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Autore: Yulin Fantasy    29/07/2014    1 recensioni
Il Dottor Faker e Tron hanno creato una macchina con degli appunti inquietanti di tre anni fa. Questa macchina dovrebbe far incontrare Yuma e Astral, visto che quest'ultimo è tornato nel Mondo Astrale (sono passati tre mesi dalla fine di Zexal)
Solo che non sapevano che, attivando questa macchina, Astral, Yuma e gli altri, verrano mandanti in una strana dimensione, costituita da strani mondi.
Astral dovrà cercare Yuma, insieme a nuovi e strambi amici!
Ma un amore e amicizie che si sono rafforzati troppo, potrà far vacillare la certezza di Astral di tornare con Yuma... ma sono solo marionette... e poi.... Astral e i suoi amici non saranno più tanto sicuri di quale sia la loro dimensione.
Poi gli amici di Astral inizieranno ad avere strani ricordi riguardanti il loro passato... ma non quello che loro pensavano. Loro una volta erano... vivi. Non erano di quel mondo.
Allora come ci sono arrivati lì!?
Passati oscuri e sconvolgenti, paure che non hanno mai affrontato... ma lo faranno insieme.
Genere: Drammatico, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Asutoraru /Astral, Nuovo personaggio, Yuma/Yuma
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'I Personaggi Fantasy'
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CAPITOLO 6
DOMANDE DOLOROSE E FIGURE NELL’OMBRA

 
Un portale si aprì e una figura uscì fuori. Indossava un lungo mantello, con anche il cappuccio. Il vicolo era buio e la luna fece capolino dalle nuvole.
La figura alzò lo sguardo per guardarla, come se non l’avesse mai vista. Le sue labbra si piegarono in un sorriso dolce e i suoi occhi celesti diventarono lucidi.
- Perdonami…-
Si incamminò per le vie della città, mentre il portale alle sue spalle si richiuse.
 
Astral e Yulin stavano passeggiando, in silenzio. La ragazza teneva lo sguardo fissò a terra, forse per non incrociare lo sguardo dell’astrale.
Lui non capiva, non c’è la faceva. Quella ragazza era un mistero, anche se l’aveva conosciuta solo da un giorno.
A un certo punto, si sedette su un sasso e sospirò pesantemente.
Il paesaggio era una distesa d’erba, con un po’ d’erba alta, e un lago. E Yulin si era seduta su un sasso vicino alla distesa d’acqua.
Astral le fluttuò vicino e, dopo essere stati un po’ in silenzio, disse:
- E’ molto bello questo posto.-
Yulin fece un sorriso malinconico.
- Vero? Ormai è da tre anni che vedo posti sempre nuovi…-
Tre anni… sono sempre tre anni.
- Che cosa hai fatto prima di questi tre anni?-
Lo sapeva di essere troppo impiccione, ma era una cosa che proprio non riusciva a capire.
Yulin però sgranò gli occhi, come se si fosse dimenticata della sua vita.
- N…niente di speciale. Io… io…-
Astral la guardò e notò che i suoi occhi erano velati di lacrime.
- Yulin…-
- No, no, sto bene. Non ho fatto nulla prima di questi tre anni. Io sono nata per questo, per viaggiare in questi posti.-
Poi, dalla borsa, prese quella che doveva essere una mappa.
- Bene, riusciremo ad arrivare nella città prima che faccia notte. Ehy Astral, non dovevi farmi delle domande?-
Astral sobbalzò. Giusto.
- Allora… come fai a vedermi e conoscermi?-
- Io ti conosco grazie a Lei. Noi la chiamiamo anche Master.
- Lei?-
- Sì. È una persona tanto speciale, che si è presa cura di me e dei miei amici. Diciamo che è stata la Master ad aiutarmi e insegnarmi come usare il mio talento.-
Poi guardò di nuovo il cielo. Astral non lo sapeva, ma lei attendeva un segno. Un segno che la Master fosse ancora lì e che non si fosse dimenticata di loro.
- Lei ci raccontava di un Messaggero che veniva da un altro mondo, ci diceva che un giorno io e i miei amici l’avremmo incontrato… ci ha raccontato così tante volte di te, che ormai ti conoscevo.-
Astral non sapeva cosa provare. Era felice che lei tenesse a lui, ma era anche preoccupato… come faceva quella che loro chiamavano Master a conoscerlo? Magari sapeva qualcosa di lui?
- Tu sai come fa Lei a conoscermi?-
- Me l’ha detto tempo fa, due anni fa mi pare e io non ricordo. Mi spiace.-
- Ok… e poi sai come fai a vedermi? Di solito mi vedono solo le persone con poteri speciali.-
Yulin ci pensò un attimo.
- Io non penso di avere poteri speciali, deve essere questo posto.-
- Questa radura?-
- In generale. Dove ci troviamo. Capirai meglio una volta arrivati in città.-
- Ah…-
Astral si fermò un attimo.
Yuma.
Doveva tornare da lui.
Ma come faceva se non sapeva neppure dove si trovava!?
- Yulin, io devo tornare a casa. C’è una persona che mi sta aspettando.-
Yulin si fermò, ma non si girò.
- … Capisco. Farò in modo di riportarti a casa.-
- Grazie.-
A un certo punto, qualcosa vibrò dalla borsa di Yulin e la ragazza prese fuori quello che doveva essere un cellulare e rispose.
- Pronto?-
Astral non ascoltava la conversazione, sapeva che era maleducazione. Ma a un certo punto, dagli occhi di Yulin uscì una lacrima.
- Come? No, non è possibile! Cosa significa scappata!? Perché?-
Poi la voce al telefono (che era di una ragazza) disse qualcosa che Astral non capì:
- Poi abbiamo captato un energia… era la sua energia Yulin…-
Yulin mise giù e le lacrime caddero dai suoi occhi. Astral le andò vicino.
- Yulin, cosa è successo?-
- Mi hanno detto… che una mia amica è scappata… ha aperto un portale e è scappata…-
- Se la caverà…-
- No, ha due anni Astral! Non potrà resistere! È la colpa è solo mia!-
- Tua? Cosa hai fatto?-
- Era il mio turno di controllare che tutti i portali fossero spenti… ma a quanto pare non ho controllato bene!-
Astral, anche se non capiva quello che stava dicendo, le mise una mano sulla spalla: pensava che l’avrebbe attraversata, invece era tangibile. Come era possibile?
Si fece dopo questa domanda e strinse la mano alla ragazza.
- Non preoccuparti, andrà tutto bene. Hai tanti amici vero? Vedrai che riusciranno a recuperarla…-
- Non è solo questo il problema: sai Astral, noi in questo posto abbiamo “energie” diverse, così capiamo se veniamo dallo stesso posto o no… e la mia amica, Charlotte, ha captato l’energia della mia amica scomparsa.-
- Sul serio?!-
- Sì… se ci fosse un modo, anche un piccola speranza di rivederla…-
Disse, sospirando. Poi scosse la testa e guardò Astral.
- Ma non penso che sia possibile.-
- Come fai a dirlo, Yulin? Forse la tua amica potrebbe essere…-
- Astral, basta.-
Disse, con voce seria. Lo spirito capì di essere andato troppo in là.
- Okay, scusami tanto.-
Yulin indicò una foresta.
- Se la attraversiamo, saremo arrivati in città. Là capiremo come farti tornare a casa.-
E si avvio, senza dire una parola, con Astral al suo fianco.
 
La notte era tranquilla, a HeartLandCity.
Yuma stava sopra il tetto della sua casa, mentre una leggera brezza gli andava fra i capelli. Non faceva altro che guardare la luna, pensando al misterioso individuo che aveva bloccato il portale.
Stava quasi per riuscirci.
Sarebbe potuto riuscire a ridere Astral, dopo tre mesi.
Ma sembrava che il destino volesse tenerli separati.
E questo preoccupava Yuma.
E se non l’avrebbe più rivisto?
Forse non sarebbe riuscito più ad andare avanti.
Poi qualcosa attirò l’attenzione del duellante: una figura col mantello, che correva per le vie della città. Poteva essere un bariano o qualcos’altro. O semplicemente qualcuno che girovagava con un mantello. Ma all’una di notte, a parte Yuma, chi poteva essere sveglio e arzillo, da correre con noncuranza per le strade?
Rientrò in casa e, cercando di non fare rumore, si vestì e uscì fuori. La città di notte era come una città fantasma, non c’era anima viva in giro. Forse era per via di alcune voci, che parlavano di “mostri tecnologici”, ma Yuma non ci aveva mai creduto. Forse qualcuno stava facendo un duello notturno e una persona avrà scambiato il mostro della realtà aumentata per un mostro in carne ed ossa.
Yuma decise di non pensarci in quel momento e corse per le strade bagnate per via della pioggia del giorno prima e con lo sguardo, cercava la figura incappucciata.
Non dovette cercare a lungo, visto che mentre correva verso il parco, scorse la figura che osservava il lago.
Yuma avanzò, ma per sbaglio calpestò un ramoscello e la figura se ne accorse: girò subito la testa e Yuma riuscì a scorgere un paio di occhi azzurri, limpidi come l’acqua.
Corse subito via, ma Yuma era sempre alle sue costole, e non sapeva come scaricarlo.
 
- Ricorda: se sei inseguita, nasconditi da qualche parte o cerca di confondere il tuo inseguitore.-
 
La figura si fermò e allungo un piede: Yuma andava troppo veloce e inciampò, finendo con il viso a terra.
L’incappucciato ne approfittò per scappare e nascondersi. Non avrebbe mai usato trucchi così sleali se non fosse stato per una buona causa.
Yuma si alzò e non vide la figura.
- Aveva qualcosa da nascondere, se no perché sarebbe scappato? O forse sono io che mi sto facendo troppe domande…-
Disse semplicemente. Non sapeva che la figura lo stava osservando.
 
ANGOLO AUTRICE
Konnichiwa ragazzi! E' da tanto che non pubblico, vero?
Come vi è sembrato questo nuovo capitolo? Spero davvero che vi sia piaciuto, visto che è durato ben 3 pagine di Word! Con questo la storia si evolve in maniera più approfondita, con la figura misteriosa e il fatto che nessuno capisca cosa dice Yulin (in realtà ci ho capito poco pure io O.o)
Beh, spero davvero che recensirete in tanti!
Sayonara,
Yulin

 
   
 
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