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Autore: madewithasmile    26/07/2014    2 recensioni
Qual è la linea sottile tra amicizia e amore?
In bilico c'è Federica, innamorata del suo migliore amico.
E poi c'è Gabriele, il migliore amico, all'oscuro di tutto.
L'amicizia si può trasformare in amore? O è sempre stato amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Gabriele combina danni, Federica li peggiora e li incasina. Sono una coppia ben assortita. Lui con il suo ex amore, lei con la sua cotta-chiodo scaccia chiodo.

Lele non voleva creare problemi e far seccare Fede, ma lei, gelosa nell'animo, non riesce a sopportarlo, si sente minacciata da una donna che pochi mesi prima aveva rubato il cuore di Lele. E Francesco sembra essere capitato nel posto giusto al momento giusto. Vendetta? Come al solito se ne pentirà.

 

Camminiamo in silenzio, Francesco pericolosamente vicino a me e io che cerco di allontanarmi. Sembra confuso da questo mio comportamento, ma non voglio creare stupide situazioni. Caffè tra amici. Come Ludovica e Gabriele. Abbasso lo sguardo nervosa e arrabbiata. Francesco se ne accorge.

<< Allora dimmi cosa è successo e perché sei vestita con una maglietta troppo grande per te? Immagino c'entri il tuo ragazzo, sia per la maglietta, sia per la rabbia. >>. Mi domanda appena ci sediamo.

Per prendere tempo giocherello con un tovagliolo.

<< Ho letto dei messaggi in cui messaggiava con una ragazza che gli piaceva prima e si dovevano prendere un caffè insieme, ero a casa sua e quindi ho avuto il tempo di mettermi solo i pantaloni e andarmene incazzata. >>. Mi accorgo prontamente che la frase finale fa pensare ad altro, penso di dovermi giustificare, ma alla fine è normale, anche se non è successo niente. Lascio intendere quello che vuole, al momento la mia testa vaga altrove.

<< Vabbè alla fine se non li ha cancellati vuol dire che non voleva nasconderti niente. Voi donne avete questo difetto, pensate subito male, non provate a ragionarci su. Vi fate i peggiori film mentali. Non so cosa vi prende. >>. Lui si che ci capisce.

<< Ma visto che sapete come siamo, evitate dannazione. Perché andarsi a prendere un caffè con lei?! >>. Guardo la mia tazzina e penso che alla fine io sto facendo la stessa cosa. E iniziano i sensi di colpa.

<< Non vuol dire niente prendersi un caffè insieme. Alla fine anche noi ci stiamo prendendo un caffè, ma questo non vuol dire niente giusto? O per lo meno non posso farlo valere come qualcosa. >>. COSA? Faccio finta di non sentire, meglio. Mi sto per cacciare in un grosso guaio, me lo sento.

<< Si ma è diverso, lui aveva implicazioni sentimentali con questa ragazza. Hai prendente le cotte? Ecco. Lei prima l'aveva rifiutato, ora invece sembra cercarlo come una pazza. E' mio, cavoli. Solo mio. >>. Mi accorgo mentre dico queste parole, che è vero. Lui vuole me, sta con me. Non lei. Noto come Francesco mi guarda con dolcezza. Mi alzo di scatto e faccio per pagarmi il caffè, quando mi blocca e mi dice di andare. 

<< Questa volta offro io, sono un gentiluomo che salva le donzelle smarrite. Sappi che appena farai pace con lui, voglio i meriti. >>. 

<< Grazie di tutto, davvero. >>. Lo abbraccio di slancio, capendo che si sta comportando davvero come un gentiluomo.

 

Esco fuori dal bar e corro verso casa di Lele, nel frattempo sento il cellulare suonare.

Un messaggio:

" Spero ti sia divertita con lui. TU il caffè lo puoi prendere con lui vero? Fanculo. " 

Cazzo, cazzissimo. Ma perché sono stupida.

Provo a chiamarlo a ripetizione, non mi risponde.

Citofono, non mi interessa se c'è il padre, in questo momento penso solo a Lele.

" Chi è? " Risponde una voce metallica al mio citofonare incessante.

" Sono Federica, devo parlare urgentemente con Lele e non ho intenzione di andarmene senza averci parlato." Posso dire addio a future amicizie con il padre di lui.

" Sali, voi giovani cosa avete in testa non si può capire." Sento sempre di più la voce allontanarsi.

Salgo correndo e mi trovo la porta aperta senza nessuno. Il padre ha capito. Vado nella stanza di Lele, apro la porta e lo trovo intento ad ascoltare la musica con le cuffie sdraiato sul letto. Mi siedo accanto a lui.

<< Lele possiamo parlare? >>. Si gira lentamente, come se riconoscesse il mio tocco, si toglie le cuffiette e si solleva con le braccia per poter essere più vicino alla mia faccia.

<< Vai via, non c'è niente da spiegare. Qui quello cornuto sono io. >>. Gli tiro uno schiaffo in faccia senza pensarci.

<< Cornuto? Cretino, sai quanto io tenga a te. Ho sbagliato lo ammetto, ho reagito male. Ma lei mi fa sentire inferiore, tu l'hai venerata e bramata. E per me non l'hai fatto. Sono gelosa di lei. Molto. E non ho ragionato più. Perché quando si tratta di te, io impazzisco. Sei mio e basta. E con Francesco ti giuro che ho preso solo un caffè. E' stato lui a farmi capire che mi stavo comportando da cretina. Che non c'è niente di male a prendersi un caffè tra amici, come abbiamo fatto io e lui. Il destino Lele, credimi, l'ho incontrato per strada e vedendo la mia faccia mi ha fatto parlare. E ho capito di aver esagerato. Infatti sono subito corsa da te. Io ti amo. Si ti amo. >>. Lo guardo dritto negli occhi, cercando di trasmettergli quello che provo.

Lui non parla, è senza parole. Mi bacia. Non fa altro. Nonostante siano qualcosa di meraviglioso i suoi baci, io voglio una risposta. Insomma gli ho confessato il mio amore, cosa che ho fatto sempre io tra parentesi, gli ho detto ti amo.

<< Sei una stupida, anche io ti amo. >>. Ok, ora ci possiamo baciare. Gl salto addosso nemmeno mi avesse detto "ti voglio sposare".

<< Quindi abbiamo fatto pace? >>. Gli dico fra i baci. 

<< No, sono ancora geloso e seccato e poi se la ricompensa è questa, meglio essere seccati con te. >>. Si, abbiamo fatto pace.

 

Dopo molte ore a fare pace, gli arriva un messaggio. Mi chiede di leggerlo. E' Ludovica. Apro.

" Ei, per quel famoso caffè?" Il tempismo di questa donna è allucinante.

<< Fefè rispondi tu. >> Mi guarda sorridendo e io non me lo faccio ripetere due volte.

" Ei Ludovica, sono Federica. Lele dice che se vuoi possiamo prenderci un caffè tutte e tre domani mattina. Ti va?;) " Muaaahhahahha. Faccio davvero la risata malvagia e rido con Lele, che invia il messaggio. 

" Mi dispiace domani non posso. Facciamo un' altra volta, magari solo io e te! ". Bastarda traditrice. Meno male che eravamo amiche.

Stavolta risponde lui : " No mi dispiace sono sempre con la mia dolce metà, prendere o lasciare." Ma io lo amo.

Non arriva nessuna risposta. Ha capito, mi sa e anche io. Niente gelosie immotivate.

 

Mentre siamo immersi in un abbraccio pacificatore, entra suo padre. Mi stacco subito da lui e mi ricompongo. Padre e figlio ridono, mentre io divento rosso pomodoro.

<< Federica sono stato anche io giovane, non mi sconvolgo. >>. Sotterratemi.

<< Mmm, già. >>. Dico qualcosa senza senso, ma l'imbarazzo ha la meglio.

<< Comunque ti volevo chiedere se volevi rimanere a cena, anche perché siamo solo noi due, perché sua madre è fuori con le amiche, quindi un po' di supporto femminile culinario può farci bene. >>. Non credo alle mie orecchie. Ho sentito bene? Miracolo. Sta finendo il mondo? I Maya avevano ragione?

<< Si certo, mi farebbe molto piacere. >>. Esce dalla stanza contento e io mi volto, non capendo il cambiamento, verso Lele.

<< Gli ho parlato, domani mattina ti racconto. >>. Wow. Giornata delle rivelazioni.

 

Comunque è vero, i maschi non sanno cucinare. 

  
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