Ehmm ... questa è la ff che ha perso al concorso, ma non mi andava di lasciarla abbandonata tra gli altri documenti del mio computer. Spero vi piaccia. Recensite.
Sasori
Era
così strano.
Il
mondo girava, il cielo mutava di colore e di carattere, le nuvole
galoppavano, irrequiete e indomabili, in un
cielo troppo azzurro per lui.
Per lui, che stava per tradire il
villaggio. Non poteva trattenersi oltre: la
sua ambizione, i suoi esperimenti con gli esseri umani, il suo animo
corrotto non gli permettevano
di trattenersi oltre.
Alzò
gli occhi di rettile e fissò i cancelli di Konoha,che ormai erano chiusi per lui.
Senza pensarci oltre si incamminò
verso il suo nuovo destino.
Prese
il sentiero tra gli alberi. Non si era accorto della figura bionda che
furtivamente lo stava seguendo.
-
OROCHIMARU!-
Il
grido lancinante del suo nome lo fece voltare.
-
Tsunade …- mormorò. E di
nuovo quella strana sensazione che provava appena la
vedeva. Il cuore gli si strinse malinconicamente
- Dove
credi di andare …- pianse la bionda, le lacrime che le
scendevano in bocca sapevano di sale e di malinconia.
-
Avanti, Tsunade …avanti.- E il perfido Orochimaru
tornò sui suoi passi, affrettandosi ad abbassare il volto
per non mostrare le lacrime che scendevano copiosamente per le su
guance pallide.
La
bionda lo raggiunse. Timidamente gli afferrò una manica,
facendolo voltare.
- Non
hai capito …dove credi di andare senza di me?-
Lui
rimase in silenzio, i capelli neri che in quel momento coprivano il suo
volto dilaniato dalle lacrime.
- Tu
non verrai con me! Voi mi odiate, io
odio voi. È un dato di fatto.-
-
C-cosa?- mormorò lei.
- HAI
CAPITO BENE! Vi odio tutti, tu in particolare …tu che mi hai
costretto a guardarmi dentro …sei solo una sgualdrina,
Tsunade!-
Un
violento schiaffo arrossò la guancia del Nukenin. Tsunade lo
aveva colpito con tutta la forza di cui disponeva. Se ne
pentì quando sentì la sua mano bagnata dalle
lacrime. Evidentemente quelle di lui.
- No
…Orochimaru, no! Tu non sei
così …io voglio stare con te
…io ti amo! E non importa quanti
commenti velenosi sei capace di sputar fuori
…io so che non dici sul serio. Non partire …non
partire!-
E senza pensarci oltre si
gettò su di lui, stringendolo forte. Lui,
per la prima volta, mostrò i suoi sentimenti agli altri e
pianse sulla sua spalla. Rimasero così, sotto la luna, per
alcuni minuti. Lei lo abbracciava e di tanto in tanto gli carezzava i
capelli neri.
- Non
…posso …Tsunade.- Si sollevò da lei.
Nei suoi occhi si leggeva la furia per essersi mostrato così
debole.
La
giovane rimase immobile, sfiorandosi la tunica bagnata di lacrime. Si
avvicinò con timore, ancora una volta.
- So
che hai fatto cose orribili, Orochimaru …quando ho saputo
che avevi fatto esperimenti sugli umani per ottenere la vita eterna
…- si bloccò, scossa da un brivido – Ma
…sono innamorata di te …fuggiamo insieme.- Si sfilò il corpifronte e
afferrò un kunai. Stava
per inciderlo …stava per diventare una
traditrice.
La mano
di Orochimaru la
fermò appena in tempo.
Avvicinò
il volto a quello di lei. I loro respiri si attorcigliavano,
si scaldavano a vicenda.
-
Dimenticami …- mormorò appena lui – Non
innamorarti di un ombra
Tsunade …io non ti merito.-
Però
sentì uno strano impulso. Doveva dimostrarle quanto anche
lui l’amasse.
Avvicinò le labbra a quelle di Tsunade. Poi si congiunsero. E così i loro respiri
si fusero per diventare un unico vento soffice. Il traditore
sfiorò le braccia della bionda, che gli carezzava il volto.
Il rapporto si approfondì, a
alla fine Tsunade si addormentò tra le braccia
di Orochimaru. Ormai certo che la
compagna stesse dormendo, le mormorò: -
Anch’io, tesoro mio …ti amo anch’io. Ed è per questo che ti
lascio qui. Da oggi in poi, sarà tutto diverso. Addio,
Tsunade.-
Le
baciò la fronte un’ultima volta e la
lasciò li, sotto gli occhi dei salici. Poi sparì
definitivamente. Sarebbe cresciuta, la sua Tsunade.
Senza
di lui sarebbe stata felice, serena,
spensierata, ma, soprattutto, avrebbe vissuto.
FINE