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Autore: Hotaru_Tomoe    28/07/2014    11 recensioni
Raccolta di oneshot ispirate dalle fanart o prompt che ho trovato in rete su questa bellissima serie. Per lo più Johnlock centriche, con probabile presenza di slash.
Aggiunta la storia I'll be home for Christmas:Sherlock è lontano da casa per una missione, ma durante questo periodo il legame con John si rinforza. John gli chiede di tornare a casa per Natale, riuscirà Sherlock ad accontentarlo?
Questa storia, in versione inglese, partecipa alla H.I.A.T.U.S. Johnlock challenge di dicembre.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sabato scorso sono stata in un Maid Cafè, poi su Tumblr ho trovato questo photoshoot et voilà che è nata una shottina.



ASPETTANDO TE

Non sono solo le donne a cambiare pettinatura quando vogliono dare un taglio netto ad una relazione o decidono di imprimere un cambiamento drastico alla loro vita. No, nemmeno gli uomini sono esenti da questo meccanismo o, per lo meno, non lo è l'uomo seduto da solo al tavolo vicino all'ingresso che Chloe sta osservando mentre prepara due Caffè mochaccini.
Chloe è anche convinta che prima o poi la Starbucks farà loro causa, se il capo continua a voler usare nomi di caffè simili a quelli della catena, ma così vuole il capo e in quegli anni Chloe ha imparato ad attaccare l'asino dove vuole il padrone.
C'è un'altra cosa che Chloe ha imparato ed è osservare le persone.
Non da molto, a dire il vero: ha iniziato a farlo quando un ragazzo si è suicidato sotto ai suoi occhi dopo aver preso un caffè.

E' accaduto verso le dieci di un lunedì mattina, il momento in cui il loro piccolo bar è sempre affollatissimo. Chloe era al bancone a servire un ordine dopo l'altro e questo ragazzo, lo confessa, nemmeno l'ha guardato in faccia e ancora oggi non saprebbe dire che faccia avesse, non fosse stato per le foto apparse sui giornali il giorno dopo. Gli ha messo davanti il suo ordine e poi è passata a quello successivo.
E' tornata a prestargli attenzione solo quando il ragazzo ha pagato porgendole una banconota da cinque sterline, ma poi se ne è andato prima che Chloe avesse il tempo di dargli il resto. Quando se n'è accorta gli è corsa dietro, perché in passato era già capitato che qualche piantagrane si ripresentasse dopo un'ora o due sostenendo di aver ricevuto il resto sbagliato e lei proprio non ci teneva ad iniziare la settimana a quel modo.
Gli ha gridato "ehi!" dalla porta del bar, ma il ragazzo non si è voltato, allora Chloe si è avvicinata e ha fatto in tempo a vederlo lanciarsi in mezzo alla strada nel momento in cui un tir passava a velocità sostenuta.
Poi è stato il caos totale: lo stridio delle ruote dell'automezzo che inchiodava, la puzza di ferodo bruciato, le urla terrorizzate dei passanti, sangue, tanto sangue ovunque e lei lì, impalata, con il suo resto di tre sterline e lo scontrino stretto in pugno.
«Ha preso un espresso e si è suicidato. L'ho servito io, ma non l'ho nemmeno guardato in faccia.» ha pensato Chloe, sotto shock.

E' per questo che adesso Chloe cerca di fare più attenzione alle persone che entrano in quel piccolo locale e se ora qualcuno le sembra triste o preoccupato cerca di dedicargli un po' di tempo, anche solo qualche secondo, per un sorriso in più, un buongiorno più caloroso del solito o una chiacchiera stupida sul tempo.
E' per questo che ricorda quell'uomo dai capelli biondo cenere sulla quarantina e ha notato che ha cambiato taglio: è già stato lì qualche volta, sia da solo, sia in compagnia di una donna bionda, la moglie o la compagna, ha dedotto in seguito Chloe, ascoltando i loro discorsi. Una finta bionda e Chloe davvero non capisce perché abbia scelto quel colore giallo paglierino, quando si vede che ha una ricrescita quasi nera; non le sta bene, la fa sembrare proprio... falsa, ecco.
L'ultima volta l'uomo e la donna sono stati lì insieme e hanno litigato piuttosto animatamente. O meglio, la donna ha investito l'uomo di accuse, sparandogli addosso una raffica di "Tu... tu... tu... tu..." come una mitraglietta, mentre l'altro si limitava ad annuire con aria stanca, quasi esausta, ma senza alcuna volontà di controbattere o di esporre le proprie ragioni. E' stato questo a tenere Chloe leggermente sulle spine e, mentre serviva gli altri clienti del bar, ha continuato a chiedersi se anche il ragazzo che si era suicidato aveva quell'aria.
L'aria di qualcuno che ha smesso di combattere.
Quando l'uomo e la donna si sono alzati per andarsene, Chloe ha guardato lui negli occhi e gli ha detto "torni presto a trovarci".
L'uomo ha annuito, con aria forse un po' assente, ma ha ricambiato il suo sorriso.
Quando l'ha visto entrare pochi minuti fa, ne è stata davvero felice. Oggi l'uomo è solo, sfoggia un nuovo taglio di capelli e, anche se ha ordinato un Earl Grey, ha lasciato raffreddare la bevanda senza berla.
Chloe non ci impiega molto ad ipotizzare che lui e la finta bionda si siano lasciati (e chissà se il colore dei capelli era l'unica cosa falsa di lei? Anche se non ci ha mai parlato, a Chloe non è mai piaciuta).
La coppia di ragazzi seduti al tavolino davanti all'uomo ride forte e lui si rabbuia: si strofina la faccia con una mano e sospira, guardando fuori dalla vetrina. Aggrotta la fronte, perso nei suoi pensieri, poi storce le labbra in una smorfia amareggiata.
Chloe fa per avvicinarsi al suo tavolo, ma viene richiamata dal capo che ha di nuovo problemi con il registratore di cassa e poi deve occuparsi di una mamma con un bambino piccolo al quale non sembra piacere nulla del loro menù.
Quando torna a rivolgere l'attenzione a quell'uomo, sta controllando per l'ennesima volta l'orologio. E' già la terza volta che fa nel giro di pochi minuti, come se stesse aspettando qualcuno che non sta arrivando (di nuovo la finta bionda? Chloe non sa perché ma si augura di no: da quel poco che ha visto la loro non era una relazione sana, anzi, il contrario) e questa volta gli si avvicina.
"Desidera altro?"
"Ah... no, grazie. Sto aspettando una persona, ma a questo punto non credo che verrà."
"Forse ha solo trovato traffico." suggerisce Chloe, ma l'uomo scuote la testa con aria triste "No, la verità è che non ha alcuna ragione per venire ed io non posso pretendere che lo faccia. Non posso più pretenderlo, ormai."
"Posso portarle una fetta di torta miele e noci? E' la specialità della casa." Chloe si sente impotente proprio come quel giorno in cui ha assistito al suicidio di quel ragazzo.
"No, la ringrazio."
"Senta, so che non sono affari miei, ma... va tutto bene?" domanda.
«No, no che non va tutto bene, stupida!» si rimprovera, ma non sa che altro dire per tentare di risollevare il morale di quella persona.
La campanella appesa sulla porta d'ingresso tintinna, annunciando l'ingresso di un nuovo cliente. Un uomo alto, dai capelli scuri e avvolto in un pesante cappotto le passa alle spalle, sfiorandola appena, e poi si siede davanti all'uomo, senza degnarla di uno sguardo.
"Ciao John."
Chloe vede il viso di quell'uomo, di John, trasformarsi sotto i suoi occhi in una frazione di secondo: le rughe del volto si appianano, un sorriso incredulo e felice gli distende le labbra e gli occhi si illuminano.
Letteralmente brillano.
John apre la bocca, cerca di parlare, ma emette solo un gorgoglio roco ed è costretto a schiarirsi la gola prima di provare di nuovo.
"Ciao Sherlock."
Poi sembra ricordarsi d'improvviso della sua presenza e la guarda "Adesso sì, va tutto bene e, per quel che riguarda la torta, ho cambiato idea: me ne porti due fette, assieme a un altro tè."
Anche Chloe, che è rimasta incantata ad osservare quell'incontro, si riscuote e si allontana, non prima di aver visto John allungare la mano sul tavolo e tentare di dire "Con Mary è fin-", subito interrotto dall'altro uomo, Sherlock, che copre quella mano con le sue e dice soltanto "Torna a casa, John."
Chloe sorride senza riuscire a impedirselo, perché la felicità che emanano quelle mani intrecciate la contagia.
Torna al bancone e taglia due generose fette di torta.

I due uomini, John e Sherlock, non torneranno più in quel locale, ma Chloe è convinta che andrà tutto bene, ora che sono insieme.

   
 
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