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Autore: MICHAELSMILE    29/07/2014    1 recensioni
Amerika era distrutta. Si sentiva persa e non aveva idea di come andare avanti. Ma qualcuno entra nella sua vita e la cambia definitivamente. In quegli occhi lei si potrebbe perdere per ore, e quelle braccia sono il suo rifugio. Per una volta l'Australia è l'unico posto dove vorrebbe stare, e il trasloco ora non lo odia più. Lui è un ragazzo dolce e serio allo stesso tempo, di quelli che ti sorprendono con un bacio improvviso e che ti fanno l'occhiolino per vederti arrossire. Qualcuno è capitato nella sua vita, nel posto giusto al momento giusto. Sarà colpa del destino?
-SE VUOI ANDARE DIRETTAMENTE A QUANDO APPAIONO I 5SOS SALTARE L'INTRODUZIONE VAI AL CAPITOLO 3!
-SE INVECE VUOI ARRIVARE ALL'INIZIO DELLE VARIE STORIE AMOROSE VAI AL CAP 5
Se avete tempo recensite, va bene sia negativamente che positivamente perche essendo la mia prima ff ho bisogno di consigli lol per esempio se non andate avanti a leggere scrivete il perchè, grazie :3
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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NUOVO CAPITOLO! FINALMENTE AMERIKA E L'APPUNTAMENTO :3 SPERO VI PIACCIA. UN BACIO :*

Che cavolo potevo mettermi per una festa in spiaggia?! In tutta la valigia non avevo trovato nulla di adatto, ed stavo fissando il mucchio di vestiti sul letto da un'ora. Dopo la chiamata di Michael mi ero fatta una doccia velocissima ed ero corsa subito in camera. Non so perche mi stavo comportando cosí, presa dall'angoscia, dopo tutto non mi piaceva sul serio Calum.
Diedi un altra breve occhiata all'ammaso di vestiti, poi mi buttai sconsolata sul letto, sospirando. Dopo qualche minuto passato a fissare il soffitto, girai svogliatamente la testa verso la parete dov'era appeso l'orologio. Le 5. Facevo in tempo ad andare a fare un giro per negozi. Mi alzai svogliatamente dal letto ed uscii dalla mia stanza. Mi fermai davanti alla porta della camera di Keira. Quello che aveva detto Michael, cioè che io ero una ragazzina e Keira una "fighetta", mi aveva fatto pensare. Forse era proprio per quello che ora i miei vestiti non andavano piu bene per una stupida festa in spiaggia con sconosciuti. Forse mi vestivo come una ragazzina, forse per quello Michael mi aveva creduta più piccola, all'aeroporto. Avevo bisogno della mia amica, avevo bisogno di un suo consiglio.
Feci un respiro profondo e bussai. Subito sentii Keira dire di entrare. Era sdraiata sul letto, e leggeva una rivista. Appena entrai, alzó gli occhi dalle pagine patinate e mi guardó. Poi mi sorrise. Ricambiai. Feci un respiro profondo.
"Senti Kia, ti devo dire una cosa.."
"Anche io! Devo assolutamente raccontarti" disse scattando in piedi e buttando la rivista sul comodino. 
"Hai presente Luke? L'amico di quello con la bandana?"
"Si"
"Ecco.. L'ho chiamato, dopo pranzo. Abbiamo parlato del piú e del meno. É davvero carino e dolce. Anche se a volte ho l'impressione che non segua molto quello che dico... Comunque, credo che mi piaccia, e credo di piacere anche a lui. Abbiamo deciso di uscire sta sera"
Chissá perchè la cosa non mi sprprendeva..
"Davvero?? Wow ma.. Ma è fantastico" dissi facendo di essere sorpresa.
"Sí, lo so che è fantastico! É così figo.."
"No, intendevo che era fantastico che uscite ahah"
"Sí, ma ammetti che anche lui non è per niente male"
Scoppiammo a ridere. Ora mi sentivo un po' più rilassata.
"Cosa volevi dirmi tu?"
"Se mi dai una mano a prendere un vestito"
"Un vestito?"
"Sí, o una gonna, o qualcosa del genere, non so.."
"Stai bene?" disse, posandomi la mano sulla fronte. Io mi scostai ridendo.
"Sono seria. Non ho niente da mettermi.."
" 'Niente da mettermi per...' ?"
Che cosa imbarazzante. La conoscevo abbastanza bene da sapere che dopo averglielo detto mi avrebbe punzecchiata tutto il tempo con le sue battutine. Distolsi lo sguardo.
".. Per... Un appuntamento"
"Cosa?! Sul serio? No, non ci credo. Intendi quello dal dentista?" disse ridendo.
"Dai Keira! Hai capito ahah Sono giá abbastanza in imbarazzo da sola"
"Che bello, la mia Mer ha un appuntamento!"
Scossi la testa divertira. Era semplicemente incorreggibile.
Mi prese per mano e mi trascinó giù per le scale.
"Keira cosa stai facendo?! Cosí mi fai cadere!"
"Ti porto a fare compere"
Ebbi appena il tempo di prendere la borsa e urlare "papá noi usciamo", mentre venivo trascinata fuori casa.
Riuscii a divincolarmi e a togliere la mia mano da quella morsa appena in tempo per passare davanti alla casa di Michael. Se mi avesse vista trascinata come una bambina con la mamma, non avrebbe avuto tutti i torti a chiamarmi ragazzina.
Girammo per le strade del centro per un'ora, senza trovare un negozio che facesse al caso mio. Ad un certo punto ci imbattemmo in un negozio con insegna rosa e la foto di una modella bellissima e magrissima in vetrina.
"Kia torniamo a casa, i pantaloncini e una canottiera andranno bene.."
"Non dire stronzate" disse.
Oddio, l'aveva presa proprio sul serio.
"Ora vado qui dentro e ti compro qualcosa io. Tu aspettami qui fuori!" aggiunse irritata.
Certe volte mi faceva paura. L'aveva presa troppo sul serio, io volevo fare solo un giro per vedere se c'era qualcosa di carino. Decisi di lasciarla fare.
Aspettai fuori dal negozio mezz'ora circa, poi la vidi tornare con il sorriso sulle labbra e una mini busta rosa in mano.
"Fatto" disse con un sorrisetto compiaciuto.
"Kia sicura di aver preso la taglia giusta? In quella busta non ci starebbe neanche il vestito di un bambino.."
"Non dire cavolate e fidati di me"
Sospirai. 
"Va bene" dissi sorridendo.
Mi innervosiva non sapere come mi sarei dovuta conciare per l'appuntamento, ma il fatto del "cambio del look" un pò mi divertiva.
Tornammo a casa in fretta, perchè si erano fatte le sette di sera e dovevamo prepararci per uscire. Passando davanti alla casa di Michael mi sorpresi a guardare verso la finestra dove si era affacciato qualche ora prima. Appena mi resi conto di quello che stavo facendo, distoldi lo sguardo e affrettai il passo. Cosa cavolo mi saltava in testa? L'ultima cosa che volevo era vedere Michael. Eppure..
Entrammo in casa e ci dirigemmo verso le nostre stanze. Prima di entrare nella sua, Keira mi porse il sacchetto, e mi fece l'occhiolino.
Io le sorrisi e chiusi la porta.
Ok, stavo per scoprire come mi sarei dovuta conciare quella sera. E se era qualcosa di fucsia, con i fiocchetti? Solo il pensiero mi fece rabbrividire.
Aprii calma un angolino della busta e sbirciai dentro. La richiusi sollevata. Niete di fucsia, almeno quello. Era ridicolo quante storie stessi facendo per dei vestiti. Dopo tutto me li aveva comprati Keira, non mia nonna. Rovesciai il contenuto della busta sul letto, poi presi i due capi che ne uscirono e li guardai attentamente. C'era una gonna di un tessuto leggerissimo, con una stampa floreale, di rose color rosa pastello. Ero sbalordita, era deliziosa. Forse un po' corta, ma davvero bellissima. L'altro capo era una maglia con maniche a tre quarti  e degli inserti in pizzo, con la scollatura ampia a barca, che quasi lasciava fuori le spalle.
Provai gonna e maglietta all'istante, e mi guardai. Non mi sarei mai immaginata vestita cosi, ma mi piacevo. Tanto. Dovevo ringraziare Keira. Cavolo quanto la adoravo.
Stavo per buttare nel cestino la busta vuota, quando mi accorsi che al suo interno c'era una collana dorata, che stava alla perfezione con la maglia. La indossai, e mi truccai come avevo visto fare in un tutorial: trucco stile Miley Cyrus, diceva la ragazza del video, basato su una liena di eye-liner e ciglia finte.
Spostai i capelli mossi da un lato, fissandoli con una spilla, misi le ballerine e mi guardai. Ero pronta.
Sentii il campanello suonare, i passi veloci di Keira giú per le scale, il saluto di Luke e Michael che chiedeva se ero in ritardo.
Mi controllai un'ultima volta, feci un respiro profondo e uscii dalla mia stanza. Mentre scendeco le scale, vidi Michael aspettarmi alla fine della scalinata, con una canottiera larga nera e dei pantaloni stretti, che si guardava in giro distratto.
"Ei, sono pronta. E non sono in ritardo. Perchè credi che sia un completo disastro?"
La testa di Michael si giró verso di me. Mi aspettavo una risposta sfacciata, che mi facesse sentire a disagio, nel suo stile. Ma l'unica cosa che fece fu fissarmi con quegli occhi verde chiaro, quasi grigi, senza espressione. Avevo qualcosa di sbagliato? Sembravo ancora una ragazzina?
"Che c'e?" dissi confusa "Se devi dirmi ancora che sono una ragazzina puoi.." mi interruppe
"Sei solo... Wow" disse.
   
 
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