Era una grigia giornata di pioggia, dopo la tempesta il tempo sembrava essersi calmato, anche se piccole gocce fredde ancora si infrangevano al suolo.
Shuu era sulla cima della cascata, guardava l'orizzonte mentre il freddo e il bagnato lo facevano tremare. Ma non ci faceva caso, amava la pioggia, il colore grigio che assumeva il cielo e il fresco umido che impestava l'ambiente.
In quelle occasioni si sentiva realmente a casa, perchè si riconosceva nel tempo: pericoloso, pungente, grigio. Per questo si sentiva a suo agio sotto quelle cascate d'aqcua gelida. Concentrato com'era, nemmeno sentì il rumore di passi che lo stava raggiungendo.
-Non dovresti essere qui, ti prenderai qualcosa- Shuu sorrise, volgendo lo sguardo verso l'albino, distante pochi metri.
Hakuryuu non aveva tutti i torti, Shuu indossava solo la divisa della squadra, troppo leggera per quelle temperature.
-Sto bene, non sento freddo- rispose il moro, mentre l'altro si avvicinava.
-Allora perchè tremi? Sei anche tutto bagnato- osservò Hakuryuu, sbuffando. Shuu sorrise.
-E' questo il bello del prendere la pioggia, non credi? Sentire le gocce percorrerti il corpo, i brividi sulla pelle...
-Voglio vedere quanto ti piacerà ancora, dopo aver preso la febbre- commentò Hakuryuu, alzando gli occhi al cielo. Shuu rise, accorgendosi che in effetti aveva la pelle d'oca dappertutto. Si passò la mano sul braccio, fregandolo, così da mantenerlo più caldo. Hakuryuu se ne accorse. Si tolse il suo giubbotto bianco, quello di cui era immensamente geloso, e lo porse all'amico. Shuu lo guardò stupito. Mai il Drago Bianco aveva fatto toccare ad un comune mortale il suo prezioso giacchetto. Shuu sorrise e lo acchiappò, prima che l'albino potesse cambiare idea. Lo indossò, sentendosi subito meglio. Gli piaceva sentire quella stoffa leggera toccargli il corpo. E sapere che fino a poco prima lo stava indossando il biondino, lo faceva sentire al settimo cielo.
-Grazie Hakuryuu, è proprio bello questo giubbotto
-Lo so, Shuu. Sporcalo e sei morto- disse l'altro, pentendosi della sua buona azione. Shuu iniziò a ridere.
-Però devi ammetterlo, sto proprio bene
E fu così che il corpo di Shuu cadde “accidentalmente” nel fiume.

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