non hai capito... non mi interessa! >
< Mah.. >
< C'è forse qualche problema? >
Era Ryan. Appena aveva visto la scena era intervenuto e in quel momento stava fulminando Fabrizio con il suo solito sguardo glaciale.
< Non mi sembra di averti interpellato. Io voglio solo parlare con Camilla... in privato >
< Mi dispiace. Ma io e Camilla abbiamo un impegno e quindi deve venire con me >, prese la ragazza per mano e la condusse alla moto.
Salirono sul veicolo e partirono lasciando Fabrizio nel cortile che malediceva quello sbruffone.
“Prima o poi parlerò con te Camilla, devi sapere” pensò Fabrizio.


SALVE RAGAZZI!!!
eccomi tornata con un nuovo capitolo... scusate se vi ho fatto aspettare tanto.
Spero che il mio capitolo vi piaccia e vi intrighi tanto da continuare a leggere la mia storia!!!

ringraziamenti:

MUSTARDGIRL94: grazie per i continui complimenti.. però mi fai arrossire!!! scusa se non ho aggiornato prima ma proprio non potevo. Bacioni

FERULA_91: ciao... vedo che ti 6 innamorata di uno dei miei personaggi??!! non ti biasimo.. sono proprio belli!! spero che le tue vacanze siano andate bene.. e anche che il mio chappy ti sia piaciuto.. baci

PRINCIPESSALEILA: ciao bellissima!!! mi sa che hai perso il tuo primato ma io sn comunque contenta delle tue recensioni... continua a recensirmi.. tanti bacioni

alexis_92
  
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