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Autore: Vivling    29/07/2014    3 recensioni
Arizona non ha perso solo la gamba su quell'aereo, ha perso, senza rendersene conto, qualcosa di molto più importante: Callie e se la rivorrà indietro, se rivorrà indietro la sua vita, il suo amore e sè stessa dovrà combattere, la domanda è una sola:quanto è disposta a farlo?
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Derek Sheperd, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione, Nel futuro
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- Ti vuole parlare – il tono con cui Arizona aveva pronunciato quella frase la fece apparire più come una minaccia che però non poté che non far comparire un grande sorriso sulle labbra di Vivien, cosa che infastidì ancora di più, se possibile, la bionda interlocutrice e ciò che aggiunse non potè che peggiorare la situazione
- Vado subito – Arizona avrebbe preferito fermarla e correre lei verso la stanza di Callie, quel sorriso soddisfatto la preoccupava e non poco, tuttavia, la richiesta di sua moglie di mantenere la calma le riecheggiava ancora nelle orecchie, così prese un profondo respiro, strinse i pugni e si decise ad iniziare il suo giro di viste, Vivien probabilmente era già da lei.
 
 
- Cristina ma sei sicura che arrivi entro la fine della settimana? – chiese Meredith avvicinandosi all’amica che al banco dell’accettazione stava sistemando delle cartelle
- Per chi mi hai presa?!? Certo che ne sono sicura, io sono sempre sicura! – le rispose senza neppure alzare gli occhi dai fogli che aveva davanti
- Chi è che arriva? – la voce, che entrambe avevano riconosciuto, fece incrociare gli sguardi preoccupati delle due amiche e, per la prima volta in vita sua, Cristina non seppe cosa rispondere.
 
 
Callie, mentre aspettava che Vivien arrivasse, continuava a torturarsi le mani maledicendosi  per aver deciso di affrontare proprio in QUEL momento QUELLA conversazione. In quel preciso istante avrebbe potuto essere con sua moglie e sua figlia, cosa che non vedeva l’ora di fare da tanto, troppo tempo. Pensava di aver chiarito con Vivien, di aver detto tutto quello che era necessario, eppure, a quanto pareva, niente era veramente stato chiarito, si era solo illusa che lo fosse. Vivien era testarda, lo sapeva, forse era proprio questa una delle cose che le piaceva di lei. Lei era una donna meravigliosa, per un attimo era riuscita anche ad immaginare di poter riuscire a rinchiudere Arizona in un piccolo dimenticatoio della sua mente, di poter ricominciare una nuova vita con lei, lontana dalle sofferenze e dalle gioie di quella precedente, del resto, anche a Sofia piaceva. Ci sarebbe riuscita, tuttavia, c’era una cosa che glielo impediva: Arizona. Callie era innamorata di lei, nonostante tutto, nonostante tutti, lei l’amava, l’aveva sempre amata e niente, a quanto pareva, sarebbe riuscito a cambiare la cosa. Arizona era la donna della sua vita. Quel pensiero le fece illuminare il volto con un enorme sorriso
- Calliope – la voce di Vivien la richiamò alla realtà, ricordandole la sua incombenza, e quella meravigliosa curva che le sue labbra avevano preso scomparve, ora non poteva più scappare
- Vivien, entra – le rispose facendo cenno di sedersi alla donna che era rimasta sulla porta
- Mi ha detto che mi volevi parlare
- Già, io credo che sia necessario
- Immagino che ti abbia raccontato la causa della nostra lite – Callie fece cenno di sì con la testa, così Vivien proseguì – Calliope, la verità è che io penso di essermi innamorata di te e credo che non sia giusto che tu neghi a noi una possibilità per darla a lei, alla donna che ti ha fatta soffrire più di chiunque altro. Io non lo farei! Quindi NO! Non è giusto che tu dia a lei un’altra possibilità! – ecco, l’aveva detto, aveva tirato fuori tutto quello che per tanto tempo si era tenuta dentro e Callie era stata lì ad ascoltarla, senza interromperla, con l’espressione di chi quel discorso se lo aspettava e lasciò che il silenzio cadesse tra di loro e quando decise di interromperlo fece si che i suoi occhi incontrassero quelli verdi di Vivien
- A me dispiace, dispiace che siamo giunte a questo punto, io avrei dovuto chiarire subito la situazione…
- Lo hai fatto, Callie, lo hai fatto, il punto è… che io penso che…tu…che tu ora creda di amare tua moglie, perché, convinta del fatto che sia la cosa giusta, per abitudine, per tua figlia…
- Vivien smettila, smettila di prenderti in giro, non lo meriti… Sai, una cosa vera l’hai detta, Arizona è la persona che mi ha fatta soffrire di più e sai perché? Perché è anche la persona che amo di più! Vivien io non voglio provare a vivere con lei, non voglio provare a stare con lei, non voglio provare ad essere nuovamente sua moglie: io voglio vivere con lei, io voglio stare con lei, io voglio essere sua moglie e non per abitudine, come dici tu, ma perché non posso stare senza di lei, lo capisci? Ingiusto è non stare con la persona che si ama realmente per orgoglio. Io la amo, anche più di prima, a dispetto di tutto quello che abbiamo affrontato, e so che anche per lei è così, o almeno lo spero, altrimenti la mia vita sarebbe… vuota. È questa la verità, io non avrei mai voluto illuderti, pensavo sul serio di potermi buttare tutto alle spalle ma non è così, non voglio, non posso. Vivien, perdonami… - la francese vide gli occhi della latina velarsi di lacrime, sapeva perfettamente quanto pronunciare quelle parole fosse stato difficile per lei, quanto si sentisse in colpa per averla fatta soffrire, allo stesso tempo, però, vi era una luce, una luce diversa, una luce che Vivien non aveva mai visto e, sapeva, la sua presenza non avrebbe mai potuto generare. Da quando si era riappacificata con Arizona era come se fosse tornata a vivere ed i suoi occhi, quei meravigliosi e profondi occhi nocciola, quegli occhi che sembravano capaci di guardarti dentro, fino nell’anima, ne erano la prova tangibile. Il suo cuore era indissolubilmente legato a quello di sua moglie, ora lo aveva capito, quella luce, più delle parole fino ad ora pronunciate glielo avevano sbattuto in faccia colpendola come uno schiaffo in pieno viso.
- Callie, basta così, non c’è speranza per me, per noi… - Vivien fece per avvicinarsi, allungò una mano quasi volesse sfiorare quel viso che era convinta di amare per un ultima volta, poi però la ritrasse e si voltò imboccando subito la porta per poi chiuderla, senza voltarsi, dietro di sé. Per la seconda volta da quando aveva conosciuto Callie la sua vita le sembrò un videogioco e la grande scritta GAME OVER tornò ad imprimersi nella sua mente.
 
 
- Arizona sei pronta? – Callie si era avvicinata alla moglie che stava nervosamente mettendo a posto nell’armadietto le ultime cose. La bionda si voltò di scatto e la baciò, quasi avesse paura che qualcuno gliela portasse via
- Lo sai che ti amo? – fece Callie quando si furono separate
- Lo sai che adoro quando lo dici – ormai era evidente, qualcosa preoccupava Arizona
- Tutto ok? – fece Callie sospettosa
- Certo, perché me lo chiedi, non potrebbe andare meglio, io e te di nuovo insieme – la velocità con cui sua moglie aveva dato quella giustificazione fece impensierire ancora di più la latina che, tuttavia, non volle insistere, qualunque cosa fosse l’avrebbe scoperta prima o poi
- Che dici se andassimo a prendere Sofia che sicuramente avrà tanta voglia di dormire dopo un’intera giornata all’asilo? – il sorriso di Callie diceva tante cose
- Direi che è un ottimo programma, specialmente quello di far dormire serena la nostra bellissima bimba e poi sai, i miei superpoteri l’aiuteranno
- Sai che amo anche i tuoi superpoteri?
 
 
Callie ed Arizona stavano per uscire mano nella mano, dopo tanto tempo,  con Sofia, quando le porte del Grey+Sloan si aprirono facendo entrare una donna alla cui vista l’espressione felice sul viso di Callie mutò velocemente e peggiorò ancora di più quando un’altra donna entrò nel suo campo visivo, spostò quindi lo sguardo su Arizona che, nel frattempo, aveva assunto la sua stessa espressione e, con un gesto automatico, l’una strinse più forte la mano dell’altra.
  
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