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Autore: sonietta87    07/09/2008    20 recensioni
In un universo alternativo un killer si diverte ad uccidere ragazze giovani e ricche! Bulma finirà per essere la vittima prescelta da quest'ultimo! Cosa succederà? Chi l'aiuterà a salvarsi? Beh se siete curiosi di saperlo non vi resta che leggerlo! (AGGIUNTO 23° CAPITOLO). Baci Sonia.
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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lady killer

LADY KILLER




CAPITOLO 23 : UN DOLOROSO RICORDO.



Finalmente riuscì a scorgere un casolare abbandonato, " Non può essere che qui! " pensò avvicinandosi alla porta d'ingresso, ma non appena mise la mano sulla maniglia una brutta sensazione gli procurò un brivido di paura il quale percorse la sua schiena muscolosa, e un ricordo doloroso gli tornò alla mente...



* FLASHBACK *

Un anno prima...

Un ragazzo dai capelli scuri aveva appena fatto rientro a casa dopo gli estenuanti allenamenti di lotta libera.

Oltrepassando la porta d'ingresso e richiudendosela alle spalle con un distratto gesto della mano, gettò il borsone della palestra sul divanetto a due posti che si trovava sulla sua sinistra e camminando svogliatamente verso la cucina del suo piccolo ma confortevole appartamento, si avvicinò al frigorifero, lo aprì e ne estrasse una lattina di birra gelata.

Dopo di che tolse la linguetta alla bibita e cominciò a tracannarla ritornando verso il salone, si mise a sedere sul divano e accese la tv, non che fosse molto interessato ai programmi che trasmettevano, ma non avendo di meglio da fare pensò che fare zapping fosse l'unica alternativa alla noia più totale.

Mentre continuava a saltare da un canale all'altro, al rumore della tv si aggiunse quello fastidioso del telefono, il moro non era mai stato un tipo a cui piacesse intrattenersi in inutili conversazioni telefoniche, era uno di poche parole le quali, di solito, preferiva pronunciarle in faccia alla gente.

Imprecando contro lo scocciatore di turno che aveva interrotto il suo momentaneo relax, il ragazzo si alzò svogliatamente dal divano avviandosi verso il mobile di legno di fronte a lui, arrivato lì alzò bruscamente la cornetta e rispose.

" Pronto, chi è che rompe a quest'ora? " disse il moro con un tono parecchio irritato.

" Umh, a quanto pare non sei cambiato dall'ultima volta che ci siamo sentiti, sei sempre il solito burbero... non è vero Vegeta? " esclamò una voce femminile dall'altra parte.

" Tsk, sei tu! " affermò l'uomo riconoscendo la voce della sua interlocutrice.

" Ehi, ma dico, ti sembra il modo di rispondere! Credevo che fossi felice di sentire la tua... sorellina. "  ribattè la donna facendo finta di essersi offesa.

" E che dovrei fare? Dovrei dare una festa ogni volta che mi chiami? " la prese in giro il fratello, che, anche se come al solito non lo dava a vedere, era molto felice di ascoltare di nuovo la voce della sua adorata consanguinea.

" Già hai detto proprio bene: ogni volta che TI chiamo, dal momento che tu non alzi la cornetta nemmeno sotto tortura! Fammi capire Vegeta, non è che per caso hai un problema con i telefoni? " lo schernì la ragazza mettendosi a ridere.

" No Pulce, non ho nessun problema con questi affari, semplicemente non vedo che motivo c'è di sentirci così spesso!" ribattè lui sapendo di averla fatta innervosire chiamandola in quel modo, fin da quando erano piccoli il moro le affibbiava quel nomignolo per ricordarle chi dei due era il fratello maggiore.

" Smettila di chiamarmi Pulce, brutto scimmione senza cervello, lo sai benissimo che non sono più una ragazzina e poi ti ricordo che tu non sei tanto più grande di me, abbiamo solo due anni di differenza! " urlò la ragazza per far sì che l'altro comprendesse bene ciò che aveva detto.

" Sì, sì, come vuoi tu... Pulce! " continuò Vegeta sorridendo,battibeccare con lei lo riportava indietro nel tempo, gli faceva ricordare che la sua sorellina era l'unica di quella famiglia ad averlo capito veramente, era l'unica che lo accettava con tutti i suoi difetti, e forse era per questo che le voleva così bene.

" Grr... lasciamo perdere... e comunque se per 'così spesso' intendi sentirci una volta al mese e vederci due volte l'anno, credo che tu abbia veramente bisogno di cure speciali. " esclamò la ragazza.

"  Può darsi... comunque sorellina tagliamo corto... come mai mi hai chiamato? " chiese il moro curioso di sapere quale era la novità del giorno.

" Prima di tutto per sapere come stavi, e date le tue risposte sarcastiche immagino tu stia bene e poi per chiederti se avevi voglia di venirmi a trovare..." disse la donna lasciando in sospeso il discorso per sentire la reazione del fratello.

" Tsk, non lo so, qui ho molto da fare... non credo che potrò venire " affermò lui poco convinto di tornare di nuovo in quella casa.

" E dai Vegeta, che ti costa, infondo è da quando è morto nostro padre che non ci vediamo! " dichiarò sinceramente dispiaciuta dalla risposta negativa del ragazzo.

" Vuoi dire di...tuo padre! " ribattè il moro ricordando l'ultima conversazione che aveva avuto con il patrigno, non erano mai andati d'accordo fin da quando sua madre, da poco vedova, si era sposata con quell'uomo e aveva messo al mondo insieme a lui quella che poi sarebbe diventata la sua sorellastra.

" Vegeta non dire così, lo sai che infondo ti voleva bene " disse la ragazza poco convinta della sua affermazione.

" Ma certo, mi voleva così bene che non c'ha pensato due volte a sbattermi fuori casa alla prima occasione buona, dopo la morte di mia madre! Ricordi le sue motivazioni? Diceva di non poter stare più dietro ai miei continui cambi d'umore, che facevo come mi pareva e che non rispettavo le sue regole! " ribattè stizzito il moro stringendo i pugni dalla rabbia.

" Già hai ragione, anche io ho provato a dirgli mille volte che se ti comportavi in quel modo era solo perchè ti trovavi in un periodo delicato, soprattutto dopo la morte di tua madre, ma lui non ha voluto sentire ragioni...era un uomo così testardo! Mi dispiace moltissimo per come sono andate le cose! " rispose sinceramente affranta la ragazza.

" Non ha più importanza per me, lui non piaceva a me e io non piacevo a lui, tutto qui, è inutile farne un dramma " affermò Vegeta tagliando il discorso.

" Ok  fratellone, finiamola qui! Comunque devi ancora dirmi se verrai o no a trovarmi. " disse la donna cambiando argomento.

" Va bene Pulce, vedrò cosa posso fare! "  rispose il moro accontentando la sorella.

" Perfetto, allora ti aspetto per questo fine settimana, d'accordo? " chiese lei felice di aver ottenuto una risposta affermativa.

" Tsk, ok! " disse il ragazzo accettando la proposta.

" Bene, allora buonanotte fratellone, ci vediamo fra un paio di giorni! " esclamò contenta la ragazza.

" Buonanotte Pulce! " rispose Vegeta riagganciando la cornetta e tornandosene sul divano a vedere la tv.



Due giorni dopo, Vegeta, arrivò a destinazione, scendendo dall'aereo che lo aveva poratato fino alla Città del Nord, raggiunse l'uscita dell'aereoporto e chiamò un taxi.

Durante il tragitto fino a casa si ritrovò a pensare a quante volte aveva visto quei luoghi avendo vissuto lì la maggior parte della sua giovane vita, a quante esperienze lui e sua sorella avevano condiviso.

Guardando fuori dal finestrino il suo sguardo venne attirato da un piccolo parco giochi ormai in disuso, un sorriso spuntò sulla faccia seria del ragazzo, quello era il luogo dove da ragazzino si divertiva a giocare con la sua amata Pulce, di solito lui faceva la parte di un principe alieno che si aggirava per l'universo conquistando pianeti e galassie, mentre la sorellina impersonava i vari avversari, era sempre stata un maschiaccio non era la tipica bambina che giocava con le bambole,preferiva mille volte sfidare il fratello in combattimenti 'all'ultimo sangue' con improbabili spade costruite con dei bastoni, strano poi come si fosse trasformata in una splendida donna ammirata e corteggiata.

Senza rendersene conto, finalmente, arrivò a destinazione, scendendo dal taxi raccolse la sua valigia e si avviò verso l'ingresso di quella che fino a qualche anno prima era stata anche la sua casa, tanto che ancora conservava le chiavi.

Finito di attraversare il vialetto d'ingresso si ritrovò di fronte all'uscio e senza perdere altro tempo suonò il campanello, attese qualche secondo e vedendo che nessuno veniva ad aprirgli pensò che probabilmente la sua cara sorellina si fosse già dimenticata della sua visita " Quella ragazza non cambierà mai, possibile sia sempre così sbadata? Fortuna che mi sono portato le chiavi! " pensò il moro tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un mazzo di chiavi.

Infilò la chiave più grande nella serratura della porta e la girò una sola volta, segno che era stata chiusa senza mandate, " Forse non è uscita, probabilmente starà ancora dormendo! " pensò il ragazzo.

Appena poggiò una mano sulla maniglia per aprire l'uscio un brivido lo scosse, strano dato che si trovava in piena estate... ma non ci diede troppo peso ed entrò dentro casa.

Poggiando la valigia a terra cominciò a chiamare a gran voce la sorella, ma non ottenendo di nuovo risposta credette fosse meglio andare a controllare personalmente se fosse ancora in camera sua.

Facendo mente locale si ricordò che per raggiungere la stanza in questione doveva per forza passare per il salone e così si avviò verso la sua meta.

Entrando nel lussuoso salone si sorprese di trovarlo completamente avvolto nel buio, tutte le tende della stanza erano state chiuse, cosa molto strana dal momento che per quanto ne sapeva la ragazza amava la luce del giorno, tutto il contrario di lui che preferiva le ore notturne.

Così per evitare di inciampare in qualche mobile o oggetto si affrettò ad aprire la tenda alle sue spalle, ma appena si rigirò la scena che si presentò ai suoi occhi color pece gli fece gelare il sangue nelle vene, per un attimo ebbe come la sensazione che il suo cuore si fosse fermato... non poteva essere vero quello che stava vedendo... non poteva essere la sua amata sorellina quella distesa esanime in una scura pozza di sangue...

Vegeta sconvolto si fiondò al fianco della ragazza, con delicatezza la raccolse da terra e portandosela  contro il petto la strinse forte fra le sue braccia, non riusciva ancora a capacitarsi di quello che era successo, tanto che rimase per qualche minuto senza parlare, continuava solo a fissare il corpo tumefatto della donna come se fosse in trance, il viso della mora era quasi irriconoscibile, segno che era stato colpito più volte.

Dopo un pò la grande villa in cui si trovava venne invasa da un grido disperato " NOOOOOOO! " urlò la voce dell'uomo che era uscito dallo stato di apatia in cui si trovava.

Vegeta strinse più forte il corpo martoriato della sorella mentre un fiume di lacrime amare cominciava a scorrergli dagli occhi " Pulce, perchè? Perchè ti hanno fatto questo? Chi è stato? Giuro che non avrò pace finchè non lo avrò ammazzato con le mie mani! Se solo fossi arrivato prima, tutto questo non sarebbe successo! " disse il ragazzo adossandosi una colpa che in realtà non gli apparteneva.

Rimase a cullare la sua sorellina continuando a piangere dalla disperazione, fino a che un anello posto all'anulare della mano sinistra di lei non catturò la sua attenzione... la ragazza non gli aveva mai parlato di un fidanzamento... che quell' oggetto avesse qualcosa a che fare con quello che era accaduto?

Pur non sapendo darsi una risposta, sentì che doveva prenderlo, che in qualche modo quel gioiello lo avrebbe portato alla verità, così sfilò l'anello dal dito della donna e lo ripose nella tasca dei pantaloni.

Solo dopo aver baciato la fronte della ragazza come ultimo saluto, chiamò la polizia.




Qualche giorno dopo ebbero luogo i funerali della donna, Vegeta come unico parente si trovava in prima fila, per tutta la durata della funzione non aveva fatto altro che ricevere condoglianze dalle centinaia di persone che si erano unite al suo dolore, più per apparenza che per altro, ma a lui non importava niente di quella marmaglia di gente ipocrita.

Il moro non aveva versato una sola lacrima, troppo orgoglioso per mostrare le sue emozioni in pubblico.

Finita la funzione la gente cominciò a dileguarsi, mentre lui rimase in piedi di fronte alla lapide di marmo rosa su cui spuntava la foto di una bellissima fanciulla sorridente dai lunghi capelli color ebano e dagli splendidi occhi celesti.

Solo quando rimase completamente solo riuscì ad abbassare totalmente le barriere imposte dal suo orgoglio e piangendo silenziosamente disse " Te lo prometto sorellina, quel bastardo non la passerà liscia, dovessi metterci tutta la vita lo troverò e ti vendicherò... non avrò tregua finchè non lo vedrò morire fra atroci sofferenze! Solo ora mi rendo conto di aver commesso un grande errore, so che ormai è troppo tardi per rimediare e mi dispiace... mi dispiace di non avertelo mai detto quando avrei potuto.... Ti voglio bene Pulce! " detto questo Vegeta posò un mazzo di gigli bianchi sulla tomba della sorella e prima di andarsene guardò per l'ultima volta la foto e la scritta incisa sulla lapide :


QUI RIPOSA IN PACE
REBECCA JONES



* FINE FLASHBACK*



CONTINUA...




Ciao a tutti,
scusate l'enorme ritardo ma quest'ultima settimana sono stata davvero impegnata, e sono riuscita a malapena a leggere e recensire le storie che seguo.
Spero che mi perdoniate e che il capitolo vi sia piaciuto (devo ammettere che scrivendolo mi sono quasi commossa da sola ç_ç).
Ora si capisce il perchè Vegeta ce l'ha tanto con Lady Killer!


Scusate se non vi ringrazio come invece meritereste ma vado proprio di fretta, comunque grazie a tutti quelli che continuano a seguire la mia storia e soprattutto a chi recensisce:

VEGGYLINK94

VEGETA4EVER

OBAGETA

STELLINA86

ANGELO AZZURRO

KRY333

SAKU_CHAN

SARY18

VEGGYILOVEYOU

OWARINAI YUME

CATEROZZA

ELVI92

KA93

DEMETRA85

DEA NEMESIS



Ringrazio anche di cuore SARY18 e _LITTLE_DOLL_ che mi hanno aggiunto fra i loro autori preferiti! GRAZIE; GRAZIE; GRAZIE.


Grazie ancora a tutti!


Buona Domenica!

Recensite mi raccomando!

Baci Sonia.
  
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