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Autore: Barazchan    06/08/2003    2 recensioni
L' ultimo anno di liceo per i ragazzi di CT. Come festeggiarlo meglio se non con una bella vacanza?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terzo capitolo.

 

Finalmente il giorno della partenza era arrivato. Dopo gli esami che avevano un po’ stressato tutti i ragazzi, erano tutti riuniti all’aeroporto di Tokyo aspettando che il proprio volo fosse annunciato, ma, dato il ritardo dell’ aereo di una buona ora, qualcuno di loro aveva già cominciato a lamentarsi…

-Ma por…! Ma quando parte quest' aereo? Mi sto letteralmente sciogliendo! Fa un caldo maledetto qui!- Disse Benji.

-Per tua informazione Price…siamo in pieno Agosto ed è normale che gli aerei facciano ritardo! E vedrai quanto caldo farà in Florida!- Sghignazzò Mark. -Potevi sempre venire col jet privato dei tuoi, no?- Gli disse, prendendolo in giro.

-Fatti gli affari tuoi Lenders e sta attento a come parli se non vuoi rogne!- Lo aggredì l’altro.

-Ma come siamo suscettibili! Dov’ è lo schiavetto col ventilatore? La nostra povera “prima donna” in menopausa inoltrata ha urgente bisogno di lui!- Disse Mark, cercando di dare un tono drammatico alla cosa senza scoppiare a ridere.

A quella nuova provocazione Benji non ci vide più e si avvicinò all’avversario di sempre con aria minacciosa.

-Te la do io la menopausa, brutto **%%$°°**!-

-Quando vuoi portiere! Se hai bisogno di una ripassata io sono a tua disposizione!- Rispose Mark parafrasando quello che gli aveva detto Benji alla fine della partita amichevole con l’Amburgo.

-Ragazzi! Fatela finita, ok?!- Disse Patty mettendosi fra i due per cercare di calmare le acque. -Stiamo per partire per una splendida vacanza e voi non sapete fare altro che litigare!-

-Non rompere Gatsby! Non sono affari tuoi!- Dissero i due in coro.

Patty, diventata rosso pomodoro per la rabbia, stava per rimetterli entrambi in riga con una delle sue solite e temute ramanzine. Infatti, gli altri giocatori si erano allontanati per mettersi al riparo. All’improvviso sentì una mano poggiarsi delicatamente sulla sua spalla…era Holly.

-Lasciali stare, Patty! Sono fatti così!- Disse sorridendole con dolcezza; cosa che provocò ulteriore rossore alle guance della ragazza -Riuscite a starvene tranquilli fino all’imbarco, ragazzi?- Aggiunse poi rivolgendosi ai due rivali con aria seria.

-E tu, capitano, riuscirai a startene tranquillo?- Chiese Benji malizioso indicando la povera Patty che nel frattempo era diventata ancora più rossa.

-Che vuoi dire?- Chiese il ragazzo perplesso alzando il sopracciglio.

-Niente…niente…lasciamo stare…-

-Nel frattempo, a salvare Patty da quella situazione imbarazzante, erano arrivate quasi nello stesso momento, Amy e Jenny insieme ai rispettivi capitani.

-Grazie ancora dell’invito!- Disse Amy -Ci divertiremo un sacco, già lo so.

-Infatti!- Rispose Jenny eccitata per la partenza imminente con tutti gli amici.

-Già!- Rispose sorridente Patty. -Magari conosceremo dei bei ragazzi!- Aggiunse Patty maliziosa. La mia amica che ci ospita ne conosce a dozzine! Sicuramente ce ne presenterà qualcuno!- Disse facendo l’occhiolino alle altre.

-Siii!!!- Risposero in coro le altre. A quest’affermazione notarono che tutti i ragazzi si erano girati nella loro direzione. I più interessati erano Julian, Phil e Bruce. E anche Holly sembrava avesse raddrizzato le antenne.

-Cosa?!- Disse Bruce in preda alla gelosia. -Chi dovreste conoscere voi?!-

-E a te cosa importa?- Rispose Patty all’amico. -Ah ah!!! Abbiamo paura della concorrenza, non è vero Bruce?-

-Ma non dire stupidaggini, scema! Non sono per niente preoccupato! Mi stupisce solo che tu speri di fare colpo su qualche ragazzo. Ma ti sei vista allo specchio, befana?- Per un momento Patty rimase interdetta da quell’affermazione offensiva da parte dell’amico. In quel momento la tensione si poteva tagliare con un coltello. Era troppo! Aveva lasciato correre con Benji e Mark ma Bruce, sapevano, non si sarebbe salvato. Infatti, tutti erano ormai pronti alla seconda guerra mondiale. Neanche Holly, pensarono, sarebbe riuscito, questa volta, a fermarla.

Nel frattempo una voce metallica dall’altoparlante annunciò l’imbarco immediato per il loro il volo. Subito Bruce si avviò di corsa verso il gate seguito da una Patty furiosa. Tutti gli altri li seguirono ridendo a crepapelle. Ormai i siparietti comici fra Bruce e Patty erano all’ordine dal giorno poiché il ragazzo non finiva mai di prenderla in giro. In verità i due erano amici inseparabili fin da quando erano bambini ma non erano ancora riusciti ad avere un rapporto per così dire… “tranquillo”!

-Meriteresti di essere buttato dall’aereo in volo!- Urlò la ragazza dandogli una sberla sulla testa.

-Ahi!!! Strega!!!- Urlò a sua volta il calciatore massaggiandosi la parte colpita.

-Sta zitto e cammina, sciocco!- Rispose lei spingendolo “gentilmente” verso l’hostess che controllava i biglietti.

-Ehi, Patty!- La chiamò poi Benji seccato dopo essere saliti sullo Jet 747. -Ma questa non è la business class!- Infatti, era lei che si era occupata di comprare i biglietti e organizzare il viaggio.

-Beh, ti accontenti dell’economy che tralaltro d’economico ha ben poco!- Detto questo raggiunse il suo posto in preda ad un forte mal di testa. Infatti, doversi sorbire tutte le lamentele dei giocatori della nazionale quasi al completo era fin troppo anche per lei. Chi sentiva caldo, chi voleva portarsi assolutamente il pallone appresso per paura che nella stiva sentisse freddo (indovinate un po’ chi?^__^ NdB), chi voleva il posto vicino al finestrino, chi no, chi si lamentava dell’aria condizionata, chi la voleva a “palla” ecc… non c’ era nulla che andasse bene! Dopotutto, lei si era impegnata moltissimo anche durante il periodo degli esami per organizzare fin dal minimo dettaglio ma a quegli zucconi evidentemente non importava…-Ci vuole proprio molta pazienza!- Si disse sorridendo fra se, perlomeno c’ erano Tom e le ragazze che sembravano non lamentarsi, eccitate com’ erano alla prospettiva di quelle tre settimane d’assoluto divertimento che le aspettava in compagnia dei loro rispettivi ragazzi.

-Ciao!- Le disse Holly sorridente come sempre. -A quanto pare siamo seduti vicini.-

-Già…- Rispose lei timidamente accorgendosi solo ora della sua presenza.

-Ragazzi…qualcuno si deve sacrificare e scambiarsi di posto…- Disse Tom con aria preoccupata. -Guardate un po’ chi si è seduto vicino a Lenders… premetto che io non ho alcuna voglia di farmi tutte queste ore di volo vicino ad uno di quei due!- Aggiunse lei indicando i due che avevano appena iniziato a litigare ad alta voce.

-Neanche io!!!- Risposero in coro i giocatori della nazionale juniores rivolgendo sguardi supplichevoli all’indirizzo del povero capitano.

-Holly…ti prrreeegooooo!!!!!- Aggiunse Tom, -Siamo amici io e te…non è vero? Ce lo fai questo favoruccio?-

-Beh…veramente io…-

-No!! Non farti fregare!- Pensò Patty fra se.

-Per favore, oh capitano, mio capitanooooooo!!!!!- Ripeterono in coro gli altri cercando di imitare la toccante scena finale del film “L’ attimo fuggente”.

-Ok…- Acconsentì lui alla fine rassegnato. -Mi sacrifico io…ma al ritorno si tira a sorte!-

-Grazieeeeeeeeee!!!!!- Risposero tutti in coro.

-Benissimo! S’ è fatto fregare! Lo sapevo! Chi dovrò sorbirmi fra Benji e Mark?- Si chiese fra se Patty.

Holly si alzò, prese la sua roba e andò dai due contendenti dicendo a Benji di andarsi a sedere vicino alla ragazza..

-Ma scherzi? Mi diverto un mondo a stuzzicare questo qui! Io non mi sposto!-

-Benji!!!- Aggiunse serio il capitano.

-Ok! Ok! Vado…ma sei un negriero!- Obbedì il portiere andando ad occupare il posto lasciato da Holly.

-Salve Gatsby…mi dispiace che tu non possa fare il viaggio appiccicata al capitano ma se vuoi la mia spalla è sempre disponibile per farti una dormitina.- Disse rivolgendosi alla ragazza con fare da seduttore facendola arrossire.

- Non mi rompere, Price che sono già abbastanza nervosa! Adesso siediti e cerca di stare un attimo calmo!-

-Credo proprio che sarà un viaggio molto movimentato…- Affermò poi il portiere.

-Lo temevo!- Rispose lei cercando di rilassarsi e mettersi a dormire; tentativo vano data l’irrequietezza dell’amico.

-Capisco che voi calciatori non riusciate a stare mai fermi ma non potresti cercare di calmarti?!- Chiese lei supplichevole. -Vorrei rilassarmi un po’!-

-Hutton non mi rompere con le tue menate sull’amicizia e sul cameratismo in squadra!!- Stava dicendo dall’altra parte dell’aereo Mark.

-In qualità di capitano è mio dovere cercare di farvi andare d’accordo, tu e Benji e credo che…- Il ragazzo continuò la sua predica per diversi minuti poi, avendo capito che l’interessato non lo ascoltava, si arrese.

-Avessi almeno il mio pallone!- pensò lui. -Bah…- Disse poi ad alta voce mentre tirava fuori dallo zainetto un videogioco. Mark lo notò subito e lo osservò stupito.

-Ma…sei malato! Anche il videogioco della Champions Ligue dovevi portarti dietro?!-

-Il pallone me l’ hanno fatto mettere nella stiva purtroppo…-

-Oh mio Dio!- Esclamò Mark stupito cercando di tenere ferme le mani che ormai gli prudevano da un pezzo.

L’altoparlante annunciò l’imminente decollo e tutte le istruzioni che i passeggeri dovevano seguire durante il volo.

Pochi minuti dopo l’aereo effettuò il decollo e, dopo essersi slacciati la cintura di sicurezza, tutti i ragazzi cominciarono a discutere animatamente. Patty e le altre ragazze dovettero rassegnarsi a sopportarli per tutta la durata del viaggio. Infatti, lasciarono anche loro i rispettivi posti per riunirsi a chiacchierare insieme non potendone più di sentirli parlare di calcio.

-Allora Patty, come hai conosciuto la tua amica Lucy?- Chiese Eve.

-Già!- Affermò Amy. -Ancora non ce l’ hai detto! Come mai?-

-Beh…- Rispose lei. -Non me non lo avete mai chiesto fino ad ora!- Rispose semplicemente lei; infatti, non era venuto in mente a nessuno di chiederlo; avevano accettato tutti all’unanimità si resero conto le ragazze arrossendo.

-Ok!- Ve lo racconto…se ci riesco visto che quelli stanno facendo una confusione infernale…- Aggiunse indicando il gruppetto di calciatori che si erano riuniti attorno a Benji, Mark e Holly compresi, quest’ultimo, al sentire parlare della loro prossima partita in nazionale che avrebbero dovuto affrontare di lì a pochi mesi, aveva abbandonato il suo passatempo ed era accorso.

-Ragazzi…- Disse Eve con tono autoritario suscitando le proteste da ogni dove. -Vi dispiacerebbe fare meno chiasso? Vogliamo parlare anche noi!-

-Silenzioooo!!- Urlò lei esasperata zittendoli tutti. -Con le buone maniere si ottiene tutto!- Si rivolse poi alla altre sorridendo maliziosamente.

-Dai Patty racconta.- Disse Jenny curiosa.

-Va bene!- Le rispose lei. -Io e Lucy ci conosciamo fin da bambine. Lei e mia madre sono sempre state grandi amiche. Infatti, sua madre è giapponese ma si è innamorata di un avvocato di successo di Miami quando ebbe la possibilità di fare un viaggio studio in America e ha lasciato il Giappone per sposarsi con lui. Però lei e mia madre si sono sempre tenute in contatto e noi, fin da bambine, ci siamo frequentate quasi tutte le estati e siamo diventate grandi amiche. In questo periodo però è sempre solo dato che i suoi genitori sono sempre in viaggio d’affari. Ha anche un fratello più grande ma non c’ è quasi mai in casa…quindi abbiamo in pratica tutta la sua casa a disposizione!- Disse lei sorridendo.

-Ah! Com’ è commuovente…sembra la storia di un romanzetto rosa da quattro soldi!- Disse Benji, arrabbiato per essere stato interrotto mentre impersonava l’oracolo calcistico spiegando agli altri ragazzi tutti i segreti (sarà vero?*__* NdB) della nazionale tedesca.

-Benji, sei sempre molto carino!- Rispose lei facendogli la linguaccia.

-Non dargli spago, Patty!- Disse Eve.

Le ore di volo passarono abbastanza velocemente, fra litigate, scherzi e discussioni calcistiche e finalmente arrivò il momento di scendere dall’aereo.

 

 

Fine terzo capitolo.

  
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