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Autore: Ida90    25/07/2014    0 recensioni
Una ragazza cresciuta in una locanda scoprirà nuova gente, alcuni che saranno gentili altri che la useranno per i propri scopi. Sarà corteggiata e aiutata ritrovando un amore perduto in tenera età che creerà con lui la famiglia a cui era stata strappata.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nei mesi successivi, il mercante si era fatto vivo reclamando la merce venduta e restituendo denaro falso; aveva deciso di rivendere gli schiavi in un’altra città a un prezzo superiore a quello stabilito in questa. I locandieri sapendolo in anticipo decisero di far allontanare Dalia soprattutto adesso che aspettava un bambino.
Fu portata fuori città verso Sud-Ovest, dove si trovavano un piccolo villaggio e un parente dei locandieri. Fu accolta come un membro della famiglia e le diedero una piccola casa con un giardino proprio ai confini tra il villaggio e il bosco che lo circondava, dove avrebbe cresciuto suo figlio.
Un bel giorno mentre Dalia stava spazzando in casa, alla sua porta bussò un uomo molto più grande di lei che si affrettò a farlo entrare. Lo invitò e lo fece accomodare sulla poltrona davanti al camino dandogli un bicchiere d’acqua. Dalia invece si accomodò su una sedia che pose al suo fianco per chiacchierare e fargli compagnia.
<< Come ti senti oggi? >> le chiese lui accavallando le gambe e poggiando la testa contro lo schienale.
<< Un po' stanca, ma va tutto bene. E a te come va la gamba, è guarita? >> Dalia fu gentile e spostò lo sguardo verso la gamba destra che lui si massaggiava.
L’uomo, posò il bicchiere sul tavolino posto fra loro due e le rispose quasi subito: << Guarisce in fretta anche se è faticoso e doloroso camminarci sopra. Dalia io ero venuto per parlarti di una cosa molto importante. >>. Lei gli fece cenno con la testa e lui proseguì senza fermarsi. << Sei sola e con un figlio in grembo, io posso aiutarti se accettassi di sposarmi, ma questo non significa che io voglia una risposta immediatamente prenditi tutto il tempo che ti occorre. >>.
Dalia sospirò e alzandosi a fatica dalla sedia si avvicinò a lui baciandolo sulla fronte. << Mi hai aiutato molto da quando sono qui e con rammarico devo rifiutare… non che tu non sia un brav’uomo, ma il mio cuore appartiene già a qualcun altro e sarebbe spregevole da parte mia accettare quando so che non ricambierei mai il tuo amore per me. >>.
Lui fece un lungo respiro e alzandosi girò intorno alla poltrona per guardarla negli occhi: << Sei stata la prima donna a essere sincera con me e ti ringrazio, spero di rimanere ugualmente buoni amici. Voglio solo dirti che se mai avrai bisogno di me io ci sarò basta solo che tu mi chiami. >> lui le baciò le mani e lei sorridendo lo vide uscire dalla casa per montare in sella al suo cavallo e allontanarsi.
La ragazza era spiaciuta per averlo rifiutato, ma sapeva che nel suo cuore non sarebbe entrato più nessuno dopo il capitano. Ritornò così ai suoi doveri domestici e a rimpiangere il suo passato con lui.
I giorni trascorsero noiosi fino a quando in quelle zone, da circa qualche settimana, non si udivano strane voci su banditi provenienti da Nord che avanzavano verso Sud in cerca di nobili signori da derubare. Dalia temeva che potessero arrivare anche da lei e così avvenne un giorno d’inizio estate.
Si trovava nel suo giardino quando sentì dei cavalli nitrire in lontananza e girandosi in direzione di quei versi vide una dozzina di uomini a cavallo raggiungerla. Ebbe un attimo di terrore e le cadde un vaso colmo di fiori che si ruppe a contatto con il terreno. Rientrò in casa barricando la porta e le finestre in modo che quegli uomini non potessero entrare.
Lì sentì fermarsi proprio davanti alla casa e si aggrappò allo schienale della sedia per la paura. Udì delle voci avvicinarsi alla porta e poi i cocci del vaso essere calpestati. Bussarono con forza alla porta quasi a buttarla giù e non sentendo risposta, ma sapendo che c’era qualcuno in casa, decisero di buttare giù la porta. Si frantumò in quattro pezzi che caddero ai piedi della ragazza.
Lei retrocedette di pochi centimetri, mentre tre uomini entrarono in casa fermandosi sulla soglia. << Che cosa volete da me? >> chiese lei mentre si spostava verso la stanza da letto per evitarli.
<< Vogliamo un po' divertirci bellezza. >> rispose quello nel mezzo per spaventarla, mentre si avvicinava a lei con aria minacciosa.
La afferrò per le braccia e cerò di baciarla, ma lei spostava ripetutamente la testa cercando di evitarlo. L’uomo la bloccò contro il muro e le fermò la testa con la mano sinistra provando a baciarla, ma lei gli morse il labbro inferiore. L’uomo indietreggiò di alcuni passi e si toccò il labbro con le dita e vedendo il sangue compì il gesto di picchiarla, ciò nonostante fu bloccato dalle parole di un uomo appena entrato in casa: << Fermati Londie! Siamo ladri non bastardi! Vogliamo solo rifocillarci e un posto dove riposare, lascia stare la ragazza non vedi che è incinta? >>.
Gli uomini uscirono dall’abitazione e si occuparono dei cavalli e di preparare un accampamento per i prossimi giorni. Quella sera dalia preparò la cena per se e tutti gli uomini giunti al mattino, dando loro quel poco che possedeva. Dove aver cenato e sistemato la cucina, si accomodò sulla poltrona a riposare un po'.
Sobbalzò improvvisamente sentendo bussare alla porta che le fu ricostruita; sospirò e si alzò accendendo una lampada… andò poi ad aprire titubante. << Che cosa posso fare per voi ora? >> chiese con gentilezza e quel po' di paura nel tono della voce.
<< Io volevo solo scusarmi per l’arroganza che ha avuto mio fratello nei vostri confronti e in quelli della vostra casa. >> disse l’uomo porgendole nuovamente le sue scuse con un cenno della testa prima di andarsene.
<< Questo mi sorprende! >>
<< Cosa? >> chiese lui ritornando indietro.
<< Che un brigante porga le sue scuse. >> rispose lei con un nodo alla gola temendo di averlo fatto arrabbiare.
Lui si avvicinò fino a che la lampada mostrò il suo volto; lei restò di stucco e l’uomo parlò: << Io sono un brigante e non un assassino o un senza cuore. >>. Poi notò il volto incantato e meravigliato della donna che stava per sentirsi male. La accompagnò nella sua stanza e la aiutò a sdraiarsi sul letto, poggiando la lampada sul comodino. << Vi sentite meglio? >>.
Dalia si mise a sedere nel letto e si toccò la pancia, continuando a guardare il volto dell’uomo. << Credevo che voi non sareste più tornato e che le mie parole vi avessero offeso. >>.
L’uomo non capiva, ma poi si rese conto che la donna aveva conosciuto suo fratello. << Mi avete scambiato per qualcun altro, voi avete di sicuro conosciuto mio fratello Richard, il capitano. >>.
<< Capisco, siete gemelli. >> lei sospirò e lui annuì. << Eppure io non comprendo una cosa… un fratello fa il capitano e l’altro il ladro, perché? >>.
<< Non c’è un motivo che ci ha portato a prendere due strade differenti. >> rispose lui alzandosi.
<< Aspettate! >> lui si fermò, << Qual è il vostro nome e qual è quello di vostro fratello? >> il capitano non le aveva mai detto il suo nome e sperava di conoscerlo, adesso che fortunatamente aveva incontrato il fratello.
<< Io mi chiamo Daniel e mio fratello Richard. >> la lasciò con quelle parole ritornandosene all’accampamento.
<< Finalmente sei tornato, dov’eri finito? >> gli chiese Londie porgendogli una coppa di vino.
Daniel si sedette e restò a fissare il fuoco che scoppiettava davanti a lui. Il fratello guardò negli occhi i suoi compagni e scosse le spalle. Poi volendo una risposta si schiarì la voce e diede al fratello una gomitata. << Sono stato da quella donna. >>.
<< Ah ecco perché hai fatto tardi, te la sei scopata! >> disse Londie ridendo con gli altri.
Daniel mantenne la coppa con la mano destra e con la sinistra diede al fratello uno scappellotto dietro la testa. Lui si passò una mano per massaggiare il punto e poi gli chiese che cosa avesse fatto di male. << Ha conosciuto Richard. >> disse Daniel sorseggiando il vino.
<< Dove? Quando? >> Londie quando seppe, questo formulò di fretta e furia quelle domande per sapere qualcosa del fratello di cui avevano perso le tracce.
<< Non lo so, quando mi ha visto, è quasi svenuta. >> rispose lui poggiando la coppa di vino sul tronco fra loro due.
<< Beh allora va ha chiederle qualcosa! >> Londie era eccitato avevano incontrato qualcuno che forse aveva notizie del fratello e desiderava sapere tutto in fretta.
<< Lo farò domani quando si sveglierà. >> non disse altro e se ne andò a dormire.
Il giorno successivo Daniel si alzò poco prima dell’alba per recarsi dalla ragazza. La trovò già alzata e che si occupava della colazione che avrebbe poi portato agli uomini. Si passò una mano sulla fronte per asciugare il sudore e poi allungò una mano per afferrare un sacchetto di farina chiuso con un laccio che però le cadde. Daniel riuscì ad afferrarlo prima che cadesse sul pavimento.
<< Dovresti riposare, stancarti non farebbe bene al tuo bambino. >> disse lui dandole il sacchetto.
<< Che cosa vi occorre questa mattina? >> gli chiese ringraziandolo con un cenno della testa.
<< Sono qui solo per chiederti delle informazioni su mio fratello, tutto qui. >> rispose alla sua domanda e la aiutò a preparare la colazione.
<< L'ultima volta che l'ho incontrato è stato in città cinque mesi fa, alla locanda, noi litigammo il giorno dopo essere stati insieme, poi non ho più avuto sue notizie, mi dispiace. >> prese così una brocca di latte e la poggiò sul tavolo.
Daniel si bloccò di colpo e si voltò verso di lei pronunciando solo alcune parole: << Allora il bambino che porti in grembo è suo figlio. >>.
Dalia annuì e Daniel tornò a preparare la colazione in silenzio. Non si parlarono più e lui tornò all'accampamento per mangiare con i suoi compagni. Si sederono insieme e lui raccontò ciò che la ragazza gli aveva detto. Restarono stupiti anche per il fatto, che Richard avesse fatto sesso con una ragazza mettendola incinta.
<< Sei sicuro che sia di Richard il bambino? >> domandò Londie perplesso sulla notizia. << Nostro fratello non ha mai desiderato avere figli sparsi per il mondo ed è sempre stato attento quando scopava. Io credo che quella ragazza l'abbia fatto solo per denaro. >> insinuò Londie cercando di farla passare per una bugiarda schifosa.
<< Io non credo che abbia mentito, non conosceva nemmeno il suo nome e poi l'ha visto cinque mesi fa di quanto lei è incinta. Invece penso che nostro fratello abbia provato qualcosa per lei e si sia lasciato andare. >> le supposizioni di Daniel erano sensate ma Londie non ne era convinto del tutto.
   
 
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