Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Allygally    27/07/2014    7 recensioni
[Fred/Hermione]
Dal prologo: "Ascoltami, ti ricordi delle vacanze estive dopo che hai lasciato Hogwarts? ti ricordi di come stavamo abbracciati tutto il giorno, tant'è che tutti facevano fatica a capire chi era chi? beh se tu adesso non ti svegli mi condannerai per l'eternità ad essere uno stupido mollusco attaccato al suo scoglio quindi devi svegliarti per forza".
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I can hear your heartbeat
 
 
 
Prologo
2 Maggio 1998
Il primo istinto di Hermione fu di portarsi le mani all'addome, e solo dopo chiuse gli occhi.
Vento pulito le sfregava le guance. Ma lei non lo percepiva.
Aveva il volto rosso e bagnato dal sangue, incrostato da polveri e da sassi e dai resti dell'appena precedente esplosione. 
Si sentiva oppressa, e le mancava il respiro. 
Rimase ferma, immobile, con gli occhi chiusi, per qualche secondo, il necessario per recuperare la forza per alzarsi o almeno per muoversi. 
Il dolore che la invadeva si affievolì leggermente, ma notò che sulle sue gambe era presente un peso costante.
Così aprì piano gli occhi.
All'inizio la sua vista era talmente offuscata che la sua percezione del mondo si limitava a solo un fischio nelle orecchie, ma poi vide il cielo. E poi, spostando lo sguardo, il tetto del castello e le sue macerie.
E dopo ancora, sentì una mano che stringeva la sua, e un flebile colpo di tosse. In quel momento, solo in quel momento, si rese conto che era Fred Weasley il peso che la schiacciava.
Non riusciva ancora a muoversi. 
Poi sentì un urlo sferzare il suo offuscamento, e il peso le fu tolto dal corpo, per poi essere adagiato accanto a lei. 
Quello che vide furono due occhi sbarrati e un appena accennato sorriso sul volto del ragazzo che amava con tutto il cuore.
Si accorse che le loro mani erano ancora attorcigliate, così lei la strinse.
"Fred, tutto bene?" sussurrò, ma poi si rese conto di aver solamente mosso impercettibilmente le labbra. Non aggiunse altro: vide Ron, Percy e poi Harry, chini su di loro. Piangevano. 
"Fred, che è successo?". Strinse di nuovo la sua mano, ma lui non si mosse.
"Fred". Stavolta si girò sul fianco, e quello che vide fu solo sangue. Sangue ovunque. Lei era coperta dal suo sangue, sangue amaro e bollente, che usciva da un ampio squarcio sul suo stomaco. 
Trattenne il respiro, quasi a voler scoppiare, perchè scoppiare, come fuochi d'artificio, sarebbe stato più reale. 
"Fred". Lo scosse dalla spalla con tutte le forze che aveva in corpo. Lo supplicò di aprire gli occhi, quando lei, gli occhi, ce li aveva ben che serrati, mentre boccheggiava in cerca d'aria e di lucidità. Poi incrociò lo sguardo di Harry e vi lesse rassegnazione e dolore. Perché? Perché Ron e Percy stavano piangendo? Perché non riuscivano a capire che lei, Hermione, aveva la situazione sotto controllo?
Fece appello a tutta la sua forza e si chinò su di lui con la bacchetta in mano. Dopo tutti quegli anni, la medimagia non solo la conosceva, ma dominava tutti gli incantesimi e le fatture più importanti. Rimarginò la ferita disinfettata, dopo aver estratto la stanga di ferro che l'aveva provocata. Aspettò, sotto gli sguardi di tutti, ma non successe niente.
"Fred, mi dispiace per tutto quello che ho detto, ma adesso apri gli occhi ok? Amo te, solo te, Fred. Capito? ti amo tantissimo, per questo adesso devi svegliarti...".
Poi pensò ai momenti passati con lui, e ne avrebbe voluto avere altri centomila, perché per quanto intensi, erano troppo pochi.
"Ascoltami, ti ricordi delle vacanze estive dopo che hai lasciato Hogwarts? ti ricordi di come stavamo abbracciati tutto il giorno, tant'è che tutti facevano fatica a capire chi era chi? beh se tu adesso non ti svegli mi condannerai per l'eternità ad essere uno stupido mollusco attaccato al suo scoglio quindi devi svegliarti per forza".
Ma di nuovo, rimase immobile.
Lui avrebbe sorriso, se avesse sentito; per questo capì che non si sarebbe più svegliato, che non avrebbe mai più visto il suo volto strafottente e luminoso, che non avrebbe mai più saggiato le sue labbra, che non avrebbe mai più provato quella sensazione di essere cullata fra le sue braccia e che non avrebbe mai più fatto l'amore con lui.
Aveva cercato di mantenere la poca lucidità che le era rimasta, ma si arrese lasciandosi andare col volto schiacciato contro di lui e contro il suo profumo e tremò, tremò da capo a piedi e urlò, in mezzo ai singhiozzi e alle lacrime che avevano iniziato a scuoterla come pioggia e lampi e tuoni.
Perché adesso tutto era crollato. 
Si portò dolcemente le mani aperte sull'addome, quasi per custodire il piccolo esserino dentro di lei e pianse forte, perché suo figlio sarebbe nato senza aver mai conosciuto suo padre.
Lentamente capì che Fred era morto per salvarla, per spingerla via dalla traiettoria di quel pezzo di ferro destinato a conficcarsi nel suo torace lacerandolo in profondità. Se lei fosse stata a un metro di distanza, Fred sarebbe ancora vivo.
Non era giusto. Una manciata di secondi aveva avuto la meglio su anni e anni di sforzi, di felicità e di sofferenze mirate alla realizzazione di un sogno che era semplicemente svanito da un momento all'altro, lasciando solo una profonda cicatrice destinata a sanguinare. Si crogiolò nel più malconico sconforto e nel più asfissiante dolore, perché tutto ciò non era semplicemente accettabile.
Quindi in quel momento esatto non le importava di Harry e Ron che, nonstante le macerie sul viso e gli occhi in mille pezzi, tentavano di convincerla ad alzarsi. Non le importava dei lampi colorati in lontanaza, perché nonostante le luci verdi e rosse che illuminavano il buio, loro due rimanevano spenti, lei china su di lui, con l'orecchio poggiato sul suo petto per prendere in prestito un po' della sua calma.
Poi non capì se aveva solo immaginato o era accaduto veramente, che il suo cuore battesse.







***

Ciao a tutti! Mi sono finalmente decisa a scrivere una Fremione, dato che questa coppia mi è sempre piaciuta tanto.
Spero che il prologo vi sia piaciuto e abbia suscitato una minima curiosità, perché ci ho pensato per ore se scriverlo in questo modo o no ahahah.
Il primo capitolo sarà ambientato nell'anno del torneo tremaghi, per poi seguire un ordine cronologico a partire da quel momento.
Vabbé, non mi piacciono molto le anticipazioni! recensite se vi piace la storia o se avete qualche critica, sono aperta a tutto!

A presto c:
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Allygally