Note
iniziali:
1)
La storia non è nostra;
si tratta di una traduzione;
2)
Abbiamo
tradotto questa os in 3;
3)
Prima di pubblicarla abbiamo
ovviamente chiesto il
permesso all’autrice;
4)
Qui
trovate la storia originale.
SOMMARIO:
Liam e Zayn si
incontrano su un ponte (Quando in realtà, si sono incontrati
già molto tempo
prima).
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“Zayn” cominciò a parlare, ma quasi
diventò piccolo sotto lo sguardo profondo
di quello su di lui. (L’aura del ragazzo non
smetterà mai di mozzargli il
fiato, ne è sicuro). “Cosa” prova di
nuovo “noi-noi ci siamo mai incontrati
prima?”
Zayn si
morse le labbra e strinse i pugni. “Tu cosa credi?”
Liam si
fisso le ginocchia tremanti. “No- non penso, almeno. Ma tu mi
conosci vero? E
io-io credo di conoscerti”.
Zayn
sospirò e si piegò su
se stesso, come per tenere insieme i suoi pezzi. “Non lo so
Liam”.
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A
volte Liam sente l’odore
del sangue e il sapore dell’asfalto nei momenti
più casuali. Potrebbe mangiare,
potrebbe dormire, potrebbe fare qualsiasi
cosa, ma l’odore del sangue e la paura di morire
sembrano non abbandonare
mai la sua vita. Fortunatamente ha la sua famiglia, che ha sempre
promesso di
prendersi cura di lui e che lo aiuterà e lo amerà
sempre, e Liam ne è solo
infinitamente grato.
Ma
altre volte, Liam sente
l’odore di una colonia, assapora una pelle salata, e sente
ciocche di capelli
leggermente gelificate tra le dita.
E
il suo cuore ha un nome
a tutto ciò, solo che Liam non riesce a catturarlo.
E
quando accenna ciò alla
madre, lei sorride e gli dice che non è nulla, ma che
è solo un sogno. Solo
frutto della sua immaginazione.
(Ma
a Liam non sfuggirono
le lacrime che riempivano i suoi occhi.)
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Liam
lo vide per la prima
volta il giorno di San Valentino, in piedi sul ponte sopra il piccolo
lago
dietro la sua casa, appoggiato contro il bordo, rischiando quasi di
ribaltarsi.
“Mi
scusi” la voce di Liam
suonò più forte di quanto avesse immaginato e
sussultò.
Il
ragazzo si girò
bruscamente al sentire la sua voce e Liam riuscì a captare
un senso di
riconoscimento nei suoi occhi e non riusciva a capirne il motivo; era
sicuro di
non aver mai visto il ragazzo prima d’ora (perché
con quegli occhi e con quegli
zigomi, è sicuro che lo avrebbe ricordato).
"Si?",
la sua
voce era roca e Liam riuscì a vedere delle lacrime scorrere
sulle guance
abbronzate. Si spostò a disagio.
Liam
scosse la testa,
improvvisamente timido, (rendendosi conto che questo potrebbe essere
stato un
brutto momento), "Niente, è solo che- Eri veramente vicino
al bordo e
-"
Qualcosa
divampò negli
occhi del ragazzo e sorrise leggermente.
"Nessun
problema" esitò, "Sono Zayn."
E
Liam non aveva mai
sentito una voce così rotta e involontariamente fece un
passo indietro da lui,
nel tentativo di sfuggire a quell’aria così cruda
che stava minacciando di
soffocarlo.
Zayn
lo guardò con sguardo
duro e allungò una mano nella sua direzione, "Ehi, cosa
succede? Non ti
ucciderò e non ti farò niente”
Liam
spostò il peso tra i
suoi piedi, prima di stringere la mano timidamente, "Sono Liam,"
mormorò a bassa voce.
Il
sorriso di Zayn quasi
divise in due il suo volto (e Liam pensò che nessuno
dovrebbe essere così felice
di incontrarlo), "Liam. Mi piace.
Piacere di conoscerti." E Zayn sembrò incredibilmente
nervoso.
Liam
sorrise debolmente,
"Piacere mio, Zayn.”
Ci
fu un attimo di
silenzio e anche Liam scivolò in avanti per appoggiarsi
contro il ponte , con
le sue spalle contro quelle di Zayn. E
improvvisamente capì perché Zayn era
così vicino al bordo.
Era,
in qualche modo,
tranquillo, con l'acqua che scorreva sotto di lui e che riusciva a
bloccare il
forte ronzio nel suo cuore.
Liam
si voltò, trovando lo
sguardo di Zayn su di lui, e sentì la faccia andargli a
fuoco quando gli angoli
della bocca di Zayn si alzarono.
"Ehi",
disse con
calma, spostandosi più vicino a Liam, "Mi stavo chiedendo
se… se potevo
portarti fuori, ecco"
E
Liam distolse lo sguardo
in stato di shock, perché mai in vita sua gli era stata
posta una richiesta
del genere da altri ragazzi
nello stesso modo in cui lo aveva fatto Zayn, nei suoi abiti puliti e
con
capelli volutamente disordinati. Aggrottò la fronte poi,
"Cosa?"
(Liam non era mai stato in grado di dimenticare il modo in cui gli
avevano dato
buca quella volta quando aveva sedici anni. È per questo che
non ha
appuntamenti).
Zayn
dovette stringere il
bordo del ponte per fermare l'agitazione nelle sue mani
"Sì... E’ solo
che…Liam mi piaci . E…per favore??"
La
smorfia nello sguardo
di Liam si approfondì, facendo corrugare la fronte. “Ma non mi
conosci nemmeno. Io non ti conosco."
Zayn
scosse la testa
furiosamente: " Arriveremo a conoscerci l’un l'altro. E tu
sembri essere
il tipo di ragazzo che mi piacerebbe, comunque."
Liam
fece un passo
indietro e vide gli occhi di Zayn lampeggiare nel dolore.
Esitò, ancora una
volta, notando le lacrime rigargli quegli zigomi taglienti. "Stai bene,
amico?"
Zayn
si morse le labbra,
"Sì sto bene, è solo che -.”
"Lo
so," lo
interruppe Liam, cercando freneticamente entrambi i lati della sua
vita, ma i
suoi occhi sembravano essere aspirati dalla tristezza pura che Zayn
emanava.
Egli lottò con se stesso per un momento - questo bellissimo
ragazzo voleva, per
qualche ragione assurda, portarlo fuori dal minuto in cui lo aveva
visto. E
Liam sapeva di non essere qualcosa che valeva la pena di fermarsi ad
osservare,
ma nessuno aveva mai guardato Liam nel modo in cui Zayn sembrava stesse
facendo.
E dopo tutto (a giudicare dalla felpa
dell’università), Zayn sembrava essere
niente più che un semplice studente, quindi Liam non avrebbe
dovuto
preoccuparsi della sua vita o cose del genere.
Cacciò
il piede dentro la
ghiaia e gettò al vento la prudenza,
“Okay”, disse con calma e Zayn gli rispose
con un sorriso devastante che colpì dritto il cuore di Liam.
"Okay,"
Zayn
aveva ripetuto sorridendo e Liam aveva guardato quegli occhi nocciola,
sentendo
un senso di familiarità così forte che quasi lo
fece cadere dal ponte.
Sbatté
le palpebre,
"Ti - io ti conosco?"
Qualcosa
scattò negli
occhi di Zayn - qualcosa di profondo e nascosto, e Liam
pensò che questo
dovesse essere il modo in cui appariva una persona quando esplodeva
all’interno. Fece una pausa, "Pensi
di conoscermi?"
Liam
avvampò, sentendosi
piuttosto piccolo sotto lo sguardo pesante di Zayn, "No mi dispiace.
Come
non detto".
"No
- non è quello
che io-" Zayn disse in fretta.
Ma
Liam era imbarazzato e il
suo viso si fece anche più caldo, "Solo…
dimentica quello che ho detto.
Non sono uno stalker o nulla. Lo giuro."
Zayn
sembrò voler
continuare, ma cadde in se stesso improvvisamente, tirandosi indietro
tutto
d’un tratto "No. So che non sei uno stalker." e la sua voce
era più
dolce ora, pensò. (E Liam non poté fare a meno di
sentire quella fitta di familiarità
di nuovo, ma, allo stesso tempo, era sicuro di non aver mai visto Zayn
prima in
vita sua).
Ci
fu un momento di
silenzio e Liam stava per fermarsi a causa sua, perché non
c’era modo che Zayn
dopo quello che era successo avesse ancora
avuto voglia di portarlo fuori, quando Zayn parlò.
“Quindi,
emh, dove vorresti
andare? In particolare, non so."
Gli
occhi di Liam si
allargarono. "Adesso?"
E
Zayn sembrò essere nervoso,
di nuovo. "Sì, voglio dire. Hai
detto di sì, giusto?"
Liam
inciampò di nuovo nella
ghiaia, abbassando la testa, nel tentativo
di nascondere il suo arrossire "Sì"
mormorò e la faccia di
Zayn si allargò in un sorriso (e Liam non poté
fare a meno di collegare la
parola sollievo all’
espressione di
Zayn).
A
quel punto Zayn allungò
la mano e Liam sperò non fosse sudata, "Andiamo, allora,
Li."
E
il senso di familiarità
era così forte che quasi Liam avrebbe detto qualcosa
lì e subito.
(Quasi).
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Liam inizia a
pensare seriamente che Zayn possa leggere nel pensiero o che sia una
sorta di
personaggio immaginario portato in vita perché davvero non
è mai stato così
infatuato di una persona (e lo conosce solo da un
giorno, santo Dio).
Gli occhi di
Zayn sono luminosi, ascolta ogni parola che Liam dice, non importa
quanto suoni
stupida alle sue orecchie e ride sempre. Le sue mani, callose e calde,
tengono
in mano una sigaretta accesa, e il suo viso si illumina ogni volta che
Liam lo
guarda (e Liam non è certo di arrivare a casa vivo se quello
continua a
sorridere in quel modo).
Zayn lo
prese per mano, “andiamo” , e affrettò
il passo finché non giunsero ad una
gelateria di fronte la quale Liam era passato più volte
senza mai entrare.
“Non
sono
mai stato qui” disse Liam in un sussurro.
Zayn si
girò
a guardarlo, “lo so”. Liam aprì la
bocca, confuso dalle sue parole ma l’altro
lo blocco subito, “Intendevo, l’ho immaginato. Non
che lo sapessi davvero”.
Fece una pausa, passandosi la mano nei capelli. “Io sono.
Dio. Sono solo
nervoso Liam, scusa” disse lanciandogli uno sguardo privo di
speranza che fece
smuovere qualcosa nello stomaco di Liam.
“È
tutto
okay” mormorò con il viso in fiamme e Zayn lo
guardò più rilassato, prima di
trascinarlo al bancone del negozio, dove fortunatamente non
c’era fila ( Liam
pensò che ciò fosse dovuto al gelo di fuori
–Londra non ha mai avuto buone
condizioni meteorologiche). Sono infatti dei folli a mangiare gelato in
questo
periodo, ma a giudicare dai tatuaggi sgargianti che decorano la pelle
di Zayn,
Liam pensò che questa non fosse una cosa completamente folle
dopotutto.
Il vecchio
signore asiatico al bancone sorrise
calorosamente ai due, che si tenevano per mano. “Cosa posso
fare per voi
ragazzi?”
Zayn non
diede neanche un occhiata al menù e Liam intuì
che veniva spesso in quel posto.
Zayn allontanò la sua mano (al che Liam sentì la
brezza fredda tra le dita e fu
costretto a stringerle in un pugno) e la nascose nella tasca.
“Io prendo una
porzione di menta con scaglie di cioccolato”
disse il moro e guardò Liam con un mezzo
sorriso “e lui una porzione di
red velvet”.
Liam si
zitti immediatamente- sul punto di dire all’altro
ciò che voleva.
Solo quando
erano fuori, di nuovo mano nella mano decise di riportare a galla
l’argomento.
“Come facevi a saperlo?”
Zayn prese
un morso e si leccò le labbra. “Hmmm?”
Liam
restò
ad osservare il movimento della sua lingua sulla crema.
“Riguardo la torta,
come facevi a saperlo?”
Zayn lo
osservò con un espressione illeggibile. “Immagino
di essere stato fortunato?”
Liam aveva
la bocca asciutta e non sapeva come rispondere, quindi
continuò a mangiare
cercando di sfuggire alla strana sensazione che aveva dentro ( e
cercò di
ignorare il modo in cui gli occhi di Zayn si beavano di ogni suo
movimento).
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Tornarono
indietro al parco e Liam non poté ignorare il fatto che
questo fosse
l’appuntamento meno convenzionale a cui era mai stato. Ma
è indiscutibilmente
(anzi decisamente) uno dei migliori.
Zayn
è…Zayn. E Liam
spera vivamente che il
ragazzo continui a stargli intorno perché anche dopo un solo
pomeriggio, riesce
a immaginarsi sdraiato insieme al moro di fronte ad un fuoco
scoppiettante,
oppure mentre gli presenta sua madre. Ma Zayn è silenzioso.
Un tipo di silenzio
dal quale Liam non è convinto di essere attratto, ma forse
Zayn è l’eccezione
ad ogni ideale immaginario che il castano si è fatto in
precedenza. (Il tipo di
Liam inizia ad aver bisogno di una sola cosa)
Zayn
camminò
verso il ponte ma invece di poggiarsi di nuovo lì,
guidò Liam fino ad una
panchina non molto lontana. Si sedette e indicò il posto
vicino al suo, così
prese posto vicino a lui timidamente, con le dita fredde e intorpidite
a causa
del gelato.
Stettero
seduti in silenzio per un momento prima che Zayn disse
“Vorrei avere il mio
blocco da disegno con me!”
Liam lo
osservò con la coda dell’occhio.
“Disegni?”
L’altro
annuì con occhi velati (e Liam riuscì a vedere
quel terribile dolore in essi,
riguardo il quale non sa se chiedere o meno).
“Cosa
ti
piace disegnare?” chiese invece tranquillamente, quasi
disperato nel tentativo
di tenere Zayn lontano dalla malinconia che sembrava inghiottirlo, come
una
nuvola intorno a lui.
“Persone”
rispose Zayn vago, con gli occhi rivolti alla punta degli alberi. Il
ruscello
dietro di loro correva rumorosamente nel suo corso e Liam desiderava
solo
poterlo fermare. C’era
qualcosa in
Zayn di così familiare-
qualcosa di
un sogno lontano- ma sicuramente frutto della sua immaginazione.
“Zayn”
cominciò a parlare, ma quasi diventò piccolo
sotto lo sguardo profondo di
quello su di lui. (L’aura del ragazzo non smetterà
mai di mozzargli il fiato,
ne è sicuro). “Cosa” prova di nuovo
“noi-noi ci siamo mai incontrati prima?”
Zayn si
morse le labbra e strinse i pugni. “Tu cosa credi?”
Liam si
fisso le ginocchia tremanti. “No- non penso, almeno. Ma tu mi
conosci vero? E
io-io credo di conoscerti”.
Zayn
sospirò e si piegò su
se stesso, come per tenere insieme i suoi pezzi. “Non lo so
Liam”.
Liam emise un rantolo di frustrazione. “Sei sempre
così pragmatico?”
Zayn
continuò a fissare la ghiaia ai suoi piedi. “Non
dovresti saperlo?”
“Quindi
ci
conosciamo”.
Ci fu un
lungo momento di silenzio prima che Zayn negasse con la testa.
“No, non ci
conosciamo”. Liam aprì la bocca per- protestare?
Rispondere? Non ne aveva idea,
ma Zayn lo fermò di nuovo. “Tu non mi conosci,
almeno”.
Liam si mise
sulla difensiva perché Zayn sembrava così
arrabbiato e ferito e Liam non
riusciva a capire cosa avesse fatto di sbagliato perché
sembrava quasi che il
moro lo stesse accusando di qualcosa. “Mi dispiace”
mormorò. Una pausa, poi
“Non ha alcun senso”.
Zayn
strofinò le ginocchia con mani tremanti. “Molte
cose non hanno senso”. E
Liam non sa cosa farsene di una risposta del
genere, ma Zayn sembra
così piccolo e innocente con i capelli scompigliati, e lui
ha una voglia matta
di stringerlo tra le braccia. Ma più di tutto il moro sembra
triste. “Stai
bene?” gli chiese allora.
“Si”
rispose
Zayn con voce incrinata, troppo velocemente, cercando di nascondere il
movimento
della sua mano che asciugava le lacrime. Liam fu colpito dalla
sensazione che,
nonostante la sua apparente simpatia e il sorriso pigro e il groviglio
di
tatuaggi, Zayn fosse una persona molto riservata (e si
domandò quindi cosa
diavolo stesse facendo lì).
Liam si
alzò
goffamente e il moro alzò lo sguardo verso di lui.
“Sto mandando tutto a
puttane vero?”
Ma
l’altro
scosse la testa- Zayn non avrebbe potuto ‘mandare a
puttane’ l’appuntamento
anche se avesse voluto. “No, per niente. E’ solo
che sembri irritato”.
Zayn
sbuffò
e si alzo in piedi, avvicinandosi sempre di più al calore
del corpo di Liam.
“Scusa”.
“Non
hai
niente di cui scusarti” rispose Liam, con il labbro tra i
denti. “Cosa è
successo Zayn?”
Zayn
sembrò
tormentato per un momento su cosa dire o non dire al castano e
finalmente disse
“Due anni fa, stavo guidando e sono andato a sbattere contro
un palo perché non
stavo guardando la strada. Ed è successo per una cosa così stupida,Liam. Ero
distratto e-” Zayn si interruppe, una mano
che passava disperata tra i capelli. “Merda”.
Liam gli
lanciò uno sguardo critico, respingendo le lacrime che
volevano scendere sul
suo viso stanco. “C’era qualcun altro con te, non
è vero?” sussurrò.
Zayn rispose
con aria distrutta un “Si”.
Il castano
esitò prima di fare la domanda successiva. “Loro
sono- intendo, loro…”
L’altro
rise
rumorosamente con amarezza e durezza nel tono, e quel suono
arrivò stridulo
alle orecchie di Liam, che indietreggiò. “Potevi
dirlo”.
Le vene e i
capillari di Zayn sono così in rilievo sulla sua pelle,
tanto che Liam riesce a
vederli tutti, non importa quanto tenti di distogliere lo sguardo.
Quindi
decise di guardare a terra e “Mi dispiace” disse.
(Lo ha detto talmente tante
volte oggi).
A quelle
parole il moro scosse la testa. “No, a
me
dispiace. Era una litigata talmente stupida. Non ricordo nemmeno su cosa”.
E osservando
l’espressione distrutta di Zayn e il corpo incurvato, Liam
capisce che il moro
non ha mai smesso di sentire sulle proprie spalle il peso della colpa,
del
rimpianto e della sofferenza.
Improvvisamente
Zayn si avvicinò e lo strinse in un abbraccio inaspettato-
ed il suo corpo è
così caldo e forte sotto il suo tocco- che Liam non sa se
fondersi con lui o
spingerlo via e nasconderlo dal resto del mondo.
La voce di
Zayn arrivò come un sussurrò. “Ti
riporto a casa, okay?”
E Liam avrebbe tanto
voluto chiedere come il moro sapesse dove viveva- ma ha la
sensazione che Zayn sa qualcosa che ancora non è disposto a
rivelargli.
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Quando tornarono a casa, la mamma
di Liam era fuori a togliere le
ultime foglie autunnali e si girò quando sentì
cigolare il cancello (Liam si
era sentito scosso negli ultimi mesi, ma ultimamente era come se il
tempo si
fosse fermato).
Karen sorrise loro, “Ciao
Zayn.”
Liam farfugliò qualcosa,
si allontanò dal ragazzo al suo fianco
lasciandogli le mani. Si girò verso di lui, guardandolo con
uno sguardo duro,
“Come fa a conoscerti?”
Zayn alzò le spalle,
“Ci siamo visti qualche volta in giro.”
Ma Liam si avvicinò a
lui e strinse le sue mani sulle spalle di Zayn,
“Smettila di prendermi in giro” disse frustrato,
“Ovviamente sta succedendo
qualcosa. E io voglio sapere cosa.”
Liam sentì Karen
schiarirsi la gola e lui si allontanò da Zayn,
arrossendo. Karen gli regalò un sorriso sbilenco,
“Bene. Penso che vi lascerò
parlare delle vostre cose” fece un cenno a Zayn.
“E’ stato un piacere rivederti
Zayn.”
E Zayn si sforzò
leggermente a ricambiare “Anche per me, Signora
Payne.”
Karen sospirò,
“E’ un po’ tutto calmo qui senza di te.
Dovresti venire
più spesso.”
Zayn guardò Liam in modo
insolito, “Speriamo”.
Liam fece un suono incredulo, ma
Karen sorrise solamente, “Ciao, Zayn.
Ne parleremo meglio al più presto.”
Zayn annuì,
“Va bene, a presto.”
Appena Karen chiuse la porte dietro
di sé Liam si girò ancora verso
Zayn, “Che diavolo sta
succedendo.”
Zayn guardò a terra poi
si strinse le labbra, rifiutandosi di
rispondere.
Liam gli scosse una spalla,
“Zayn? Zayn.
Mi devi delle spiegazioni.”
Zayn alzò leggermente lo
sguardo e Liam fece automaticamente un passo
indietro shockato – perché l’agonia
negli occhi di Zayn era opprimente e
insopportabile. Era orribile e terribile e Liam voleva solo andare
sotto terra
guardando quegli occhi.
Zayn sospirò
leggermente, Liam fece un passo indietro e gli prese un
braccio per avvicinarlo a sé – molto
a sé
– tanto che le loro fronti si toccarono.
Liam sentì il viso
arrossire quando la mano di Zayn iniziò a far pressione
sulla sua schiena.
“Liam”, Zayn
mormorò a bassa voce. Lui sospirò, come
sottomesso, “Mi manchi
così tanto.” Liam stava per
rispondere, ma Zayn lo zittì, “Fammi solo parlare,
okay? Fammi.. Fammi- Ascolta
okay, Li.”
Liam annuì in silenzio,
curioso.
Zayn rimase zitto per un
po’, respirando affannosamente, i suoi capelli
solleticavano la spalla di Liam nel punto in cui era appoggiata la sua
testa.
Liam stava per riporgere la stessa domanda, quando sentì le
lacrime scendere
lungo il suo braccio.
“Zay-“
“No,” Zayn lo
strinse a se mettendo le braccia attorno ai fianchi di
Liam, “Tanto non te lo ricorderai comunque.” Disse
con un tono amaro, come
disgustato di sé, “Cosa importa?”
Liam cercò di liberarsi
dalla presa di Zayn per guardarlo in faccia, ma
lui lo teneva saldamente stretto a sé – aveva le
braccia calorose e il viso
bagnato.
“Io non
capisco.”
Zayn soffocò una triste
risata, “Perché diavolo vuoi sapere? Non ha
senso.”
Liam sentì qualcosa
dentro di lui sprofondare.
Zayn continuò,
“E’ colpa mia in realtà.. Se avessi
fatto attenzione, le
cose sarebbero molto diverse adesso.”
Si sentì incastrato in
quel momento – confessare in modo diretto senza
lacune o sovrapposizioni.
“Intendi dire-“
Sussurrò Liam.
“Si,” Zayn si
strinse di più verso Liam tanto che gli mancò il
respiro
(ma ha la sensazione che le braccia di Zayn non fossero
l’unica cosa che lo
soffocasse).
“E tu sei-“
“Si,” Zayn
rispose ancora sussurrando. “Semplicemente tu non ricordi,
non ricordi mai.”
Liam ingoiò il nodo che
gli si era creato in gola e forzò un sorriso,
“Lo sapevo.. che c’era qualcosa
di
te..”
“Qualcosa di familiare,
intendi?”
Liam annuì,
indietreggiò e questa volta Zayn lo lasciò
andare. Lo
guardava come se fosse stato un nucleo frastagliato e in frantumi e non
poteva
sentirsi più dispiaciuto, non quando per lui Zayn era come
l’asse inclinato del
suo mondo che gli era stato strappato da sotto i piedi e costretto a
girare in
una direzione opposta.
Qualcosa lo risvegliò
dai suoi pensieri, “Zayn, da quanto?
Voglio dire, oddio..”
“Due anni,”
Zayn tentava di evitare i suoi occhi e qualcosa in quella
risposta colpì lo stomaco di Liam.
“Ma perché?”
Zayn
abbassò lo sguardo verso le
sue scarpe, “Provo una specie di amore per te. Ed
è difficile dimenticarlo
quando ti vedo ogni giorno.”
Liam si passò una mano
tra i capelli, le lacrime gli stavano bruciando
gli angoli degli occhi. “Questo succede ogni
giorno?”
Zayn alzò le spalle
disinvolto, come se quelle parole non avessero
alcun peso, “Nah. Questo è un buon giorno. Penso
che qualche volta ti spavento
e quindi non vuoi parlarmi.” Si fermò un momento,
“La maggior parte delle volte
mi chiedi solo di andare via da un’altra parte,”
alzò le spalle facendo un
sorriso triste, “che devo ammettere, mi fa sentire abbastanza
bene.”
Liam lo guardò
incredulo, “Ma se rimarrà tutto così
per sempre? Allora
cosa succederà, Zayn?”
Zayn gli prese la mano,
“Non lo so. Preferisco pensare che guarirai un
giorno.”
Rimasero un momento in silenzio,
Liam abbassò lo sguardo guardando la
brina fissarsi sull’erba.
“Zayn?”
“Si?” Strinse
le dita della sua mano con quelle di Liam.
“Oggi non è
San Valentino, vero?”
Zayn ridacchiò
dolcemente, “No, ma tu pensi che lo sia.” Si
fermò, “Tu
pensi sempre che lo sia.”
Liam faticava a trattenere le
lacrime, “Che giorno è allora? Quanti
anni ho? Zayn..”
Si morse il labbro e rispose,
“E’ il 7 ottobre del 2017 e tu hai 21
anni, Liam.” Iniziò a calciare contro il terreno
violentemente, “Sono così fottutamente
dispiaciuto, Li..”
Liam sentì una lacrima
scendergli e cercò di trattenere tutte le altre
in gola, “Ma io-“
Zayn baciò la mano di
Liam, “Non hai più diciannove anni.”
Gli occhi di Liam divennero
violenti, “E se non sto dormendo allora
cos’ho?”
Zayn scosse la testa, purtroppo
loro avevano già avuto quella
conversazione (e Liam non ne aveva la minima idea). “Amnesia
globale
transitoria.”
“Che cosa
significa?”
“E’ quando il
cervello di qualcuno va sotto shock, non puoi
conservare nuovi ricordi.”
Liam ingoiò sempre con
più fatica il nodo che tratteneva in gola.
“Allora è così.. Sarò per
sempre così?”
Zayn sospirò e
baciò di nuovo la sua mano, le nocche di Liam,
“Dicono
che un giorno finirà.”
“Un
giorno?”
“Non sanno per quanto
tempo durerà.” Fu Zayn ad ingoiare il nodo in
gola, “Non posso tipo.. provare a farti ricordare qualcosa.
Con i tuoi tempi
riprenderai a stare bene.”
Liam sentì le lacrime
colargli lungo le guance e le dita di Zayn gli
asciugavano il volto (e Liam si chiede com’era la sua vita
con Zayn al suo
fianco, quando si svegliava la mattina, sotto la doccia, sempre con il
batticuore), “Che succederà se non
guarirò mai?” Liam non voleva far sentire la
sua voce così spezzata, perché non può
essere quello meno felice tra i due.
Zayn prese il viso di Liam con
entrambe le mani, “Guarirai Li. Guarirai.
Tutti guariscono. Ci vuole- ci
vuole solo tempo.”
Liam si scostò
leggermente perché gli girava la testa. Le mani di Zayn
erano calde, ma sapevano di sigarette bruciate e Liam voleva capire,
nonostante
tutto, quale parte del suo corpo voleva che Zayn toccasse di
più. “Ma quando?
Quando guarirò?”
“Tutto andrà
bene come una volta e potrò-“ La voce di Zayn si
ruppe e
tossì leggermente.
Liam strinse le mani a pugno,
“Cosa succederà se guarirò fra dieci.. venti anni,
fino ad allora? Continuerò a pensare di avere
diciannove anni e Dio, poi che
succederà?” Liam non può far a meno di
sentirsi risentito, non da Zayn, ma
dalla situazione in generale. Perché non è
giusto, nulla è giusto, ma sa che
rimarrà bloccato ad ogni modo. Stranamente sperò
che Zayn non fosse solo un
ricordo temporaneo.
“Sarò
qui.” Disse Zayn dolcemente.
La voce di Liam era rotta,
“Solo perché pensi di doverlo
fare.”
Zayn lo avvicinò a
sé prendendolo per i polsi, “Perché voglio.” Le loro dita si
intrecciarono e
Liam fu scosso da un brivido, perché per lui Zayn era quasi
irreale. Lui era
tutto quello che Liam non sapeva di volere, e ora che lo aveva, non
voleva
lasciarlo andare, ma si domanda se abbia davvero la
possibilità di una scelta.
Sorrise a Zayn, che tratteneva le
lacrime, e Liam è stanco e triste a
furia di vedere Zayn piangere, e pensa che i suoi occhi invece non
potrebbero
essere di conforto per lui. “Non voglio
dimenticarti.”
Zayn vorrebbe rispondere, ma Liam
continua “Mi- Mi piaci Zayn. Mi piaci
davvero. E vorrei che tu-“ Ma Liam non sa veramente cosa
vuole da lui. Non l’ha
mai saputo.
Zayn lo baciò
appassionatamente e Liam sentì le ginocchia cedergli
quando percepì la lingua di Zayn intrecciarsi con la sua.
“Questa è la
prima volta che mi dici qualcosa del genere,” Disse,
riprendendo un respiro regolare. E c’è qualcosa di
luminoso, che luccica nei
suoi occhi.
Liam lo strinse a se,
“Non voglio dimenticarti. Non dimenticherò.”
Zayn tornò a sembrare
fragile e triste, e ricominciò a baciarlo senza
aggiungere nessun altra parola.
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Liam
lo vide per la prima
volta il giorno di San Valentino, in piedi sul ponte sopra il piccolo
lago
dietro la sua casa, appoggiato contro il bordo, rischiando quasi di
ribaltarsi.
“Mi
scusi” la voce di Liam
suonò più forte di quanto avesse immaginato e
sussultò.
Il
ragazzo si girò
bruscamente al sentire la sua voce e Liam riuscì a captare
un senso di
riconoscimento nei suoi occhi e non riusciva a capirne il motivo; era
sicuro di
non aver mai visto il ragazzo prima d’ora (perché
con quegli occhi e con quegli
zigomi, è sicuro che lo avrebbe ricordato).
"Si?",
la sua
voce era roca e Liam riuscì a vedere delle lacrime scorrere
sulle guance
abbronzate. Si spostò a disagio.
Liam
scosse la testa,
improvvisamente timido, (rendendosi conto che questo potrebbe essere
stato un
brutto momento), "Niente, è solo che- Eri veramente vicino
al bordo e
-"
Qualcosa
divampò negli
occhi del ragazzo e sorrise leggermente.
"Nessun
problema" esitò, "Sono Zayn."
NOTE FINALI:
Giulia: Ho letto questa os la prima volta qualche mese fa, era notte e girovagavo su AO3 in cerca di qualcosa da leggere, e mi sono imbattuta in questa. L'idea di tradurla è stata istantanea, e ringrazio infinitamente l'autrice per avermi dato il permesso! Ringrazio anche Federica e Aurora (le mie due colleghe, ahah) che hanno deciso di aiutarmi con la traduzione, e ringrazio anche Ilaria, che ci ha betato la storia c: Il ringraziamento finale va ovviamente ai membri del gruppo facebook "Ziam is the w(g)ay". Grazie di tutto, e spero che come noi anche voi abbiate apprezzato la storia.
Federica: Heyla! Sono molto contenta che tu sia arrivata/o fino alla fine a leggere questa os che a nostra opinione è molto bella! E' stato un parto tradurla, ma ne è valsa la pena e spero vi sia piaciuta
Aurora: ---