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Autore: _Fux_    25/07/2014    4 recensioni
E' il matrimonio della madre di Louis, e cosa succede se è Zayn a dovergli fare da testimone?
Dove tutti sono fuori di testa, da un inconveniente ne nascono altre mille e qualcuno rischia la vita.
Più o meno.
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"Che a Zayn piaccia dormire, è risaputo.
Che per questa ragione abbia anche rischiato di perdersi l’audizione per X-Factor, pure.
Che abbia quasi perso il matrimonio della madre di uno dei suoi migliori amici –matrimonio in cui ricopriva oltretutto il ruolo di testimone- beh, forse quello non si sa.
Ed è per questo che siamo qui."
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Attenzione: Tutti i prompt che ho utilizzato/mi hanno ispirata/ho spudoratamente copiato appartengono a "Una direzione: fanfiction"
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa One Shot (forse, se ne avrò il coraggio, who knows?) partecipa al concorso “The wedding day” di “Una direzione: fanfiction” e tutti i prompt che ho utilizzato/mi hanno ispirata/ho spudoratamente copiato gli appartengono: i geni sono loro hahaha :')
Chiedo scusa a Zayn Malik.
E a Niall Horan.
E a Harry Styles.
E…
E a tutti, a dire il vero, sì…
 
Che fine ha fatto Zayn?
 
 
Che a Zayn piaccia dormire, è risaputo.
Che per questa ragione abbia anche rischiato di perdersi l’audizione per X-Factor, pure.
Che abbia quasi perso il matrimonio della madre di uno dei suoi migliori amici –matrimonio in cui ricopriva oltretutto il ruolo di testimone- beh, forse quello non si sa.
Ed è per questo che siamo qui.
 
 
Beep beep beep.
Beep beep beep.
 
Uno squillare insistente si ripete in camera del ragazzo moro, squarciando il dolce silenzio di una tranquilla mattina estiva qualsiasi.
Zayn è ancora steso sul suo letto quando infastidito dal rumore proveniente dal suo comodino si schiaccia il cuscino sopra la testa, spegnendo quella che –almeno secondo i suoi calcoli- deve essere la terza sveglia della giornata impostata sul suo cellullare.
La prima diceva un allegro “Forza e coraggio, amico!”, la seconda riportava un “Non fare il cazzone, Malik!”, mentre la terza…
La terza, invece, è una semplice constatazione: “Louis ti ucciderà”.
Una palpebra si alza pigramente per permettere al suo proprietario di mettere a fuoco la scritta sul telefonino: “Ma che cosa..?” si domanda, sgranando poi gli occhi non appena riesce a prendere coscienza di sé stesso e del guaio in cui si è cacciato: sono quasi le undici e Louis non lo ucciderà, no.
Se lo mangerà direttamente vivo, negandogli sadicamente il piacere di una morte veloce e indolore.
Ed il peggio –pensa Zayn- è che avrebbe anche ragione.
Con un balzo è fuori dal letto, e in un paio di scatti si trova alla porta, pronto per uscire di casa, prendere un taxi e corrompere il conducente affinché superi qualche limite di velocità.
“Spero solo che mia madre non lo venga a sapere” scuote la testa scoraggiato, accasciandosi sul sedile di pelle nera e dando le indicazioni per la sua meta.
 
Zayn detesta con ogni particella di sé stesso tutto ciò che concerne lo sforzo fisico, figuriamoci la corsa!
Eppure è proprio quello che sta facendo, con persino il vento che sembra essergli nemico e volergli andare contro, facendogli percorrere un passo avanti e due indietro, come nei suoi peggiori incubi.
Finalmente arriva alle porte (chiuse) della chiesa, e si prende appena un attimo per sistemarsi i capelli scompigliati dalla corsa.
Un sospiro e spalanca i battenti di legno pesante, senza nemmeno essere più di tanto preoccupato: lo sanno tutti che le migliori star si fanno aspettare!
Anche se questo no, decisamente non lo aiuta a sentirsi la coscienza più leggera.
Lascia vagare lo sguardo fra le varie panche dell’edificio e nota che –cosa positiva- gli sposi non sono ancora sull’altare.
Grazie al cielo!
Quello che proprio non riesce a comprendere, invece, è perché alla sua entrata tutti si siano messi ad urlare, c’è addirittura qualche madre che copre gli occhi ai propri pargoli…
Insomma, non credeva di fare questo effetto!
Una mano lo scuote vigorosamente per la spalla, è Harry che lo sta riprendendo: “Santo Dio, amico! Ma dove cavolo eri finito?! A Louis stava per prendere un attacco di panico e…” ma la frase rimane in sospeso, il riccio che ora guarda verso il basso con gli occhi verdi strabuzzati all’inverosimile, mentre deglutisce sperando che la vista gli abbia soltanto giocato un brutto scherzo.
“Perdiana! Copriti subito, svergognato!” sibila il ragazzo cercando di coprire il nuovo venuto con il cappello (decisamente di poco gusto, secondo Zayn) che fino a poco tempo prima giaceva sul suo capo.
“Seriamente, Harold? Tu dici a me di coprirmi, quando stai indossando una camicia aperta fino allo stomaco? E poi sarei io, lo svergognato!” si difende incrociando le braccia al petto e inarcando un sopracciglio.
“Si da il caso che io, almeno, i pantaloni li abbia!” sbotta Harry, costringendo il moro a guardarsi.
Oh.
I suoi boxer larghi bianchi a pois rossi fanno bella mostra di sé, e a dirla tutta non indossa nemmeno una camicia, ma la canottiera grigia e slabbrata che usa come pigiama, che –ora che ci fa caso- è decorata da una bella macchia di pomodoro della pizza che è stata la sua cena qualche giorno fa.
Oh.
Forse è per questo che Louis si sta dimenando come una belva selvaggia nel suo elegante abito blu, mentre abbaia qualcosa che sembra molto simile ad un: “Dannazione, è il cazzo di matrimonio di mia madre, argh! Lo sapevo che avrei dovuto ripetere la pesca, quando dal cappello è uscito il suo nome, aaarghrrr!” con Liam e Niall che tentano di tenerlo fermo…
Il moro si lascia trascinare via dal suo amico, mentre tenta in tutti i modi di fare allungare la sua canottiera dove la giacca non arriva, permettendogli quindi di coprire il piccolo buco che impreziosisce le sue mutande d’annata creando una comoda presa di aereazione.
E chi vuol intendere, intenda.
Harry si allontana per qualche minuto e bisbiglia con la truccatrice, Lou, che sparisce in una porta e in breve tempo ritorna con una camicia ed un paio di pantaloni: “Sei fortunato, uno del catering ha dato buca all’ultimo momento, e quindi c’è un completo da cameriere inutilizzato!” ride scrutando con occhio critico gli indumenti che tiene in mano, che sembrano anche puzzare leggermente di muffa.
“Perlomeno la giacca non me la sono scordata…” sospira Zayn, iniziando a vestirsi per poi andare a prendere velocemente il suo posto in chiesa vicino all’altro testimone, Louis.
Uno strano ringhio proviene dalla sua destra, e quando posa i suoi occhi su quelli azzurri del suo amico li trova ribollenti di rabbia, mentre cerca di ribellarsi e liberarsi le mani da…
Qualcuno gli ha davvero legato le mani alla panca con un foulard?!
Probabilmente la sua espressione è piuttosto chiara, perché Niall e Liam si sporgono velocemente dai loro posti e uno a destra, l’altro a sinistra, dicono in coro: “Credi, lo abbiamo fatto per il tuo bene!” annuendo persino in sincrono.
Così il moro deglutisce e si sposta un pochino di più verso sinistra, andandosi quasi a sedere su Gemma, e ricevendo quindi uno scappellotto dal fidanzato della ragazza.
Accenna quindi un sorriso tirato e massaggiandosi la parte lesa si volta nuovamente.
Finalmente la classica marcia nuziale inizia a risuonare per la navata, e Johannah fa il suo ingresso trionfale portando in mano quello che sembra un cespuglio sradicato con tanto di radici, preceduta da circa una dozzina di damigelle e bambine porta fiori.
La sposa sorride emozionata ai presenti, mentre il suo futuro marito la guarda adorante dall’alto del gradino su cui si è già sistemato, le gambe a tremargli per l’intensità del momento e la lingua ad umettare continuamente le labbra secche e asciutte.
Infine la donna raggiunge l’altare ed entrambi i protagonisti della cerimonia si siedono sulle sedie di velluto rosso, pronti ad ascoltare le parole del sacerdote e a pronunciare quel fatidico “Lo voglio” che cambierà per sempre –oh, beh, si spera- le loro vite.
Tutto procede secondo i piani, fino al momento delle promesse, quando entrambi gli sposi sono chiamati a pronunciare il loro discorso: “Johannah, quando abbiamo iniziato ad uscire insieme mi hai detto sin da subito che avevi una famiglia, e hai messo ben in chiaro che per te non c’è nulla al mondo di più importante. Ora, io credo di avertelo già dimostrato con i fatti, ma ci tengo anche a dirlo con le parole: mi prenderò cura dei tuoi figli come fossero tutti miei, li accompagnerò nella loro crescita insieme a te, e con te li aiuterò. Non desidero essere la causa di una vostra divisione, ma piuttosto l’elemento che vi farà unire ancora di più. Ciò che desidero è vivere una vita piena e felice con te, Jay, e con i tuoi figli. Perché vi amo immensamente. Quello che voglio dire è che, che…” inizia a parlare con voce tremula Dan, che però viene improvvisamente interrotto dalle note musicali di una canzone:
You change your mind
Like a girl changes clothes
Yeah you, PMS
Like a bitch
I would know
…”
La voce di Katy Perry giunge alle orecchie di tutti i presenti, facendo scattare in piedi Niall che esplode con un “Katy?! Dove?! Dov’è?!” per poi fuggire percorrendo la navata al contrario, in cerca di una delle sue celebrity crush, mentre quel pover’uomo di Dan tenta di riprendere il suo discorso: “Ehm, sì… E quindi, per tutto questo, so che oggi sto per fare la scelta più giusta della mia vita, e credo che anche tu sappia che, che…”
“I should know
That you’re no good for me”

 
La suoneria si alza improvvisamente, nel vano tentativo di Zayn –rosso fino alle orecchie- di spegnere il telefono, che dopo un paio di minuti di lotta si decide finalmente a tacere.
Il ragazzo sente fra gli altri due occhi chiari procurargli un buco fra le scapole: non finirà affatto bene, ne è certo.
 
Solo quando la cerimonia è finalmente terminata, tutti si concedono di tirare un sospiro di sollievo, spostandosi nel grande parco dove è stato organizzato un grande buffet.
Il più felice è probabilmente il biondo Niall, che si sta gustando con Josh Devine le Guinness special edition che ha portato dall’Irlanda, e che in teoria sarebbero dovute essere un regalo agli sposi, ma poi una cosa tira l’altra, e lui si ritrova ubriaco fino alla fine della sua mazza da cricket, che, a volere essere onesti, sta colpendo più il didietro di Liam che la pallina, mentre il proprietario delle natiche colpite ha già lasciato perdere quello stupido gioco e si è lanciato la mazza alle spalle.
Che poi quella mazza abbia colpito un cameriere, beh, quello non è necessario che si venga a sapere.
I ragazzi vengono raggiunti anche da Harry e Louis, che camminano a braccetto, mentre quest’ultimo sorride decisamente più rilassato: “Grazie mille per avermi aiutato, ragazzi! Ora manca solo un po’ di buona musica! Quando arriva il gruppo?” chiede con un accenno di sorriso e sfregandosi le mani, gli occhi nascosti da un paio di occhiali da sole.
“Ma come! –ride Liam- Non lo sai? Siamo noi il gruppo!”.
“C-cosa?” in un attimo la sua faccia torna scura, e non senza ragione: Niall sta saltellando a tempo cercando di insegnare la danza irlandese ad un gruppo di anziani ed è visibilmente ubriaco e incapace di intendere e di volere, Zayn è quasi senza voce e no, non è decisamente plausibile.
“Lou, non preoccuparti, una soluzione la troveremo sicuramente, lascia fare a me!” cerca di rassicurarlo Harry posandogli una mano sulla spalla, e Zayn vorrebbe dire che –pronto?!- non è affatto una buona idea lasciare tutto nelle sue mani, ma visti i suoi precedenti ritiene sia meglio tacere e annuire in silenzio, dando il proprio appoggio.
Una mezz’ora più tardi però risulta chiaro che forse, dopotutto, il moro avrebbe dovuto esprimere il proprio dissenso, visto che ora stanno tutti ascoltando un gruppo di indiani d’America che canta delle canzoni tradizionali in lingua sconosciuta, con Josh che ha seguito l’esempio del suo amico Niall e che li accompagna suonando dei tamburelli in pelle, mentre il biondo canticchia la stessa nenia e salta di qua e di là, coinvolgendo nelle danze anche i vari invitati, portando sulle spalle una delle gemelle sorelle del suo compagno di band –sotto gli occhi piuttosto preoccupati della sposa, a volerla dire tutta-.
“Harry, ma questi dove li hai trovati?” domanda Anne  piuttosto sconvolta, mentre suo figlio appare invece soddisfatto di sé stesso: “Alla stazione della metropolitana, e dove sennò?” risponde infatti, poco prima di andare dai musicisti per chiedere un attimo di silenzio: è arrivata l’ora dei discorsi.
“Amici, amiche… Benvenuti! E grazie per essere qui oggi! Grazie anche a te, Jay, per avermi invitato! E al tuo caro consorte! Come ha detto un uomo tanto saggio, io non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi, ma, ehi! Voi siete okay, sul serio, e…”.
“Harold!” tuona Anne, andandosi a riprendere il figlio e trascinandolo giù dal piccolo palco tirandolo per un orecchio, mentre lui si lamenta: “Mamma, mi fai male! Dai, mamma, per favore, basta!”.
A prendere il posto del riccio è Liam che saluta tutti con un sorriso aperto e gioviale: “Dunque, so che ci sono stati alcuni inconvenienti oggi, ma… Jay, non te la prendere! Sai, no? Non c’è il due senza il tre e il quattro vien da… Sé” termina la frase abbassando sempre di più la voce, impaurito dallo sguardo assassino di Dan e tenta quindi di riprendersi scherzando, ma fa appena in tempo ad aprire la bocca che: "Di’ che il mare è pieno di pesci e ti affogo nell’acquario!" minaccia la sposa, e quindi decide (saggiamente) di sorvolare: “Quello che volevo dire, è che sono felice di essere qui e, sì, insomma, viva gli sposi!” e portando in alto un calice, esce velocemente di scena.
Gli invitati rimangono senza parole per i discorsi che si sono succeduti uno dietro l’altro, quindi è piuttosto semplice sentire i sonori singhiozzi che fuoriescono dal corpo accasciato sul tavolo appartenente ad Horan; quest’ultimo sentendosi osservato alza la t esta, e con gli occhi acquosi sbotta: "Non sto piangendo, è solo allergia. Questi maledetti fiori…" ma notando che nessuno gli sta credendo, urla spazientito: “E va bene! Sto piangendo, okay?! Sniff… E’ solo che… E’ solo che i matrimoni sono sempre così commoventi!”.
Mentre Niall riprende a piangere come un disperato e Josh lo consola con delle piccole pacche sulle spalle, Harry e Louis si vanno a nascondere nelle cabine utilizzate per le confessioni, facendo qualcosa di decisamente poco consono per il luogo, tornando fuori solo dopo avere causato un infarto ad almeno una dozzina di suore che li hanno presi per ladri indemoniati ed essere stati scoperti dal prete, entrambi con gli abiti in disordine e le labbra rosso ciliegia per via dei baci e dei morsi.
Già, decisamente non era una monetina, quella cosa nella tasca del riccio.
Nel bel mezzo del taglio della torta un tuono squarcia l’aria, e le prime gocciolone di pioggia iniziano a cadere, bagnando ogni cosa.
“Louis! Avevi detto che il meteo aveva previsto sole da spaccare le pietre!” strepita Jay, avendo raggiunto la sua soglia di sopportazione; il tutto è reso più drammatico dal lancio della torta al limone, che vede come iniziatrici Daisy e Phoebe, lancio che coinvolge immediatamente il resto del gruppo, e quando la madre di suo marito tenta di consolarla con un poco appropriato: “Sposa bagnata, sposa fortunata…” la donna risponde con un sonoro: “Ma vaffanculo!” che probabilmente spiega la nascita della secolare diatriba fra suocere e nuore.
E che vinca il migliore.
Dopo l’invito –chiamiamolo così- di Johannah alla sua nuova suocera, il silenzio regna sovrano.
Beh, almeno fino a quando Niall non si rianima dal suo stato comatoso, e con uno sguardo spiritato si alza dalla sedia sulla quale era sprofondato, iniziando a sculettare in giro urlando: “COOOONGAAAAA!” attaccando il cellullare allo stereo e mettendo su la musica, trascinando con sé i vecchietti della danza irlandese (ormai divenuti suoi amici per la vita), gli altri membri della band, le varie sorelle di Louis e, man mano, tutti gli altri.
“Cambio!” grida esaltato ad un certo punto, e al cambiare della musica tutti si mettono a seguire le mosse che fa il biondo in prima fila, che ha anche iniziato a cantare a squarciagola, azzeccando una parola ogni tre:
 
“Dale a tu cuerpo alegria Macarena
Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena
Dale a tu cuerpo alegria, Macarena
Hey Macarena”
 
Il biondo si stacca dal gruppo solo quando vede il suo amico Olly –proprio lui, Olly Murs- e gli va quindi incontro per abbracciarlo con foga, poco aiutato nei movimenti dalla sua camicia a righe azzurre, la giacca già abbandonata da tempo da qualche parte sul prato e probabilmente persa per sempre.
"Sei venuto!" strilla in un orecchio al suo amico sorridendo esageratamente: forse non tutti hanno lasciato la ‘questione musica’ nelle sole mani di Harry.
Olly scrolla le spalle con sufficienza: "Sì, mia sorella si è dimenticata di registrare la replica di Jersey Shore, quindi eccomi." e si dirige verso il palco con camminata sicura, sorridendo languidamente alle damigelle che sì, stanno decisamente rischiando uno svenimento.
Prende l’asta del microfono e se la passa con agilità da una mano all’altra, annunciando la canzone: “Ehi, io sono Olly, e questa è una delle mie canzoni... Spero che vi piaccia, la dedico ai miei amici” e sull’ultima frase gli scappano un sorrisetto ed un occhiolino.
Guarda il pubblico ed inizia a cantare muovendo il bacino a tempo: “You're a troublemaker , You're a troublemaker…”.
Il cantante se ne va dopo poche canzoni, e allo sguardo ferito di Niall replica: “Ehi, non t’arrabbiare! E’ solo che c’è la partita!” e per farsi perdonare gli passa di nascosto una radiolina, con la quale il biondo non ascolterà il match, no.
Assolutamente!
Il tutto quindi termina sotto la pioggia, con gli invitati fradici che capitanati dal sacerdote in bermuda e camicia hawaiana fanno balli di gruppo completamente scoordinati ed Harry che dice a Louis che il loro matrimonio dovrà essere proprio così, oppure non se ne fa niente.
Poi c’è Liam che durante le foto di gruppo inciampa nel vestito di due signore e cadendo le lascia con le gonne all’aria e le mutande in vista (ovviamente il tutto viene ripreso dalla fotocamera), senza dimenticarci di Anne che ammette di essere un po’ invidiosa, perché il suo di matrimonio non è stato così bello, e di Gemma che crede che anche sua madre sia diventata pazza, come se già suo fratello non lo fosse abbastanza per tutta la famiglia.
Quindi c’è Zayn che pensa che forse, dopotutto, lui non è stato nemmeno il peggiore, e che magari per questa volta l’ha scampata.
Poi però si ricorda della schiuma da barba con la quale insieme a Josh e Niall ha riempito le maniche della giacca di Louis, e sentendo il suo urlo argentino, capisce è decisamente nei guai.
Louis lo ucciderà, è sicuro.
 
Beep beep beep.
Beep beep beep.
 
Zayn è steso nel suo letto, con addosso una canottiera grigia sporca e anche un po’ puzzolente, infastidito dal rumore della sveglia e dall’incubo terribile che ha fatto: era il testimone al matrimonio della madre di Louis, e nulla andava per il verso giusto, tutto questo solo perché si era svegliato in ritardo.
Ma che colpa ne ha se fra lui e il suo letto c’è un rapporto di amore incondizionato?
Il telefono continua a squillare, così apre un occhio e legge il messaggio impostato sulla sveglia: “Non fare il cazzone, Malik!”.
“Ah! -urla alzandosi di scatto e buttando le coperte per aria- Non era un sogno, era una premonizione! E oggi è il giorno!” saltella per la stanza cercando di indossare in fretta il proprio abito, primi fra tutti i pantaloni.
Finisce che è così in anticipo che riesce anche a scrivere un discorso da far leggere ad Harry e Liam, non dimentica di procurarsi un ombrello e nasconde anche un paio di tachipirine nella tasca della giacca, a Niall potrebbero davvero servire.
Chiama anche Ashton dei 5SOS e chiede a lui ed i suoi amici il favore di suonare al matrimonio, capite, per quando anche Murs li abbandonerà.
 
Forse, alla fine, Louis non ucciderà Zayn.
Voi che ne dite?
   
 
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