CAPITOLO 3

L’amicizia, un sentimento troppo simile all’amore.

Scappare? Era forse quella la soluzione migliore? Il mio cuore batteva così forte che mi sembrava di scoppiare.

Era tutto buio intorno a me, la luna riflessa nell’acqua del laghetto artificiale, il parco deserto, i fiori appena spuntati per l’arrivo della primavera.

Ad un tratto sentii un rumore alle mie spalle, erano dei passi che si facevano sempre più lenti e pesanti. E se fosse Ichigo?

La paura mi avvolgeva sempre più, cercavo di pensare a frasi di scuse ma il mio cervello era spento, come spenti erano i miei movimenti.

Presi coraggio e mi voltai. Un brivido mi scosse la schiena vedendo la sagoma di quella persona.

Una donna? Chi poteva essere a quell’ ora di notte?

Ma quando la luce del lampione illuminò il volto di quella ragazza mi rassicurai. Era solo Orihime.

Vedendomi in lacrime corse verso di me.

Lei, bella, generosa, in vita. Aveva tutto da offrire a Ichigo mentre io non avevo nulla.

Avrei dovuto essere gelosa di lei, avrei dovuto odiarla, ma il mio animo impedisce a questi pensieri di avere il sopravvento.

Preoccupata mi chiese subito cosa era successo, risponderle la verità sarebbe stato crudele. Ancora adesso non riesco a credere che Ichigo possa amarmi davvero.

Le risposi semplicemente che volevo prendere una boccata d’aria e controllare la zona. E subito le dissi “Piuttosto, cosa ci fai TU qui a quest’ ora di notte?”

Lei mi guardò intimidita e mi rispose “Credo sia giunto il momento di dichiarare i miei sentimenti a Kurosaki-kun”

Gelai.

Più si da per scontata una persona, e più quella persona si allontana da te.

A quella risposta non seppi rispondere, pensieri su pensieri mi giravano nella mente, il primo fra tutti era: “E se Ichigo fosse infuriato per il mio rifiuto e trovasse sincera e allettante la dichiarazione di Orihime?”

NO! Non l’avrei permesso per nessun motivo! Dovevo escogitare qualcosa, non potevo perdere Ichigo proprio ora.

Purtroppo quella settimana sarei dovuta ritornare nella Soul Society per sbrigare alcune questioni importanti, ma non potevo permettere che Orihime avesse campo libero con Ichigo.

Il mio cervello cercava di escogitare varie soluzioni e dopo svariate ipotesi riuscii a capire quale fosse quella giusta.

“Senti Orihime, sai stavo organizzando una breve vacanza alla Soul Society con tutti voi. Beh, potresti rimandare a quel momento la tua dichiarazione oppure al nostro ritorno!”

Beh così avrei di certo guadagnato tempo. Ad Orihime piacque la proposta e dopo aver accettato le chiesi se gentilmente poteva ospitarmi a casa sua per quella notte.

Purtroppo non ero ancora pronta per incontrare di nuovo Ichigo.

Troppe domande, troppe paranoie circondavano i miei sentimenti offuscandoli. Oltre tutto la storia di mia madre mi tornò in mente come lo scontro di un ciclone con i grattacieli.

Aspettai l’indomani per informare Ichigo, Ishida e Sado della piccola gita.

Quella notte non sognai.

Il primo amore non si scorda mai. Ma se fosse lui a scordare te?