27/07/2014
1 recensioniA Lisa che mi ha sostenuto in questa pazzia
Zayn Malik nelle pause durante i tour ama fare tante cose, ama disegnare stupidi ritratti simili più a cartoni animati che a persone vere proprie, ama leggere ogni tipo di libro, ama canticchiare i motivetti delle pubblicità più stupide, ama dormire - soprattutto se vicino a lui c'è Liam Payne il suo ragazzo da ormai più di due anni- ama giocare a calcio, anche se non è uno dei migliori giocatori di sempre, ama osservare le sfumature del cielo, ma la cosa che ama fare di più è aiutare le persone, ora che ha abbastanza soldi per vivere quattro vite ama aiutare i malati terminali, soprattutto i bambini, ama farli sorridere come se non ci fosse un domani.
Quando Zayn ha iniziato a frequentare il The Princess Grace Hospital in Nottingham Place era ottobre, le foglie cominciavano a cambiare colore per poi cadere dagli alberi, il cielo cominciava ad essere più grigio e il tempo cominciava ad essere più freddo. Zayn camminava a passo svelto tra i corridoi storcendo il naso per il forte odore di disinfettante, odiava gli ospedali, da adolescente ci era finito innumerevoli volte per colpa di alcune risse provocate dai suoi vecchi- e stupidi- compagni di classe, ma nonostante questi episodi non si era fatto scoraggiare e aveva cominciato a frequentare quella struttura tutte le volte a lui possibili. Quel giorno il ragazzo era di ottimo umore poiché Liam lo aveva svegliato con innumerevoli baci su tutto il viso facendolo sorridere di prima mattina -cosa che capitava raramente- così dopo una doccia veloce e una colazione fatta di fretta si era recato a quella struttura, a quel reparto che ormai conosceva come le sue tasche, entrato nel reparto 'malati terminali' si affrettò ad andare in pediatria, salutò Lis, volontaria come lui in quel reparto, con un sorriso smagliante e si recò dai suoi bambini, quelli che ormai lo conoscevano semplicemente come 'Zayn' e si sedette vicino a loro cominciando a raccontare le innumerevoli gaffe fatte dai suoi migliori amici meglio conosciuti come Liam, Harry, Louis e Niall.
Il moro con i bambini ci sapeva fare poiché aveva aiutato i suoi genitori a far crescere le due sorelle più piccole, aveva imparato innumerevoli trucchi del mestiere controllando quelle pesti di Safaa e Waliyha, aveva imparato a fare Ken il fidanzato storico di Barbie, aveva imparato a giocare a carte, aveva imparato addirittura a fare le trecce ai capelli... insomma aveva imparato moltissime cose e le stava mettendo in pratica con quei bambini.
Zayn amava passare il tempo con quei bimbi, ma a volte si sentiva impotente, ancora si ricordava il dolore che aveva provato alla morte di Tayler, ancora si ricordava lo sguardo spento dei genitori, la rabbia che aveva provato dentro di se, insomma, non era giusto! Come potevano delle creature così pure ed innocenti morire per una malattia così brutta e crudele? Più volte si era posto questa domanda senza mai trovarvi risposta. Il ragazzo aveva donato tantissimi soldi destinati a questa causa, ormai aveva conosciuto tutti i genitori di questi piccoli bambini e insieme a Lis aveva organizzato molteplici feste in loro onore, ormai Zayn era attaccato così tanto a questi bambini che non sarebbe più riuscito a farne a meno, non sarebbe riuscito a fare a meno agli occhioni dolci di Alison, agli abbracci soffocanti di Jake e David, al sorriso sdentato di Kayla, alle manine piccole di James, non sarebbe riuscito a sopravvivere a tutti quei bambini perchè ormai quei nanerottoli erano diventati il suo mondo e Zayn Malik senza di loro sarebbe stato perso.
Quando Zayn ha iniziato a frequentare il The Princess Grace Hospital in Nottingham Place era ottobre, le foglie cominciavano a cambiare colore per poi cadere dagli alberi, il cielo cominciava ad essere più grigio e il tempo cominciava ad essere più freddo. Zayn camminava a passo svelto tra i corridoi storcendo il naso per il forte odore di disinfettante, odiava gli ospedali, da adolescente ci era finito innumerevoli volte per colpa di alcune risse provocate dai suoi vecchi- e stupidi- compagni di classe, ma nonostante questi episodi non si era fatto scoraggiare e aveva cominciato a frequentare quella struttura tutte le volte a lui possibili. Quel giorno il ragazzo era di ottimo umore poiché Liam lo aveva svegliato con innumerevoli baci su tutto il viso facendolo sorridere di prima mattina -cosa che capitava raramente- così dopo una doccia veloce e una colazione fatta di fretta si era recato a quella struttura, a quel reparto che ormai conosceva come le sue tasche, entrato nel reparto 'malati terminali' si affrettò ad andare in pediatria, salutò Lis, volontaria come lui in quel reparto, con un sorriso smagliante e si recò dai suoi bambini, quelli che ormai lo conoscevano semplicemente come 'Zayn' e si sedette vicino a loro cominciando a raccontare le innumerevoli gaffe fatte dai suoi migliori amici meglio conosciuti come Liam, Harry, Louis e Niall.
Il moro con i bambini ci sapeva fare poiché aveva aiutato i suoi genitori a far crescere le due sorelle più piccole, aveva imparato innumerevoli trucchi del mestiere controllando quelle pesti di Safaa e Waliyha, aveva imparato a fare Ken il fidanzato storico di Barbie, aveva imparato a giocare a carte, aveva imparato addirittura a fare le trecce ai capelli... insomma aveva imparato moltissime cose e le stava mettendo in pratica con quei bambini.
Zayn amava passare il tempo con quei bimbi, ma a volte si sentiva impotente, ancora si ricordava il dolore che aveva provato alla morte di Tayler, ancora si ricordava lo sguardo spento dei genitori, la rabbia che aveva provato dentro di se, insomma, non era giusto! Come potevano delle creature così pure ed innocenti morire per una malattia così brutta e crudele? Più volte si era posto questa domanda senza mai trovarvi risposta. Il ragazzo aveva donato tantissimi soldi destinati a questa causa, ormai aveva conosciuto tutti i genitori di questi piccoli bambini e insieme a Lis aveva organizzato molteplici feste in loro onore, ormai Zayn era attaccato così tanto a questi bambini che non sarebbe più riuscito a farne a meno, non sarebbe riuscito a fare a meno agli occhioni dolci di Alison, agli abbracci soffocanti di Jake e David, al sorriso sdentato di Kayla, alle manine piccole di James, non sarebbe riuscito a sopravvivere a tutti quei bambini perchè ormai quei nanerottoli erano diventati il suo mondo e Zayn Malik senza di loro sarebbe stato perso.