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Autore: Ger97    27/07/2014    4 recensioni
Dal 1° Capitolo:
'Erano passati sei mesi.
Sei mesi da quando l'incubo di Slade era terminato.
Sei mesi dal finto 'ti amo'.
Sei mesi dal finto stupore sul volto di Felicity.
Sei mesi dalla finta convinzione con cui Oliver aveva pronunciato quelle parole.
Sei mesi in cui la città aveva provato rialzarsi.
La criminalità era in calo e la vita stava pian piano tornando quella di una volta.
Tante cose erano cambiate per Oliver.
Tante cose c'erano state da affrontare.'
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei mesi.

Erano passati sei mesi.
Sei mesi da quando l'incubo di Slade era terminato.
Sei mesi dal finto 'ti amo'.
Sei mesi dal finto stupore sul volto di Felicity.
Sei mesi dalla finta convinzione con cui Oliver aveva pronunciato quelle parole.
Sei mesi in cui la città aveva provato rialzarsi.
La criminalità era in calo e la vita stava pian piano tornando quella di una volta.
Tante cose erano cambiate per Oliver.
Tante cose c'erano state da affrontare.
La scomparsa di Thea, la morte di Moira, la partenza di Sarah.
Tutte cose che in un modo o in un altro erano state destabilizzanti.
Quella sera di sei mesi fa aveva ottenuto tante vittorie.
Ma anche altrettante sconfitte.
E Thea, Sarah e Moira erano solo una piccola parte di queste.
Ma forse la cosa più destabilizzante di tutte era stata un'altra.
Cominciata in partenza come un trucco, una finzione, e terminata come qualcosa di assolutamente vero.
Per sconfiggere Slade, Oliver, aveva dovuto fare molte cose di cui non andava fiero.
Aveva dovuto accettare aiuto da persone per nulla raccomandabili, come Nyssa e gli altri guerrieri della Lega degli Assassini, rischiare di mettere nei casini, di nuovo, il detective Lance e usare Roy come cavia per la cura.
Ma la cosa di cui andava meno fiero era quella di aver esposto Felicity a dei rischi inauditi.
Quando aveva visto la katana di Slade sfiorarle la pelle del collo avrebbe mandato tutto a puttane pur di vederla sana e salva tra le due braccia.
Avrebbe rischiato tutto.
Anche di non salvare la città.
Era stato quello il momento decisivo, ne era sicuro.
Il momento della verità.
E non solo per quanto riguardava la lotta contro Slade, ma anche e soprattutto per la sua di lotta.
Quella contro se stesso.
Contro i suoi stessi sentimenti.
Contro quelle cose che non voleva provare.
Ma che invece provava.
Quei sentimenti che ogni giorno lo consumavano un pò di più.
Sì, era stato decisamente quello il momento in cui si era reso conto di amare Felicity.
La paura di perderla, di non poter più stringerla, averla accanto a se.
La paura di non poterle più dire che non era una finzione.
Che non era stato solo un piano per ingannare Slade.
Che quel 'ti amo' non era per nulla finto.
Ma che all'interno di quelle due magiche paroline era racchiuso il segreto più grande.
Oliver Queen era ancora capace di amare.
Perchè amava lei.
Felicity Smoak.
 
 

Allora non era stato capace di aprirle il suo cuore.
Aveva deciso di ignorare, per l'ennesima volta, quei sentimenti.
Di far finta che non esistessero.
Li aveva semplicemente accantonati, facendo credere a Felicity che fosse stata davvero tutta una finzione.
Sei mesi erano passati.
Sei mesi d bugie.
Sei mesi di sguardi di sfuggita.
Sei mesi di sfioramenti casuali.
Sei mesi di finzione.
Di vera finzione.
Ma in quei sei mesi tante cose erano cambiate.
E la vita frenetica di Arrow che aveva spinto Oliver ad allontanare Felicity non c'era più.
Non c'era più alcun motivo per tenerla lontana.
Non c'erano pazzi con manie di vendetta.
Non c'erano spacciatori di Vertigo.
Non c'era più nulla.
Se non la paura che ancora aleggiava nel cuore di Oliver.
Una paura diversa però.
Non dovuta alla possibilità di perderla.
Piuttosto a quella di lasciarla arrivare fin troppo in profondità.
Nella profondità del suo cuore e della sua anima.
Si, non poteva negarlo.
Aveva paura.
Di esporsi.
Di rimanere ferito.
Di non essere capace ad amarla nel modo giusto.
Ma stavolta, avrebbe smesso di fare congetture.
Stavolta avrebbe agito.
Quindi, smise di osservarla solo per un minuto.
Il tempo necessario per riprendere il controllo di se stesso dopo quel suo lungo monologo interiore.
E poi lo fece.
Si alzò e le corse dietro bloccandola.
'Felicity'- richiamò la sua attenzione
La ragazza si voltò, rivolgendogli uno dei suoi soliti sorrisi.
'Si?'
'Ti andrebbe di venire a cena con me?'
Dopo un attimo di sorpresa, Felicity si riprese.
'Certo'
E sulla faccia di entrambi si aprì un sorriso sincero.
Sorriso che esprimeva chiaramente quello che balenò nella testa di entrambi.

'Finalmente ci siamo'- pensò lui.
'Era ora'- pensò lei.










Ok, non lanciatemi i pomodori.-.
Non so nemmeno io da dove sia uscita questa 'cosa'. Stamattina mi sono svegliata e ho trovato una valanga di spoiler con annesso il trailer della terza stagione (che mi ha mandato direttamente fuori di testa in 1 secondo) e non ho potuto fare a meno di buttarmi sulla tastiera e scrivere qualcosa, perchè altrimenti ad Ottobre non ci arrivo.
Ma passiamo ad altro perchè sono sicura che la mia pazzia non vi interessi.
Per quanto riguarda la storia, ho solo cercato di ricostruire i pensieri di Oliver del finale di stagione e collegarli con gli spoiler appena usciti.
Non sarà assolutamente una cosa lunga, credo ci sarà solo un altro capitolo, o al massimo, altri due.
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensiate, quindi recensite.
Ovviamente, anche le critiche sono ben accette:)
Un bacio, a presto!
  
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