Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: martyki    06/09/2008    5 recensioni
Susan torna come ben sappiamo insieme ai fratelli Penvensie a Narnia dove l'attende una nuova avventura al fianco di qualcuno di speciale... ma alla fine rimarrà a Narnia?
Molto simile al film ma con dettagli un po' diversi e scene un po' più romantiche...se siete curiosi leggete!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di "Susan"'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chappy

Ghiaccio, fuoco, foresta

 

Il sole inizia piano ad alzarsi in cielo. I suoi raggi colpiscono il mio viso come una dolce mano. Sono ancora in groppa al capo centauro.
Mi tiro leggermente su e scorgo la fortezza davanti a noi.
<< Che cosa è successo?>> chiede Lucy ansiosa correndoci incontro; domanda retorica, basti vedere il numero dei supestiti.
<< Chiedilo a lui!>> risponde rabbioso Peter.
<< A me?>> Caspian ha il volto triste << dovevi lasciar perdere! Il tempo c’era!>>
<< No, grazie a te! Dovevi eseguire il piano! Se l’avessi fatto, molti di noi sarebbero ancora vivi!>>
<< Lo sarebbero sicuramente tutti, se fossimo rimasti qua! Come avevo detto io!>> ribatte il principe alzando la voce.
<< Ci hai chiamati tu, ti vorrei ricordare!>> mio fratello fa altrettanto.
<< il mio primo errore…>> gli ringhia il moro. Mi si stringe il cuore a quella frase. “Allora anche io sono un errore per te?”
<< Ehi!>> l’urlo di Caspian mi risveglia dai miei pensieri << non ho abbandonato io Narnia 1300 anni fa!>> Peter deve avergli detto qualcosa, non vedo sennò il perché di questa frase.
<< Tu l’hai invasa invece! Tu e la tua gente!Non hai il diritto di governarla! Tu, Miraz, tuo padre…!>> ma non riesce a finire di parlare; il principe gli si scaglia contro con la spada. Mio fratello però è pronto a difendersi. Sono scossa e delusa da entrambi.
<< FERMATEVI!>> grido parandomi davanti ai due. Abbasso tutte e due le spade, una con una mano, una con l’altra.
<< Smettetela! Sembrate due bambini! È andata così, va bene? Nessuno poteva prevedere tutto questo. Poteva andare bene o male, proprio com’è stato! Questo non vuol dire che un Telmaro, non possa salvare Narnia e cambiare quello che è stato in passato…>> guardo mio fratello << ma non vuol dire neanche che chiamarci, sia stato un errore…>> nel dire questo, mi volto verso Caspian. Non riesco a non mostrami offesa da quello che ha detto e glie lo mostro con il mio sguardo mesto e deluso. Lui abbassa il volto. Mi avvicino a  Lucy e le do una mano nel curare il nano Briscola il quale, dopo quest’operazione, entra velocemente nella fortezza.
Guardo verso l’entrata e cerco Caspian con gl’occhi, ma non lo vedo. Entro dentro insieme ai miei fratelli, loro vanno a darsi una rinfrescata, io nella stanza di Aslan. Ormai mi sono abituata a quel vicoletto stretto e scendo lentamente le scale. Arrivo.
<< Caspian…?>> nessuna risposta.
<< Caspian?>>
<< Che c’è?>> sento la voce del ragazzo venire da dietro l’altare. Vi giro in torno e vedo che è seduto per terra, appoggiato ad esso. Mi siedo anche io.
<< Ohi…>>
Non risponde. Accarezza la sua spada. Il suo sguardo è basso e triste. Il mio cuore si stringe nel vederlo così, immaginando il perché.
Mi adagio sulla sua spalla facendolo sobbalzare per la sorpresa del gesto.
<< Non è stata colpa tua…>> gli sussurro. Lui non risponde, ma continua a far scorrere la mano sulla lama dell’arma.
<< Probabilmente sarebbe successo comunque… è stata colpa mia in realtà… dovevo colpire subito Miraz…>>
<< No… non è colpa tua…>> mi scosta leggermente da se per osservarmi
 << Perché sei venuta qui?>>
<< Speravo d’incontrarti… non ti ho più visto e…>>
<< Ma perché? Dopo quello che ho detto…>> gira il viso di lato. Mi appoggio nuovamente sulla spalla.
<< Perché… perché ti ho già incontrato…>>
<< Grazie! Nella foresta ci siamo visti la prima…>>
<< Ti ho incontrato prima di venire qui a Narnia… in un sogno…>> si volta nuovamente. È un po’ perplesso ma mette una mano intorno alla mia vita, titubante. Io mi stringo di più a lui. Mi dà un piccolo bacio in fronte.
<< Anche io ho sognato una ragazza, la notte prima che nascesse mio cugino… il figlio di Miraz…>> è un sussurro leggero, ma resto in silenzio e continuo ad ascoltare << ti assomigliava… la sagoma, i capelli… ma non sono mai riuscito ad intravederne il volto…>> mi stringe più forte e io gli bacio un braccio e in secondo luogo, non so quale forza interiore mi ha spinto a farlo, gli do anche un leggero bacio sul collo. Rendendomi conto immediatamente del gesto però, mi alzo in piedi e scappo via, rossa in volto fin quando non entro nella mia stanza.
Quanto sono stupida! Non so neanche perché l’ho fatto e perché gli ho raccontato il mio sogno… stupida, stupida, stupida!
Prendo un nuovo vestito e vado al fiume a lavarmi cercando di non pensare al principe, ma alle cose serie.
Impossibile!
Il viso di Caspian è impresso nella mia mente e non riesco a scacciarlo.
“Magari neanche gli piaccio, forse lui non è innamorato di me mentre io … un momento? Io INNAMORATA? Cosa? E quando mai mi è successa una cosa del genere?! Io invento nomi per essere lascianta in pace dai ragazzi e ora… non posso essermi innamorata del principe! È un bel ragazzo indubbiamente… ok, è proprio bello e spesso mi immagino di come dev’essere senza i vestiti… COSA?? Ma cosa vado pensando! Razza di cretina che non sono altro! finiscila di pensare queste cose! Finiscila, smettila!” esco dal fiume e mi asciugo in fretta. Mi vesto e salgo in camera mia, prendendo arco e faretra. Poi scendo dove i nostri uomini stanno forgiando nuove armi.
<< Salve maestà…>> mi saluta con un inchino il capo dei centauri. Rispondo con un gesto del capo.
<< Dobbiamo preparare un nuovo piano per attaccare o difenderci, non ci vorrà molto perché i Telmari ci trovino…>>
<< Maestà, rilassatevi… è più importante che ascoltiate il vostro cuore adesso…>> dice piano con voce profonda. Non riesco a capire cosa intenda e lo guardo interrogativa. In risposta mi sorride.
<< Il vostro cuore vuole pace e qualcuno… lo dicono le stelle, lo dice il vostro cuore, e i vostri occhi… sono un libro aperto…>> ora capisco e arrossisco.
<< Ehm… pensiamo alla battaglia è meglio…>>
Mi allontano da lui e faccio per tornare dove prima si trovava Caspian, sperando di non vederlo da una parte, ma dall’altra…
“Quanto vorrei che fosse lui a fare la prima mossa… ma perché pensi a lui… va bene, ok, mi sono innamorata! Ebbene si signori e signore Susan Penvensie si è INNAMORATA! Peccato che il caro principe dei suoi sogni, in tutti i sensi, non dà segni di…” del trambusto viene dalla stanza allontanandomi dei miei ragionamenti. Sta succedendo qualcosa e anche se so che le scale da scendere sono ancora tante inizio a correre disperatamente.
Andando avanti sento qualcosa, una voce, un canto di donna metallico e glaciale.
<< … sarò tua poi mio re… sarò tua per sempre… basta una goccia…>> la mia corsa si fa sempre più veloce. Sento la voce di Peter dire di no. Corro ancora…
<< Caspian, FERMATI! NON FARLO!>> mi fermo di botto. La voce di mio fratello è affaticata e sentoun  ululato.
<<… sarò tua mio re… avanti… vieni.. vieni da me…>> comincio nuovamente a correre, fin quando non arrivo sull’ultima rampa di scale e vedo la scena, rimanendo impietrita. Mesta. Arrabbiata. Delusa. Con il cuore in pezzi…
Caspian si trova con una mano protesa in avanti verso una lastra di ghiaccio, che copre la figura di Aslan. Dentro al ghiaccio c’è una donna. All'inizio faccio fatica a vedere i lineamenti, in seguito copisco. E' la Strega Bianca, Jadis…
Mio fratello riesce a liberarsi del lupo che gli è di sopra e sposta Caspian, gettandolo per terra. Jadis cambia espressione, poi torna a sorridere.
<< Peter, caro…>> dice sensuale e leggera << mi sei mancato… vieni… una goccia basterà… sai che non ce la farai da solo…>>
Il giovane re rimane immobile, con la spada puntata verso ella. Rimane immobile.
Noto Briscola che combatte contro Nicobrik, il suo compagno nano, Lucy contro un essere mostruoso che non riesco a identificare, Edmund contro il lupo che Peter aveva scansato.
In automatico, impugno l’arco e scaglio una freccia sopra la lastra di ghiaccio. Prima una, un’altra, un’altra e un’altra… ad un certo momento il volto della Strega Bianca si fa serio e un secondo dopo urla.
Il ghiaccio si frantuma e torna a splendere il basso rilievo di Aslan. Edmund vi è dietro, la spada ancora in mano, il ghiaccio sulla sua lama.
<< Sì, lo so >> esclama scocciato << era tutto sotto controllo…>>
Non mi sono accorta di aver sceso la scala e di essere arrivata sino alla Tavola di Pietra nell’attacco al lastrone ghiacciato.
Caspian e mio fratello guardano la rappresentazione del leone per qualche secondo, poi si voltano verso di me.
Il principe mi osserva per un secondo. Non riesco a mascherare gli occhi lucidi e dopo un’occhiata rabbiosa e delusa, che sembra durare secoli, gli getto l’arco in faccia, dopo di che scappo via, cercando di resistere prima di piangere e aspettare di arrivare fuori dalla fortezza per sdraiarmi sul prato e nascondermi dietro un albero.
Lì non mi trattengo e comincio a  singhiozzare forte, lasciando che tutta l'amarezza esca fuori da me.
<< Susan…>>
Mi volto. È solo la mia sorellina. Continuo a piangere. Si avvicina e mi abbraccia. Ha capito perfettamente perché sto in queste condizioni.
<< Dai Sue…>>
Non riesco a smettere, ma sono contenta che lei si trovi quì. Dopo un po’ lascia che altre due braccia mi stringano. Sono quelle di Edmund. lo abbraccio stretto, ricambiata da quel gesto e continuo il mio sfogo.
“Lo conosco appena da due giorni… perché sto così male al pensiero che un’altra possa portarmelo via?”

 

Mi sono vagamente calmata, ma resto sdraiata sul mio letto, con solo un leggero vestito rosso bordeaux.
I capelli completamente sciolti mi ricadono sparsi sul viso.
Il mio cervello è ormai spento, sono nell'ultima fase del dormiveglia, pronta per quella del sonno profondo, ma qualcosa mi sveglia. Mi affaccio alla finestra e il sangue delle mie vene si gela svegliandomi all'istante peggio di un secchio d'acqua fredda: i Telmari sono qui. Un esercito enorme, penso siano un milione, avanza. Trabucchi e catapulte li accompagnano rendendo più minacciosa l'avanzata dei soldati.
Immediatamente, mi cambio, indossando un vestito da battaglia; decido di lasciare la cotta di maglia sul letto. In caso la prenderò dopo.
Scendo alla Tavola di Pietra. Sono tutti lì: il capo centauro, Briscola, Ripicì, altre creature di Narnia, Lucy, Ed, Peter… e Caspian. Non lo degno di uno sguardo, anche se sento i suoi occhi puntati su di me. Mi avvicino a Lucy.
<< Allora, Pet, quel’è il piano?>> chiedo sedendomi su un sasso.
Per un momento rimane in silenzio, poi parla piano << Far andare Lucy nel bosco alla ricerca di Aslan…>>
<< Cosa?>> grida Briscola << è il tuo nuovo brillante piano? Mandare una bambina nel profondo della foresta, da sola?>>
<< È la nostra unica speranza…>> dice il re risoluto.
<< Non sarà sola. Io andrò con lei.>> stringo la spalla di mia sorella per far vedere il mio appoggio.
<< Vostre maestà… non mi sembra proprio il caso! Non sono morti già troppi della nostra gente?>> è la prima volta che vedo così in ansia Briscola, deve volere un gran bene a Lucy, più di quanto pensassi.
<< Nicobrik era mio amico, ma aveva perso la speranza. La regina Lucy, no! E nemmeno io>> è il signor tasso che ha parlato e sono contenta di sentirgli dire quelle parole sagge. So perfettamente anche io che Lucy è l’unica in grado di far venire Aslan in nostro aiuto…
<< Per Aslan!>> esclama Ripicì.
<< Per Aslan!>> tutti iniziano a urlare quel grido di speranza. “Per Aslan!” strillo dentro di me.
<< Allora io vengo con te!>> esclama Briscola prendendo la mano di mia sorella. Che carini sono!
<< No, tu servi qui, mio cara PCA…>>
<< Bisogna resistere finché non torneranno>> mio fratello è tornato a essere davvero Peter il Magnifico.
<< Se mi posso permettere…>> la voce di Caspian fa fare la solita capovolta al mio stomaco, ma non lo guardo << Miraz, potrà essere un tiranno e un assassino… ma in quanto Re, deve seguire le tradizioni e ciò che il popolo si aspetta da lui… una in particolare ci farebbe guadagnare tempo…>>

 

 La seduta è sciolta. Lucy va in camera sua a  prepararsi come tutti i nostri combattenti. Io rimango alla Tavola di Pietra, e scrivo il messaggio che Peter deve mandare a Re Miraz, attraverso Edmund. Sono sempre stata più brava di lui a scrivere. Firmare è l'unica cosa che deve fare. Mio fratello è un salito su a far arrotare la spada e a prendere le frecce per me.
<< Posso parlarti?>>
<< Di cosa dovremmo parlare?>> chiedo all’interlocutore, senza alzare lo sguardo dal foglio.
<< Di quello che è successo prima…>>
<< Perché è successo qualcosa?>> la mia voce e dura, carica di astio.
<< Non è stata colpa mia! Non volevo che la Strega Bianca tornasse! E poi…>>
<< Non mi interessa!>> dico con voce stridula. Non sono molto convincente, vorrei piangere perché la cosa m’interessa e come. Ma non voglio dargli questa soddisfazione.
<< Quella è una strega! I suoi occhi sono ipnotici e…>>
<< HO DETTO CHE NON MI INTERESSA!>> strillo così forte da provocare l'eco nella stanza. Non mi accorgo che le lacrime mi stanno bagnando il viso << non m’interessa…>>
Caspian rimane fermo per un istante.
<< Non è vero, stai cercando di non ammetterlo nemmeno a te stessa, ma lo sai perfettamente che non è così…>>
<< Non hai nessun impegno con me! Ma dato che nemmeno io ho impegni verso di te gradirei che mi lasciassi in pace!>>
<< Ma Sus…>>
<< VATTENE! SPARISCI!>> sbatto il pugno sull’altare facendomi un male tremendo. Non voglio darlo a vedere e cerco di rimanere tranquilla e di sopportare il dolore.
Un silenzio quasi innaturale riempie la stanza. Lui sospira e se ne va.
Quando non avverto la presenza di nessuno ricomincio a piangere, un po’ per il dolore alla mano, MA SOPRATTUTTO per la tremenda situazione.
“Non sei innamorata di lui, non sei innamorata di lui, non lo ami…” ALT! Parlare addirittura di amore dopo due giorni, fa diventare ancora più critica la situazione. Mi siedo sopra Tavola di Pietra.
Una mano si poggia sulla mia spalla. Alzo lo sguardo: è Peter.
<< Che c’è?>> mi chiede con un sorriso.
<< N… ni… niente…>>
<< Come niente? Stai piangendo!>>  dice lui con voce tranquilla.
Non rispondo. Mi fa alzare, si siede lui e poi mi fa sedere sulle sue ginocchia.
<< Non è che questo niente  si chiama Caspian?>> non gli rispondo ma continuo a piangere, senza singhiozzare.
<< Ho visto come lo guardi…>> continua rilassato << come l’hai guardato prima, dopo che Ed ha abbattuto il lastrone di ghiaccio in cui si trovava la Strega Bianca…>> adesso mi volto verso di lui. Non pensavo che mio fratello fosse così perspicace... << Non è stata colpa sua >> dice piano accarezzandomi i capelli << penso di aver provato la stessa sensazione quando mi sono trovato di fronte a lei…  e poi io ho sentito le sue urla di diniego a trovarsi là di fronte ad essa, per questo sono corso giù a vedere cosa stava succedendo…>>
<< Cosa stai cercando di dirmi con questo?>>
<< Che non devi trattarlo così male, non è stata colpa sua… non pensare solo guardando le cose solo dal tuo punto di vista, ma cercando di ascoltarlo e dargli fiducia…>>
<< Ma io ci sto male… lui… ma tanto a lui non importa di me… tanto vale lasciar perdere subito…>> sussurro mesta abbassando lo sguardo.
<< Uhm… io non direi! Non è che lui non ti guardi, anzi! Ieri avevo la tentazione di ucciderlo mentre ti squadrava…>>
<< Eh??>> il mio fratellone mi abbraccia stretta e io pure; anche se litighiamo spesso, non vuol dire che non gli voglia tanto bene e che non abbia bisogni di lui. Inoltre non pensavo mi capisse così tanto.
Prende il foglio di pergamena da me scritto e lo legge. Mi sorride dandomi un bacio sulla guancia.
<< Perfetto! Ora pensiamo alla burocrazia!>>

 

<< Destriero mi ha sempre servito fedelmente. Siete in buone mani…>>
<< Forse è meglio zoccoli>> Lucy ride. Caspian la guarda gentile.
Sento che mette il mio piede al posto giusto per non cadere da cavallo. Il mio cuore batte, sento che quel gesto è fatto con particolare cura. Il suo sguardo inoltre cerca il mio, ma voglio fare la preziosa.
<< Buona fortuna…>>  sento una leggera ansia nella voce. Lo dice più a me che a Lucy.
<< Grazie…>> rispondo fredda senza guardarlo neppure. Il fatto che Peter mi abbia detto come sono andate le cose non m’impediscono di essere un po’ distaccata.
Rimaniamo per un attimo in silenzio, poi lo vedo prendere qualcosa dalla tasca.
<< Senti >> dice mesto << forse è ora che ti restituisca questo…>>
Il mio corno! La prima tentazione e quella di riprenderlelo, ma non so perché mi viene voglia di fare la sarcastica e lanciargli una battutina:
<< Tienilo tu >> gli sorrido << potrebbe servirti per chiamarmi…>> do un botta con la mano al cavallo e partiamo.
Sento che sta sorridendo e che è felice; ha capito che non ce l’ho più con lui. Lucy ride vistosamente invece << Potrebbe servirti per chiamarmi?>>
<< Dai, piantala!>> rido anche io. Ho qualche speranza ancora con il bel principe e mi figuro il suo viso mentre giochiamo ad acchiapparella o negli sguardi che ci lanciamo o del gioco di parole “piccolo” e “piccola”.
Destriero corre veloce nella foresta; mi piace sentire il vento tra i capelli e mi sento di nuovo felice.
Dopo un po’ sento nitriti di cavallo e zoccoli. Ma non è Destriero. Mi guardo intorno: uomini di Miraz.
Cerco di far galoppare il cavallo più che posso, ma mi accorgo che più di così non ce la fa.
<< Ci hanno viste!>> grida Lucy spaventata.
“Maledetti!”
Li sento dietro di noi e anche se non voglio darlo vedere alla mia sorellina , ma ho una paura tremenda.
Freno e scendo da cavallo.
<< Prendi le redini…>>
<< Ma che fai?>> è chiaramente impaurita.
<< Temo che dovrai andare da sola…>> le dico sorridendo. Cerco di darle forza. È seria e triste. Do una botta al cavallo e lei va via. Estraggo l’arco, recuperatomi gentilmente da Lucy, e lo tengo fermo con una freccia, pronta da scoccare. Rimango in quella posizione per qualche secondo, poi appena arrivano i soldati inizio a mandarle, una dietro l’altra. Li colpisco tutti. Non mi accorgo però che ne è rimasto uno, abbasso la guarda e quello sguaina la spada. Mi colpisce appena il viso, tagliandomi una guancia. Mi butta indietro.
L’arco va a farsi benedire e mi accovaccio vicino un tronco. Quello avanza verso di me, ridendo minaccioso.
“E ora che faccio…??” Cerco di avvicinarmi all’arco ma l’uomo non me lo permette, perché mi prende per un braccio come fossi una piuma, sollevandomi.
<< Cosa credi di fare, vostra maesta?>>
“Ok, è stato bello conoscerti mondo!”
Chiudo gli occhi e attendendo la mia sorte. Poi un grido e sento di nuovo il contatto con la terra; ovviamente cado di fondo schiena e in quel momento ringrazio seriamente Dio. Guardo in alto e sento rumori di spada. Sorrido.
<< Sicura di non avere bisogno del corno?>>
Scende da cavallo e mi tira in piedi. Mi abbraccia forte.
<< Ho avuto paura ti facessero del male…>> questa volta e serio. Mi allontana da se per un secondo e mi osserva. Io sorrido come un’ebete.
<< Stai bene piccola?>>
Lo stringo forte. 
<< Sto bene solo se mi dici che sono la tua piccola!>> rimane perplesso da quell’affermazione, ma sorride.
<< Certo che sei la mia piccola! Sempre che tu non lo sia già di qualcun altro…>> mi metto a ridere.
<< Guarda, non credo pro…>>
Che cosa succede? Che sta facendo? Non lo sta facendo sul serio vero? Non mi sta baciando sul serio, vero?
E invece sì! Chiudo gli occhi e lo stringo forte. È un’emozione unica, inspiegabile, mi lascio trasportare.
Mi sento felice; Peter aveva ragione! Non penso a niente se non a lui. Siamo soli e questo conta! Solo questo! Le nostre lingue giocano insieme, ballano. Poi ci stacchiamo per un secondo e ci guardiamo di nuovo.
Rimaniamo così, a rimirarci, ma qualcosa scatta nella sua testa e monta a cavallo. Mi aiuta a salire. Ci guardiamo un attimo e prima di partire ci diamo un leggerissimo bacio a stampo. Una volta al galoppo torniamo seri. Adesso è il momento di salvare Narnia, adesso è il momento di andare all’attacco!

Ecco qua questo chappy! Spero sia di vostro gradimento, specialmente la fine! Io l'adoro!:)
Vi avviso mancano due capitoletti e l'avventura finisce... ma finirà davvero? curiosi , eh?:P
Passiamo ai ringraziementi soliti:

Isabel Lupin: scusa se aggiorno solo ora ma ho passato più di due ore a carreggere gli errori ortografici e cercando di rendere più facile e scorrevole la lettura, che te ne pare? La fine è dolcissima... aspetto il tuo parere, ciau!

bulmettina: ma ti pare? A me piace leggere i vostri commenti, ma non mi offendo mica se non avete il tempo di recensire! Comunque grazie! un bacione!

Miss_juls_giu: La fedelissima!Grazie grazie per i tuoi commenti costanti! Comunque sia è vero che Caspian è un gran pezzo di ragzzo ( oggettivamente non si può dire il contrario) ma io sono abituata ai capogiri che mi fa venire il mio ragazzo ogni volta che lo vedo... mi ispiro molto alle miei sensazioni, persando di trasmetterle, grazie a Susan, a voi! (vedi quando Susan s'inca*** con il bel principe, io una volta ho reagito così per una questione simile) Un grosso bacione, ciau!

Floraeco: Sono proprio contenta che le parti romantiche ti piacciano! Ma tanto tanto!Spero che queste scene che ho inserito siano state di tuo gradimento e abbastanza pucciose (il mio ragazzo ha letto un pezzo, quello finale e ha detto che gli è venuto un attacco di diabete per quanto era dolce,, ma il tuo consiglio sicuramente è più oggettivo, queste cose così smielate non gli piacciono)

E dopo questo vi saluto!
Un bacio Marty!

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: martyki