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Autore: IBelieveInMySelf    26/07/2014    1 recensioni
-Perchè la nascondi da me? io e te amiamo la stessa cosa-
-No, tu ami il suo corpo, io amo lei-
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Lei: Selene Jane Thompson
Lui: Justin Drew Bieber
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-Mi dispiace... non ci sono riuscito...-
-A fare cosa?-
-A proteggerti-
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hope mi sta facendo una treccia ai capelli, quando sento la porta della stanza d'ospedale dal quale oggi, finalmente, mi dimettono, aprirsi. In un nano secondo Justin mi compare davanti
-Buon compleanno!- esclama
Rido, sembra un bambino. Lui si china su di me per baciarmi
Mia sorella tossisce -Vi ricordo che io sono ancora nella stanza-
Justin si stacca sbuffando
-Muoviti a finire questa treccia- le dico
-Che impaziente che sei sorellina! ecco, ho finito-
Senza aggiungere altro esce dalla stanza
-Finalmente- dice Justin prima di baciarmi di nuovo
Mi fa scendere dal letto e mi stringe forte ai fianchi, per paura che cada o senta dolore. In questi giorni mi fa fare meno sforzi possibili. Io stringo la sua maglia e assaporo le sue labbra. 
-La mia piccola 18enne- dice lui staccandosi
-Perchè hai smesso di baciarmi?- mi lamento
Appoggia la fronte sulla mia -Oh amore mio, vorrei farlo per sempre, ma abbiamo un aereo da prendere- 
-Dove andiamo?- chiedo
-Torniamo a casa- risponde -Finchè non starai meglio non ti permetterò di continuare il film o fare qualcosa di faticoso, lo sai-
Annuisco e lui mi molla per prendere il mio borsone, che contiene i vestiti che ho usato durante la mia permanenza in ospedale (che è durata una settimana). 
Non ho camminato molto in questo periodo, dato che quando mi muovo continuo a sentire dei dolori al ventre. Rimango ferma, perchè ho paura di non avere nessuno accanto.
-Arrivo subito piccola- dice Justin, notando che non mi sono mossa
Finisce di mettere tutte le mie cose nel borsone, poi torna da me. Mi prende per i fianchi, in modo da essere dietro di me e cominciamo a camminare verso la porta, lentamente.
-Justin.. fa male..- sussurro dopo qualche secondo
-Tanto?- domanda preoccupato
-Non tantissimo.. ma fa comunque male- rispondo
Sospira -Riesci ad arrivare in corridoio? subito qui fuori ci sono delle sedie-
Annuisco piano. Lui sposta una mano dal mio fianco al mio ventre. Quando ricominciamo a camminare metto la mano sopra la sua e cerco di distrarmi dal dolore. Ma non è che abbia molte cose con cui distrarmi... 
Le tre sedie fuori dalla mia camera sono occupate da Kenny, Alfredo e Scooter, ma appena quest'ultimo mi vede si alza per lasciarmi il posto. Justin non mi lascia finchè non sono seduta
-Va meglio?- chiede
Annuisco e lui mi bacia la fronte. Arriva il dottore, che inizia a parlare con Justin, Hope e Pattie della mia salute, o almeno credo dato che non sto ascoltando. Afferro la mano di Justin, che è in piedi di fianco a me, e lui intreccia le nostre dita.
-Un'altra cosa- continua il dottore -Voi due- indica me e Justin -Tenete gli ormoni buoni per un po'-
Noi ridiamo arrossendo un po'
-Seriamente, è importante che l'utero di Selene si sistemi- dice -Poi potrete fare tutti i bambini che volete-
-Mi scusi, ma come pretende che la prendiamo seriamente se dice certe cose?- domanda Justin continuando a ridere
Il dottore sorride -Era per non farla troppo drammatica-
-Selene sente dolore quando cammina- dice Justin tornando serio
-Non c'è da preoccuparsi, è normale- lo tranquillizza il dottore -In ogni caso, adesso arriverà una sedia a rotelle in modo che non senta dolore da qui all'uscita dell'ospedale-
-Ma io non voglio una sedia a rotelle- dico
-Invece la userai- dice Justin
-Perchè dovrei?- domando
-Perchè te lo dico io- risponde in tono sgarbato
Rimango perplessa. Insomma, non ho detto niente di male! Lui non ha il diritto di rispondermi così!
Mollo infastidita la sua mano, guadagnandomi una veloce occhiata da parte sua. Avendo capito che mi ha turbata nessuno parla più, e il dottore se ne va, salutandoci.
Quando arriva la sedia a rotelle accetto un po' controvoglia il suo aiuto, mi siedo su di essa, e lui la spinge fino all'ingresso dell'ospedale. O meglio, l'uscita sul retro. Ci sono un po' di paparazzi/fans che hanno saputo che ero in ospedale e aspettano da giorni che io esca. Ma, ovviamente, preferiamo che nessuno veda niente.
Arrivati alla macchina, Justin mi aiuta ad entrarci e poi si siede di fianco a me. Davanti a noi si siedono Hope, Pattie e Alfredo. Guida Kenny, che ha al suo fianco Scooter. è una macchina con i sedili posteriori doppi, altrimenti non ci staremo tutti.
-Hey..- sussurra Justin dopo un po' -Mi dispiace.. non volevo risponderti in quel modo- gira il suo busto in modo da essere rivolto verso di me
Mi volto per guardarlo. Nei suoi occhi ha il tipico pentimento di quando mi fa arrabbiare
-Non volevo usarla perchè mi faceva sentire come se avessi qualche problema serio e io fossi una persona non capace di fare un cazzo- sbotto, ma mantenendo un tono di voce che senta solo lui
-Mi dispiace... ma non volevo che tu sentissi altro dolore- dice piano
-Non è che tu con quella risposta mi abbia fatto sentire altro- 
Si morde il labbro -Non volevo... scusami...-
Potrà anche farmi arrabbiata, ma ai suoi occhi da cucciolo non resisto.
Abbozzo un sorriso -Non importa-
-No, importa invece- mormora -Non voglio farti arrabbiare... per di più oggi... mi perdoni?-
Annuisco e gli do un bacio sulla guancia. Lui sorride e appoggia la schiena al sedile, in modo che io possa mettere la testa sulla sua spalla. Chiudo gli occhi quando sento che inizia ad accarezzarmi i capelli.
-La prossima volta che ti rispondo in quel modo puoi tirarmi un pugno- dice facendomi ridere
Infilo una mano sotto la sua maglia, per poter toccare la pelle del suo petto
-Amore, il dottore ha detto che dobbiamo tenere a bada gli ormoni per un po'- mi ricorda
Sbuffo -Ma la tua pelle è morbida-
-Ma così mi ecciti- ribatte
-E tu tieni buono il tuo amichetto- dico io
Lui ridacchia, ma poi mi lascia accarezzare i suoi addominali senza lamentarsi. Anzi, appoggia la guancia sulla mia testa e si rilassa
-Sono felice che tu sia fuori da quell'ospedale, fa schifo dormire senza di te-
-Posso dire lo stesso- mormoro 
-Non ti lascerò da sola nemmeno un secondo- dice -Te lo prometto-
Annuisco, spostando il naso vicino al suo collo per poter sentire il suo profumo.
-Ho avuto tanta paura...- sussurro
-Lo so piccola mia, lo so...-
Rimaniamo in silenzio a coccolarci per altri cinque minuti, finchè non arriviamo al nostro hotel. Ci fermiamo vicino all'entrata sul retro, ovviamente. Scooter, Alfredo e Kenny smontano dalla macchina. Justin mi molla un attimo per aprire la portiera
-Avete bisogno di una mano??-
Non sento la risposta, ma lui annuisce e la richiude 
-Dove stanno andando?- chiedo
-A prendere le nostre valigie- risponde -Così possiamo tornare a casa-
Sorrido, mentirei se dicessi di non essere felice. Lui ricambia il sorriso accarezzandomi la mandibola
-A quanto pare vedo che sei contenta- 
Annuisco, poi gli stampo un bacio sulle labbra. Lui non pare contento, infatti ricomincia a baciarmi, stringendo delicatamente il mio mento.
-Avete un sacco di tempo per sbaciucchiarvi quando saremo a casa- dice Pattie
-Mamma! è stata una settimana in un fottuto ospedale!- esclama Justin
-Justin, il linguaggio- lo riprende sua madre
Lui fa cadere la testa sulla mia spalla -Ho vent'anni-
-Non importa, sei mio figlio e io ti ordino di usare un linguaggio appropriato- ribatte Pattie
-Appropriato a cosa?- 
-Justin Drew, se non la smetti ti taglio il ciuffo- lo minaccia lei
Justin si mette le mani tra i capelli e appoggia il viso sul mio seno -Aiutami Selene-
Io rido -Pattie, non puoi privare tuo figlio dei suoi fantastici capelli-
-Non dire così cara, che poi il suo ego cresce- dice lei
-Scusa madre, intendi dire che non ho dei bei capelli?- chiede Justin alzando la testa dal mio petto
-No amore, hai dei bei capelli- risponde
Lui sorride soddisfatto e rimette la testa nella stessa posizione di prima. 
La rialza solo per un secondo-L'avevo detto che hai il seno morbido- sussurra al mio orecchio 
Ridacchio -Sì, ma non addormentarti-
-Non ti prometto niente- mi circonda i fianchi con le braccia
Dio santo, come si fa a non amarlo?! Inizio ad accarezzargli i capelli e a scompigliargli il ciuffo passandoci in mezzo le mani. Hope si gira verso di noi e sorride guardandoci
-Justin, sei stanco?-
Lui annuisce, senza dire niente
-Ha dormito pochissimo questa settimana- mi spiega mia sorella -Era troppo preoccupato per te-
Justin aumenta la presa intorno a me. Percepisco che la sua preoccupazione c'è ancora. Gli bacio la testa, tentando di tranquillizzarlo.
 Scooter, Kenny e Alfredo tornano con i nostri bagagli, accompagnati da un dipendente dell'albergo e, dopo averle messe nel bagagliaio, rimontano in macchina e ripartiamo. La nostra destinazione è, ovviamente, l'aeroporto.
-Jus..- lo chiamo quando arriviamo -Sei sveglio?-
Lui annuisce tirandosi su e strofinandosi gli occhi. Si stava addormentando. Sembra un bambino, è dolcissimo. Sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
Apre la porta, e immediatamente la sua guardia del corpo è di fianco a lui. Sento tutte le Beliebers urlare e vedo i flash delle macchine fotografiche
-Justin- gli prendo la mano -Io non... non voglio che vedano questo- mi indico il livido che ho sullo zigomo
-Non preoccuparti, ci penso io- mi tranquillizza
Scende dalla macchina, dando le spalle alla massa di gente che urla il triplo quando lo vede, e continua a tenere la mia mano. Prima di farmi uscire dice qualcosa alla guardia, che annuisce. Poi Justin mi tira a sè e tiene il mio viso vicino al suo petto, in modo che il mio zigomo non sia visibile alle Beliebers e ai fotografi. La guardia del corpo mi si mette davanti, per nascondermi ancora di più. Fortunatamente, la strada che divide la macchina all'entrata dell'aeroporto è veramente poca, perchè Justin cerca di andare più veloce possibile e il ventre mi fa sul serio male.
-Amore scusami- dice Justin abbracciandomi appena siamo dentro -Non volevo andare così veloce, solo che so che non ti piace stare in mezzo a quella confusione-
In effetti è vero, non sopporto tutti i flash e le urla. Ma, dannazione, il dolore deve ancora andare via. 
-Piccola, stai bene?- mi chiede
-Fa male- dico rimanendo appoggiata al suo petto
-Dio mio Selene, ti giuro che non volevo- dice mortificato stringendomi di più a sè
-Non importa- sussurro
-Sì che importa se stai male- ribatte -Dobbiamo fare il check-in.. ce la fai o vuoi che ti prendo in braccio?-
Ditemi se non è la dolcezza
-No, ce la faccio- rispondo, anche se non molto sicura
Lui sospira e si gira, dandomi le spalle -Dai, sali-
Si abbassa un po', permettendomi di salire sulla sua schiena, e poi mette le mani sotto il mio sedere per tenermi meglio.
Poi inizia a camminare verso in gate. Gli bacio il collo, come per ringraziarlo e appoggio la testa sulla sua spalla. Diciamocelo, io così sto molto più comoda.

Dopo due ore finalmente siamo in aereo. Justin è seduto vicino al finestrino, io al suo fianco. Mentre siamo in viaggio mi fa ascoltare della nuova musica a cui sta lavorando, e devo dire che mi sorprende ogni volta, perchè fa sempre meglio
-Tu hai un talento naturale- gli dico 
-Grazie amore- mi bacia la fronte -Cosa vuoi fare a casa?-
-Niente di faticoso- rispondo
-Ci inventeremo qualcosa- dice sorridendo
Tanto l'unico modo in cui voglio passare il mio compleanno e stando con lui.
  
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