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Autore: Maybeisyou    25/07/2014    2 recensioni
Luke: "Un mese fa ho incontrato una ragazza. Era così diversa da tutte quelle che ci seguono di solito..”
Calum: “Oh si, la ragazza del McDonald!”.
Smetto di scarabocchiare e alzo lo sguardo.
Luke mi guarda, io lo guardo. Riprende a parlare: “Si, lei Calum. Dicevo, ho incontrato questa ragazza per caso e.. Beh la storia la sapete.. Avrei voluto chiederle il suo numero di telefono, o la sua mail, o almeno il suo nome. Mentre non ne ho avuto la possibilità. E ancora oggi non ho idea di quale sia, il suo nome; o di che suono abbia, o se renda giustizia al suo sorriso timido..” dice mentre appoggia i gomiti alle ginocchia ed accenna ad un sorriso sbilenco, proprio come quando mi ha rivolto la parola per la prima volta.
“Quindi, signorina White, come si chiama?”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"When I close my eyes and try to sleep
I fall apart, I find it hard to breath
You're the reason, the only reason."


Someone.

Ci fissiamo per quella che pare un’eternità, confusi. Poi distolgo lo sguardo e mi concentro sulla professionalità: è la mia unica occasione per dimostrare che la fiducia riposta in me è stata una buona scelta. Mi riprometto mentalmente di non andarmene da lì senza aver parlato con Luke e magari esser riuscita a scattare una foto con tutti i ragazzi. Mi viene quasi da ridere perché ho automaticamente pensato che lui, in qualche modo, si sarebbe ricordato di me..

I ragazzi prendono posto nel divano di fronte a noi e io faccio di tutto per evitare di incrociare lo sguardo di Luke. Gio è seduto al mio fianco e io cerco di affidarmi a lui come un naufrago si affida ad un pezzo di legno che galleggia tra le onde.
La donna con gli occhiali si presenta e ci chiede se, gentilmente, possiamo cominciare con le domande, visto che i ragazzi hanno una giornata molto piena.
Domande! Ma come farò a pensare a qualcosa di sensato da chiedere quando conosco praticamente meglio loro di quanto conosca me stessa?

“Buongiorno ragazzi, io sono James Rossi, professore all’Università di Lettere di questa città. Sono anche un giornalista e avrei dovuto condurre io l’intervista, ma ho scelto di dare una possibilità ai miei studenti più meritevoli. Quindi, lasciate che mi permetta di dire che le domande saranno poste dalla nostra brillantissima signorina White, dal signor Morris e dal signor Finazzi.”
Accenno ad un sorriso e decido di rompere subito il ghiaccio, così da spezzare l’ansia che mi sta pian piano soffocando. Sto per fare una domanda a caso quando Gio parla prima di me:
“Bene, io sono Gio Morris, piacere di conoscervi. Ho sentito cose straordinarie su di voi: siete i 5 Seconds of Summer, avete mezzo mondo ai vostri piedi, quindi entriamo nel vivo della questione.. vorrei sapere cosa vi piace di più della vostra vita..”
Lo guardo sorpresa, perché non avevo idea che lui sapesse chi sono. Ashton, come previsto, risponde prima di tutti gli altri:
"Innanzitutto non siamo così famosi, insomma siamo solo quattro idioti che suonano e abbiamo avuto la fortuna di trovare persone che ci sostengono in tutto il mondo ormai. Comunque la cosa migliore della nostra vita è la possibilità di conoscere posti meravigliosi, nei quali non ci saremmo mai sognati di finire..”
Gli altri ragazzi lo guardano, ascoltando attentamente le sue parole, e io resto rapita.
Non rifletto neppure un secondo e apro la bocca per rispondere:

“E a fine giornata, quando andate a letto, cos’è la cosa che più vi manca?”

Abbasso lo sguardo prima di rischiare di tuffarmi nell’
azzurro di nuovo, e di perdere la concentrazione. Eppure è l’azzurro che risponde, perché Luke è tutto azzurro. Luke è il cielo d’estate e il mare profondo. Luke è il ghiacciolo all’anice e il sapore fresco che ti lascia addosso.
“La cosa che più mi manca è la certezza di avere qualcuno affianco. Insomma, ci sono loro tre, che sono i miei migliori amici e non mi abbandonano mai; ma non è abbastanza a volte. A volte mi addormento sperando di riuscire a trovare qualcuno a cui dedicare le canzoni che scrivo quando passo le notti in bianco, qualcuno che mi aspetti anche dall’altra parte del mondo, qualcuno con cui tornare a casa durante le feste per farle conoscere la mia famiglia. Qualcuno di cui essere fiero ogni giorno, qualcuno che abbia voglia di rischiare e di dare il 100% per farmi spuntare un sorriso. Qualcuno con cui condividere i miei demoni, qualcuno che non si lasci impressionare dalla mia popolarità, qualcuno che sappia rimettermi in carreggiata quando ho preso una sbandata. Qualcuno, mi manca il riuscire a trovare qualcuno..” risponde. Silenzio.
I miei occhi non ci sono riusciti. Sono sfuggiti al comando del mio sistema nervoso e si sono inchiodati ai suoi, mentre parlava. Azzurro nel nocciola, nocciola nell’azzurro. Un nuovo colore, il nostro colore.
Non ho neppure segnato la sua risposta, perché è stata talmente spontanea che non credo di riuscire a dimenticarmela mai. Gio riprende la parola e fa qualche domanda a cui i ragazzi rispondono senza problemi. Luke resta in silenzio, io pure.

 “Bene, io non ho parlato molto, quindi mi presento: sono Michael Finazzi. Avrei una curiosità: vorrei sapere la cosa più bella che una fan ha fatto per voi. Non parlo di bella nel senso “mi hanno lanciato un reggiseno sul palco” – ridono tutti – vorrei sapere una cosa che vi ha profondamente colpito..” chiede l’altro ragazzo del mio corso.
Non lo avevo quasi mai notato durante le ore di Lettere Moderne, eppure mi sembra molto brillante. Anche se ha fatto una domanda che hanno ricevuto almeno una decina di volte.

“Beh, a me è stato chiesto un giudizio su come cantava una mia fan. È stata una cosa davvero carina, perché mi sono sentito importante, e sicuramente non era perché ho i capelli colorati” rido discretamente quando Michael risponde alla domanda.
“Oh, beh, io ho ricevuto un mazzo di rose. Sono rimasto colpito, mi sono sentito una ragazza per un momento!” conclude Ashton tra le risate generali.
Accanto a lui Luke cerca ancora il mio sguardo, e io non glielo concedo. Infatti comincio a scarabocchiare a lato del foglio che Gio mi ha prestato appena ci siamo seduti su questo divano.

“Io un mese fa ho incontrato una ragazza. Era così diversa da tutte quelle che ci seguono di solito..” inizia Luke, quando Calum lo interrompe dicendo: “Oh si, la ragazza del McDonald!”.
Smetto di scarabocchiare e alzo lo sguardo.
Luke mi guarda, io lo guardo. Riprende a parlare: “Si, lei Calum. Dicevo, ho incontrato questa ragazza per caso e, probabilmente per il fatto che è una persona orgogliosa, non mi ha neppure chiesto di fare una foto con lei. Anzi, mi ha gettato in pasto alle altre ragazze che erano presenti nel Fast Food, e se n’è andata. Quando sono uscito era lì fuori seduta, l’ho trascinata via con me e mi è svenuta tra le braccia perché l’avevo fatta correre. Mi ricordo ancora il suo sguardo smarrito quando ha aperto gli occhi.. Ho chiamato un TAXI, e quando sono sceso, non ho neppure avuto modo di salutarla decentemente..”

I suoi occhi non si staccano un minuto da me, e il mio stomaco inizia a fare le capriole.

“Avrei voluto chiederle il suo numero di telefono, o la sua mail, o almeno il suo nome. Mentre non ne ho avuto la possibilità. E ancora oggi non ho idea di quale sia, il suo nome; o di che suono abbia, o se renda giustizia al suo sorriso timido..” dice mentre appoggia i gomiti alle ginocchia ed accenna ad un sorriso sbilenco, proprio come quando mi ha rivolto la parola per la prima volta.

“Quindi, signorina White, come si chiama?”


                                                 


Ciao bellezze!
Ecco il quarto capitolo. Nonostante ho aggiornato solamente ieri, mi sono resa conto che non potevo partire senza dare qualche dettaglio in più. Spero che nel tempo in cui sarò assente le visualizzazioni aumenteranno, insieme alle recensioni. Perchè davvero, sono molto molto curiosa di sapere cosa pensate di questi quattro capitoli. Quindi, se passate di qua, lasciatemi un commento, una frase, una domanda, un sorriso. Lasciatemi qualcosa, perchè adoro leggere i vostri pensieri e inoltre, tutti voi mi siete di grande aiuto. 
Spero inoltre che le mie parole siano una buona compagnia per voi, nonchè le mie idee. 
Ringrazio ancora tutti e vi mando un abbraccio.
La prossima volta che aggiornerò probabilmente sarò di fronte al mare, quindi restate collegati!
Un bacio enorme, V. 



 
Ora potete capire perchè nell'azzurro lei ci annega ogni volta.. 


 
   
 
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