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Autore: Luxy_95    28/07/2014    4 recensioni
Lux, una ragazza diciassettenne, innamorata di un gruppo: i Tokio Hotel. Questo la porterà a dei guai seri, in cui dovrà scegliere il proprio destino. Un destino di semplice amore, causato da troppo male e da combattere da sola, o un destino dove, per salvare il proprio amore, dovrà semplicemente accettare di dover seguire il male?
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ottavo capitolo
 
 

PDV Tom

Tom si distese nel letto, accanto a Lux. Da ormai quasi tre ore pensava a ciò che avrebbe dovuto fare in futuro.

 

Pensare, questa parola mi sta sui nervi.

Mi siedo meglio sul letto stringendo le tempie.

Odio pensare, è come entrare in un abisso di pensieri dove ci sono un insieme di delusioni o rimpianti, che due palle! In più questa parola ti obbliga a fare le scelte di una vita eterna.

Guardo la notte fuori dalla portafinestra.

Pensare è orribile come Odiare, parola di Tom Kaulitz, gente.

Faccio un sospiro.

Anche questa parola non è delle migliori, soprattutto per un vampiro assetato di sangue che l'unica cosa che vorrebbe…

Volto lo sguardo verso Lux.

È bere il sangue di questa graziosa fanciulla addormentata, anche se, ovviamente, non lo farebbe mai perché l'ama più della sua stessa vita.

Continuo a guardarla.

In questo momento percepisco ogni suo respiro, ogni vortice di sangue che scorre nelle sue vene. Quanto vorrei assaggiare ancora una volta il suo sangue. Fisso inutilmente quelle vene che vengono fuori sul collo, mentre espira si vede benissimo un accenno della vena proprio nella parte sinistra del suo collo. Dio, quanto vorrei morderla, bere il suo sangue, vorrei sentire quel suo sapore in bocca, ma l'unica cosa che riesce a fermarmi è l'amore.

Oh, questo è un sentimento assai piacevole non che pauroso, tanto pauroso.

Mi sdraio vicino a lei continuando a guardarla. Mi appoggio sul braccio sinistro.

E poi mi dicono che l'amore è bello: ma quando mai? Il mio primo amore mi ha tradito e il secondo sta scivolando fra le mie mani, bella roba direi. Lux non può decidere cosa fare, sarebbe troppo per lei, dover decidere tra la sua famiglia e... Me. Perché prima o poi lei dovrà scegliere, così le faciliterò il compito. Devo scegliere io per lei.

Devo sacrificare il mio amore.

Mi sdraio sulla schiena mentre fisso il soffitto.

Devo lasciare il mio unico e vero amore, anche perché mi sono reso conto che alla fin fine lei farebbe di tutto per me, addirittura perdere il suo amore solo per proteggere la mia famiglia e... Me. Tutto riporta a…

Feci un grosso sospiro.

...Me! Io non la posso tenere vicino a me, non più, sarebbe pericoloso per lei, per quanto abbia amato Vivianne, io ora l'ho odiata. Dicono che tra l'Amore e l’odio c'è una linea sottile e questa linea tra me e Vivianne si è spezzata, tutto il mio amore è diventato odio.

* * * * * * * *

Tom guardò l'ora: le sette.

"Dovrei svegliare Lux. Dovrebbe chiamare Zoey." Pensò.

-Lux, tesoro, svegliati.-

-Mmhh.- Lux si lamentò per un po’.

-Dai, tesoro, devi vedere anche Zoey. Va bene che negli ultimi giorni l'hai chiamata, ma oggi è venerdì e domani ci sarà la sua festa di compleanno, devi trovare il modo di portarla alla festa.-

-Va bene, va bene, sono sveglia.- Lux continuò ad avere gli occhi chiusi.

-Lux, apri gli occhietti, su.- Lux esasperata aprì gli occhi.

-Contento ora?- Gli chiese con un lieve sorriso sulle labbra.

-Oh, tanto contento. Brava bambina!- Le rispose Tom arruffandole i capelli con la mano sinistra.

-Hey, non sono una bambina!-

-No, è vero, sei la mia ragazza!- Tom la guardò dritto negli occhi, con un accenno di speranza che lei non toccasse di nuovo l'argomento della sera prima. Lux, non volendo anche lei tornare sull'argomento, decise di farla passare.

-Eh si, e nessuno ti toglierà dalle mie mani, sappilo.- Disse lei con convinzione, quasi a dire, o meglio supplicarlo, di non lasciarla.

-Oh, questa è una minaccia?-

-No, una speranza!- Tom parve quasi stupito della risposta di Lux

-Bene, ora giù dal letto che sono le sette e dieci, su!-

-Ma oggi è l'ultimo giorno della settimana posso stare a casa anche oggi ormai, e per di più, oggi si entra alle nove.- Sentenziò scocciata.

-No, è da due settimane piene che non vai a scuola e non va bene Lux. Così potresti perdere l'anno! E poi, devi vedere Zoey per poterla convincere!-

-Ok, va bene!- Così dicendo Lux si alzò come una molla dal letto, si diresse in bagno, si fece una doccia, lavò i denti, per poi vestirsi e mettere in bocca qualche biscotto con un enorme sorso di latte. Salutò tutti per poi dirigersi verso casa sua.

Appena aprì la porta corse come un fulmine fino in camera sua per prendere alcuni libri da casa, scendendo decise di far visita ad Axel.

-Hey, ciao!-

-Ciao, Axel, come ti senti?.-

-Molto meglio, grazie.-

-Eh? Grazie di cosa?-

-Beh, innanzitutto per avermi trasformato.-

-Si… Già...- “Sapessi cosa mi costa fare incantesimi del genere.” Axel la guardò circospetto e perplesso “Che cosa significava?”

-Tu invece? Tutto bene?-

-Beh… Va.-

-Che significa “Va”?-

-Niente, lascia perdere. Comunque, volevo chiederti, riusciresti a stare davanti a una trentina di persone senza avere l'impulso di mordere?-

-Ehm, perché?-

-Perché domani c'è la festa di compleanno di una delle mie tre migliori amiche, Zoey, mi farebbe piacere che conoscessi gente, è da una settimana che stai qui dentro!-

-Oh, che gentile, mi piacerebbe tanto Miss Taylor.-

-Scusa? Perché mi chiami Miss Taylor? Chiamami pure Lux.-

-Non potrei, sarebbe scortese da parte mia chiamare con il nome chi mi ha trasformato, Miss Taylor. Io le sono debitore.-

-Tu che? No, no, no, no, no, no, tu sei libero per la tua vita e poi ricordi? Io sono una strega, e niente Miss Taylor, Axel!-

-D'accordo allora… Lux?-

-Esatto, Lux. Allora dimmi, ci sei domani?-

-Si, ma prima è meglio se chiedo a Tom e Bill cosa ne pensano, infondo sono più bravi di me in queste cose!-

-Ok. Ah, ricordati che c'è anche Oscar!-

-Tranquilla, non mi fa nessun effetto!-

-Grande, oggi in pausa chiamerò Tom per farlo venire qui così ne discutete, d'accordo?-

-Ok.- Con un assai enorme sorriso salutò Axel e si diresse a scuola.

Le prime tre ore, Lux aveva avuto disegno, la sua materia preferita, e le ultime due avrebbe avuto ginnastica.

-Allora, Lux, mi spieghi perché dovrei venire da te nel giorno del mio compleanno?- Chiese una ragazza dai capelli lunghi, voluminosi, di un castano chiaro, gli occhi marroni, labbra rosee, carnagione olivastra, alta un metro e sessantacinque circa.

-Beh, perché sono la tua migliore amica, facile, no?-

-Tu non me la racconti giusta.-

-D'accordo, se vieni da me ho una sorpresa da farti, ed è davvero bella.-

-Va bene ci sto, ci saranno anche Karen e Chanel?-

-Certo!-

-D'accordo!-

-Bene, devo fare una chiamata, e poi sono tutta tua.- Lux si affrettò a chiamare Tom.

Primo squillo... Secondo squillo… Terzo squil...

-Pronto, amore, dimmi!-

-Pronto amore! Potreste andare tu e Bill da Axel così parlate se può venire alla festa? Perché io l'ho invitato, mi dispiace che stia da solo, è lì da una settimana, poverino.-

-Okey, tranquilla. Ora ci andiamo dato che ci stiamo annoiando, oggi non ce ne viene una buona!-

-Oh, mi dispiace, comunque ok, d'accordo, a dopo amore.-

-A dopo tesoro.-

Lux chiuse la telefonata. Credeva che nessuno l'avesse sentita al telefono, invece Zoey l’aveva sentita.

-“Pronto amore”? “A dopo amore”?? Lux, c'è qualcosa che non mi hai detto?-

-Ehm… Si, ma non ti dico niente. Lo scopri domani.- Lux rispose con le guance rosse.

-Va bene, ma non mi è piaciuto il fatto di doverti coprire per ben due settimane e non sapere niente.-

Lux fece una risata sarcastica per poi ribattere -Giuro che domani ti dico tutto, diciamo che fa parte della sorpresa.-

-D'accordo, mi arrendo.-

-Ti sei già comprata un vestito per il compleanno o ci andiamo insieme oggi pomeriggio?-

-No, ancora no, dato che nessuno qui presente mi aveva avvertita.-

-D'accordo, ok, scusami sul serio, ma sono stata costretta. Ora, tornando all'argomento del vestito, ti andrebbe di sceglierlo con me?-

-Certo, Chanel e Karen?-

-Alle due le chiamo e sento se vogliono venire pure loro, oppure le mando un messaggio.-

-D'accordo. A dopo tesoro.-

-A dopo piccina.-

Loro due facevano due scuole diverse ma vicine e quindi potevano comunicare tranquillamente una da una parte all’altra del recinto.

 

-In tanto in studio-

-Bill, dato che non abbiamo niente da fare, Lux mi ha chiesto se possiamo andare a parlare con Axel e sentire se ce la fa a stare in mezzo agli umani dato che l'ha invitato alla festa di Zoey-

-A proposito della festa, io non so cosa mettermi.- Tom lo guardò come per dire “Dimmi che stai scherzando”.

-Non sto scherzando Tom, lei è anche una nostra Fan, devo pur essere elegante, no?-

-Oh santo cielo! Senti, domani tutta la band deve essere perfetta, d'accordo? Voglio rendere questo giorno speciale per Zoey ma anche per l'amore della mia vita.-

-Quindi adesso è l'amore della tua vita?-

-Bill non cambierò idea, smettila di farmi cadere in tranelli.-

-Ma Tom, perché vuoi farti male e far male pure a lei, eh?-

-Ma non capisci proprio? Cazzo sono un vampiro Bill, ogni santo secondo che sto con lei, la bramo, ogni cavolo di secondo le vorrei saltare addosso e attaccarmi al suo collo e ogni volta che sento i suoi pensieri sul fatto del perché voglio lasciarla mi viene ancora più male al petto e rabbia.-

-Tom, a lei non importa che tu sia un vampiro, lei è una strega, ricordi? Non pensi che si sentirà frustrata pure lei? Eh?-

-No, tra qualche giorno mi odierà e sarà facile per me lasciarla.-

-Che dici? Perché?-

-Ogni volta che trasforma un vampiro malvagio in uno buono perde un po’ del suo amore che tiene per me.-

-Che cosa significa?-

-Che se succederà e dovrà combattere con altri malvagi, perderà l'amore che prova verso di me, Bill, e ciò significa che mi odierà. Capito adesso?-

-TU-SEI-FOTTUTAMENTE-STUPIDO-TOM!-

-Che cosa?-

-Te l'ho detto già una volta e te lo ridico perché forse non ti entra in quella testolina bacata: LEI-TI-AMA. E anche se perdesse l'amore, credi che non ti amerà ancora e ancora e ancora?-

-Non, se comincerà ad odiarmi.-

-YOU-ARE-FUCKING-STUPID-TOM-KAULITZ!- Bill gridò talmente forte quella frase in studio tant'è che tutti quelli che ci lavoravano, smisero di parlare e cominciarono a fissare solo ed unicamente Bill per poi passare ad osservare Tom.

-Bill, this is my choice, understand?-

-Oh, Tom, allora non vuoi proprio capire. Ti strozzerei, lei non riuscirà ad odiarti, per te sacrificherebbe il suo amore. Tom, questo è amore.-

-Appunto, è la stessa cosa che farò io. Sacrifico il mio amore purché lei rimanga in vita e non muoia per colpa mia, Bill.- Disse sussurrando esausto ogni parola della sua frase.

-Tu la ami?-

“Che?? Sul serio ancora non lo ha capito? Bill, sono io o sei tu quello con la testa bacata?”

-Si, Bill, la amo, anche molto più di quanto amavo Vivianne, contento?-

-Molto!-

Tom si fermò sconcertato. “Che? Mi sta confondendo.”

Bill invece si incamminò verso la porta di ingresso facendosi una risata sul fratello.

-Fratellino, non riuscirai a star lontano da lei neanche per una giornata, credimi.-

-Invece si.-

-Scommetti? Se riesci a starle lontano per una settimana quando le dirai addio, allora me ne starò zitto e farai quello che ti pare nella tua vita.-

-Ci sto!- Bill a quella risposta alzò gli occhi al cielo quasi esausto per colpa del comportamento del fratello.

-Che c'è?- Domandò Tom.

-Naaah niente, andiamo a parlare con Axel va, che forse lui non ha le ruote fuori posto.-

-Vuoi dire che ho una rotella fuori posto, Bill?-

-Fratello, te l'ho SEMPRE detto.- Disse Bill a mo’ di scherzo.

-Ma guarda te, non poteva capitarmi un fratello meno rompipalle?-

-Dovresti ringraziare mamma e papà che hanno fatto me al posto di un altro.-

-Si, si, certo.-

-Ecco bravo!-

-Dio, a proposito, perché prima mi hai dato dello stupido in inglese?-

-Ti ho detto fottutamente stupido in inglese, non solo stupido.- Disse con convinzione e continuò - Comunque, perché dato che non lo hai capito in tedesco, ho provato con l'inglese ma mi sa che non ha funzionato.- Andarono verso il parcheggio ed entrarono nella macchina di Tom e partire.

-Beh, mi hai dato dello stupido Bill, due volte, questo l'ho capito.-

-Bravo bambolotto testa bacata.-

-Guarda che tu sei il fratello di questo bambolotto con la testa bacata.- Gli rispose Tom.

-Si, infatti io sono il bambolotto intelligente, e vedi che pure tu dici su te stesso che hai la testa bacata?- Tom non rispose più.

Arrivati a destinazione Tom spense la macchina ed uscirono, poi premette il bottone di chiusura della macchina dalla chiave, ed entrarono in casa.

-Egocentrico!- Esordì Tom.

Appena entrati c'era l'atrio e tre porte, una portava al salone, una alla cucina e una al bagno. Entrarono in quella che portava alla cucina e anche lì c'era una porta che portava alla cantina.

-Stupido!-

-Stronzo!-

-Idiot..- Arrivati di sotto, Axel non capiva cosa stava succedendo.

-Hey, che succede?- Chiese Axel vedendo i due litiganti.

-Succede che Tom è un idiota, ecco che succede.-

-Si e che Bill è uno stronzo.- Axel provò a mantenere una risata.

-Lo dicevano che eravate uno spasso voi due.-

-Cosa? Chi lo diceva?-

-Beh, i vampiri malvagi. Dicevano che era come vedere un film comico in 3D.- Axel provò quasi dispiacere di non poter più vedere i suoi amici, infondo ma molto infondo, gli voleva bene.

-Oh, beh, almeno qualcuno si diverte.- Commentò Tom.

-Tom, chiudi il becco. Axel, Lux ci ha chiamato, ha detto che ti ha invitato al compleanno di Zoey.-

-Si, volevo assicurarmi di non bere più sangue umano o almeno di non desiderarlo.-

-Capisco. Tom, puoi andare a prendere una sacca di sangue dal bagagliaio per favore?-

-Certo.-

-Allora, ti spiego. Adesso faremo una prova, se la superi potrai andare alla festa domani.-

-D'accordo.-

-Perfetto. Ogni due minuti, per una mezz'oretta, io farò gocciolare una goccia di sangue che andrà dritta dritta nella tue gola. Da lì, io e Tom, vedremo come ti comporterai. Se ti abbuffi sulla sacca di sangue, allora vuol dire che non sei pronto, se invece non lo fai, vuol dire che sei pronto.-

-D'accordo.-

-Ecco qui.- Tom la porse a Bill e quest'ultimo la aprì e ordinò ad Axel di aprire la bocca e inclinare la testa all'indietro. Axel lo fece in tutta tranquillità.

-Sei pronto?-

-Si.-

Bill fece cadere una goccia di sangue nella gola di Axel che lui deglutì in tutta tranquillità.

-Se hai qualche istinto per prendere questa sacca e berla, fallo, non ti trattenere, magari oggi puoi, ma domani, davanti ad una trentina di persone, non potresti e ci sarà pure il tuo creatore.-

-No, non ho nessun istinto e poi Oscar non è più il mio creatore, ora sono debitore a Lux. Oscar mi aveva solo trasformato in un omicida, Lux invece mi ha ridato la vita.-

-E questo che significa?- Esordì Tom. Aveva forse paura che Axel se ne fosse innamorato?

-Significa che ogni qual volta che avrà bisogno di una persona al suo fianco o di un aiuto, io ci sarò, anche se ho tutto il mondo contro.-

Tom fece una smorfia. Sarà stata gelosia?

“Geloso, fratello?”

“Smettila Bill, la vuole solo difendere.”

-Guardate che sento i vostri pensieri, e comunque Tom, sta tranquillo, non te la ruberò!-

-Tanto ‘sto idiota la vuole lasciare?-

-Che cosa? E perché?- Axel sembrò un po’ infuriato.

-Bella domanda, Axel. Allora, perché, Tom? Oh, si, giusto, ha paura di sbranarla nel sonno.- Bill fece una smorfia di disaccordo.

-Bill, gli hai per caso detto che è un coglione?-

-Oh, si, tante volte, ma non vuole ascoltarmi.-

Tom rimase zitto mentre sentiva la conversazione tra il fratello ed Axel, “Hanno ragione.” Pensò. “ Sono proprio un coglione, ma non riesco a pensare ad altro che al suo sangue.”

-È normale, Tom, sei un vampiro.-

-Esatto e ho visto che lei lo accetta, quindi non c'è nessun problema.- Ribatté Axel.

-Concordo.-

-Ragazzi, avete ragione ma non ci riesco, chiuso il discorso.-

-Che ti avevo detto, Axel? È un idiota.-

Axel annuì con uno sguardo quasi da omicida.

-Comunque volevo chiederti una cosa. Prima, quando è passata e io l'ho ringraziata, lei ha pensato testuali parole “Sapessi cosa mi costa fare incantesimi del genere”. Che intendeva dire?-

-Beh, in pratica ogni volta che trasforma un vampiro cattivo in un vampiro buono, il suo amore verso di me scarseggia.-

-E tu non fai niente per questo?-

-No, perché così è più facile che mi odi, quando ci lasceremo.- Axel non ci vide più dalla rabbia mentre Bill lo guardò con disaccordo.

-Ma quanto cazzo sei egoista, Tom?- Urlò Axel. Bill lo guardò con occhi sgranati, probabilmente non credeva che Axel avrebbe fatto un’infuriata del genere, stessa cosa Tom.

-Scusa?-

-Scusa un cazzo Tom! Sei uno stupido coglione e fifone che rinuncia al suo vero amore solo perché stia viva. Ma secondo te, no? Senza te al suo fianco, potrebbe restare viva, anima e corpo? Eh? Non pensi al dolore che le causerai? Forse tu staresti meglio senza gli impulsi e non ti sentiresti in colpa, ma lei si chiederà ogni cazzo di secondo perché l'amore della sua vita l'ha lasciata e l'ha abbandonata. Tom, io ho percepito l'amore che ha verso di te, o vuoi forse che ti ricordi che l'ha lanciato addosso a me, insieme alla rabbia, solo perché ti stavo mettendo KO e in tutte e due le emozioni c’entri tu, Tom? Anche se la sensazione dell'amore finirà verso di te, il suo cuore ne produrrà ancora e ancora e ancora di amore. Credimi Tom, quel poco di amore che mi ha lanciato, è stato così forte che è riuscito a trasformarmi in un vampiro buono. Ogni traccia di odio che mi ha lanciato è stato come uno schiaffo tanto forte da risvegliarmi e far espellere tutto ciò che c'è di cattivo in me. Se tu la lascerai, potresti perderla per sempre, perché è il vero amore che uccide, Tom. Se lei non sopporterà questo dolore, che credimi lo assaggerà, la sua vita sarà vuota, non avrà più anima, questo per lei potrebbe essere peggio della morte stessa.-

Tom parve pensarci sul, diciamo, discorso di Axel. Bill parve avere gli occhi lucidi da ciò che aveva sentito.

-Che ti è successo prima di essere trasformato?- Chiese Bill di colpo.

-Beh, mi sono innamorato, lei è… Morta e io sono stato abbastanza male. Un giorno sono stato costretto ad andare in discoteca con dei vecchi amici e lì sono stato trasformato. Ovviamente ero pieno zeppo di alcool, lui mi aveva proposto di togliermi il dolore e io gli ho detto di si. Appena mi sono accorto di ciò che mi era successo, l'ho completamente rifiutato finché lui mi ha fatto da insegnante, diciamo.-

-Oh, mi dispiace.- Bill si rattristò alla confessione di Axel.

-Si, beh, ora è passato. Sai, con il passato da vampiro cattivo.-

-Capisco.-

Entrambi rimasero zitti, Tom invece ripensava e ripensava a ciò che aveva detto Axel.

-Ragazzi, io non voglio che lei soffra quando la mollerò. Non so cosa fare.-

-Facile, smettila di dire che la mollerai e amala sempre più.-

-Concordo, lei se lo merita.-

-No, i-io non posso.-

-Hai proprio una testa dura, eh, Kaulitz?-

-Modestamente è un’eredità di famiglia.- Esordì Bill, svolazzando la mano destra con non chalance.

-Bill smettila, Axel ha ragione. Devo trovare un modo che non la faccia soffrire e continui a vivere serenamente la sua vita.-

Ad Axel balzò in mente un'idea e ovviamente non si trattenne nel pensarla.

-Giusto Axel, bravo, bell'idea.- Dicendo questo, Tom gli diede una pacca sulla spalla.

-Che?- Axel parve disorientato, lui non aveva detto niente.

Bill lo guardò con sguardo truce.

-Bene, Bill, andiamo.-

-Aspettate ragazzi, io come ci vado alla festa? Non ho nulla da mettermi e mi dovrei fare la doccia, non posso stare rinchiuso qui ancora, mi sento terribilmente sporco.- Axel guardò prima Tom, ma sapendo che lui aveva la testa da tutt'altra parte, si voltò per guardare Bill.

-Oh, si, giusto, ti avevo preparato qualcosa da metterti per domani e per stasera così ti farai due bei bagni caldi prima della festa.- Bill in un lampo si diresse in macchina a prendere i vestiti per Axel e tornò.

-Ecco qui.-

-Grazie.-

-Prego, non c'è di che. Per il bagno, credo tu possa usufruire del bagno di Lux.-

-Perfetto, grazie ancora.-

-Di nulla, però potevi non pensare a quell’idea, sai?-

-Non capisco.-

-Lascia stare, tranquillo, tanto ‘sto testardo farà sempre tutto ciò che vuole.-

-D'accordo, tienilo d'occhio, non mi piace che alla mia creatrice succeda qualcosa di brutto.-

-Scusa? Che cosa significa creatrice?-

-Beh, è stata Lux a trasformarmi e quindi di conseguenza la mia creatrice è lei. Nel senso che ora non sono più asservito ad Oscar ma bensì a Lux, che vuol dire che ogni cosa lei voglia io lo farò, anche se mi ha detto che sono libero, io comunque le devo la vita.-

-Oooh che carino, magari quando ‘sto stupido la mollerà, tu ci proverai con lei.- Esordì Bill con gli occhi lucidi che brillano mentre Tom, a quella frase, lo guardò con rabbia.

-Oh, no, è la mia creatrice, sarebbe una specie di madre per me, non ragazza.-

-Oddio, Tom, sei diventato papà senza volerlo.- Gridò Bill come se volesse farla pagare a Tom.

-Non ci hai preso neanche stavolta Bill, mi dispiace, il legame è solo tra me e Lux, non c’entra Tom.-

-Perché mi rovini sempre la festa, eh?-

-Forse perché parli troppo.- Rispose Tom al posto di Axel.

Bill rimase indifferente alle parole di Tom.

-D'accordo, muoviamoci, dobbiamo preparare i vestiti per domani.-

 

* * * * * * * *

..A scuola..

Appena suonarono le campanelle delle scuole in perfetta sincronia tra loro, le due ragazze scattarono fuori dalle rispettive scuole.

-Hey, allora, ho mandato i messaggi a Chanel e Karen.-

-E?-

-E hanno detto che oggi hanno degli impegni e che siamo solo noi due le imbranate ancora senza il vestito.-

-Oh, beh, non hanno tutti i torti.- Lux fece una risata sarcastica prendendo sotto braccio Zoey e cominciarono a camminare.

-Allora me la vuoi dire o no ‘sta sorpresa?-

-Se te la dico non è più una sorpresa.-

Disse Lux con ovvietà.

-D'accordo, ma prima mangiamo qualcosa che ho una fame terribile.-

-Perfetto. Pizza?-

-Va benissimo.-

Le due ragazze passarono tutto il pomeriggio a fare shopping. Presero vestiti e scarpe e ognuna tornò a casa propria verso le sette e mezza.

-Sono a casa!- Gridò Lux, Tom corse preoccupato fino alla porta per baciarla e abbracciarla.

-Tom? Che succede?-

-Che succede? Lux, non ti sei fatta sentire dopo la scuola, non mi hai detto che tardavi e men che meno con chi eri. Hai idea di quanto io sia stato preoccupato?-

Bill fece una smorfia pensando “E poi la vuole mollare. Ma che lo vada a raccontare a qualcun altro ‘sta storia!”

Tom girò la testa non incavolato nero, ma di più. Bill, percependo il suo sguardo omicida, corse dietro la madre e sussurrò una frase del tipo “Oh, mamma, aiutami!”.

-Io, mi dispiace Tom, credevo, insomma, credevo lo sapessi.- Lux alzò la voce.

-Beh, se tu non mi avverti, io non lo saprò mai, Lux.- Tom la alzò ancora di più.

-Senti, smettila, d'accordo? Avresti dovuto prevederlo dato che domani è il dieci marzo, ovvero il compleanno di Zoey, e dato che è una festa, avevo bisogno di comprarmi un vestito. Perciò, Tom, siccome sono stanca morta, vorrei andare a mangiare qualcosa e andarmene a dormire, se non ti dispiace.- Lux si sbarazzò in modo accattivante da Tom lasciandolo con la faccia di chi ha appena preso uno schiaffo in faccia. Nel suo cammino verso la cucina vide Simone, Gordon e Bill con la faccia di chi comprende la situazione.

-Ciao, io... Scusatemi...- Fece come per indicare la scena alla porta.

-No, cara, stai tranquilla, ti capiamo.-

Lux fece un sorriso cordiale, bevve un bicchiere di latte, non aveva voglia di un pasto completo, salì le scale e si diresse in bagno, prese spazzolino e dentifricio e lavò i denti. Dopo aver fatto tutti i suoi bisogni, lavò le mani e si diresse in camera di Tom, dove quest'ultimo era sulla piccola veranda a guardare il tramonto di Berlino che pian piano svaniva da sfumature di colori grigie, azzurri e blu.

Lux fece finta di non vederlo, prese una vestaglia, mise il telefono in carica trovando almeno una ventina di chiamate da Tom e una decina di messaggi sempre da lui. Si sentì in colpa per averlo trattato male, ma che pretendeva? Il giorno prima le dice che la vuole mollare e il giorno dopo la sgrida perché non gli ha detto che era a comprare un vestito? Ma cosa gli saltava in mente? Così decise di ignorare tutte le chiamate e i messaggi e di mettersi a dormire.



Note dell'autore: Bene, eccomi di nuovo qui, vi sono mancata? Lo spero tanto Face-wink.svg
Passiamo ai ringraziamenti:
Ringrazio
Cornelian per betato il capitolo sempre gentilissima lei
Ringrazio Ginny_Anastasia e FeatherG per aver recensito il capitolo precendente
Ringrazio anche chi ha messo la mia Fan Fiction nelle seguite, nelle ricordate e nelle preferite
Ultimo ringraziamento va a tutti voi che leggete questa Fan Fiction, davvero grazie mille a tutti voi 
Bene vi dico che al prossimo ci sarà finalmente una foto di Bill e Zoey insieme
Un bacione a tutti
Luxy_95

 
   
 
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