Elle si trovava nella sua stanza, quella che l’aveva accolta quando si era svegliata con davanti Lucas e Paula. 
Aprì l’armadio in legno a due ante e non vi trovò dentro niente. 
Lo richiuse facendolo scricchiolare e andò alla finestra. Appoggiò le mani sulla lastra in marmo dal quale si elevava il vetro e guardò fuori.
I pallidi raggi del sole filtravano tra la leggere nebbia che copriva i tetti delle case. 
“S… signorina SilverHood” una piccola voce acuta interruppe i suoi pensieri.
Si girò di scatto, quasi inciampando su di sé e vide Teresa, la cameriera. 
Indossava un vestito sgualcito e sporco e una cuffietta bianca le copriva i capelli castani spenti. 
“Ehm.. Si?” si schiarì la voce la ragazza.
“La signora Paula la vorrebbe nella biblioteca, insieme a lei c’è il signorino BayRose, il signorino TowerWay e la signorina YoungLight.”
Di quei quattro nomi Elle riconobbe solo Paula. “Mi scusi, chi?” ripetè facendo finta di non aver capito. 
“La signora Paula, il signorino Lucas, il signorino Jason e la signorina Ebony.” si schiarì lei. 
“Oh, la ringrazio.” al che la sorpassò e scese le lunghe scalinate in pietra liscia e si diresse davanti al portone della biblioteca.
Si sistemò le gonne e bussò. 
Qualche istante dopo una voce le diede il permesso di entrare e così fece. 
La stanza era illuminata dalle stregaluci poste una su ogni colonna.
Al centro della stanza, dietro ad una scrivania in marmo, Paula stava sistemando delle scartoffie per fare ordine, Jason era in piedi accanto a lei, e stava parlando con Lucas.
Dall’altro lato di Paula Ebony si teneva un libro tra le mani.
Elle si avvicinò timida a loro, e si sedette su una poltrona posta davanti alla scrivania. 
Gli occhi di Paula puntati sui suoi.
“Scusa se ti abbiamo disturbata” iniziò lei “volevo parlare sul tuo futuro ora che sai cosa siamo e cosa sei tu. Il compito principale dello Shadowhunter è combattere, per questo riceverai lezioni da Rebecca. E’ la miglior combattente qui all’istituto” La rossa lanciò un’occhiata ad Ebony, che stava guardando come pietrificata verso il basso.
“Cioè? Cosa dovrò fare?” domandò
“Imparare e muoverti con velocità, avere i riflessi sempre pronti, usare le spade angeliche e le varie armi” una signora non avrebbe mai dovuto imparare quelle cose. Le ragazze non erano fatte per combattere, poi si ricordò di Rebecca. Sembrava così aristocratica ed elegante, ma lei era la migliore combattente dell’Istituto. 
“Comunque, tutto ciò è per proteggerti. Qui a Londra i vampiri ci odiano e continuano ad attaccare dei nostri compagni. Ben presto succederà qualcosa di grande e dobbiamo essere pronti. Tu soprattutto. Tuo padre conosceva il capo del clan qui a Londra dei vampiri, Samuel, e uccise la sua famiglia in un combattimento per gli Accordi. Dopo quell’avvenimento i vampiri di Londra hanno iniziato ad attaccarci. Spietati come non mai e pensiamo che Samuel voglia vendicarsi. Prima che sapessi tutto ciò eri al sicura, ora non più.” 
Si sentiva esplodere il cuore e il sangue nelle vene. 
Le girava fortemente la testa ed era confusa. Era ancora la realtà o era tutto frutto della sua immaginazione?!
“Ok” deglutì a fatica, in contrasto con il groppo che aveva in gola.
Prima che potesse aggiungere altro, la porta della libreria si spalancò ed entrò Rebecca.
Indossava dei pantaloni neri e una canottiera anch’essa nera. Alla vita una cintura con delle spade e pugnali e dei tacchi che rumoreggiavano ad ogni suo frenetico passo. 
“Ancora!” urlò lei. La sua faccia era una smorfia di rabbia e i capelli sciolti le svolazzavano ad ogni suo passo. 
Appoggiò una mano sulla scrivania e Elle vide i suoi occhi. 
Verdi, più verdi del solito e pieni d’ira.
“Un altro è stato ucciso. Frank ShadeWater. Dobbiamo andare”.
La rossa guardò i due ragazzi che all’entrata di Rebecca si erano messi sull’attenti.
Lucas iniziò a correre e ben presto uscì dalla stanza, seguito dal suo amico James. 
Paula si alzò. 
“Ebony rimani qui con Elle, noi torniamo subito” al che nella stanza rimasero solo loro due. 
“Che diavolo è successo?” le domandò vedendo la ragazza buttarsi stravolta sulla poltrona dove prima era seduta Paula.
“Hanno attaccato un altro Shadowhunter. Succede ogni giorno.” rispose lei chiudendo per un attimo gli occhi. 
Era calato un gran silenzio nella stanza, si sentì solo il tonfo del portone d’ingresso che sbatteva.
“Come mai tu non sei andata?” le domandò e subito dopo si rese conto che aveva creato una situazione imbarazzante per tutte e due.
“Sono debole, scarsa, sono sempre la prima che si fa male. Non vengo considerata molto” rispose con una grande amarezza nella voce. 
“Quando farò l’allenamento vieni anche tu.” propose la rossa “mi sento intimorita leggermente da Rebecca e ho la sensazione che sia molto severa” 
“Oh no, Rebecca non è così. Al contrario, è molto generosa, raffinata, buona, caritatevole, insomma stravedono tutti per lei, e poi è anche molto bella.” Ebony era chiaramente affranta, era lei che si sentiva intimorita da Rebecca.
“Che mi dici di Lucas e James?”
“Sono inseparabili, come fratelli, per questo sono parabatai. Sono uno l’opposto dell’altro. Lucas è schivo, irritante, ironico e un gran maleducato. Invece James è un po’ come Rebecca, stravedono tutti per lui” parlando di quest’ultimo uscì un sorriso dal viso di Ebony, anche lei stravedeva per lui. 

Angolo dello scrittore. 
Ecco il quarto capitolo, finalmente! 
Facendo il punto della situazione Elle si deve allenare, tutti tranne Ebony sono andati in missione e quest’ultima si viene a scoprire che è pazza di James. 
Come si metteranno le cose ora che Elle è all’istituto? 

Ps: ho chiesto di farm cambiare il nickname, quindi quando me l’approveranno sarò: _Chloe_Shadowhunters   ricordatevelo ;)