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Autore: Fanie33    27/07/2014    1 recensioni
Dal primo capitolo: "C'erano giorni, Kili lo sapeva, in cui certe idee nascevano così radicate nella sua mente che niente le riusciva a scacciare, tanto che perfino i suoi sogni ne portavano segni evidenti, e quello era uno di quei giorni."
Perchè, in fondo, cosa si può fare, quando un'inafferrabile consapevolezza si fa strada nella nostra mente? Anche se è sbagliato, mortamente sbagliato e folle, lei resta li, cattiva e inconfutabile. E allora, non resta che affrontarla.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Il ritorno a casa non fu mai così lento. Ad ogni albero si fermavano, si strusciavano e si baciavano come due ragazzini, e si nascondevano tra l'erba alta ridendo e baciandosi ancora.
«Sai che sei l'essere più bello che io abbia mai visto?» gli disse ad un certo punto Fili, guardando suo fratello negli occhi.
«Sai che è la stessa cosa che penso di te ogni mattina quando ti guardo dormire?»
Il biondo sorrise «sai che in realtà quando tu mi guardi io sono sveglio? Sai che io mi alzo ogni mattina prima dell'alba e saluto Thorin prima che esca di casa? Sai che torno in camera prima che tu ti svegli, ti sistemo le coperte e poi mi rimetto a letto, così che quando tu ti alzerai potrai rimboccarmi il lenzuolo come fai sempre?»
Kili lo guardò quasi deluso «sai che sei davvero diabolico?»
Fili gli si scaraventò addosso, spingendolo contro l'ennesimo albero «e tu sai che io ti amo?»
«E tu sai che io amo te?»
«E come potresti non farlo?» chiese il maggiore, baciandolo senza dargli il tempo di rispondere.

Arrivarono a casa che era buio, e Thorin li aspettava sulla porta, come sempre.
Kili entrò, come Fili gli aveva detto di fare, e andò subito in camera, mentre il maggiore si fermava in cucina con lo zio.
«È tutto a posto?»
«Si, è tutto sistemato.»
«Che cosa aveva?»
«Nulla. Gli serviva solo un po' di tempo per riordinare le idee»
«Bene. Va a dormire ora. Buonanotte»
Suo zio non poteva nemmeno immaginare quanto Fili fosse felice di obbedire a quell'ordine.

Kili lo aspettava sdraiato sul letto del fratello, e quando lo vide entrare fece una faccia seria, di quelle “sto per dire una cosa intelligente”.
«Prima che tu dica qualsiasi cosa, vorrei esporre le mie argomentazioni in merito» lo precedette Fili, ghignando malizioso, e si sfilò la tunica un attimo dopo, esponendo il torace agli occhi del fratello.
«Purtroppo, le tue argomentazioni mi fanno ben poco effetto, dato che le sfioro ogni mattina quando ti rimbocco le coperte. Quindi, ecco le mie: tu sei consapevole che se Thorin scoprisse cosa tu hai intenzione di fare, non solo non ci rivolgerebbe più la parola, ma con ogni probabilità ci sventrerebbe con un coltello da cucina?»
«E se io ti promettessi silenzio assoluto?»
«Direi, con totale modestia, che non saresti capace di mantenere questa promessa» sorrise Kili.
«Ma davvero?» Fili gli si avvicinò «vogliamo scommettere?» ormai gli era sopra, ma il fratello lo allontanò.
«No, non vogliamo. Ora tu ti metti buono buono nel tuo letto e dormi fino a domani mattina, e senza farti venire strane idee»
«Interessante...» disse il maggiore, assumendo un tono da vecchio saggio «ed esattamente, come potrei fare, se il mio letto è occupato da una creatura così... bella?»
Solo allora Kili si accorse che effettivamente aveva sbagliato letto, e arrossì di colpo.
«Beh» disse «magari possiamo fare finta che tale creatura non ci sia davvero...»
Fili non se lo fece ripetere due volte, e saltò nel letto insieme al fratello, abbracciandolo e baciandolo ancora. Il moro si sfilò la tunica, ma entrambi sapevano che quel gesto non aveva nessun secondo fine. Si sfiorarono a lungo, e le dita scivolarono avanti e indietro su tutta la pelle, percorrendo il profilo di tutti i muscoli, mentre le labbra si dischiudevano e le lingue si toccavano ancora e ancora.
Fili, che aveva desiderato quello che era successo quel giorno praticamente da sempre, non riusciva a crederci, e aveva ancora paura che il fratello potesse scomparire, che tutto potesse svanire come un sogno. Lo stringeva a sé e ne sentiva la pelle calda, e lo amava per questo, lo amava per ogni respiro, per ogni parola, per ogni gesto e per ogni piccolissima e stupidissima cosa che faceva. E ora che lo aveva per sé, temeva che qualcuno o qualcosa potesse mettersi tra di loro. Non lo avrebbe permesso. Mai. Ma non ci avrebbe pensato quella sera, non avrebbe infranto quello che poteva comunque essere solo un bel sogno con pensieri che non fossero per il fratello. Quella sera, lo avrebbe solo amato. Ci sarebbe stato tempo, un'eternità di tempo, per pensare ad altro. Dopotutto, loro ora avevano tutto il tempo del mondo.

Dopo un po', Kili appoggiò la testa sul petto del fratello, inspirando quel profumo che si era sognato così tante volte da averlo quasi reso parte di sé.
Si addormentarono così, abbracciati, e per una volta nessuno dei due fece sogni amari.

 

NdA

Qui non so se ci sia effettivamente qualcosa da dire... Resta solo che spero che a voi che la leggete piaccia quanto piace a me.
E niente, solo questo. Amateli!
A presto
Erin

   
 
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