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Autore: Gamblut    28/07/2014    2 recensioni
Ho voluto rimescolare un po' tutte le coppie che c'erano nell'anime ed ecco qui il risultato..
"Lei è MIA."
"Tu mi piaci..."
"E tu piaci a me."
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"Ti amo, non sai da quanto tempo."
"Non da quanto ti amo io."
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"Da un po' di tempo... ho..capito...che tu.. mi piaci."
"e allora ti vorrò anche io. "
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Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Buona lettura c:


Capitolo 12

 
 “Camminiamo insieme chiacchierando del più e del meno, senza mai iniziare quel discorso. L’accompagno fino a dove abita, la saluto e torno nella casa dove adesso vivo.”
 
Miuna    
Ormai è passato più di un mese dall’ Ofunehiki. La città che era movimentata come le onde del mare, dove la gente rideva e scherzava, adesso è diventata come l’oceano congelato, fredda e impassibile. Con Tsumugu non parlo da quella sera, anche se, ogni mattina quando mi sveglio, vedo sempre lui nella barca che pesca. Come vedo anche ogni mattina Hikari che cerca di arrivare a Shioshishio ed entra in acqua, ma poi rimane sempre qui.  Sono un’egoista, l’ho voluto qui tutto per me e adesso lui soffre sempre. Ogni sera, quando si fa il bagno per rinfrescare l’Ena, lo sento sempre piangere. Piange lì per non far riconoscere le sue  lacrime mischiate all’acqua marina e così che la gente pensi sia sta lavando, mentre..  mentre  la sua sofferenza lo avvolge più dell’Ena. Ogni sera sento il suo pianto, e poi ogni notte che va a dormire quando perde il controllo. Chissà che cosa succede nella sua testa mentre dorme, per farlo frignare così...  non ho mai capito. Prima sembra che dorme, poi,  per le 4 circa, sento lui urlare parole senza senso, versi strani e poi piange. Akari si alza dal suo futon e va da lui, l’abbraccia e lo lava. Lui ha un’ Ena molto spessa, fa il bagno quasi sei volte o più. È un grande problema, per lui, essere rimasto qui. Ho sempre cercato di parlargli, di aiutarlo, ma quando ci provo  mi evita. Non possiamo passare tutta la vita così. Io non voglio, devo fare del mio meglio. Devo provare a fare qualcosa... potrei scrivere una lettera di scuse. È una buona idea. Però.. cosa dovrei scrivere? “Mi dispiace per averti tenuti tutto per me” ?! queste sarebbero le scuse, perché è questo che ho fatto. Cercherò di fare un discorso a voce e di dirgli qualcosa. Ma quando? Il più presto possibile... lui torna con Akari quindi devo trovare un modo per farci rimanere soli, anche se ho un po’ di paura. Sono stata così audace quella volta, quando gli ho chiesto di rimanere.  Io sono molto timida e infatti pure io sono rimasta sbalordita del mio gesto. Poi, quando gli ho preso la mano.. il mio cuore è letteralmente scoppiato. Ma ho visto che nei drama fanno così, quindi.. beh, comunque alla fine diciamo che ha funzionato, è rimasto qui. Quindi, prepariamo un discorso.. cosa posso dire?
 
“Sono tornato.” Sento dire dall’ingresso.
HIKARI?! E’ TORNATO ADESSO??? Io non ho preparato nulla da mangiare da accompagnare al discorso, non so nemmeno cosa dire, che faccio?? Beh, dal tono di voce  sembra felice e siamo in casa soli, quindi... questa è l’occasione perfetta.
“Ciao! Come stai?” dico incominciando il discorso, mentre sono sempre nell’altra stanza. Non sono pronta  a vederlo e a parlargli a quattr’occhi.
“Bene, grazie. Tu?”
HA RISPOSTO! NON CI CREDOOOO!! NON MI PARLA MAII.
“Anche.. vuoi preparato qualcosa?”
“Sì, sono affamato!”
Vado verso la cucina e ci vediamo. Siamo faccia a faccia.
“Ah, Miuna sei tu..”
“Sì... chi pensavi che fossi?”
“Beh,non lo so... Vabbè non ti preoccupare per il cibo, poi lo prepara Akari. Io deve andare urgentemente in...”- e non finisce la frase che scappa nella sua stanza. Che scuse che si inventa per non parlarmi, mi sta proprio evitando. E io... NON POSSO PERMETTERLO.
“Hikari?”- chiedo bussando alla porta. “Posso entrare?”
“No, cioè... mi sto cambiando.”
Bugia, quasi sicuramente. Forse veramente si sta cambiando, boh.. chi se ne frega, se lo vedo mentre si cambia non c’è niente di male, anzi.... Ma principalmente devo risolvere la questione.
Entro e vedo che si sta togliendo le scarpe.
Mette i calzini dentro esse e poi  si alza per prendere le pantofole, ma le prendo prima io e gliele porgo.
“Nemmeno Cenerentola...”- dice lui sorridendo per sdrammatizzare.
Io  incomincio a ridere. Vuol dire che io sono un principe e lui la povera Cenerentola che deve fare le pulizie, wow..
“Ahahah, saresti carino come Cenerentola.”- rispondo.
Lui mi fa la linguaccia e la discussione finisce così. Ancora io non ho compiuto la mia missione.
“Hikari... perché mi eviti?”- inizio così. Che audacia che ho.
“Io... io? Ti evito??”- dice cercando di fare una faccia incredula.
“Sì... ammettilo.”
“Non è che ti evito, è...”- sta per continuare la frase ma incomincia a guardarmi la faccia e a fare un’espressione strana.
“Che cosa ho nella faccia?”- chiedo un po’ confusa.
“No.. cioè, niente. Non è che ti evito,è.. difficile da spiegare.”
“Va bene. Comunque.. volevo scusarmi. Forse sono stata troppo egoista quel giorno.”
“Lo sei stata molto, però... se io volevo stare veramente con i miei amici non avrei dovuto dare conto a nessuno e buttarmi..”
“ E perché non l’hai fatto?”
“Non volevo lasciarti sola.”
“Quindi, in teoria.. è colpa mia. Scusa.”
“Non in teoria, in pratica. Ma non ti preoccupare, è stata per la maggior parte colpa mia.”
“ E perché?”
“Perché mi sono fatto prendere dall’atmosfera e..”
“e..?”
“E.. tu mi hai tenuto per mano, cioè.. non si possono spiegare queste cose, capisci, no?”- mi dice un po’ imbarazzato.
Incomincio a ridere, che carino che è mentre è tutto rosso. Forse gli piaccio, altrimenti sarebbe entrato in acqua, quella sera. Quindi.. ho una speranza.


  
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