Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: LastHeaven    26/07/2014    7 recensioni
Kyungsoo non sapeva cosa aspettarsi quando finalmente decise di dire a sua madre che lui era gay, ma essere mandato in un campo estivo di soli ragazzi nel bel mezzo del nulla non rientrava certamente nei suoi piani.
{KaiSoo} [ side!HunHan side!BaekYeol ]
TRADUZIONE.
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Yehet a tutti miei adorati!
Ebbene sì, sono ancora viva. Sì lo so che il vostro odio verso l'infinità di tempo che ci metto ad aggiornare sta aumentando vertiginosamente ma questa volta vi giuro che non è del tutto colpa mia. ;o;
Innanzitutto c'era l'esame di Stato (che palle) poi la dolcissima fantastica meravigliosa autrice ha ben deciso per la terza volta di cancellare la fanfiction, thank you very much, dunque ci ho messo un bel po' a trovare un modo per riavere il testo originale in inglese (alla fine mi ha dato un link privato su cui poterla leggere), poi sono andata in vacanza per una settimana yeeeehhh ed eccomi qui.
Non odiatemi troppo io vi amo tutti dai dai dai ♥♥♥

Comunque, adoro questo capitolo ;w;
Prima di tutto perché c'è una parte che mi ricorda molto «“Real fireflies,” Jongin grins, “Light people up from the inside out.”» e se non sapete cosa ho citato dovete assolutamente redimervi. Btw sì, c'è una parte sulle lucciole, davvero, fatemi piangere l'autrice è sadica. Poi c'è una bella bella bellissima sorpresa e un finale di capitolo ancora più bello.
Bene, dopo questo spoiler neanche troppo spoiler, vi auguro buona lettura ♥
Sapete che le recensioni sono ben accette e che mi spronano a continuare dunque recensite~ come sempre ringrazio chi l'ha fatto in precedenza, vi amo girls!

 
 
 
 
 
 
Shine Like Stars
       
 

 

 
 
Fu un enorme sollievo per Kyungsoo quando Minseok non lo trattò per niente diversamente diverso dopo la sua grande confessione.
Dopo la corsa di tutti per le docce, passarono il giorno facendo selvagge attività di sopravvivenza —lavorare con la bussola, accendere fuochi, cose come quelle— e in qualche modo, Kyungsoo si aspettava che Minseok si sarebbe comportato in modo leggermente differente, ma non fu per niente il caso. Durante tutto il mattino e il pomeriggio, Minseok non fece altro che lanciare uno sguardo comprensivo a Kyungsoo o un sorriso carico di significato. Lui pensava che il maggiore lo trattasse come avesse un handicap o qualcosa del genere, ma nel momento in cui lasciò la stanza del leader, non successe niente di ciò che aspettava. Minseok si comportò come sempre. Fece gli stessi scherzi, poggiò il braccio attorno alle spalle di Kyungsoo e gli diede un colpetto in fronte quando faceva degli sbagli sciocchi. Non aveva bisogno di dire a Kyungsoo che la sua sessualità non definiva ciò che era. Glielo dimostrò.
Quello significò molto per Kyungsoo.
 
Con il passare delle ore, Kyungsoo si rilassò molto. All'inizio, era un po' paranoico che Minseok potesse accidentalmente rivelare il suo segreto, ma poi quasi se ne dimenticò completamente.
 
Il pomeriggio trascorse velocemente in un disastro di come saper fare dei fuochi e come dei giusti nodi (e quindi facendo pratica legandosi a vicenda) e come creare canne da pesca molto brutte con rami e corde. Fecero un'escursione verso un altro lago vicino per poter usare le canne da pesca, prendendo le canoe, ma catturarono solo tre pesci nel corso delle tre ore in cui erano fuori, tutti piccoli, e dovettero sempre chiedere a Kris di togliere quelle povere creature dalle lenze per rigettarle in acqua. Nemmeno Jongdae, Esperto della Natura Selvaggia, ci riuscì. (Kyungsoo dovette anche chiedere a Minseok di mettere il verme nella sua lenza perché in un certo senso lo disgustava, ma poi Baekhyun fece la stessa cosa perciò lui non si imbarazzò troppo).
 
Pescare era bello. Kyungsoo non l'aveva mai fatto prima ma non necessitò una grande attività fisica o stamina, non era spaventato dai pesci come lo era degli alci e nessuno lo stava guardando perciò si divertì. Tutti quanti semplicemente si sedettero e si rilassarono nelle loro canoe o nella sponda del lago e magari parlavano, o alcuni non spiccicarono parola fino alla fine. A Kyungsoo piacque.
 
Tornarono al campo per cena, e poi la maggior parte di loro andò a nuotare. Kyungsoo indossò il suo costume e li seguì, non volendo rimanere solo nella capanna, ma per fortuna tutti accettarono quando lui declinò l'offerta di sedersi di nuovo nella zattera e invece rimase nella riva con le gambe che dondolavano nell'acqua. Ogni tanto qualcuno si avvicinava per parlargli, sedendosi con lui quando si stancavano e volevano asciugarsi, e giocò con la palla da spiaggia insieme a Yixing mentre lui era in acqua per parecchio tempo, chiacchierando. A volte le persone gli parlarono della sua performance del giorno precedente, chiedendogli se cantasse molto o se avesse frequentato classi apposite, e Kyungsoo notò Jongin guardare verso di lui ogni volta che si trovava abbastanza vicino da poter origliare la conversazione, ma il ragazzo più piccolo non gli si avvicinò mai direttamente. Kyungsoo era leggermente sollevato. Non sapeva cosa avrebbe potuto dire se Jongin avesse voluto parlargli di quello.
 
Il sole discese lentamente, e quando cominciò a sparire nell'orizzonte, il cielo improvvisamente divenne nuvoloso e grigio.
 
Stavano tutti tornando al campo quando Chanyeol guardò in alto e notò le nubi. "Oh, andiamo!" urlò, fissando il cielo e alzando le braccia supplichevole. "Dovevo fare Astronomia 101 stasera!"
Baekhyun gli accarezzò il braccio in modo consolatorio. "Ci saranno un sacco di altre notti per poterlo fare," disse. "Ne hai semplicemente scelto una brutta."
Kyungsoo diede un'occhiata al cielo in disapprovazione. Stava aspettando da tanto la lettura delle stelle di Chanyeol.
Una spalla colpì la sua all'improvviso. "Sempre a guardare quelle stelle, huh, hyung?" disse Jongin, sorridendo.
Kyungsoo lo guardò sorpreso, tenendo gli occhi fissi sul viso di Jongin perché... beh. Era appena uscito dall'acqua. E non stava indossando una maglietta. "Uh, già," disse, sorridendo leggermente timido. "Credo che mi piaccia guardarle, ogni notte. Visto che non si vedono a Seul. Dunque questa è la mia unica occasione."
Jongin annuì lentamente, camminando al suo fianco nel sentiero della foresta che riportava al campo. "Penso di sì. Ci sono solo così tanti giorni dell'anno in cui potremmo vedere le stelle. Deprimente, vero?"
Kyungsoo si morse il labbro e guardò il terreno di fronte a lui. "Dunque è deludente quando non ci sono le stelle un giorno. Perché è un giorno in meno nell'intero anno in cui potrei vederle."
Jongin lo fissò e Kyungsoo distolse lo sguardo, non fidandosi di poter guardare i suoi occhi. Il suo viso divenne improvvisamente un po' caldo, e sperò che Jongin non se ne sarebbe reso conto per via della sua scottatura solare.
 
Un momento dopo, comunque, Jongin si avvicinò e prese il suo polso, e Kyungsoo si girò per guardarlo con gli occhi spalancati. Jongin non lo stava più fissando. "Hyung, guarda!" disse, indicando qualcosa nei rami al lato del sentiero. "Stelle!"
Kyungsoo si accigliò confuso, pensando che Jongin lo stesse prendendo in giro, ma poi seguì il dito del ragazzo e vide qualcosa brillare nella boscaglia. Rimase a bocca aperta.
"Oh!" disse Baekhyun, fermandosi di fronte a loro. "Ci sono le lucciole!"
Un mormorio si diffuse nella folla di ragazzi, e poi Baekhyun e Chanyeol corsero verso il campo, urlando qualcosa riguardo a dei barattoli. Gli occhi di Kyungsoo erano bloccati nella pulsante luce gialla in mezzo alla foresta buia, comunque, e rimase lì sconvolto finché Jongin all'improvviso lo prese per mano. "Vieni, hyung," disse entusiasta. "Le cattureremo!"
 
Sorpreso dalla presa salda di Jongin nella sua mano, Kyungsoo si lasciò guidare dal ragazzo nel sentiero, correndo leggermente per tenere il passo verso il campo. Fissò le loro mani unite, deglutendo forte, finché raggiunsero l'edificio principale e Jongin lo lasciò per prendere una coppia di barattoli dalla cucina e li porse a Kyungsoo con un ampio sorriso. Poi fu sballottato di nuovo, stavolta da una mano che stringeva il suo gomito, e si ritrovarono nella buia radura, guardando Chanyeol e Baekhyun mentre cercavano insieme ad altri campeggiatori di prendere gli insetti luminosi sull'erba. C'erano lucciole dappertutto; non troppe, ma brillavano nella radura come stelle fluttuanti, e Kyungsoo era ipnotizzato.
 
Passarono le ore successive catturando le lucciole, cercando di prenderle con le mani senza far loro del male e mettendole con cautela nei barattoli con piccoli fori nei coperchi. Kyungsoo non ne catturò molte, sempre distratto dalla vista onirica degli insetti scintillanti nella notte. Tutto d'un tratto, si trovò immobile a fissarle, imbambolato, finché qualcuno lo prese per un braccio e lo invitò ad aggiungersi di nuovo al divertimento. Baekhyun e Chanyeol erano i più entusiasti, riempiendo i contenitori di insetti e guardandoli con occhi luccicanti. Kyungsoo guardò il proprio barattolo, con solo due lucciole all'interno, e si accigliò.
"Senti, hyung," una voce bassa disse improvvisamente, e Kyungsoo si voltò per vedere Jongin che tendeva un barattolo verso di lui, contenente cinque o sei insetti. "Aggiungi i tuoi ai miei."
Kyungsoo si morse il labbro e prese piano il contenitore, catturando le sue stesse lucciole e mettendole con quelle di Jongin. Guardò il risultato in silenzio, gli insettini che volavano e brillavano.
"Sembra che tu stanotte abbia potuto vedere le stelle ugualmente," disse Jongin, e diede un colpetto gentile alla sua spalla.
Kyungsoo lo fissò e sorrise, con lo stomaco che si contorceva. "Già, credo di sì." disse.
"Le metteremo nella capanna stanotte. Non è figo?" continuò Jongin, sogghignando. "Avremo piccole stelle in tutta la nostra stanza."
Kyungsoo annuì senza parole, rapito dal modo in cui gli occhi di Jongin riflettevano le luci delle lucciole, facendole ballare con uno scintillio.
 
Rimasero fuori per parecchio tempo, anche se molti di loro avevano smesso di catturare gli insetti e semplicemente allinearono i loro barattoli nell'erba, fissandoli. La notte era calda e tutti erano di buon umore, parlando piano nel buio, in gruppi o coppie. Kyungsoo stette con i suoi compagni di capanna (più Tao e Sehun, come sempre), e principalmente ascoltò, fissando intensamente il barattolo suo e di Jongin. Non aveva idea di quali fossero le sue lucciole e quali quelle dell'altro, ma tutte sembrava stessero nuotando, strisciando nell'erba chiara e brillando un poco. In un certo senso gli piaceva.
 
Quando fu finalmente l'ora di andare a letto, presero i barattoli per tenerli nelle stanze.
Kyungsoo prese il suo e lo guardò malinconicamente, e lo diede a Jongin. "Tieni," disse. "Tu ne hai preso più di me dunque credo che sia più tuo che mio."
Jongin gli sorrise, e gentilmente glielo restituì. "Le ho prese per te," disse. "Sono tutte tue."
Kyungsoo si chiese se tutti potessero sentire quanto forte il suo cuore stava battendo.
La finì spostando la sua valigia da sotto il letto a in posizione verticale contro il muro e mettendo il barattolo sopra di essa così poteva vedere le lucciole dal suo letto. Le luci erano spente e tutti erano coricati, ma Kyungsoo rimase lì seduto, fissando il suo barattolo scintillante nel buio vicino a una mezza dozzina di altri, ipnotizzato.
 
Si addormentò con le immagini di luci danzanti e ampi sorrisi, e il ricordo di mani calde che tenevano le sue, impresse nella sua mente.
 
 
 
Si svegliò poco tempo dopo —non sentiva che fosse passato molto, magari un'ora da quando si era addormentato— al suono del letto sopra il suo che scricchiolava leggermente e a delle voci sussurrate. Gli venne il panico per un breve e confuso momento, poi si calmò quando realizzò che erano semplicemente Chanyeol e Baekhyun. Stavano soltanto parlando —con toni ovattati, ma non era difficile sentirli nella stanza silenziosa— e non sembrava stessero dicendo niente di segreto. Kyungsoo si sentì in colpa per stare origliando, ma onestamente, non è che poteva evitare di sentirli. Erano entrambi sdraiati nel letto di Baekhyun, direttamente sopra il suo, e sembrava che Baekhyun stesse semplicemente raccontando a Chanyeol di quando aveva cercato di catturare un centinaio di lucciole da bambino. Niente da nascondere, giusto?
 
Ma c'era solo... qualcosa. Qualcosa nel modo in cui Baekhyun parlava a Chanyeol, qualcosa nella sua voce, qualcosa nel modo in cui Chanyeol rispondeva. C'era qualcosa che andava oltre "Ho una storia da raccontarti". Perché la storia di Baekhyun non era importante. Non era particolarmente divertente o interessante. Ma Baekhyun la raccontava a Chanyeol ugualmente, la sua voce era così soave, così calda e felice, così ricca di... qualcosa. Predilezione. Affetto. E le risposte di Chanyeol lo stesso. Non erano intelligenti o entusiaste, ma anche la sua voce aveva qualcosa che Kyungsoo non aveva mai notato prima, qualcosa che non aveva mai sentito quando loro parlavano con chiunque altro. Tenerezza. Beatitudine. Qualcosa di più.
 
Qualcuno si mosse nel letto affianco a Kyungsoo, che lo risvegliò dal suo stordimento, e lui reagì istintivamente, una mano che si alzò a fare l'unica cosa che riuscì a pensare —coprire la bocca di Jongin per tenerlo in silenzio.
 
Non c'era molta luce nella stanza —giusto il lieve bagliore dei barattoli di lucciole e la luce della luna che filtrava attraverso la finestra— ma Kyungsoo era abbastanza sicuro di poter vedere Jongin che lo fissava, gli occhi spalancati mentre lui teneva la mano sulla sua bocca. Deglutendo, Kyungsoo alzò un dito tremante alle sue labbra, poi indicò il letto sopra di loro.
Jongin sbatté le palpebre un paio di volte, poi il suo sguardo guizzò verso il materasso sopra Kyungsoo, ed entrambi si misero ad ascoltare, in silenzio.
 
"Un giorno, voglio portarti in vacanza nella nostra casa a Jeju," stava dicendo Baekhyun, la voce leggera e un po' esitante. "Non sarebbe divertente?"
"Mmm," mormorò piano Chanyeol, "lo sarebbe."
Qualcuno tirò su col naso. "Magari, se aspettiamo un anno o due, i miei genitori ci lascerebbero andare, solo io e te."
"Già, magari," sussurrò Chanyeol, e ci fu un fruscio di coperte.
Quando Baekhyun parlò di nuovo, la sua voce era smorzata, come se stesse parlando contro qualcosa —un cuscino, la sua coperta, o magari la maglietta di qualcun'altro. "Puoi dire a tuo papà che ti ho invitato perché non potevo andare da solo, che nessuno dei miei amici poteva andare," disse. "Puoi dirgli che ci andiamo solo come amici."
Kyungsoo si immobilizzò, il suo cuore perse un battito.
"Già," rispose Chanyeol, con la voce più bassa che Kyungsoo avesse mai sentito. "Magari. Non lo so. Baek, io ecco—"
"Hey, va tutto bene," disse in fretta Baekhyun, interrompendolo. "Lo capisco. Davvero. E' solo che io... non fa male sperare, giusto?" Fece una risata davvero piccola e davvero triste.
"Mi dispiace."
"Non essere dispiaciuto," disse allora Baekhyun, la sua voce era leggermente rauca. Poi si schiarì la gola, e quando parlò di nuovo sembrava normale. "Sei davvero caldo, lo sapevi?"
Chanyeol ridacchiò dolcemente. "Sono sempre caldo. Troppo caldo. E' davvero rovente qui sotto."
"Puoi sdraiarti sopra le coperte se vuoi."
"Ma poi non posso stuzzicarti se voglio."
Un momento dopo, ci fu uno squittio acuto, e Baekhyun stava sghignazzando quando sibilò, "Yah! Smettila. Sveglierai gli altri così." Il viso di Kyungsoo si infiammò di vergogna.
"Hai bisogno di dormire, comunque," mormorò Chanyeol. "Non mi piace un Baek assonnato e scontroso al mattino."
"Sì invece," disse Baekhyun, e la sua voce sembrava imbronciata. "Tu lo ami."
Chanyeol sbuffò. "E' quello che continui a dirmi."
 
Ci fu una pausa, e Kyungsoo sentì il proprio cuore tuonare, poi Baekhyun sussurrò, "Ti amo."
La mano di Kyungsoo premette sulla bocca di Jongin.
Una brevissima esitazione, e poi, "Ti amo anch'io, Baek." e il leggero suono di un bacio.
 
Lo stomaco di Kyungsoo esplose in farfalle nervose. Aveva appena origliato qualcosa di intensamente privato, giusto? Non voleva farlo, ma l'aveva sentito, e ora non si tornava indietro. Sapeva qualcosa che non avrebbe dovuto sapere. E wow, era un segreto pazzesco.
Si riprese quando sentì delle dita premere nella sua mano per spostarla dalla bocca di Jongin, e arrossì incredibilmente quando si rese conto di quello che aveva fatto. Prima che potesse davvero ritirare la mano, comunque, Jongin lo tirò più vicino mentre si muoveva verso di lui, centimetro per agonizzante centimetro, piano abbastanza che i ragazzi sopra di loro (che si stavano scambiando la buonanotte) non potessero sentirli, finché non erano esattamente l'uno di fianco all'altro.
Kyungsoo dovette trattenere uno squittio quando Jongin mosse la testa più vicina alla sua, finché poté sentire un caldo respiro sulla propria guancia. Un naso sfiorò il suo orecchio, e lui smise di respirare del tutto, chiudendo forte gli occhi.
"Dunque credo che siano stati fidanzati tutto questo tempo, huh?" sussurrò Jongin, abbastanza solo da poter essere sentito a una distanza così dolorosamente breve. "Immagina."
Kyungsoo deglutì e annuì —era tutto ciò di cui era capace a questo punto.
"Credo che avrei dovuto accorgermene," sussurrò l'altro. "Dal modo in cui si comportano, sai."
Un altro leggero cenno.
"Ma penso sia un segreto parecchio grande," disse Jongin. "Dunque non dire a nessuno che lo sai, ok? Fai finta di non aver mai sentito niente."
Kyungsoo aprì la bocca e cercò di tirar fuori un leggero "Sì."
Le dita di Jongin si strinsero attorno alla sua vita. "Torna a dormire, hyung."
Kyungsoo annuì di nuovo, ancora follemente distratto dal caldo respiro di Jongin sul suo orecchio. Poi Jongin se ne andò, spostandosi piano verso il proprio letto, e Kyungsoo rotolò lontano da lui, tremando leggermente. Era molto da mandare giù, anche senza l'abilità innata di Jongin di farlo sentire strano in ogni modo possibile.
Chanyeol e Baekhyun stavano insieme. Insieme. Loro erano... gay. Come Kyungsoo. Ma era un segreto? Kyungsoo non capiva, non sapeva come sentirsi, oltre ad essere frizzante, frustrato e confuso.
 
Era troppo da capire davvero nel bel mezzo della notte. Kyungsoo immerse il viso nel cuscino e tornò a dormire.
 
 
 
Era strano vedere Baekhyun e Chanyeol di nuovo al mattino dopo l'accidentale origliata di Kyungsoo, perché in qualche modo era come se niente fosse successo e fosse stato tutto solo un sogno. Baekhyun svegliò Chanyeol come aveva sempre fatto, pizzicandogli il naso e punzecchiandogli il fianco e in altri tipi di gentile fastidio, e Chanyeol rubò il cibo dal piatto di Baekhyun come al solito, e quando quest'ultimo se ne accorse lo fissò male come sempre e gli diede un colpetto sulla fronte. Durante il giorno, Kyungsoo non riusciva a smettere di guardarli, e ogni cosa che facevano era totalmente normale. Chanyeol continuava a inciampare sui piedi di Baekhyun durante le loro attività con il leader, Baekhyun sbuffava annoiato quando Chanyeol gli faceva perdere qualche gioco, Chanyeol schiacciava le guance di Baekhyun quando diventava un po' troppo competitivo, e Baekhyun rideva alle battute di Chanyeol, anche se gli diceva che non erano divertenti. Gli stessi vecchi Chanyeol e Baekhyun. Gli stessi vecchi migliori amici.
Ma adesso che Kyungsoo li osservava, notò anche altre cose. Notò cose di cui non si era mai curato prima. Tocchi nascosti, sorrisi segreti, sguardi affettuosi. Era come la scorsa notte, con le loro voci —la maggior parte delle cose che dicevano non era assolutamente fuori dall'ordinario, ma il modo in cui se le dicevano, i toni che usavano... le rendevano speciali. E anche il modo in cui si comportavano. Era shockante, per Kyungsoo, quante cose potevano esserci proprio davanti ai suoi occhi, sotto la superficie, che lui non aveva mai notato prima.
Ripensò alle descrizioni di Chanyeol e Baekhyun riguardo ai loro tipi ideali, e un sacco di cose improvvisamente ebbero senso.
Si ritrovò a fissare allo stesso modo Jongin, e parecchie volte, vide quest'ultimo ricambiare lo sguardo, sorridendo complice. Nessuno di loro disse niente al riguardo, e Kyungsoo continuava a sentire una opprimente combinazione di confusione, curiosità e colpa, ma eccoli lì.
Chanyeol e Baekhyun.
Insieme.
 
E ancora, la vita tornò ad essere normale. Joonmyun oggi li stava guidando in giochi per accrescere le loro capacità da leaders, e a Kyungsoo piacevano di più degli sports che Minseok e Luhan avevano organizzato, anche se Joonmyun usava alcune delle sue sgridate, quando i bambini più piccoli correvano come animali selvaggi. Il leader era gentile al punto di diventare una facile preda, e come previsto, era tutto abbai e niente morsi (o meglio, tutto sgridate e niente punizioni). Quando le cose diventavano troppo chiassose, doveva minacciare che sarebbe andato da Kris, e sicuramente così faceva calmare tutti (tranne Tao, che era sempre entusiasta di passare del tempo con il suo hyung preferito di sempre).
 
Proprio prima della cena, comunque, i giochi finirono nel momento in cui le nuvole che erano state serene tutta la giornata cominciarono a diventare improvvisamente più scure e dense, il vento aumentò, e Sehun fece un gridolino davvero poco virile quando il rombo di un tuono esplose nel cielo.
"Ah, è tempo per tutti di andare dentro!" urlò Joonmyun, trascinandoli nell'edificio principale. "Veloce, prima che cominci a—"
Con un tempismo perfetto, la pioggia cominciò a sgorgare dai cieli, inzuppando la terra in dei secondi. Ci fu una coppia di grida sorprese, e tutti si misero a correre disperatamente per rifugiarsi, coprendo le loro teste con le mani senza grandi risultati. Kyungsoo era diviso tra l'urlare e il ridere mentre correva, e non ci mise molto a scivolare nell'erba, inciampando in ginocchio e infangandosi le gambe. In un attimo ci furono delle mani sulle sue braccia che lo presero e lo portarono oltre la porta, e lui penso fosse Yixing ma non ne era sicuro. Appena furono dentro, gocciolanti, Kyungsoo stava ridendo, agitando i suoi capelli bagnati e pulendo lo sporco dalle ginocchia. Alcune voci si unirono a lui —Chanyeol, Jongdae e Jongin— e Sehun si stava lamentando riguardo ai propri vestiti, Tao cercava Kris, e Baekhyun si appiccicò alla schiena di Chanyeol quando un altro tuono rimbombò nell'edificio. La zuppa stava per essere servita, dunque si sedettero ai loro tavoli mentre Joonmyun e Luhan girarono tra la gente offrendo asciugamani dalla stanza delle docce per asciugarsi dalla tempesta che era esplosa fuori.
 
A Kyungsoo in un certo senso erano sempre piaciuti i temporali. Ne aveva paura quando era bambino, ma quando crebbe cominciò ad apprezzare il loro freddo potere, il modo in cui non c'era nessuno che poteva controllarli, come non lasciassero niente nel loro cammino. Gli piaceva com'erano selvaggi e forti fuori dalla sua finestra quando era accucciato nel letto, sommerso dalle coperte. Gli piaceva guardare i fulmini biforcarsi brillanti nel cielo, e come la pioggia spazzava la sporcizia nelle strade.
Ma a quanto pare nessuno nel campo era d'accordo con lui. Mentre c'erano alcune persone che sembravano divertite dalla tempesta —specialmente Chanyeol, che andò alla finestra qualche volta rimanendo a bocca aperta per il tempo— altri indietreggiavano ogni volta che un tuono rombava fuori o saltavano sul posto, sembrando avviliti. Baekhyun era nel secondo gruppo, sembrava un po' pallido e infelice, e Chanyeol era combattuto tra l'ammirare la tempesta e il confortare il suo amic—fidanzato. Tao stava parlando a Kris con le mani sulle orecchie per bloccare il suono del temporale, e Sehun era seduto affianco a Luhan, sembrando più costipato che altro.
"Guardalo," disse una voce al fianco di Kyungsoo all'improvviso, e lui si girò per vedere Jongin seduto vicino a lui, annuendo verso il ragazzo più piccolo. Jongin sorrise leggermente. "Sehun odia i temporali. Li odia. Ma vuole provare a Luhan di non essere più un bambino, dunque sta facendo finta che non gli diano fastidio."
Kyungsoo lanciò uno sguardo verso Sehun, la cui mascella era serrata mentre fissava dritto davanti a lui, le labbra tirate in una linea dritta. Anche se sembrava un po' pietoso in quel modo, Kyungsoo pensò che in un certo senso fosse carino, il modo in cui cercava così duramente di impressionare il leader della sua capanna. L'avrebbe detto a Jongin, ma non voleva che l'altro potesse leggere tra le righe e pensare.. cose. Cose che Kyungsoo non voleva che pensasse.
 
Rimasero nella caffetteria per la maggior parte del pomeriggio, non volendo sfidare la tempesta per tornare nelle capanne. Giocarono —anche a Teste in Basso Pollici in Alto, ma Kyungsoo non imbrogliò questa volta e comunque non vinse— e fecero altre cose per passare il tempo. Chanyeol non aveva la sua chitarra con sé, ma cantarono tutti lo stesso, specialmente Baekhyun, che sembrava disperato nel cercare di fare qualcosa sia per coprire i rumori che provenivano da fuori sia per tenere la sua mente in qualche modo occupata. Kyungsoo si divertì ascoltandoli, ma non ci volle molto perché gli altri lo invitassero a cantare più forte, visto che era così bravo. Arrossì parecchio, cercando di distoglierli dalle loro intenzioni e ridendo, ma loro insistettero. Ad un certo punto Jongin toccò il suo gomito e disse, "Sì, hyung, hai una voce fantastica," e quello fece diventare Kyungsoo completamente rosso così tanto che dovette inventare di andare in bagno in modo che nessuno potesse vederlo.
 
Il temporale si calmò proprio verso l'orario in cui tutti generalmente andavano a letto, così ne approfittarono per scattare nelle capanne mentre pioveva, bagnandosi ma fortunatamente non finendo sotto un fulmine o niente di simile. Jongin andò con Sehun nella sua capanna prima di tornare nella propria, citando motivazioni come "Devo essere sicuro che Sehun non venga spazzato via, è così magro." Comunque, quello rese Kyungsoo di nuovo curioso del perché Jongin fosse così paranoico riguardo alla sicurezza di Sehun, e anche un po' preoccupato per Jongin, sedendosi nel letto finché l'altro arrivò, gocciolante e tremante. Tutti si misero i propri pigiami e salirono nei letti —"Posso dormire nel tuo letto?" chiese piano un Baekhyun saltellante a un Chanyeol accondiscendente— e si prepararono per una lunga notte, la capanna che scricchiolava intorno a loro mentre il vento batteva su di essa spietatamente e la pioggia cadeva sul tetto. A Kyungsoo piacevano quei suoni, pensava che fossero piacevoli e rilassanti nella loro furia incontrollabile, ma ciò non significava che invece per gli altri fosse semplice dormire. In ogni caso, la tempesta finì, e il campo cadde in silenzio quando il sonno colse i suoi occupanti.
 
 
 
Kyungsoo si svegliò in una capanna silenziosa con la netta sensazione  che ci fosse qualcosa di sbagliato. Strizzò gli occhi chiusi e si girò dall'altra parte, non volendo alzarsi subito, e poi sentì un freddo vento arruffare i suoi capelli, decise allora di aprire gli occhi sbattendoli in confusione. Perché c'era una brezza dentro? Qualcuno aveva lasciato la finestra aperta? Non pensava che qualcuno avrebbe potuto, specialmente nel bel mezzo del temporale della notte precedente. Sbadigliando, alzò gli occhim, guardandosi intorno confusamente.
 
La prima cosa che notò fu che il letto accanto al suo era vuoto, le coperte spostate da una parte disordinatamente, e la seconda fu che la porta era spalancata, rivelando il cielo mezzo scuro. Kyungsoo strizzò gli occhi verso il letto di Jongin e verso la porta aperta, perplesso, domandandosi perché Jongin avrebbe dovuto svegliarsi così presto al mattino —il sole non era ancora sorto— senza dirlo a nessuno, e lasciare la porta aperta in aggiunta.
Come avrebbe potuto avere senso?
Ci vollero alcuni minuti per rendersi conto che magari Jongin non l'avesse fatto di proposito —che magari Jongin non fosse cosciente.
 
Quel pensiero spronò Kyungsoo all'azione, facendogli mettere le scarpe e una felpa in un flash e muovendolo verso la porta, chiudendola dietro di lui. Si guardò intorno freneticamente, tremando al freddo del mattino presto, cercando disperatamente un'apparizione di capelli scuri o della maglietta bianca del pigiama di Jongin. Non trovò nulla vicino alla capanna o all'edificio principale, e fu mentre si avvicinava alla capanna di Sehun che vide un lampo di bianco, così si voltò per vedere una figura accovacciata nel sottobosco ai margini della foresta. Il cuore di Kyungsoo gli balzò in gola, e lui chiamò, "Jongin!". La figura non si mosse, e mentre si avvicinava, notò che Jongin non era accovacciato, ma sdraiato, accucciato forte nel terreno bagnato. "Jongin!" urlò di nuovo, raggiungendo il suo fianco e scuotendo rudemente la sua spalla. Jongin stava tremando violentemente, la sua maglietta completamente fradicia, e Kyungsoo diede un'occhiata al suo viso, notando che le sue labbra sembravano leggermente blu.
Kyungsoo stava già tremando nella sua felpa calda e asciutta; non poteva nemmeno immaginare quanto infreddolito Jongin potesse essere, dopo essere stato lì fuori per chi-può-sapere-quanto, bagnato e svestito al buio. "Jongin, ti prego svegliati."
 
Il corpo sotto le sue dita mosse leggermente, rannicchiandosi più strettamente e lamentandosi, e Kyungsoo posò una calda mano esitante sulla sua guancia. La sua pelle era umida e incredibilmente fredda, ma il calore del corpo di Kyungsoo fu sufficiente a scaldarla in fretta, e Jongin mosse di nuovo, strizzando il volto prima di aprire lentamente gli occhi.
 
Kyungsoo era così ipnotizzato dal modo in cui piccole gocce d'acqua aderivano alle sue ciglia spesse che dimenticò di allontanare la mano finché Jongin sbatté le palpebre più volte dicendo, "Hyung?"
Kyungsoo seppellii la mano nella tasca frontale della sua felpa e sussurrò, "Jongin, cosa stai facendo qui fuori?"
"Huh?" Jongin si mise leggermente a sedere, guardandosi intorno. "Che diavolo sto facendo qui fuori?"
"E' quello che ti ho appena chiesto," disse Kyungsoo, e si sentì come se stesse per ridere, ma Jongin sembrava così perso e freddo che non poteva.
"Io—io lo so. Ma non lo so. Perché sono uscito?" chiese Jongin, e diede un'occhiata a Kyungsoo, sembrando così giovane e vulnerabile che Kyungsoo sentì l'improvvisa urgenza di stringerlo in un forte abbraccio.
Non lo fece.
"Credo che tu stessi di nuovo camminando nel sonno," rispose invece, avvicinaNdosi per prendere il braccio di Jongin. "Mi sono svegliato e tu non c'eri e la porta era aperta. Vieni, andiamo dentro, stai tremando come un pazzo."
Jongin inciampò nei suoi stessi piedi, sembrando indolenzito e scoordinato, e Kyungsoo lo guidò gentilmente verso la capanna. Entrò, e Jongin lo seguì, ma poi Kyungsoo si voltò e disse, "Prendi i tuoi vestiti, andiamo a farti fare una doccia. Hai bisogno di riscaldarti."
 
Jongin annuì ciecamente, poi camminò verso la sua valigia per armeggiare con un paio di pantaloni, una maglietta e dei boxer asciutti. Non aveva calze o scarpe addosso, dunque le prese Kyungsoo per lui prima di spingerlo di nuovo fuori verso l'edificio principale e i bagni. Dentro, aprì uno dei rubinetti al massimo livello di calore che pensava Jongin avrebbe potuto sopportare, e quando tornò fuori, vide Jongin in piedi con addosso solo i boxer bagnati, pronto ad abbassarli sui fianchi.
 
Fu un miracolo che Kyungsoo non si soffocò con l'aria e non morì proprio lì e in quel momento. Trattenendo uno squittio, cercò di dire, "Mettici tutto il tempo di cui hai bisogno, aspetterò fuori." prima di buttarsi praticamente fuori dalla stanza, infiammandosi così tanto che pensava che ci sarebbe stato fumo fuori dalle sue orecchie. Jongin svestito gli stava dando un'intera serie di immagini mentali non volute, e dovette premere la parte bassa dei suoi palmi sugli occhi e vedere le stelle per fermarle.
 
Un po' dopo —Kyungsoo aveva perso la cognizione del tempo— Jongin emerse, vestito in abiti asciutti e sembrando molto più vivo di com'era quando Kyungsoo l'aveva trovato. Il ragazzo più giovane sorrise timidamente, allontanando una goccia d'acqua dal suo naso. "Io, um—grazie, hyung." disse.
Kyungsoo deglutì e scrollò di dosso la gratitudine. "Ti senti meglio?" chiese.
"Sì," rispose Jongin, annuendo e sfregando i capelli con un asciugamano. "Anche se ancora tremante e esausto, in qualche modo."
"Allora torniamo a letto," disse Kyungsoo. "Ci vorrà qualche ora prima che gli altri si sveglino, in ogni caso."
Jongin annuì piano, ed entrambi camminarono verso la capanna in silenzio. Jongin si infilò nel letto riconoscente, avvolgendosi forte nella coperta, e Kyungsoo l'osservò con la coda dell'occhio. Il più piccolo stava ancora tremando, anche dopo la sua doccia calda —come se il freddo fosse penetrato più a fondo di quanto la doccia potesse raggiungere— e stava ancora tirando su col naso leggermente mentre si accucciò sotto le coperte.
 
"Hai—hai bisogno della mia coperta?" chiese piano Kyungsoo, esitante.
Gli occhi di Jongin si aprirono e sbatterono verso Kyungsoo, in sorpresa. "No," rispose, e Kyungsoo si sentì leggermente deluso, ma poi Jongin aggiunse, "Ho bisogno che tu venga qui e che mi riscaldi. Questo è quello che avrei fatto fare a Sehun, e tu sei il mio nuovo migliore amico, dunque la responsabilità ora è tua."
Kyungsoo deglutì nervosamente. "Sei serio?" chiese incerto.
Jongin annuì di nuovo, col volto serio. Spostò le coperte impazientemente.
Mordendosi il labbro, Kyungsoo si trascinò verso il ragazzo più piccolo, sdraiandosi esitante nel margine del suo letto. La cosa successiva che seppe, fu che Jongin stava sfrecciando verso di lui, avvolgendolo nella coperta e stringendosi contro il suo fianco. Kyungsoo rimase davvero immobile, non osando muovere un singolo muscolo, finché Jongin all'improvviso disse, "Hyung, girati verso quella parte," e punzecchiò un pochino la sua spalla.
Confuso, Kyungsoo fece come gli era stato detto, girandosi cosicché la sua schiena fosse rivolta a Jongin, e poi sentì Jongin premersi contro di lui, muovendo le dita nella sua maglietta, poggiando la fronte nell'incavo del suo collo e respirando aria calda contro la sua pelle. Le sue ginocchia combaciavano con la parte posteriore di quelle di Kyungsoo, e quest'ultimo si stava riscaldando velocemente, trattenendo il respiro mentre Jongin faceva tutto ciò che era in suo potere —in breve effettivamente abbracciandolo— per assorbire il suo calore corporeo. Il più piccolo sospirò soddisfatto.
 
"Così è meglio," disse, e Kyungsoo sentì sbuffi di aria nella nuca. "Grazie, hyung. Sai, per tutto."
Kyungsoo dovette deglutire forte prima di riuscire a dire, "non è niente, Jongin."
 
Prima che uno dei due potesse dire qualcos'altro, Jongin stava già respirando pesantemente, sembrando addormentato.
 
(Kyungsoo, d'altro canto, rimase sveglio finché i leaders delle capanne andarono in giro a svegliare tutti, quando Jongin finalmente lasciò la sua maglietta e si allontanò da lui, scivolando fuori dal letto prima che qualcun'altro potesse vederli, e Kyungsoo non riuscì a decidere se ne fosse riconoscente o deluso.)


 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: LastHeaven