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Autore: hoon    27/07/2014    2 recensioni
Ciao a tutti mi chiamo Carlotta, ho 16 anni e abito a Milano.
In questa storia scoprirete come sono riuscita, dopo tanti ostacoli, a trovare l'amore della mia vita.
Dal primo capitolo:
-Dopo un pò la signora torna con un ragazzo alto, magro e muscoloso ma non troppo. Ha gli occhi verdi e i capelli castani come la madre. A pensarci è veramente carino.
-Quando rientriamo a casa mi catapulto nella mia stanza per chiamare Carla e raccontargli tutto.
“Pronto?”.
“Ciao Carla. Devo raccontarti di un nuovo ragazzo che si è trasferito accanto a me. Non indovineresti mai con chi è fidanzato!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Quando ci stacchiamo le mie guance cominciano quasi a bollire e non so più cosa dire.

Lui lo capisce e mi dice :”Mi dispiace, non dovevo farlo. So che per te sono solo un amico ma non ho saputo più trattenermi dopo tutto questo tempo”.
Non so cosa vuole dire con queste ultime parole ma non sto a pensarci troppo.

Penso a cosa rispondergli ma non riesco a pensare, sono confusa e sta per scoppiarmi la testa e in più le mie guance stanno andando in ebollizione.

“Ma capirò se mi dirai che preferisci rimanere amici”.

Una parte di me dice di provare a stare con lui, l’altre parte invece mi dice di rimanere amici e di non rovinare l’amicizia di una vita.

Però chissà potrebbe anche andare bene e potrei scoprire che lui mi piace sul serio.

“Proviamoci invece” mi sporgo verso di lui e lo bacio.

Ad un tratto squilla il mio cellulare ed è mio fratello.

“Cosa vuoi Gioele?”.

“Cosa voglio?! Sono le 20:15 e non sei ancora tornata a casa! La mamma è furiosa!”.

“Oh cazzo, sto arrivando digli che viene a dormire da noi Luca”.

“Va bene, muoviti”.

Metto il cellulare in borsa, prendo Luca per mano e andiamo verso casa mia.

“Oh Luca, come sono felice di vederti! Come stai? Hai avvisato tua madre?”.

“Salve signora, sto bene e… si ho avvisato mia madre” dice Luca con un sorriso a quaranta denti stampato in faccia.

Ci sediamo a tavola e cominciamo a cenare mentre parliamo del più e del meno.

Ad un certo punto Luca si alza in piedi e prendendomi per mano fa alzare anche me.

Gli lancio uno sguardo interrogativo ma lui si limita a rispondere con un sorriso.

“Signori Rossi, io e vostra figlia Carlotta volevamo mettervi al corrente di una cosa molto importante”.

“Diteci pure, ci state facendo preoccupare” dice mia madre.

“Io e Carlotta stiamo insieme” dice alla fine.

Mi mordo il labbro così forte che dopo poco comincio a sentire il sapore del sangue sulla lingua e gli pesto il piede e lui si lascia sfuggire un gemito di dolore.

“Ma che bella notizia! Sono veramente contento! Proprio come lo volevo io, un ragazzo educato e di buona famiglia” dice fiero mio padre.

“G-grazie papà” deglutisco a fatica, prendo Luca per mano e lo trascino in camera mia.

“Ehi amore, perché hai reagito in quel modo?”.

“Perche?! Perchè non ero pronta per diglielo! E poi avrei voluto farlo io!” dico sedendomi esasperata sul letto mentre mi scende una lacrima.

Lo so è esagerato piangere ma non volevo lo sapessero, non ora almeno.

Lui si siede accanto a me mi prende una mano e con l’altra mi alza la testa in modo che lo guardi negli occhi.

“Mi dispiace io non volevo, è solo che mi piaci da così tanto tempo che non ho resistito”.

“Non fa niente” dico singhiozzando.

“Ehi ehi ehi, non piangere” dice mentre con un dito mi asciuga le lacrime.

“Ti amo”.

“Anche io” si avvicina a me, mette una mano intorno alla mia vita e mi bacia dolcemente.

In quel momento apre la porta mio fratello.

Ovviamente la sfortuna è sempre dalla mia parte.

“Oh, scusate non volevo interrompervi. Volevo solo dare il mio pigiama a Luca” dice imbarazzato.

“Va bene grazie. Buonanotte”.

“Notte”.

Esce dalla stanza e sbatte la porta con violenza, cosa che fa quando è arrabbiato.

Ma perché dovrebbe esserlo? Alla fine non gli ho fatto nulla.

“Ok amore andiamo a dormire, domani sarà una giornata molto lunga”.

“Ma se domani è domenica!”.

“Appunto sarà una giornata lunga” mi bacia dolcemente e si sdraia.

Mi metto accanto a lui e ci addormentiamo abbracciati.

Mi sveglio in piena notte e decido di andare da Gioele per vedere cosa aveva prima.

Cerco di alzarmi senza svegliare Luca, e alla fine ci riesco.

Vado nella stanza di mio fratello e mi corico accanto a lui.

“Ehi che ci fai qua?” mi dice tutto assonnato.

“Sono venuta a vedere cosa avevi prima. Perché eri così arrabbiato?”.

“No, non sono arrabbiato. Ti stai sbagliando”.

“Sei mio fratello, ti conosco troppo bene. Dimmi che succede”.

“Il fatto è che tu sei la mia piccola sorellina e non riesco a vederti fidanzata, ti vedo ancora quella bambina che quando è nata ha portato il sorriso nella mia vita. Ma sei cresciuta e hai pure un ragazzo. Non potrò più averti tutta per me”.

“Aww, che dolce che sei. Ti voglio bene fratellone. E ricordati che sono e sarò per sempre tutta tua, fidanzata oppure no”.

Lo abbraccio e non ci stacchiamo più da quell’abbraccio fraterno pieno di dolcezza.

 
Angolo autrice: Ecco il terzo capitolo spero vi piaccia. A presto!
  
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