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Autore: Ayame Chan    27/07/2014    2 recensioni
I primi 3 capitoli di Double thoughts si trovano in Drag me to your world!
Fa parte della serie Doubles.
Qui si continua la storia d'amore tra il Re dei vampiri Noire (che ha abdicato in Drag me to your world!) e Nicolas.
Il respiro quasi mi si mozzò in gola e mi fermai terrorizzato, incapace di scordarmi quei occhi penetranti che in solo due secondi erano riusciti a farmi battere il cuore come un tamburo.
Girai la testa di scatto alla sua ricerca, stringendo con le mani tremanti il cappotto lungo i fianchi. Alla fine mi girai del tutto ma non vidi proprio nessuno dietro di noi che poteva assomigliare alla persona che era appena passata.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Doubles- Quando due cuori si incontrano'
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"Chi ti ha stretto tra le braccia? Chi è stato con te? Chi ti ha dato un figlio?"

 

 

Non so per quanto tempo restai a fissarlo, ma quando mi resi conto che proprio lui era davanti a me iniziai a indietreggiare coprendomi la pancia con le braccia quasi per istinto.

-Cosa ci fai qui?- chiesi cercando di apparire il più impassibile e arrabbiato possibile, cosa che non mi riuscì molto perchè la mio voce tremò leggermente.

Era così strano vederlo dopo mesi, con addosso vestiti moderni e casual, e non aveva più i capelli blu, ma neri come i suoi occhi che non mi avevano lasciato nemmeno per un secondo. Sentivo il cuore battermi in gola e un strano calore sbocciare nel petto per poi espandersi in tutto il corpo.

Lo vidi inarcare un sopracciglio alla mia domanda ma non mi rispose, solo mi sorrise abbassando lo sguardo reggendosi allo stipite della porta e solo allora mi resi conto quanto veramente mi era mancato.

Nicolas non sorrideva spesso, non sembrava il tipo allegro, ma infondeva calore e pace, era... dolce e mai come in quel momento avrei voluto saltargli tra le braccia.

Ma sapevo che non potevo.

Volevo una vita lontana da lui e da tutta quella sofferenza che mi provocava solo stargli vicino.

Avevo sentimenti così contrastanti che non sapevo nemmeno io cosa fare.

-Dio, quanto volevo rivederti.- sussurrò e solo allora mi ricordai che solo un persona sapeva dove abitavo, persona che ora avrei voluto veramente strozzare anche se era il mio zio.

-Cosa vuoi Nicolas?- gli chiesi di nuovo e mi sorpresi persino io del tono rabbioso con cui l'avevo detto.

Alzò di nuovo lo sguardo quasi al rallentatore e vidi in quei occhi neri una sfumatura di ira e di solitudine che mi lasciò perplesso.

-Perchè te ne sei andato?- mi chiese e a quel punto sbuffai, alzando gli occhi al cielo, stufo di non ricevere risposte.

-Perchè mi andava. Sul serio Nicolas, cosa vuoi?- domandai ancora stringendomi nelle spalle per il freddo che veniva da fuori.

-Umh, possiamo parlare?-

-E ora che stiamo facendo?- gli risposi con lo stesso tono di prima ma mi girai, andando in cucina quando sentii l'acqua bollire. -Vieni e chiudi la porta.- continuai e sperai con tutto me stesso di non aver appena fatto un grosso sbaglio.

Sentii la posta alla mie spalle chiudersi mentre preparai il tè anche se ora non ne avevo più voglia.

Sentivo gli occhi di Nicolas sulla schiena e un strana scossa mi attraverso il corpo ma cercai di ignorarlo più che potevo.

-Siediti.- gli dissi dandogli ancora le spalle. -Ne vuoi uno anc...- ma non riuscii a finire perchè ricevetti un piccolo calcio dal mio bebè e sorrisi massaggiandomi lentamente il pancione.

-Fai il bravo, ok?- sussurrai andando a mettere due tazze sul tavolo quando incontrai gli occhi sgranati del altro vampiro. -Dannazione.- dissi ricordandomi che c'era anche lui lì e cercai di sfuggire a quello sguardo quasi terrorizzato, ma andai a sbattere contro uno degli armadi della cucina.

-Sei...- disse senza riuscire a finire la frase e sentii il mondo crollarmi addosso dalla consapevolezza che lo avrei disgustato. Io ero abituato a pensare a uomini incinti sin da piccolo, era il mondo storto in cui vivevo, ma agli occhi degli altri sarei parso quasi... abominevole. E sapevo che se era quello che pensava Nicolas in quel momento il mio cuore sarebbe andato in pezzi, non avrei sopportato l'idea che lui mi odiasse.

Misi entrambi le mani sulla pancia, cercando di calmarmi, quando sentii un tanfo sordo che mi fece trasalire.

Nicolas era in piedi, con un pugno sul tavolo, e mi guardava con così tanta rabbia che mi lasciò di stucco, ma quando prese ad avvicinarsi cercai di appiattirmi contro l'armadio dietro di me.

Ero stato il Re, ero forte e determinato, ma non quando si trattava della mia vita privata. E anche se il quel momento sarei potuto anche allontanare Nicolas, il mio corpo non voleva muoversi, incatenato dalla furia con cui quei occhi neri e profondi mi guardavano.

-Chi è stato?- e io non capii nemmeno a cosa si riferiva quando me lo chiese a solo un soffio dal mio viso.

Era così vicino, tanto che bastava un solo piccolo movimento in avanti e le nostre labbra si sarebbero toccate, ma ero come paralizzato, il cuore mi batteva all'impazzata sia perchè sentivo il corpo dell'altro vampiro sia perchè ero quasi spaventato dalla sua reazione. E la cosa era che veramente non capivo cosa gli aveva provocato questa ira.

-Noire!- quasi urlò e questa volta davvero sobbalzai ancora senza dire niente. Il respiro mi si fece più affannoso quando notai che la testa di Nicolas si avvicinò ancora solo per metterla sulla mia spalla. -Noire.- sussurrò questa volta quasi addolorato e io restai lì, il mio cervello non dando nessun segnale di cosa avrei dovuto fare.

Ma Nicolas era accanto a me.

Lo stesso Nicolas che era stato accanto a me per anni, che mi aveva protetto e stretto a sé molte notti e il mio cuore sembrava così leggero nel saperlo di nuovo lì.

Mossi una mano mettendola sulla sua testa, stringendo di poco i cortissimi capelli sulla sua nuca.

-Noire.- disse di nuovo e la tensione andò via del tutto e a quel punto cercai di calmarmi. -Mi sei mancato così tanto.- sussurrò e sentii una stretta al cuore. -Davvero... io... t-tu, perchè te ne sei andato senza dirmi niente? Noire...-

Mi morsi un labbro senza sapere cosa digli.

Il mio nome sulle sue labbra faceva così male, perchè si poteva leggere benissimo l'angoscia con cui lo pronunciava.

-Mi dispiace.- sussurrai soltanto sfiorandogli con incertezza i corti capelli.

Sentii un nodo formarsi nella gola quando le sue mani si strinsero nella mia maglia andando a sfiorare i miei fianchi.

-Chi è stato?- chiese di nuovo ma questa volta il tono era più dolce, quasi stanco e implorante e capii cosa intendeva.

Chi ti ha stretto tra le braccia? Chi è stato con te? Chi ti ha dato un figlio?

Non sapevo cosa fare, cosa dire o come comportarmi.

Volevo dirgli tutta la verità, perchè ero davvero esausto di dover fuggire e tenere tutto dentro di me ma non volevo vedere le conseguenze che ciò avrebbe comportato.

Con un sospiro, spinsi Nicolas lontano da me e solo allora notai i suoi occhi arrossati, quasi privi di vita e la esaurimento sul suo viso. Sembrava un'altra persona rispetto al uomo apatico che mi era stato dietro per decenni.

-Noire...- mormorò cercando di accarezzarmi il viso ma mi sottrai subito, e quasi me ne pentii quando lasciò cadere la mano con un debole sospiro.

E quando mi sguardo dritto negli occhi sentii qualcosa spezzarsi dentro di me.

Misi le mani sulla mia pancia e prima ancora di pensare le parole lasciarono la mia bocca senza che me ne accorga.

-Sono incinto in cinque mesi, Nicolas.-

Il viso del altro vampiro, da prima incerto, si trasformò in puro stupore e iniziò a indietreggiare aprendo la bocca per poi chiuderla di nuovo, quasi non sapendo cosa dire.

Mi strinsi nella spalle, mordendomi un labbro, aspettando una reazione, qualunque cosa, ma Nicolas stava ancora a due metri di distanza da me guardandomi come se avesse visto un fantasma.

-Vuoi d-dire...- iniziò lui finalmente capace di emettere qualche suono.

Dire che ero terrorizzato era poco.

-Si, Nicolas. Non sono stato con nessun altro, lo sai benissimo. Cinque mesi fa ero ancora con te.- dissi abbassando lo sguardo contento che almeno la mia voce era ferma perchè sentivo tutte le ossa tremare.

Volevo solo scappare nella mia stanza e chiudermi lì per sempre.

Mi veniva da maledirmi per la mia codardia, perchè diavolo, in tutta la mia vita non avevo avuto paura di perdere qualcuno come allora.

Sentivo come poco a poco tutto quello che temevo si stava realizzando e volevo soltanto implorare qualcuno di farmi tornare indietro nel tempo.

-M-Ma non sei un puro sangue... C-Cioè tu... n-non sapevo che...-

-Non sapevo nemmeno io che sarei potuto rimanere incinto, eppure è successo anche se sono mezzo sangue. Non sarei dovuto essere capace di avere un bambino, se non sono puro, non è normale, Nicolas! Sono un uomo che ha un bambino da un altro uomo... è... abominevole per quelli che sono stati umani. È disgustoso per quelli che non sanno come funziona la famiglia di altro rango dei vampiri. Dovevo andarmene, volevo allontanarmi perchè... non volevo ripugnarti perchè porto in grembo tuo figlio. Un figlio che forse nemmeno volevi, un figlio che ti avrebbe legato a me per sempre.- spiegai chiudendo gli occhi quando li sentii pizzicare e un silenzio opprimente si instaurò nella stanza.

Stavo per crollare, ne ero sicuro e non sapevo nemmeno come avevo fatto a restare in piedi per tutto quello tempo.

Solo dopo qualche minuto sentii Nicolas sussurrare il mio nome e solo allora aprii gli occhi, il cuore che mi batteva nella casa toracica così forte quasi da mozzarmi il fiato.

Sgranai gli occhi incredulo, fissando Nicolas mentre si avvicinava a me e mi prese dolcemente la mano, mettendola sulla sua guancia, ritrovandomi ad asciugargli con il pollice le lacrime che erano iniziate a scorrergli sul viso.

-Sei talmente idiota.- iniziò e io non dissi niente, solamente lo fissai in quei occhi talmente neri e lucidi che sembravano trapassarmi l'anima. -Ti amo Noire. Ho iniziato ad amarti da quando ero soltanto un ragazzino, giurando che avrei messo la mia vita a tua disposizione. Io vivo per te e se credi che il fatto che sei rimasto incinto posso disturbarmi ti sbagli di grosso. Questo ha soltanto fatto si che l'amore che provo crescesse ancor di più. Amerò e proteggerò entrambi con tutto il mio essere. Non so nemmeno spiegarti il sollievo che sento in questo momento, solo il pensiero che stai per avere mio figlio, che potrei avere una famiglia, mi fa tremare dalla felicità. Solo, Noire, non mi abbandonare mai... Ti prego, lasciami di nuovo nella tua vita...- e quando lo strinsi a me, sentendo le sue labbra sulle mie, sorrisi per la prima volta da quando avevo lasciato il palazzo.

 

Non mi sento molto soddisfatta di questo capitolo, perchè c'è uno tsumani
di sentimenti qui xD Prima rabbia, poi paura, sollievo e amore(?)
Non so voi ma non mi piace quando ci sono così tanti emozioni in un solo capitolo >.<
Mi viene voglia di urlare: "Oh, andiamo, ma ti decidi una volta cosa provi!"
Vabbè, almeno ora si sono rincontrati 'sti due idioti!

Aspetto con ansia un vostro parere ^_^

   
 
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