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Autore: xniallspotato    28/07/2014    0 recensioni
Niente seconde possibilità. Errori irreparabili. Vuoti incolmabili. Paure troppo grandi. Rimorsi. Non si torna indietro. A volte ci si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato. Un incubo? No, questa è semplicemente la realtà.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi. Li richiudo. Sbatto le palpebre un paio di volte. Le luci accecanti non mi permettono di tenere gli occhi aperti per più di due secondi. Ho la vista annebbiata. Non riesco a capire cosa stia succedendo.
 
 
 
"Nicks, sta sera vieni con me alla festa, vero?" le chiesi per la centesima volta. Io ero seduto sul divano di casa sua a giocare con un cuscino mentre l'aspettavo, lei era in bagno a truccarsi e a finire di prepararsi per poi uscire insieme con me.
"Niall, ancora con questa storia?" sbuffò. "Perché insisti tanto?"
"Perché sarà divertente, perché non ho nessuno con cui andarci e perché ci voglio andare con te" le elencai le varie motivazioni. Lei si affacciò dalla porta del bagno sorridendomi, per poi tornare dentro.
"Va bene, ci penserò, okay?" mi rispose e dentro di me sapevo già che era un sì.
 
 
 
Il rumore di un'ambulanza? Cosa? Che è successo? Cosa sta succedendo? Davvero non riesco a capire. Non ricordo nulla, è come se tutti i ricordi di quella serata fossero svaniti completamente dalla mia mente.
 
 
 
"Nicole, non sei ancora pronta?" le chiesi impaziente. Ormai era quasi passata un'ora e mezza da quando si era rinchiusa in quel bagno.
"Uff, Niall, ancora un attimo!" gridò lei dal bagno.
"Ah donne..." sospirai io.
"Zitto maschilista!" gridò di rimando lei. Mi sono sempre chiesto perché diavolo le donne ci devono mettere un'infinità a prepararsi. Cosa ci vuole a mettersi su un vestito e un po' di trucco? Che poi non vedo il motivo di mettersi tutte in tiro, è solo una festa infondo, mica un matrimonio! Ecco perché io mi ero messo i primi jeans e la prima maglietta che avevo visto nell'armadio.
Dopo un altro paio di minuti finalmente sentii la serratura della porta scattare e vidi la porta aprirsi. Nicks uscì e rimasi sbalordito dalla sua bellezza, restai letteralmente a bocca aperta.
"Nicole, sei stupenda!" esclamai la prima cosa che mi venne in mente. Era davvero stupenda. Non l'avevo mai vista così prima d'ora, eppure eravamo amici da ben 6 anni.
"Beh, grazie, anche tu non sei male" disse lei ridacchiando. Mi alzai, le presi la mano e insieme uscimmo di casa, diretti verso la festa.
 
 
 
La vista inizia a schiarirsi e ora riesco a vedere più distintamente. Sono dentro la mia macchina. Il parabrezza è completamente sfasciato. Non riesco a vedere cosa ci sia davanti, è tutto troppo buio. Le luci che prima mi accecavano sono dietro di noi.
 
 
 
"Ti stai divertendo?" gridai nell'orecchio di Nicks per la musica troppo alta, mentre lei ballava in pista.
"Sì! Non si vede?" mi rispose lei, avvicinandosi a me, appoggiando il suo braccio destro dietro il mio collo e iniziando a ballare più sensualmente. Era evidentemente ubriaca, e penso sia normale dopo sette bicchieri di alcohol, o qualcosa del genere, ho perso il conto dopo il quinto. Io non bevvi molto, sapevo che qualcuno tra noi due doveva riportarci a casa.
Mi morsi il labbro inferiore, reprimendo il desiderio di baciarla. Esatto, volevo baciarla. Lei era la mia migliore amica, ma si sa che la maggior parte delle volte, in un'amicizia tra maschio e femmina, uno dei due finisce sempre per innamorarsi dell'altro. Questa volta era capitato a me. Non potevo fare a meno di pensare a quanto fosse bella. E non poteva essere mia. O almeno finché non gli avessi detto la verità. Ci stavo pensando ormai da un paio di settimane, di confessarmi intendo, ma non ho mai avuto il coraggio. E' che lei era lì così bella e avevo paura di rovinare tutto con i miei stupidi sentimenti.
-Glielo dico o non glielo dico?- pensai tra me e me. -Glielo dico-
"Nicks?" iniziai cercando di attirare la sua attenzione. Lei si girò a guardarmi e dio se era bella, non avevo mai visto creatura più bella.
"Sì?" chiese lei sorridendo.
"Beh, ti devo dire una cosa..." continuai grattandomi la nuca. "Io ti amo, ti ho sempre amato" dissi tutto ad un fiato. L'avevo fatto davvero? Lei rimase a fissarmi immobile per alcuni secondi, secondi che sembravano interminabili, poi la sua espressione cambiò radicalmente e iniziò a ridere come una pazza.
"Certo, Niall, ti amo anche io!" disse continuando a ridere. Era ubriaca, era ovvio che non l'avrebbe preso sul serio, cosa mi aspettavo?
 
 
 
Ho un terribile male alla testa. Mi tocco la tempia. Mi guardo le dita. Sono ricoperte di sangue. Perché mi sta sanguinando la testa? Ho forse sbattuto da qualche parte? E' per questo che non ricordo niente? Mi sforzo con tutto me stesso. Non riesco proprio a ricordare cosa sia capitato dopo la festa.
 
 
 
Nicole's p.o.v
Niall mi aveva davvero appena detto "ti amo"? Il ragazzo per cui avevo una cotta da un sacco di anni, mi aveva appena confessato i suoi sentimenti? Il ragazzo che io reputavo il più bello sulla terra mi ha davvero confermato di ricambiare i miei sentimenti? Mi sono fatta questa domanda per un sacco di tempo e finalmente avevo ricevuto la risposta. Ma adesso cosa dovevo fare? Come mi dovevo comportare? Cosa gli dovevo dire? Stavo andando completamente in panico e nella mia testa c'era una confusione enorme. Restai a fissarlo per un paio di minuti senza proferire parola. Ero ubriaca, molto anche, ma un po' riuscivo ancora a ragionare.
"Certo, Niall, ti amo anche io!" gli scoppiai a ridere in faccia. Cosa avevo appena fatto diamine? Avevo rovinato uno dei momenti più belli e dolci della mia vita andando nel panico. Ero davvero bloccata e non sapevo cosa fare, così mi era venuto spontaneo fare la prima cosa che mi era venuta in mente: reagire come se stesse scherzando. Ed era ovviamente la cosa più stupida che potessi fare.
 
Niall's p.o.v
Dimenticai quello che era appena successo e continuai a ballare con lei per il resto della serata.
Ormai mi sentivo in grado di poter far tutto, se gli avevo confessato i miei sentimenti quella notte, cosa mi fermava da non rifarlo l'indomani mattina, quando sarebbe stata sobria e avrebbe potuto comprendere quello che le dicevo? Così magari da ricevere una risposta più seria. Ormai mi ero messo in gioco e dovevo sapere se anche lei provava le stesse cose per me.
 
 
 
Nicole. Nicole, dov'è Nicole? Giro la testa velocemente e la vedo svenuta al posto del passeggero. Anche lei è sanguinante. Dobbiamo aver fatto un incidente. Ora si spiega l'ambulanza e il fatto che noi due siamo svenuti in macchina. Ma come abbiamo fatto ad andare fuori strada? Mi ricordo di non aver bevuto apposta.
 
 
 
"Nicks, ti porto a casa okay?" dissi vedendola a malapena reggersi in piedi. Lei annuii e io la presi e la trascinai fino in macchina. Appena l'appoggiai sul sedile vidi che dormiva beatamente, probabilmente si era addormentata mentre la portavo sulle spalle, così le allacciai la cintura di sicurezza ed entrai in macchina.
La festa non era molto lontana da casa sua, saranno stati circa quindici minuti in macchina, quindi presto saremmo arrivati a casa.
Stavo guidando quando una macchina sbandò davanti a noi, sterzai per non andargli contro, ma finii fuori strada, ormai avevo perso il controllo della macchina e andai a sbattere contro un albero. Sia io che Nicole, che nel frattempo si era svegliata, andammo a sbattere contro il parabrezza e subito dopo perdemmo i sensi entrambi.
 
 
 
Ora mi ricordavo cos'era successo. Avevamo fatto un incidente. Stavamo tornando a casa dalla festa. Quando vidi una macchina sbandare. Per non andargli contro sono finito fuori strada. Ecco cos'era successo. Ecco com'eravamo arrivati qua. Mi affretto a slacciare la cintura a Nicole. Ora l'importante è lei. Perché ancora non si è svegliata? Cerco di scendere dalla macchina. Non riesco ad aprire la portiera. Il davanti della macchina sembra una lattina di coca-cola accartocciata. Finalmente scendo dalla macchina e mi dirigo velocemente verso l'ambulanza. Inizio a barcollare. Sono ancora stordito dopo aver perso i sensi.
"C'è una ragazza lì dentro, dovete tirarla fuori e portarla in ospedale" spiegai preoccupato agli infermieri appena scesi dall'ambulanza indicando la macchina, o perlomeno quello che ne restava. Uno di loro si diresse subito da Nicole, mentre l'altro mi aiutò a salire sulla barella, mi fece entrare in ambulanza e poi andò ad aiutare il collega a tirare fuori Nicole. Dopo un paio di minuti tornarono reggendo Nicole e mettendola subito dopo sulla barella, come avevano fatto con me. Uno dei due infermieri le toccò il collo con due dita. Non capivo cosa stesse succedendo. Perché l'ambulanza non partiva e non ci portava in ospedale?
"Non c'è battito" disse l'infermiere togliendole le dita dal collo. Sgranai gli occhi. Immobile. Ero completamente immobile. Non riuscivo a muovere un muscolo. In quel momento ero incapace di fare o dire qualsiasi cosa. Dopo poco realizzai quello che aveva appena detto l'infermiere.
"Significa c-che?" Non so come uscirono quelle parole dalla mia bocca, ormai non controllavo più il mio corpo. Avevo un groppo in gola che mi faceva respirare a fatica. Sentivo gli occhi pizzicarmi. Stavo per piangere. Mi ero già alzato dalla mia barella per andare vicino a Nicole, a tenerle la mano.
"Ci dispiace" rispose l'altro infermiere. Scoppiai. Non era possibile. La mia Nicks mi aveva lasciato. Lei se n'era andata. Mi aveva lasciato solo. Avevo ancora un milione di cose da dirle e da fare con lei. E ora? Ora cosa avrei fatto? Cosa ne sarebbe stato di me? Senza di lei come sarei andato avanti? Presi un lungo respiro cercando di fermare i singhiozzi e il pianto, ma era praticamente impossibile. Ero distrutto. Quelle parole mi avevano distrutto. E' strano come un frase possa completamente buttarti a terra, non è vero?
Non le avevo ancora detto "ti amo" per davvero. Non le avevo ancora confessato tutto. Non era possibile che se ne fosse andata. No. Questo non era vero. Questo non poteva essere accaduto veramente. Non poteva essersene andata così senza dire niente. Io so che questo è solo un brutto sogno. Un incubo. Ora mi sveglio e torno alla realtà. Vero? Sì dev'essere così. Io senza di lei cosa faccio? Io sono completamente perso senza di lei. Cosa posso fare io senza la mia Nicks?
Perché proprio lei? Perché hanno deciso di prendersi proprio lei? Dovevamo vivere ancora un sacco di momenti insieme. Invece ora? Non c'è più tempo. E' troppo tardi. E' tutto andato. Niente più possibilità. Non ce ne sono più. Le ho perse tutte. Ed è colpa mia. Tutta colpa mia. Solo colpa mia. Se non avessi insistito. Se non ci fossimo andati a quella festa. Se fossimo restati a casa sua a guardare un film. Tutto questo non sarebbe successo. Ora non sarei qui in ginocchio a piangere davanti al suo corpo senza vita. E' colpa mia. Non saremmo dovuti venire qua. Non me lo perdonerò mai. E' colpa mia se la ragazza che amavo se n'era andata così, tutto d'un tratto, lasciandomi solo in questo mondo. Avevo lei. Avevo tutto. E l'ho lasciata andare via. L'hanno portata via da me.
 
 
 
"Hey Nicks,
sono Niall, il ragazzo che la notte della tua morte ti confessò tutto il suo amore, tu lo presi come uno scherzo e ora purtroppo non potrai mai sapere se era la verità o no. Ho provato un milione di volte a dirtelo prima, avevo troppa paura, paura di rovinare tutto, paura di perderti. Diamine, se solo te l'avessi detto prima. Magari quella sera saremmo stati sul divano di casa tua a farci le coccole, e io ti avrei dato tanti bacini, sul tuo nasino che amavo tanto, sul tuo collo, sulle tue labbra che ho sempre desiderato baciare. Non saremmo andati a quella festa e niente di questo sarebbe successo. Ora tu saresti ancora qui a riempire le mie giornate con quella tua risata contagiosa. Me la ricordo ancora, sai? Non sai quanto mi manca. Spero di non dimenticarmela mai. Non sai quanto mi manchi tu. Mi manchi come l'aria. L'uomo senza l'aria non può vivere. Io non posso vivere senza di te. Perché non sei qui ora? Da quella sera mi sono dato la colpa per quello che ti è successo, perché so che è colpa mia e tu non mi potrai mai perdonare, capisci? Le giornate qui fanno schifo senza di te. Sono diventate grigie, quel grigio cupo che ti mette una tristezza eterna. Non ci sei tu a portare il colore.
Sinceramente non so nemmeno perché ti sto scrivendo, so già che non potrai mai leggere questa lettera o rispondermi. Ne avevo semplicemente bisogno. Avevo bisogno di scriverti quello che sento per te o quello che penso. Avevo bisogno di dirti che il ricordo di quella sera mi tormenta e non penso che mi lascerà mai in pace. Ho bisogno di far finta che tu sia ancora qui. Ma la verità è che non ci sei. Spero che tu mi guardi da lassù o che mi pensi. Perché io lo faccio ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. Non smetto mai di pensarti. Per me eri tutto e non ho avuto occasione di dimostrartelo.
E' passato un mese da quando non ci sei più. Manchi a tutti. Io sono quello che sente di più la tua mancanza. Si vede che non ci sei. Si sente. Perché con te sarebbe stato tutto diverso. Tutto più bello. Tutto più allegro. Tu eri l'unica che riusciva a far credere alla gente che ci fosse qualcosa di bello in questo mondo, quando in realtà non c'è niente di bello. Eri l'unica che riusciva a portare la felicità ovunque tu passassi. Avevi un'energia straordinaria che qualsiasi persona ti invidiava. Eri la persona più bella, forte e solare di questo mondo. Non c'è stato abbastanza tempo per dirti queste cose.
Pochi giorni dopo l'incidente c'è stato il funerale. Ci sono andato. Ma non sono riuscito a restare. Mi faceva tutto troppo male. Mi facevano male i ricordi. Mi faceva male vedere quella bara scura. Mi faceva male sapere che non avrei mai rivisto il tuo sorriso. Mi faceva male sapere che tu non c'eri più. Sono andato via poco dopo. Non riuscivo a trattenere le lacrime e non volevo farmi vedere così. Non da te soprattutto. Eri la prima a dirmi di sorridere sempre. Mi ricordo quella volta che ero talmente giù che niente poteva farmi sorridere. Poi c'eri tu. Cercasti di far qualsiasi cosa pur di far spuntare un accenno di sorriso sul mio viso. E ci riuscisti. Anche se tu non te ne accorgesti. Tu te lo ricordi ancora, vero?
Nicks tu per me eri la persona più splendida che avessi mai conosciuto, e lo sarai sempre, te lo prometto. Resterai sempre nel mio cuore e io ti amerò per tutta la vita.
Il ragazzo che non ebbe una seconda possibilità."
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Hola.
Sono tornata con una nuova one shot uhuh
Ultimamente scrivo tanto.
Ho iniziato una nuova fanfiction, e ora ho scritto pure una one shot wow
Non so se sia una cosa buona o no, dato che creo solo schifi.
Cioè per questa one shot sono partita con un'idea stupenda e tutto, ma mentre scrivevo le idee volavano via e mi faceva sempre più schifo man mano che continuavo a scrivere.
Ma vabbè, ormai l'avevo iniziata e non volevo lasciarla incompleta.
Diciamo che la trama mi entusiasmava molto, ma il modo in cui l'ho scritta un po' meno.
Vorrei dire anche che mi ha ispirato soprattutto il video "Maps" dei Maroon 5, perchè ci sono fissata con quella canzone in questi giorni.
Cooomunque, come al solito non sapevo che introduzione mettere o che titolo inventarmi, quindi so che fanno tutti e due schifo, ma è quello che mi è venuto in mente.
Vabbè, tutto sommato, spero che almeno un po' vi piaccia questa one shot. Anzi quello che spero è che qualcuno la legga, dato l'introduzione che fa veramente cagare e che non incuriosirà nessuno, ma okay.
Ora mi dileguo, promise.
Ma prima un po' di pubblicità alla mia fanfiction ahah
Anchor.
Passateci se vi va, mi farebbe davvero felice (:
Ah, mi scuso se ci sono errori, ma ho appena finito di scriverla e non ho ricontrollato, quindi l'ho pubblicata direttamente, sorry.
Un bacio a tutti. Ciau♥
  
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