La prima volta che lo vidi fu al parco che c'è vicino a casa mia, lo stavo attraversando per andare a casa di Niall il mio migliore amico. Era autunno, le foglie erano tinte di rosso,arancione e di giallo e cominciavano a cadere dagli alberi creando sull'erba un tappeto di foglie colorato.Stavo camminando lungo il sentierino di terriccio e sassolini, quando lo vidi.Somigliava ad un angelo.Era seduto sotto una quercia ormai del tutto spoglia, indossava un paio di jeans neri abbinati alle vans dello stesso colore, un cappotto beige e un berretto grigio da quale spuntava un ciuffo castano.Notai anche che tra le mani aveva un libro che non riconobbi subito, man mano che mi avvicinavo riconobbi la copertina, sopra venivano ritratte due nuvolette su uno sfondo azzurro, la prima nuvoletta era nera con una scritta bianca l'altra bianca con la scritta nera, la riconobbi. Era la copertina di "Colpa delle stelle", era lo stesso libro che stavo leggendo io.Mi accorsi che lo stavo guardando un po' troppo,mi dissi mentalmente che era meglio staccargli gli occhi di dosso prima che se ne accorgesse e che ci facessi una brutta figura.Gli passai davanti con le mani in tasca e gli occhi fissi sul terreno. La tentazione e la voglia di guardarlo un ultima volta, di vedere bene il suo viso per imprimermelo bene nella mente  erano troppe,così mi concedetti un ultimo sguardo. Guardai attentamente quel viso all'apparenza dolce e innocente, la linea della mandibola rilassata, le labbra socchiuse e di un rosa tenue, oh sembravano così dolci e morbide da baciare, chi sa che sapore avevano? Non mi sarebbe dispiaciuto scoprirlo. Poi gli guardai le mani. A confronto con le mie sembravano piccole, con questo non voglio dire che al posto delle mani ho due padelle ma, le sue sembravano più piccole delle mie, le dita affusolate stringevano il libro, anche esse sembravano essere morbide, magari anche calde, dopotutto non è ancora così freddo nonostante sia autunno. Tornai al viso e gli guardai le guance lievemente rosate, quanto mi sarebbe piaciuto accarezzarle e baciarle. Il cinguettio degli uccellini mi fece risvegliare da quello che sembrava essere uno stato di trans.Il ragazzo alzò la testa dal libro e si voltò verso la mia direzione e mi guardò per quello che a me sembrava un'eternità. Mi persi per un attimo nel colore dei suoi occhi azzurro cielo, erano bellissimi, prima non ero riuscito a vederli perchè era con la testa china sul libro, ma adesso..wow.. davvero bellissimi,e non esagero. Il mio intento di guardarlo di sfuggita solo un'ultima volta non aveva funzionato. Non so con quale coraggio gli sorrisi. "Andiamo Harry che fai? Gli sorridi pure? non ti è bastato farti beccare mentre lo fissavi avresti dovuto ricominciare a camminare senza voltarti!?" disse una vocina dentro di me, in fin dei conti non aveva tutti i torti, ci stavo facendo una figuraccia assurda. Pensavo che mi avrebbe guardato male, o che mi dicesse "ehi tu! Che ahi da fissare, vuoi una foto per caso?"-a essere sinceri non mi sarebbe dispiaciuto, almeno così avrei potuto guardarlo senza farci ulteriori figuracce- invece no, non fece nulla di tutto quello che pensai. Si limitò a guardarmi con quei bellissimi occhi azzurri e ricambiò il mio sorriso. Giuro, non me lo aspettavo ci sono rimasto.Mi voltai e ripresi a camminare lungo il sentierino sferrato verso casa di Niall. Consapevole che sulle mie labbra era stampato un sorriso ebete causato da quel ragazzo sconosciuto, seduto sotto un albero a leggere uno dei miei libri preferiti. "Chissà se lo rivedrò e se scoprirò il  suo nome, spero con tutto il cuore di sì" pensai mentre uscivo dal parco con ancora quel sorriso stampato in faccia e le farfalle nello stomaco...
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Incredibile ma vero, quel ragazzo sconosciuto di cui non sapevo niente se non che leggeva il mio libro preferito adesso è il mio ragazzo. Si chiama Louis Tomlinson, ha 22 anni, due anni più di me. Stiamo insieme da 2 anni, si è trasferito da me e adesso viviamo felicemente insieme. Abbiamo molte cose in comune, come ad esempio i libri. Ad entrambi piace molto leggere, sono per entrambi una passione, abbiamo riempito una stanza di libri. Quando sono con lui mi sento benissimo, mi rende felice e io lo amo davvero tantissimo. Sono contento di esserci andato a sbattere contro per sbaglio all'uscita della libreria dopo aver comprato l'ennesimo libro.Dopo avergli chiesto scusa per averlo fatto finire col sedere a terra e averlo aiutato ad alzarsi presi un pò di coraggio e gli chiesi se, per farmi perdonare gli avrei potuto offrire un caffè. Con mia grande gioia accettò e ci dirigemmo alla prima caffetteria che incontrammo per strada.Una volta lì ordinammo e ci sedemmo ad un tavolo,  e mentre aspettavamo le nostre ordinazioni cominciammo a parlare. Parlammo del libro che avevo appena comprato, di quanto mi piacesse leggere e di quanto mi piaceva il parco d'autunno, ricoperto di foglie colorate. Scoprimmo molte cose l'uno dell'altro, cose che ci accomunavano anche.E' stato il pomeriggio più bello che potessi passare, e la cosa che lo rendeva così bello era perchè lui era con me. Scoprì che abitava in un palazzo non molto lontano da casa mia, così decidemmo di fare quel pezzo di strada insieme, parlammo e ridemmo molto lungo quel tragitto.Quando fu l'ora di salutarsi e andare ognuno a casa sua dentro ci rimasi un pò male ma non lo diedi a vedere. Dopotutto non potevo mica sapere che mi sarei fidanzato con lui e che saremmo andati a vivere insieme nella mia casa....
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-Harry vuoi chiudere qual computer e venire qui sul divano con me?? Il film sta per cominciare, dai!- La voce di louis che mi chiama dal salotto per avvertirmi dell'inizio del film mi fa sobbalzare dalla sedia su cui sono seduto adesso,.
-Arrivo amore, dammi il tempo di salvare e di spegnere e sono da te!- lo avvisai sorridendo.
-D'accordo, ma sbrigati, stanno iniziando i titoli iniziali! Ah e prendi anche il sacchetto di pop corn, l'ho dimenticato sul ripiano della cucina!- Come solito si era dimenticato dei pop corn, era troppo preso a non perdersi l'inizio del film per ricordarsene!
-Ai suoi ordini, ciò che ha chiesto sarà fatto!- Gli risposi con tono scherzoso prendendolo un pò in giro. Mi alzai e andai a versare il contenuto del sacchetto in una ciotola, tornai al pc e salvai quello che stavo scrivendo, spegnendo poi il sistema.
Mentre mi dirigevo verso il salotto Lou mi chiese cosa dovevo fare sul pc di così tanto importante da doverci stare attaccato tutto il giorno. Non gli risposi, lo avrebbe scoperto più avanti , il giorno del suo compleanno, il 24 di Dicembre, la vigilia di Natale.
Stavo facendo un collage di nostre foto fatte durante i nostri due anni insieme, i posti che avevamo visitato, i momenti che noi ritenevamo più speciali ed importanti.Ma non solo, stavo anche riscrivendo la nostra storia,giorno per giorno, dettaglio per dettaglio. Quella che vi ho raccontato è solo una piccola parte di noi. Una piccola parte della mia storia e del mio angelo.