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Autore: SynysterIsTheWay    27/07/2014    8 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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17° Maybe tonight I’ll call you,after my blood turns into alcool.






 
"Ordinai un altro giro di drink. Alzò il bicchiere e mi fissò mentre beveva un sorso. 
Aveva gli occhi blu e quel blu mi entrò nel profondo e lì restò. Ero ipnotizzato. Uscii da me stesso e mi tuffai in quel blu."
(Charles Bukowski)






A volte ci accontentiamo di ciò che abbiamo, senza minimamente pensare
che potremmo andare oltre ad ogni aspettativa.
Crediamo di aver ricevuto tutto dalla vita, quando in realtà, non è come speriamo.
Accontentarsi non ha mai fatto del bene a nessuno. Tutti abbiamo bisogno di sperare in qualcosa
di buono ma dobbiamo essere abbastanza forti da capire che ciò che abbiamo non potrebbe soddisfarci in alcun modo.
Ci convinciamo di essere donne ed uomini vissuti e di aver capito tutta dalla vita ed invece, ad un certo punto, non riusciamo
neanche più a capire chi siamo in realtà.
Siamo le persone che hanno distrutto il mondo per poi accontentarsi di una qualsiasi cosa pur di sentirsi amati.
Abbiamo così tanto potere, ma non lo sappiamo neanche sfruttare al meglio.
Se vogliamo, siamo abbastanza forti da dire basta ma troppo stupidi da accontentarci dell'amore di qualsiasi animale o bestia
che riesce a darci quel po' che potrebbe sembrare appagante.
Credetemi, non lo è mai.
E' per questo motivo che mi sono innamorata di Brian. Non potevo permettermi di sbagliare ancora, affondando nelle fauci
di una persona come mio marito che non ha fatto altro che trattarmi come un giocattolo,una bambolina in pezza.
Con Brian invece, sento che è tutto diverso.
L'amore lo percepisco, lo sento crescere dentro come non lo avevo mai sentito prima d'ora.
Non mi ero mai resa conto di quanto fosse semplice per me riuscire a "sentire" l'amore, prima di questo preciso istante.
Vedere Brian svegliarmi di prima mattina con un vassoio tra le mani che mi porge con delicatezza sulle gambe...beh, credo
che non possa esserci proprio nulla di meglio.
-Brian ma...- Provo a dire, ma il ragazzo mi zittisce all'istante.
-Se te lo stavi chiedendo, il capo tornerà stasera.- Mi precede il ragazzo.
Ed io che pensavo che potesse portarmi rancore dopo l'accaduto di ieri.
Osservo con attenzione il cibo riposto sul vassoio che emana un profumino a dir poco invitante. Ci sono dei cornetti che sembrano
esser stati appena sfornati, una tazza di caffè macchiato ed alcune brioches calde.
-Come mai siamo così gentili di prima mattina?- Domando al ragazzo, vedendolo poi abbozzare un sorriso.
Brian si sdraia sul letto, accanto a me, lasciandosi sorreggere dai gomiti.
-Mi andava di sorprenderti. Non l'avrei fatto per nessun altra, lo sai.-
-Si, lo so. Ma questa situazione a volte mi spaventa.-
-Perché?-
-Perché...non sembri un tizio così romantico come dimostri di essere.-
-In realtà non lo sono. Faccio solo ciò che sento e oggi avevo voglia di sorprenderti, tutto qui.-
-Beh...ti ringrazio allora.-
-Almeno, ci sono riuscito?-
Mi lascio sfuggire una leggera risata, riponendo i miei occhi in quelli del ragazzo.
-Si, dai, ti promuovo.- 
-Bene...-
-Però, devi sapere che non sono poi così golosa.- Continuo, osservando ancora queste brioches calde a dir poco
stuzzicanti.
-Non volevo di certo farti morire di fame.-
-Si ma di questo passo non riuscirò più a mangiare per una settimana intera.-
-Quanto esageri! E comunque, ho preparato tutto io o almeno ci ho provato.-
-Sono sicura che sarà tutto squisito...- Borbotto, mangiando un pezzo di cornetto che sembra quasi essere ghiacciato.
Sbarro di colpo gli occhi, tentando di mandar giù il boccone ma la mia gola non sembra voler ingerire il cornetto.
-Com'è?- Mi domanda Brian, speranzoso.
Mando giù il cornetto, rabbrividendo di colpo.
Credo che abbia sbagliato la lievitazione o roba del genere perché il cornetto non ha un sapore per niente gradevole.
-Buonissimo...- Sussurro, non riuscendo quasi a respirare per ciò che ho appena mangiato.
Cerco di non offendere Brian, consapevole del suo piccolo sforzo che in realtà mi ha reso comunque felice.
Lo ha fatto per me o probabilmente per farsi perdonare per l'accaduto della scorsa volta con la cena sulla spiaggia.
-Davvero? Cazzo, lo avevo detto a Maria che sono un cuoco nato!-
-Ehm, lei non ti ha aiutato a preparare...il cibo?-
-No, ho voluto fare tutto da solo ed i risultati sono piuttosto appaganti. Cazzo, non credevo di essere poi così bravo.
Credo che dovrei convincere Zacky ad aprire una rosticceria o che so io...-
Non lo starà dicendo sul serio spero. Inarco un sopracciglio ma resto comunque in silenzio osservando Brian sognare ad occhi 
aperti e vedendolo rilassato e spensierato.
-Ro...ro...rosticceria?- Domando, deglutendo ancora.
-No, okay, forse adesso sto esagerando ma...sono felice che il cornetto ti piaccia. Dai, continua a mangiare, guarda quante cose
ho preparato!-
-Ehm, no Brian è che...non ho molta fame oggi e...-
-Possiamo mangiare insieme se vuoi.-
-Ehm...ecco...-
Per fortuna, qualcuno è arrivato nel momento opportuno, salvandomi appena in tempo.
Il suono del campanello di casa proveniente dal piano inferiore ci fa improvvisamente sussultare.
Brian torna immediatamente serio, mentre io, avvolta tra le mie coperte, sto per alzarmi per andare ad aprire la porta di casa.
-No.- Sbotta Gates, prendendomi per il polso, incitandomi a restare a letto.
-Vado io, potrebbe essere pericoloso.- Continua il ragazzo, lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra per poi prendere tra le mani
la sua solita pistola.
Non sono in grado di dirgli niente, vedendolo correre verso la porta della camera ed uscire con una velocità assurda.
Chissà chi sarà a quest'ora del mattino, mi chiedo di continuo, fissando poi la tazza contenente il caffè macchiato.
Prendo la tazzina tra le mani, sorseggiando per un po' il caffè e rendendomi conto del fatto che almeno esso può salvarsi.
Continuo a bere con calma il mio caffè ma all'improvviso Jimmy apre la porta della mia camera, facendomi spaventare.
-Jimmy! Dovresti bussare prima di entrare!- Esclamo, coprendomi ancora il petto con il lenzuolo, consapevole di esser ugualmente coperta.
-Oh, scusami Haven, è che sto cercando Brian. Sai dov'è finito quel coglione?- Mi domanda James, restando in boxer.
E che boxer...mai avrei pensato che uno come lui potesse indossare delle mutande con dei cuoricini colorati.
Cerco di trattenere le risa, ricominciando a bere il mio caffè per poi rispondere al ragazzo dagli occhi azzurri.
-Si, era qui fino a poco tempo fa ma poi hanno suonato alla porta di casa ed è andato a controllare chi fosse.- 
-Ah, d'accordo, grazie per l'informazione.-
-Non c'è di che.- Ribatto, scoppiando improvvisamente a ridere.
E' più forte di me, non riesco proprio a trattenermi.
-Ma si può sapere che cazzo c'hai da ridere? Se fai anche tu delle strane osservazioni sui miei boxer, giuro che vi mando tutti
all'ospedale prima che possiate ricominciare a ridere.-
-Scusa Rev, era più forte di me.- Ammetto, asciugandomi le lacrime dagli occhi ed osservando poi Jimmy avvicinarsi un po' a me.
-Cazzo, brioches al cioccolato!- Esclama il ragazzo mentre all'istante i suoi occhi diventano come i suoi stessi boxer.
-No, ehm...Jimmy...- Provo a fermare Rev, ma lui prende subito una brioche, addentandola con velocità.
Vedo Rev cambiare totalmente espressione dopo aver masticato per un po' il cibo.
Come pensavo...Brian fa proprio schifo in cucina.
-Ma che schifo è mai questo?!- Urla il giovane, sputando a terra la brioche ingerita.
-Li ha preparati Brian...- Sussurro, vedendo Jimmy uscire di corsa dalla camera ed urlare dal corridoio.
"Brian, ma che cazzo ci hai messo in quelle brioches, la merda?!"
Scoppio di nuovo a ridere alle parole del ragazzo, sentendo poi delle altre urla, provenire dal piano inferiore.
E' Brian e sembra quasi impazzito.
















***







Indosso con velocità una canotta ed un pantaloncino nero, scendendo di corsa al piano inferiore
per poter capire cosa sta succedendo.
Scendo con velocità le scale di casa, ritrovandomi poi dinanzi alla porta di casa e osservando un clima
a dir poco rigido.
Zacky, Matt, Johnny e Jimmy restano in silenzio mentre osservano Brian che continua ad urlare contro
ad una persona che da qui non riesco ancora a riconoscere.
Mi avvicino ancor di più alla porta di casa, cercando di capire cosa sta accadendo,ma è quando vedo una donna dal volto
familiare piangere che inizio a sentirmi un tantino confusa.
E' la donna che ho incontrato ieri alla festa di anniversario dell'organizzazione.
-Brian, ti prego, lascia che ti spieghi come sono andate realmente le cose...- Sussurra la donna, posizionandosi
una mano sul cuore come se potesse rischiare di svenire da un momento all'altro.
-Non sei neanche degna di pronunciare il mio nome. Quello che hai scelto, dopo avermi abbandonato come un cane!- Ringhia
Syn contro la donna, sembrando totalmente un'altra persona.
-Ho dovuto farlo, non avevo altra scelta! Ti prego, figlio mio, perdonami!- 
Figlio mio?! Oh mio Dio.
Sussulto, avvicinandomi a Brian per cercare anch'io di tranquillizzarlo al meglio.
-Non ti perdonerò mai. Mio padre mi ha cresciuto, non tu. E' stato sempre lui la mia unica e sola famiglia ed adesso
non ho bisogno del tuo aiuto. Vattene prima che prenda la pistola dalla cintura.-

-Non lo farai...Brian, non farai mai del male a tua madre.-
-Posso pensarci però e non credo ti farebbe piacere.- 

Brian, ma cosa stai dicendo?
Non puoi rischiare di far del male alla donna che ti ha partorito.
So che non ne saresti capace.
-Me ne vado...ma ti prego, ripensa a ciò che ti ho detto.-
-Io non penso più a un cazzo. Tu ci hai pensato due volte prima di abbandonarmi? No cazzo! Lo hai fatto e basta ed ora mi ritorni
dopo tutti questi anni facendomi le tue scuse? Bene, te le puoi anche tenere. Addio.- 

Le parole così fredde e serie di Brian riescono addirittura a farmi rabbrividire.
Brian chiude la porta sbattendola con rabbia, grattandosi poi la nuca.
I suoi amici restano in silenzio sapendo di non potersi immischiare in questa situazione ma io devo aiutarlo.
E' vero, sua madre ha sbagliato...ma avrebbe potuto almeno ascoltarla.
-Hai ascoltato tutto?- Mi domanda, mentre Jimmy gli posiziona una mano sulla spalla.
-Si...- Ammetto, abbassando lo sguardo contro il pavimento.
-Bene. Sarò chiaro una volta per tutte, okay? Se quella donna prova a parlarvi, evitate anche solo di ascoltarla se necessario.
Se proprio dovesse infastidirvi con continue domande su di me ed altro, sparatele.- 
-Brian ma...- Prova a ribattere Matt, ma il ragazzo non gliene da l'opportunità.
-Niente ma. Non voglio più vederla per il resto della mia vita.- Continua Gates, con degli occhi feroci che riescono in qualche modo
a terrorizzarmi.
Spaventata, corro di nuovo verso le scale e me ne torno in camera, lanciandomi sul letto matrimoniale.
Continuo a tremare dopo aver sentito quelle parole fuoriuscire proprio dalla bocca del ragazzo.
Come può anche solo pensare di uccidere la propria madre? Perché continua a comportarsi in questo modo quando si lascia divorare
dall'odio?
L'istante dopo, sento la porta della camera aprirsi ma io decido di immobilizzarmi senza poter fare altrimenti.
Ora come ora, ho paura del contatto visivo con gli occhi di Brian.
-Se ti ho spaventata, non era mia intenzione...- Borbotta il ragazzo, avvicinandosi a me e sedendosi sul letto, proprio dinanzi
al mio corpo.
Io gli rivolgo uno sguardo abbastanza deluso ma cerco di non farglielo pesare.
-Perché le hai detto quelle cose orribili, Brian? E' pur sempre tua madre.-
-L'unica madre che io abbia mai avuto è stata May Lacroix. Nessun altro.- 
Scommetto che si stia riferendo alla madre di Nancy. Non avrei mai pensato che le sue origini fossero francesi.
Deglutisco, cercando di tenere a freno i miei istinti.
-Io non sapevo che quella donna potesse essere tua madre...ieri sera alla festa mi ha chiesto di te, ha capito che evidentemente
c'è del tenero tra di noi e mi aveva detto di essere una cara amica di tua madre. Non potevo di certo sapere che era proprio lei...-
-Non devi mai più rivolgerle la parola d'ora in poi, sono stato chiaro?!-
-Ma...Brian...-
-Cazzo, ho detto di no! Non voglio più vederla.-
-Se solo tu ascoltassi cos'ha da dirti, sono sicuro che capiresti molte cose che ora evidentemente non riesci a concepire. Sei solo
accecato dalla rabbia ma essa se ne andrà presto.-
-La odio da troppo tempo.-
-Lo capisco, ma sono sicura che se tu provassi anche solo a parlarle, potresti risolvere questo tuo conflitto interiore. Dammi retta,
è pur sempre tua madre.-

-Haven, devi starne fuori, lo capisci? Questa è la mia vita, non puoi permetterti di dirmi quello che devo fare!-
-Ma...io...stavo solo cercando di aiutarti...-
-Non ho bisogno del tuo aiuto. Anzi, se proprio lo vuoi sapere, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!- 
-Brian...- Provo ad accarezzargli una guancia ma lui allontana il suo viso dalla mia mano come se potessi ferirlo al solo tocco.
Sbarro gli occhi, notando una sua reazione che mi lascia completamente senza parole. 
Non si era mai comportato così nei miei confronti...non mi aveva mai detto queste cose che, in parte, credo mi abbiano rotta dentro.
Brian si alza di scatto dal letto, uscendo dalla camera con frustrazione e fin troppa rabbia dentro.
Io resto immobile sul materasso, fissando il vuoto dinanzi a me e lasciando che quelle parole continuino ad assillarmi la mente,
provocandomi sempre più dolore.
So che questa è la sua vita ma...stavo solo cercando di aiutarlo e fargli capire che dopotutto lei è pur sempre sua madre ed avrebbe
almeno potuto ascoltarla.
Ad esser sincera, non so se in questo momento mi facciano più male le sue parole o i suoi modi di fare.
-Haven...- Zacky entra improvvisamente nella mia camera in compagnia di Johnny.
Mi asciugo velocemente una lacrima cadente, sembrando il più tranquilla possibile.
-Oh, ragazzi...tutto bene?- Domando ai due, osservando i loro sguardi tristi.
-A dir la verità, stavamo per chiederti la stessa cosa.- Risponde Johnny, avvicinandosi a me insieme a Vee.
-Dove sono gli altri?-
-Sono con Brian, stanno cercando di tranquillizzarlo.- Risponde Zacky questa volta, sedendosi sul letto.
-Io ho provato a farlo ragionare...ma non è servito a nulla. Lui non capisce che io non sono una di quelle ragazze che non 
sente nulla. Io il dolore lo percepisco bene e vederlo mentre continuava a dirmi di restare fuori dalla sua vita non ha fatto altro
che rompere qualcosa dentro di me. Adesso si che odia anche me.-
Spiego con tristezza, vedendo i ragazzi offrirmi il loro
appoggio.
-Ma no Haven, stai tranquilla. Brian non voleva di certo ferirti...a volte credo che dovrebbe imparare a controllarsi.- Mi dice
Vee, rassicurandomi.
-Brian ha sempre temuto che questo potesse accadergli un giorno. Se si comporta così è perché ha paura di sapere la verità 
o forse ha troppo odio dentro da non riuscire più a controllarsi.- Continua il nanetto, mentre io non faccio altro che sentirmi
in colpa.
Forse sono stata troppo opprimente nei suoi confronti.
-Io...devo parlargli.- Mi alzo di scatto dal letto ma i due ragazzi mi fermano all'istante.
-No, lascialo stare per un po'. Ha bisogno di riflettere e noi non possiamo far altro che stargli accanto e lasciargli
il tempo per pensare. Fidati di noi Haven, capirà da sé.- 
Annuisco alle parole di Vee, osservando poi Jimmy e Matt entrare anche loro nella stessa camera ma sdraiandosi sul letto, sentendosi
distrutti.
-E Brian?- Domanda Johnny a Shads e Rev vedendoli poi fissare il soffitto.
-Aveva bisogno di restare solo.- Continua Matt, facendomi preoccupare ancor di più.



















***











Sono rimasta tutto il giorno con i ragazzi e dopo un po' ci hanno raggiunti anche le ragazze.
Siamo stati insieme ad attendere notizie di Brian ma lui non mi risponde neanche al cellulare. Lo avrò chiamato
un milione di volte mentre lui non si decide neanche a riattaccare.
-E' stata tutta colpa mia...non avrei mai dovuto assillarlo in quel modo.- Ammetto, ma ben presto Hayley mi da
uno schiaffetto dietro la nuca.
La ragazza ricomincia con il solito linguaggio dei segni e Helena prova ad aiutarmi a capire.
-Ha detto che sei una stupida se pensi che sia stata colpa tua. Dice che tu hai solo cercato di aiutarlo e che è lui a doversi
calmare un po'. Ha aggiunto che sembra una donna con le mestruazioni.- 
Tutti scoppiano a ridere dopo che Helena ha interpretato ciò che cercava di dirmi Hayley ma io non riesco a ridere
in alcun modo.
Ho una brutta sensazione, come se potessi smettere di respirare da un momento all'altro.
La sensazione che continuo a sentire mi preme nello stomaco e mi fa sentire decisamente peggio.
-Basta, io vado a cercarlo.- Sbotto improvvisamente, alzandomi dal divano.
-Haven, dai tempo al tempo...vedrai che tornerà.- Mi dice Jimmy.
-Non ho alcun'intenzione di aspettarlo fino a domani mattina.- 
-Tesoro, sei proprio sicura di volerlo cercare? Quel disgraziato adesso sta davvero esagerando! Deve tornare
da te strisciando!- Continua Helena più furiosa di me.
-Certo che non ti facevo così guerrigliera eh Helena! Povero Matt se deciderà di sposarti.- Alle parole di Zacky, tutti
ricominciano a ridere mentre io mi limito ad osservarmi allo specchio per assicurarmi che sia tutto a posto.
-La amo anche se è così.-
-Cosa intendi, scusa Matthew?- Helena incenerisce Shads con lo sguardo mentre lui la prende e la bacia
con passione.
Certo che sono davvero stupendi insieme. Mi stupisco anche nel vedere Hayley ed il nanetto baciarsi con dolcezza...credo
che finalmente abbiano deciso di fare coppia fissa.
-Fate proprio schifo.- Borbotta Rev, facendo ridere Zacky accanto a lui continuando ad indicare le coppiette.
-Tuttavia non andrai a cercarlo da sola Haven...veniamo noi con te.- Dice Matt, offrendomi il suo aiuto.
-No, no...- Provo a dire ma Jimmy si alza di scatto anche lui dal divano rimettendosi la cintura con le pistole tra i pantaloni.
-Non penserai mica che ti lasceremo girovagare per la città da sola?- Continua Zacky, mentre io mi limito a ringraziarli
tutti.
Mi offrono sempre il loro aiuto come se davvero facessi parte della loro famiglia.
Tutti usciamo di casa rifugiandoci nelle varie auto per cercare Brian.
Io mi dirigo verso l'auto di Jimmy sperando che questa brutta sensazione possa passare in fretta.
Jimmy mi sussurra di restare tranquilla e che non si sarà cacciato di sicuro nei guai ma io stento a crederci.
Solitamente, le mie sensazioni non sbagliano mai.




















***












Abbiamo girovagato per tutta Huntington Beach, senza alcun risultato.
Il mio cuore non ce la fa più di sopportare tutto questo. Non mi ero mai sentita così male
in tutta la mia vita.
-Non avrei dovuto...non me lo perdonerò mai.- Continuo a ripetere, posizionandomi una mano sulla fronte.
-Dai Haven, stai tranquilla, vedrai che lo troveremo. Non può essersi allontanato dalla città...- Mi consola Rev, mentre continua
a guidare con velocità la sua auto.
-Non mi perdonerà mai...-
-Ti stai preoccupando di una cosa che non hai fatto. Haven, ti sei solo preoccupata per lui ed hai cercato di aiutarlo e fargli
capire quale sarebbe stata la cosa giusta da fare.-
-Si ma...allora perché non è ancora tornato a casa? Stiamo girando da ore ed ancora non lo abbiamo trovato!-
Jimmy sta per rispondermi, ma il suo cellulare squilla all'improvviso e leggo nei suoi occhi la speranza che sto cercando anch'io.
-Pronto? Brian? Ah no, sei tu Helena...-
Sbuffo, sentendomi così stanca di tutta questa situazione che preferirei di gran lunga addormentarmi e non svegliarmi mai più.
-Al Vegas? Si sarà di nuovo ubriacato come al solito! Okay, dirigiamoci verso il bar...a dopo.- 
-Hanno notizie di Brian?- Domando a Jimmy, vedendolo poi accelerare.
-Si, Helena aveva chiamato al bar per sapere se era lì e Donald, un barista, le ha detto che lo aveva visto ubriaco cinque minuti fa.-
-Ubriaco?!-
-Si. Come al solito...ma questa volta gliene do di santa ragione!-
-Portami da lui...-
-E' ciò che sto facendo...-
-Jimmy?-
-Mh?-
-Adesso si che ho paura.-













***









Arrivati al bar, io e Jimmy scendiamo con velocità dall'auto osservando poi le auto dei nostri amici parcheggiare.
Helena ed Hayley mi affiancano con velocità mentre entriamo nel bar e cerchiamo Brian ovunque.
-Il tuo ragazzo è proprio un idiota Haven, non c'è che dire.- Sbotta Helena mentre noi tre continuiamo a cercarlo
ma senza trovarlo da nessuna parte.
Hayley chiede con i suoi soliti gesti ad un ragazzo abbastanza alto dai capelli rossi che però non sembra neanche
averlo visto qui in giro.
Io comincio a tremare, complessandomi di continuo senza riuscire in alcun modo a tranquillizzarmi.
Hayley mi prende una mano e la stringe sempre di più per darmi sicurezza.
In questo preciso istante però, io non riesco a calmarmi in alcun modo. La brutta sensazione persiste ed i miei occhi non vogliono far
altro che scorgere la sua figura probabilmente accanto a qualche bancone mentre continua a scolarsi un'intera bottiglia di birra.
Helena chiede informazioni ad un altro ragazzo che dovrebbe essere proprio quel Donald di cui mi parlava prima James.
Dopo essersi assicurati che il capo non sia nei dintorni, i ragazzi ci raggiungono.
Quel Donald dice ad Helena di averlo visto entrare in una delle camere del bar create appositamente per i clienti del locale
che hanno voglia di scoparsi le varie spogliarelliste.
I miei occhi iniziano a diventar lucidi e a pizzicare mentre Helena mi rivolge uno sguardo preoccupato.
I suoi occhioni dorati mi incitano a mantenere la calma ma non ci riuscirò mai.
Hayley mi riacciuffa la mano ed insieme saliamo delle scale che ci portano ad un piano superiore del bar.
Non ero mai stata qui e non credevo neanche che questo posto fosse circondato da muri rossi come il fuoco.
Una luce gialla illumina il corridoio mentre noi continuiamo ad osservare le varie camere aprendo poi la prima.
-Tutto okay, Haven?- Mi domanda Helena, vedendomi deglutire.
-Apri questa fottutissima porta.- Sbotto, osservando la ragazza aprire la porta per poi vedere Nancy sussultare con un lenzuolo
rosso che le copre il corpo perfettamente nudo.
In questo preciso momento, avrei preferito esser cieca per non vedere Brian dormire accanto a lei, come un ghiro.
Attorno alla sua vita c'è solo un misero boxer mentre quando apre gli occhi, sussurra qualcosa del tipo "Amore mio..." rivolgendosi
a me.
Ha la voce impastata dal sonno e dall'alcool mentre Nancy accanto a lui si limita a sorridermi come se volesse quasi sussurrarmi la sua
vittoria.
Chiudo di scatto gli occhi, mordendomi le labbra e lasciando scivolare le lacrime salate sul mio viso.
-No Haven, non qui...- Mi dice Zacky, trascinandomi fuori dalla camera ed assistendo al mio dolore.
Mentre sto per uscire dalla camera però, osservo Jimmy prendere Brian e sbatterlo con prepotenza contro il muro.
-Ma cosa cazzo hai fatto?! Brian cazzo, ti rendi conto di ciò che hai appena avuto il coraggio di fare?- Urla Jimmy al suo migliore amico,
dandogli uno schiaffo contro il viso ma vedendolo poi ridere come un perfetto idiota.
E' ancora ubriaco fradicio ma ciò non lo discolperà da ciò che mi ha fatto.
Helena ed Hayley provano ad allontanare Jimmy da Brian per evitare che possa davvero ucciderlo di botte mentre i miei occhi
scorgono il telefonino di Brian situato proprio sul comodino.
Il suo cellulare segna tutte le mie chiamate perse.


























NOTE DELL'AUTRICE.

Buona domenica (o quando starete leggendo il capitolo) guys!
Come vedete, ho aggiornato prima del previsto sperando di avervi fatto una bella sorpresa.
E' così, vero?
Okay, adesso la smetto di fare la cogliona e passiamo subito al capitolo!
Un capitolo triste direi. Dopotutto, sono o non sono io l'autrice di tragedie? *Si indica*
Credetemi, so come vi sentite. State provando una rabbia profonda nei confronti di Brian e si...vi capisco. Pensate
che persino mentre scrivevo il capitolo stavo per far fuori il mio gatto!
*No Gabriel, la padrona ti ama*.
Eppure, adesso che la madre di Brian è tornata per chiarire la situazione con il figlio...lui che fa? Tradisce Haven.
Brian ovviamente, non lo ha fatto di proposito ma si sa che purtroppo, quando si beve troppo, si perde la propria
sanità mentale e si finisce col diventare fin troppo impulsivi. Un applauso per Brian che si è portato a letto Nancy, per la seconda
volta!
*Clap clap*
Davvero, tu si che sei un bravo ragazzo.
A parte il fatto che ho odiato anch'io Brian in questo capitolo, c'è da dire che nel prossimo capitolo vi renderete conto
di quanto le cose possano cambiare. Odiatelo ora, finché potete. Credo che poi...almeno un po', riuscirete ad amarlo.
*E grazie al cavolo, è Synyster Gates*
Perdonate i miei fangirleggiamenti del momento ma dovevo. DOVEVO.
Ritornando al capitolo, so già che penserete di non leggere più questa storia (e vi capirei) ma davvero, conto di sorprendervi
e di darvi le emozioni che meritate.
Per quanto riguarda Haven, poverina, mai una gioia a questa ragazza! Ma credetemi che questo è l'insegnamento più importante
che possa darvi. E' vero, la vita ha i suoi alti e bassi ma a volte o è bella da morire o fa schifo davvero come sembra.
Preparate i fazzoletti per ogni evenienza (bho, io vi ho avvertiti) e continuate a mettere la storia tra i preferiti.
Se volete, potete anche consigliare la storia...si insomma, a me fa sempre piacere ricevere pareri e considerazioni .
*Quindi ovviamente, per il re Matthew Sanders, recensite quanto volete*
Attendo le vostre recensioni...perché ci saranno delle recensioni...vero? VERO?
Okay, la smetto di fare la scema, scusate.
Allora...dato che ora ho esaurito tutte le mie risorse, attendo di leggere le vostre. Si insomma, sapete che potete contattarmi
quando volete per fangirleggiare tutti insieme appassionatamente.
Dunque, allora noi ci sentiamo al prossimo capitolo (sempre se volete, io non ve lo consiglierei) e ovviamente se volete
che devo continuare questa storia...FATEVI SENTIRE <3
Un bacio alla mia Saya (Cioè, voi non potete immaginare la pazienza di questa ragazza, davvero. Sentirmi tutti i giorni non è
una bella cosa) ed un bacio anche a tutti i miei lettori.
Coloro che mi sostengono sempre e continuano a seguirmi. GRAZIE.






-SynysterIsTheWay.
   
 
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