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Autore: ScaryDolly91    27/07/2014    3 recensioni
Luce e buio insieme non possono stare, ma questa volta dovranno collaborare solo un saggio le due metà potrà guidare
Insieme i due opposti cammineranno e ciò che al dio alato è stato tolto ritroveranno.
Ad amare la figlia della luce imparerà quando al primo posto gli altri e non se stessa metterà.
La saggia guida la sua dura fortezza romperà e di nuovo come un tempo ritornerà.
Ma solo la sorte deciderà poiché per qualcuno, la divinità, troppo tardi la maledizione scioglierà.
Il figlio della morte solo davanti alla notte prenderà una decisione che cambierà la sua sorte, vita o morte.
I tre l’amata anima del dio bambino libereranno, ma libertà per libertà nelle braccia della morte qualcuno cadrà.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V Ash
La donna ci viene incontro camminando lentamente, Rezath la aiuta a camminare, mi avvicino a loro prendo le mani di entrambe ed in un attimo siamo ombre nella notte.
Arriviamo in California sulla Torre Amorosa, il mio volto non esprime il benché minimo stato d’animo, stento ancora a credere a quello che ho visto, una donna così forte morire davanti ai miei occhi…non è successo davvero.
Eros stringe al petto la sua amata, ma attorno a me in realtà vedo solo ombre, il tempo rallenta prendo coscienza di quello che è appena accaduto.
Bright è morta.
Libertà per libertà nelle braccia della morte qualcuno cadrà.
Credo che Eros si stia scusando con me, forse mi sta dicendo che gli dispiace di non aver potuto far nulla, invece avrebbe potuto eccome avrebbe potuto evitare di essere egoista, Bright era morta per colpa sua, per salvare una stupida troietta che neanche conosceva, non era morta per la sua maledizione era morta per far contento lui, per riportarli Psiche.
«Muori, stupido dio, non meriti di essere immortale, avresti potuto salvarla, avresti potuto salvarla perché lei ha dato la vita per salvare Psiche di cui non le importava nulla, forse sei un dio così inutile da non saper neanche riconoscere il valore di una guerriera»
Mi avvento su di lui, ma qualcosa mi trattiene per i capelli.
«Lasciami Rezath»
Non è Rezath lei è accanto a me, una luce azzurrina illumina la stanza mi giro e alle mie spalle c’è la dea dagli occhi di civetta, Atena.
Nei suoi occhi c’è il caos, l’ordine, la guerra la pace, le compagini eterne in una donna sola, irradia così tanto potere da poterlo toccare con mano.
«Sta calmo Ash, che speranza pensi di avere contro un dio?»
Non parlo, ha lo stesso potere di Rezath, a lei spetta l’ultima parola.
«Mamma»
Le due donne si abbracciano, sono così identiche viste l’una accanto all’altra.
«Hai imparato la lezione figlia mia è il tuo momento»
«Posso tornare con te, sull’Olimpo?»
«Non te lo sei forse meritato?»
«Ma mamma, non posso lasciare così Ash»
«Gli sarai più utile dall’Olimpo ora deve continuare da solo, la profezia non è ancora del tutto compiuta cara»
«Oh Ash»
Mi corre incontro e mi abbraccia, ricambio l’abbraccio stringendola più forte, non voglio che mi lasci anche lei, non voglio!
Ti odio destino, ti odio!
«Per favore, fa una scelta saggia»
Tiro su col naso e annuisco leggermente, mi posa un bacio leggero sulla guancia, quello che non ho mai avuto da Bright e si avvicina alla madre.
«Tornerò Ash, ogni volta che lo vorrai»
«Per favore Rezath non odiarmi per ciò che sono»
«No Ash, ti giuro che non ti odio»
«Rezath vattene, tu ti meriti tutto questo potere, ti meriti tutta questa felicità goccia per goccia, te lo sei sudato, guadagnato adesso goditi il tuo tesoro tartaruga»
«Ti voglio bene Ash»
«Anch’io e ora vattene»
Voglio morire.
Una luce scoppia nella stanza, le sagome delle tre…anzi quattro divinità scompaiono nella luce dopo…più niente, solo buio, solo cenere, solo io.
Viaggiando nel buio torno al campo, è quasi l’alba tra un po’ sorgerà il sole, forse Apollo ha mantenuto la sua promessa ed è venuto a prendere Bright, forse la vedrò sorgere, ma non voglio farlo.
Non voglio aspettare, non voglio illudermi che tornerà perché non è così, non voglio illudermi che Rezath verrà a trovarmi perché non è così, non voglio illudermi che Richard tornerà perché ormai si è stancato della mia indecisione eterna e allora basta.
Punto.
Questa è la mia decisione.
«Scusami amore, se non ti ho mai detto che ti amo perché sono troppo convinto che l’amore significhi distruzione e io distruggo non vengo distrutto eppure adesso sto cadendo a pezzi e tu non sei qui, scusa amore se ti dico solo adesso che ti amo, scusa Richard»
«Scusa Rezath se ti ho fatto perdere la pazienza milioni di volte, scusa se ti sto tradendo non facendo una scelta saggia, ma una scelta giusta, giusta perché nessuno sentirebbe mai la mia mancanza, scusa Rezath»
«Scusa Bright se mi trasformavo in mio padre, se diventavo Ade quando ero con te, ti giuro che non ti odio, ma ti amo come amerei una sorella, sai perché non accettavo il tuo difetto…perché io sono il primo che pretende di essere forte e tu ci stavi riuscendo meglio di me, ti ho ferito il corpo tu mi hai lacerato l’anima, mi tenevi testa, sarai la mia eterna nemesi, la luce e il buio sei il mio opposto, ma guarda quanto ci somigliamo, quanto siamo stupidi, quanto il nostro odio ci ha portato a morire, si a morire…entrambi…scusa Bright, sorellina mia»
Davanti al fosco mare ricoperto dai riflessi rosei del cielo all’alba corro, corro verso il sole che sorge verso l’alto mare voglio stringere mia sorella tra le braccia un’ultima volta, voglio incontrare la luce.
«RIDAMMELA PAPA’, RIDAMMELA LEI E’ MIA, PERCHE' TE LA SEI PRESA, PERCHE’?»
Grido contro il cielo, contro il mare, contro il mondo sarà l’ultimo mio grido, un grido di un’anima a cui è stata strappata una metà.
Non tocco più il fondo del mare con i piedi, mi lascio andare giù nella corrente.
“Prendimi, sono tuo, uccidimi adesso”
Chiudo gli occhi e sento l’aria venirmi a mancare, non salirò più in superfice, no, mai.                   
Il figlio della morte, solo davanti alla notte sceglierà la sua sorte vita o morte.
Apro gli occhi e un attimo prima è tutto nero, un attimo dopo una luce mi abbaglia, la figura di una donna appare in un’aura di luce, sono sott’acqua da tanto tempo eppure sono ancora vigile.
La sagoma della donne è fatta da pura luce, una luce bianca e abbagliante, il suo sinuoso profilo è contornato da una sottile striscia dorata.
“Non può essere un angelo”
Il voto della donna prende forma…Bright.
«Non è ancora arrivato il tuo momento Ash, non scegliere mai la solitudine piuttosto che l’amore, non fare il mio stesso errore fratellino mio»
“Bright non andare”
«Non sarai mai veramente solo, io sarò sempre qui nel tuo cuore ti giuro che non ti odio»
Mi poggia una mano chiara sul petto che prende a irradiare luce, si avvicina al mio viso e posa le sue labbra sulla mia guancia, cerco di abbracciarla, ma la trapasso con le braccia, non può essere un fantasma è un angelo è pura luce.
Due forti braccia mi prendono per la maglia e mi tirano fuori dall’acqua.
«Ash, che cazzo fai Ash?»
“Richard!”
«Portami via, portami con te amore, amore mio»
Perdo i sensi, un sipario cala sui miei occhi.
 
 
Tempo dopo… parole vaghe su un pezzo di carta
Cara sorellina,
Sai, ho paura del buio, trovo rifugio solo nella braccia di Richard e nei suoi baci, quando dorme con me non faccio incubi, sì Bright è lui il mio acchiappasogni.
Volevo spiegarti un po’ la situazione sorellina, per farti capire meglio, io e Richard ci conosciamo da anni, quando lui è arrivato al campo era molto debole e non se la cavava molto con la spada, io lo aiutavo, gli insegnavo le mie tecniche, ma non sono una persona molto paziente è inutile ribadirlo, spesso rischiava grosso quando rimanevamo soli nell’arena, in confronto ciò che ho fatto a te è nulla.
Lui mi perdonava sempre dicendo che lo facevo per il suo bene, ma in realtà io volevo solo giocare con lui perché mi piacevano questo tipo di giochi in cui io comandavo e lui stava zitto e si lasciava fare, inutile dire che ora quando siamo insieme i ruoli si capovolgono.
Con gli anni siamo diventati molto amici, ogni notte io uscivo dalla capanna di Ade e andavo da lui che mi aspettava puntualmente fuori dalla casa di Afrodite, correvamo insieme lontano nel bosco dove le Arpie non ci avrebbero mai visto e lì parlavamo per ore, ridevamo e quei momenti li rimpiango ancora oggi.
Una sera però io e Richard ci nascondemmo in una grotta per evitare le Arpie e lì lui cercò di baciarmi.
Mi incazzai più perché quel piccolo minuscolo bacio di qualche secondo mi era piaciuto, che per altro.
Da quel giorno tornavamo quasi sempre in quella grotta, alla fine mi convinsi che mi piaceva essere così intimo con lui e cominciai a stare al suo gioco, passavamo ore con le labbra incollate le une sulle altre e se proprio devo dirti tutto lì l’ho fatto per la prima volta, la mia prima volta in generale è stata a diciotto anni con lui, con un uomo ed è stata l’unica volta in cui ho fatto l’amore, tutte le altre donne che sono venute dopo erano solo un tentativo di cancellare lui.
Era sempre lui a comandare in quella stupida grotta mi diceva baciami, spogliati e lo facevo e non mi andava di stare ai suoi comandi, io dovevo comandare, non lui!
Una notte come le altre mentre ero appoggiato mezzo nudo sul suo petto mi disse che mi amava e mi chiese cosa provavo per lui…io non gli ho mai dato una risposta.
Gli dissi che era troppo presto, che eravamo giovani e che non potevamo dire con certezza di essere proprio insomma hai capito…orgoglio del cazzo, ho sempre negato anche a me stesso l’evidenza.
Il giorno dopo lui andò via, torno a vivere con suo padre e ci perdemmo di vista fino a quel maledetto giorno in cui è tornato al campo.
Mi ha tirato fuori dall’acqua e sono svenuto tra le sue braccia e ormai è lì che passo la maggior parte del tempo, sai ieri ho visto Rezath, è venuta a trovarmi a casa, dove vivo con Richard, ci siamo seduti fuori al balcone a guardare le stelle e le ho parlato di te.
Le ho detto “Sai vedo spesso Bright ormai”
“Dove?” ha risposto lei.
“Ogni notte, è qui anche ora”
“Dove?” ha ripetuto.
Ed io ho risposto “Non la vedi è lassù, brilla più di tutte le altre”
Tuo stupido fratello Ash
P.S
Spero che la cenere che rimarrà di questa lettera, spero che la cenere che rimane di me arrivi tra i tuoi capelli portata dal vento...ti giuro che non ti odio.
 
Basta siamo alla fine non so che dire neanche allo scorso capitolo lo sapevo, perciò non ho scritto nulla non volevo rovinare tutto, questo è Ash nella sua fragilità e nella sua testardaggine, questa è la fine, rimane solo una parte del tutto rimane solo Ash, che dire è colpa mia, forse.
Spero che vi sia piaciuta la mia storia ci ho messo il cuore per scriverla un bacio grazie di tutto ScaryDolly;)
  
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