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Autore: _Tonks_394_    27/07/2014    2 recensioni
Dove mi trovo?
Non ho mai visto questo luogo in vita mia!
Ora capisco! Ho ricevuto talmente tante botte da quelli là che sono in coma.
C’è un sentiero di terriccio giallo. Avanzo appena ma sento un rumore dietro di me, come un battito d’ ali. Mi giro e vedo tutti i quattro ragazzi che stavano per picchiarmi un minuto fa! Allora non sono in coma!
“ Prendiamola!” urla Brooks
Corro più velocemente possibile, come non ho mai fatto!
Mi fanno male le gambe, anzi no! Non le sento più! Rallento appena e mi giro per vedere se sono ancora dietro di me, ma non è una bella idea quella di rallentare così mi rigiro e accelero. Riesco a distinguere poco le figure davanti a me e spero vivamente di non beccarmi un albero in faccia.
Corro, corro finchè non svengo. Lì allora sarà veramente la fine.
Mi ritrovo a terra, guardo davanti a me ma non vedo niente, ma sotto di me c’è un povero ragazzo con una camicia bianca!
“ ho capito che sono affascinante, ma non c’è bisogno di saltarmi addosso!”
Mi alzo e lo aiuto a rialzarsi. Noto che è poco più alto di Brooks!
Brooks! Mi sta inseguendo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento scrollare le spalle , apro un occhio per poi scoprire che si tratta di quella stupida di mia sorella Julie. Apro anche l’ altro occhio, mi alzo faticosamente e mi stiracchio, mi gratto la testa e con la voce ancora impastata al sonno chiedo “ ma che ore sono?”
“ le sette e mezzo “ risponde Sasha
“ e mi svegliate adesso?” gli urlo contro. Mi alzo di fretta inciampando nelle ciabatte, scendo dalle scale di legno verso le cucina e afferro una tazza. ci verso del latte, prendo una brioches e mangio velocemente. Salgo di nuovo per andare a lavarmi.
Lavo i denti, la faccia e in meno di un secondo sono già le sette e quarantacinque.
Più veloce che posso mi vesto scchiappando le prime cose che mi capitano tra le mani.
Infilo le scarpe, afferro lo zaino e volo verso la scuola. Dimentico persino di salutare la mamma, ma indietro non ci torno, è troppo tardi!
Per fortuna arrivo a scuola nel momento esatto in cui suona la campanella. Saluto le mie sorelle e salgo le scale che dirigono verso le classi.
Mi siedo al mio banco pronta per rialzarmi poco poco per andare in biblioteca.
Entra la professoressa Walker, come al solito con una pila di libri in mano e la sua borsa marrone a tracolla. Non credo abbia molti vestiti, visto che ogni mattina ha sempre la solita gonna a tubo  blu e il cardigan grigio
“ Buongiorno ragazzi, avete portato tutti i libri? Bene prima di andare in biblioteca chiedo a ciascuno di raccontare la trama del libro letto. Quando vi chiamerò in ordine alfabetico, verrete qui alla cattedra e farete ciò che ho appena detto “
Ovviamente non poteva dare un compito più noioso di questo, ma subiamo pazientemente la tortura.
 
“ Taylor, tocca a te”
Eccomi, una guerriera pronta per andare in battaglia. Pronta per combattere il nemico e vincere un’ altra volta. Mi dirigo verso la cattedra e inizio a parlare a raffica, non so neanche io quello che dico. O meglio , so che sto raccontando la trama del libro ma sono talmente tanto annoiata che uso un tono di voce che sembra robotizzato, quasi.
“ si Iris?”
“ cosa?”chiedo alla professoressa. Oh no, la guerriera è ferita
“ Continua!” Cosa?  Non mi sono mai interrotta, o forse sì? È meglio smettere di parlare, finisco il racconto e me ne vado a posto.
Finito il giro, ovviamente non ho ascoltato niente, ci alziamo e andiamo verso la biblioteca. Saliamo al quinto piano, ed entriamo nel mondo fatato, dove la guerriera Iris si perde e ritrova la strada solo dopo aver scelto il suo destino scritto nelle pagine.
Ogni studente entra nell’ enorme biblioteca e vedo Sarah che va dritta verso uno scaffale.
“ ciao Sarah, cosa cerchi?”
“ volevo leggere un libro sull’ adolescenza ma non ne vedo!”
La prendo per un braccio e la trascino con me verso lo scaffale di fronte
“ qua credo che troverai tutto quello che vuoi!” le dico con aria galante, come facciamo noi di solito quando fingiamo di essere nel medioevo
“ grazie mille signorina Taylor”
“ è stato un piacere signorina Smith”
Così lascio quella che dovrei definire la mia migliore amica, anche l’unica, alle prese con il suo peggior nemico.
Mi dirigo verso i libri di avventura, ma aspetta un momento!
Cos’ è questo? Non ho mai visto quest’ ala della biblioteca in vita mia!
È bellissima, l’ odore delle pagine dei libri punge il naso e man mano che vado verso lo scaffale sembra più buio.
Curioso un po’ e tocco le copertine dei libri come se ne sentissi il contenuto. Però ce n’ è uno che mi incuriosisce particolarmente: la copertina Sembra di pelle. Come la pelle di un rettile. Lo prendo in mano e lo osservo bene. Lo giro per vedere la trama  
 
                                             Non ti dico niente, se vuoi sapere aprimi,
                        se mi temi, lasciami
 
Io temere un libro? Ma stiamo scherzando? Ho deciso, lo prendo. Lo sto per aprire ma la Walker ha deciso che è ora di andare. percorro il corridoio con in mano il libro, ma vado a sbattere contro,Alex,  il mio compagno di classe, bullo, il più odioso che ci sia
“ Stai un po’ attenta nantetta”
“ Nanetta lo dici a tua sorella, spostati”
“ ehi ricciolina, come sei suscettibile! Datti una calmata!”
“ il mio nome è Iris e ora mi farebbe molto piacere se ti togliessi dai piedi”
“ e se a me non facesse piacere?” No no no no! Non posso farmi mettere i piedi in testa da quello lì, io sono forte
“ Credo che allora ti farebbe piacere un occhio nero e un braccio rotto” Ok forse ho esagerato
“ oh ma senti la bambinetta” No ora è troppo! Prima che mi potessi trattenere gli mollo un ceffone; si possono benissimo notare sulla sua guancia cinque dita rosse
“ Questa me la paghi Taylor”
“ Quando vuoi Brooks”
Lo supero pestandogli un piede. Lo sento grugnire ma non ci faccio caso.
Raggiungo Sarah “ Hai trovato quello che cercavi?”
“ sì, te che hai preso?”
“ questo” rispondo porgendoglielo
“ Ma che cos’ è?
“ un libro “ dissi sorridendo maliziosa
“ Grazie, lo vedo! Ma non c’è scritto il titolo e per di più la trama non riassume niente”
“ beh, mi incuriosiva!”.
Usciamo dalla biblioteca e scendiamo le scale.
Arriviamo al terzo piano ed entriamo nella nostra aula.
Poso tutto e prendo i libri per latino.
La lezione è scorrevole e piacevole, ma non vedo l’ ora che finisca tutto.
Sembra che qualcuno mi abbia ascoltato perché suona la campanella proprio adesso. Mi dirigo verso il mio armadietto, lo apro e prendo i libri per la lezione successiva che passa anch’ essa velocemente.
Bene è finita la giornata!! È stata pesante ma finalmente appena arrivo a casa mi godrò il libro.
Esco da scuola, varco dal cancello e seguo la strada per andare a casa! Oggi è anche Venerdì quindi sarà una camminata noiosa, visto che le mie sorelle hanno il doposcuola.
Pensando ai fatti miei mi accorgo dopo che un ragazzo alto e robusto dai capelli biondi mi viene incontro. Aspetta quello lo conosco! Fa parte della squadra di rugby della scuola. Guardo a destra e due ragazzi – anche loro della squadra di rugby-  dai capelli rossi stanno attraversando la strada. Guardo dietro di me e Brooks mi sta seguendo. Cosa? Sono circondata?
“ Bene bene guarda chi si vede! “
“ non penso che sia un caso tutto questo “ risposi. Non importa chi sono o cosa vogliono, non mi faccio mettere i piedi in testa!
“ Brava bambina! Te l’ ho detto che mi sarei vendicato!”
“ Beh hai fatto in fretta !”
“ Non fare la furba, fra poco ti metterai a piangere bimba!”
“ cos’ è volete picchiarmi?”
“ ma come sei intelligente!” 
“ molto coraggiosi! Quattro conto uno, non vi sembra esagerato?”
“ Chiudi il becco mocciosa”
Sto  per tirargli un pugno quando mi sento sollevare da terra. I due ragazzi rossi mi stanno tenendo per le braccia.
Cerco di dimenarmi ma sono troppo forti. Il libro cade a terra.
“ ultimo desiderio prima di avere le ossa rotte?”
“ prima del desiderio voglio sapere una cosa: ti scaldi tanto per un ceffone?”
“ ma noi abbiamo dei precedenti, non ricordi ?”
“ ah! Si! Come quella volta che ti ho preso a librate o quella volta ancora che ti ho fatto fare una figuraccia davanti a tutta la scuo…”
“ ok basta così, ultimo desiderio?”
“ fammi pensare” guardo a terra per trovare un modo per ingannarlo ma vedo che sulla copertina di pelle verde del libro compare una scritta dorata
 
                    Aprimi
Cosa? Un libro così non  l’ho mai visto! Ma tentar non nuoce no?
“ ecco ce l’ ho! Vorrei tanto leggere almeno la prima riga di quel libro che mi avete fatto cadere, visto che non ho ancora avuto la possibilità di leggerlo e molto probabilmente finito questo gradevole incontro sarò all’ ospedale con gli occhi gonfi e neri “ dissi sperando in un sì!
“ oh beh, va bene!”
I ragazzi rossi mi buttano giù e io mi accascio a terra. Prendo
Il libro tra le mani  e lo apro. Una luce abbagliante e argentea esce dalle pagine e in men che non si dica mi sento come risucchiata in un vortice di aria fresca.
Non riesco a respirare ma questa sensazione svanisce un attimo dopo.
Sono sdraiata a terra ma non sono in città, non sono sulla strada per andare a casa! Sono in una foresta, fittissima. La luce si fa spazio malapena attraverso i rami degli alberi. Mi guardo intorno: Dove mi trovo?
Non ho mai visto questo luogo in vita mia!
Ora capisco! Ho ricevuto talmente tante botte da quelli là che sono in coma.
C’è un sentiero di terriccio giallo. Avanzo appena ma sento un rumore dietro di me, come un battito d’ ali. Mi giro e vedo tutti i quattro ragazzi che stavano per picchiarmi un minuto fa! Allora non sono in coma!
“ Prendiamola!” urla Brooks
Corro più velocemente possibile, come non ho mai fatto!
Mi fanno male le gambe, anzi no! Non le sento più! Rallento appena e mi giro per vedere se sono ancora dietro di me, ma non è una bella idea quella di rallentare così mi rigiro e accelero. Riesco a distinguere poco le figure davanti a me e spero vivamente di non beccarmi un albero in faccia.
Corro, corro finchè non svengo. Lì allora sarà veramente la fine.
Mi ritrovo a terra, guardo davanti a me ma non vedo niente, ma sotto di me c’è un povero ragazzo con una camicia bianca!
“ ho capito che sono affascinante, ma non c’è bisogno di saltarmi addosso!”
Mi alzo e lo aiuto a rialzarsi. Noto che è poco più alto di Brooks!
Brooks! Mi sta inseguendo!
 Mi giro e noto che mi sta raggiungendo
“ se non vuoi morire entro cinque secondi ti consiglio di correre!” dico al ragazzo.
Mi prende per un braccio
“ come ti chiami?”
“ non è il momento delle presentazioni! Devo scappare se no quelli là mi uccidono!” dico indicando i ragazzi che si stanno avvicinando sempre di più
“ vieni “ mi dice.
Mi prende per la felpa e si mette a correre. Lo seguo, e dopo circa trenta secondi mi sento tirare verso un cespuglio.
Non me ne sono resa nemmeno conto e adesso ci siamo dentro e vedo che i miei inseguitori filano dritti, pensando di seguirci ancora.
“ grazie” dico al ragazzo dalla camicia bianca
“ di niente! Come mai ti inseguivano?”
“ diciamo che non mi faccio mettere i piedi in testa e a loro da fastidio!”
Il ragazzo si mette a ridere , ma poi si calma e inizia con le domande
“ Come ti chiami?”
“ Iris Taylor”
“ età?”
“cos’ è un interrogatorio?” rispondo sarcasticamente
“ e dai!”
“ sedici. Ora rispondi tu! Nome? Età?”
“Matthew Davies , Diciassette anni “
   
 
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