Anime & Manga > Lupin III
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Autore: sommalexiel    07/09/2008    1 recensioni
Lupin III e i suoi amici: Jigen, Goemon e Fujiko, incrociano le proprie strade con la seconda ladra più ricercata dopo di loro, una misteriosa ragazza che cambierà le cose ... ma soprattutto, cambierà la vita di uno di loro. (Molte parti di fanfic le ho ricavate prendendo spunto da delle scene di alcuni film che ho visto e che mi sono piaciute tantissimo non uccidetemi per questo ^^ comunque spero sia di vostro gradimento lasciate commenti se volete mi farebbe piacere. grazie a tutti ^^)
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il samurai nel frattempo tornava a casa come un uomo nuovo, era felice, commosso, si sentiva finalmente completo. Presto, molto presto, la sua piccola gitana sarebbe diventata la sua sposa, e non poteva desiderare altro dalla vita, che quella dolce fanciulla da cui si era fatto rapire il cuore, e promise a se stesso, di cambiare vita per diventare un uomo onesto e per poterla mantenere come una regina, qualunque cosa, per la sua Esmeralda.

Lei  intanto era andata in camera sua mettendosi sotto le coperte e in pochi secondi si addormentò con un leggero sorriso disegnato sul volto. Anche lei era di nuovo felice dopo tanto tempo. Non vedeva l’ora di rivederlo, lo amava davvero, e molto anche. Lui era il suo primo unico immenso amore. Nessun’altro, sarebbe stato come lui, per lei.

Durante la notte, un uomo penetrò nella sua abitazione, senza farsi sentire.

Salì le scale, e con un balzo, chiuse la bocca alla zingara e un altro uomo le legò mani e piedi, poi se la caricarono sulle spalle gettandola dentro un furgone e portandola via, lei urlò si dimenò ma fu inutile, e inoltre durante il viaggio nel furgone perse i sensi per lo spavento e nessuno poté aiutarla.

Il furgone arrivò fino ad un antico castello, ma la domande erano:

chi erano? Perché avevano rapito la zingara? Cosa volevano farle?

Tutto era un enigma …

Esmeralda andò a dormire ripensando alla splendida serata trascorsa con Goemon, ora non temeva più niente, adesso sapeva che non sarebbe più stata sola, che forse la possibilità di costruire un futuro insieme a lui esisteva …

Ma ad un tratto due mani l’afferrarono di peso, qualcuno chiusa la bocca con il nastro adesivo e così anche per le gambe e i polsi e dopo venne gettata dentro una grossa auto e poi fu scortata via, la zingara adesso era in pericolo.

La mattina dopo i tre ragazzi si svegliarono di buon ora, attendendo la loro amica, il più impaziente di tutti era Goemon, che non vedeva l’ora di poter rivedere la sua amata Esmeralda.

Ma i minuti passavano e lei non arrivava. Il tempo trascorreva sempre più velocemente senza che lei si vedesse. L’agitazione cominciò a farsi sentire, la preoccupazione del samurai era a dei livelli esasperanti, era sempre stata puntuale ma quel giorno proprio non si presentava. Dopo una lunga attesa Goemon decise di andare a casa sua a controllare che fosse tutto a posto, ma con grande amarezza venne a scoprire che lei non era in casa e con lei mancava anche il rubino … per quale ragione era scomparsa? Senza avvertire portando via il rubino ? ..

Gli trasalì un dubbio orrendo a cui stentava a credere,

che lei fosse fuggita con la pietra ingannandoli? Tradendo la loro fiducia, l’amore e la promessa di matrimonio? Non poteva essere, non era credibile … però … era possibile. Rimase immobile al centro della sala principale della sua casa, gli occhi gli tremavano e diventavano sempre più lucidi e il battito del suo cuore era tremendamente rapido. Respirava velocemente e si stava convincendo sempre di più della sua possibile fuga. Strinse fortemente i pugni e poi corse rabbiosamente al covo, con respiro affannato e veloce avvertendo all’arrivo dell’orribile scomparsa; ma i fatti sconcertanti non erano finiti. Da lontano una barca si stava avvicinando al covo, e a prua si intravedeva la sagoma di un uomo, che alla fine si fece subito riconoscere:

-LUPIN! TI HO SCOPERTO ORMAI SEI MIO NON PROVARE A FUGGIRE!!!-.

Zenigata era tornato all’attacco e per giunta nel momento più sbagliato.

Lupin si esasperò, in quel momento non ne andava una giusta, avevano organizzato già da tempo un piano di fuga per una possibile invasione di Zenigata ed i suoi uomini come quella e quindi salirono su nella torre del covo liberando una mongolfiera per far credere ai poliziotti di una fuga via aria.

L’ispettore si lanciò verso la corda che pendeva dal pallone arrampicandosi su e scoprendo con rabbia che al posto di Lupin dentro la mongolfiera c’era un registratore con una assetta registrata dal ladro che lo scuoteva:

-“ ciao Zaza, mi dispiace che tu te ne vada anche questa volta a mani vuote ma noi abbiamo fretta! CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!”-

-MALEDETTO LUPIN! GIURO CHE SE TI PRENDO TI FACCIO PASSARE LA VOGLIA DI FARE CERTI SCHERZI!- sbraitò lui furioso.

Nel frattempo, un motoscafo da un sotterraneo del nascondiglio, uscì fuori a tutta velocità percorrendo il fiume.

Appena lo videro, gli uomini di Zenigata, ancor prima che lui lo ordinasse, si misero ad inseguirlo sparando dei colpi di pistola.

Ma le sagome dei tre ladri restavano in piedi anche dopo essere state colpite più volte e questo fece capire che si trattavano di manichini. Tutti quanti si sparpagliarono nella zona per trovarli e i tre uomini ne approfittarono per fuggire via nuotando silenziosamente e nello stesso rapidamente lungo il fiume mettendosi alla ricerca della loro zingara.

Intanto la povera ragazza, si risvegliò dolorante, privata del suo abito con un leggero vestitino chiaro e un busto nero che le stringeva la pancia, i capelli lunghi sciolti e bagnati, i piedi nudi, il viso pallido e la testa che pulsava dal dolore.

Si sentiva tremendamente scomoda, era con i muscoli tesi ma ancora non aveva aperto gli occhi e non riusciva a capire ne dove fosse ne “come” fosse per sentirsi così male.

Piano piano aprì lentamente le palpebre vedendo un pochino annebbiato ma riconoscendo delle figure umane che l’accerchiavano e la guardavano dal basso, armate fino ai denti.

Mise a fuoco e vide che tutti loro portavano i passamontagna ma i loro occhi la fissavano costantemente in modo minaccioso e ardito nello stesso tempo, comunque sia restava una ragazza dalla bellezza infinita a cui tutti rimanevano incantati.

Davanti a lei, un uomo avanzò con passo lento, ma non riusciva a riconoscerlo perché la vista si era offuscata di nuovo, faceva saltare nella mano una cosa rossa come fosse un giocattolo.

Strizzò gli occhi e poi li riaprì vedendo nitidamente e tragicamente scoprì l’identità dell’uomo davanti a lei che faceva saltare la stella del Kuristan nella propria mano:

-Sean …. Ambrose!- esclamò lei inorridita.

-Quanto tempo … Zoe! Sei sempre più bella .. anche se sei diventata … una stracciona!-

Lei non badò alle ultime parole e si guardò attorno accorgendosi di essere legata su una specie di crocifisso con le mani congiunte e piedi legati davanti a quella grande sala con quell’uomo tenebroso davanti a lei. A dire il vero era un bell’uomo Sean, ma la sua malvagità lo disegnava un mostro, un mostro orribile … un cane maledetto!

-Perché mi hai rapita che cosa vuoi?- chiese lei allibita e sempre più ripugnante alla vista di quell’orribile uomo.

-Cara … - cominciò lui passeggiando avanti e indietro sotto di lei –io h tanti obbiettivi oggi, primo, mi tengo questa bella pietra che l’altra notte tu e i tuoi luridi amici mi avete portato via … - ad Esmeralda venne un colpo realizzando ogni cosa:

-Cooosa? Tu sei il ladro che ha cercato di portarsi via la stella e … voleva uccidere … Goemon!!!-

-Già … la vita a volte è strana .. eppure ero io .. che tristezza .. quando ho colpito la tua bella schiena bianca, e poi sta notte .. che lurida figura vedere te che baciavi dalle cascate quel lurido uomo!-

-NON OSARE NE NOMINARE NE PARLARE COSì DEL MIO FUTURO MARITO!!!!!- tuonò lei.

A quelle parole il sangue di Sean ribollì, il suo viso diventò pallido e la rabbia gli trasalì fino alle tempie e si gonfiarono le vene della sua testa:

-Cosa … non mi dirai che … SPOSERAI QUEL DANNATO SAMURAI DA QUATTRO SOLDI!!!!! NON CI POSSO CREDERE!!! QUELLO SPORCO LADRO!!!!!!!- Sbraitò lui fuori di se per la gelosia.

-Parli tu che oltre a ladro ora sei anche un assassino! E comunque non mi interessa cosa sia lui! Lui è un vero uomo nel cuore! E tu sei … UN MOSTRO!- ribatté lei a sua volta.

-Tu rinunci a me … e dopo tutti questi anni, ti vuoi sposare con un elemento così pietoso?- lei ormai satura dei suoi insulti nei confronti del suo amato gli sputò addosso. Lui fece un cenno con la testa ad un uomo vicino a lui, questo prese un bastone e le diede una botta fortissima nello stomaco. Lei lanciò un grido di dolore cacciando della bile e rimanendo poi col viso chinato.

-Ora posso andare avanti … oltre alla pietra, già che ci sono per una personale vendetta ucciderò finalmente il tuo futuro maritino, poi attirerò il tuo famoso amico Lupin, lo costringerò a darmi tutti i suoi bei bottini .. e poi farò fuori anche lui .. sai com’è .. mi ha sempre preceduto ed è ora che anche io mi riprenda ciò che mi spetta, dico bene?-

-Sei pazzo Sean … - gli disse lei debolmente.

-Non dire così amore … qua l’unica persona pazza, sei tu, insieme ai tuoi amici, sei davvero una ragazza stupida Zoe, ti fai chiamare Esmeralda per via della tua vita zingaresca che hai intrapreso da quando la tua famiglia è mancata e in più vai a frequentare quegli essere patetici … Sei fuori di testa!-

-Io eh .. – ribatté lei.

Lui con un altro cenno diede ordine all’uomo col passamontagna di colpirla nello stomaco e lei ripeté la scena di prima indebolendosi ulteriormente, la vista le si offuscò di nuovo e questa volta sanguinò anche dalla bocca.

-Ti conviene tacere tesoro, non mi piace vederti in certe condizioni.- disse lui falsamente.

- … anf … anf … se il tuo obbiettivo non sono io … ma Lupin .. che mi farai nel frattempo? – chiese affannosamente lei.

-Bhè .. questo dipende da te .. tesoro.- le rispose lui con un ghigno malizioso.

Lei aggrottò il viso con un espressione ripudiante, odiandolo dal più profondo del cuore, nel frattempo, Fujiko era nascosta dietro una colonna del castello da diverso tempo, spiando e osservando tutta la scena senza farsi vedere, la faccenda si faceva sempre più scottante …

I tre amici intanto si erano sistemati in un altro nascondiglio sempre vicino a quello precedente. Tutti e tre avevano i volti cupi e sconcertati, nella stanza regnava un silenzio spaventoso, nessuno sapeva cosa, dire, e della loro amica, nessuna traccia ..

-Non posso crederci … Esmeralda non sarebbe mai fuggita con il rubino, se avesse voluto tradirci per profitto ci avrebbe portato via anche il diamante, e invece quello lo abbiamo noi .. non è una ragazza come le altre .. secondo me non avrebbe mai fatto una cosa del genere. – intervenì Jigen interrompendo il silenzio.

Goemon dentro di se gli credeva, fra l’altro dopo la frase “non è una ragazza come le altre” si convinse ulteriormente di quello che aveva detto, doveva fidarsi di lei ed effettivamente la conosceva bene non avrebbe mai fatto una cosa del genere ai suoi amici e tanto meno al suo futuro sposo, quindi l’unica opzione era che le fosse successo qualcosa ..

-Avrei un’idea ma non vorrei sbagliarmi .. – disse Lupin senza distogliere lo sguardo dal pavimento –Non vorrei, che la gelosia di Fujiko l’abbia indotta a fare qualche scherzo e a portarla via con se insieme alla pietra per ricattarci .. – proseguì sospettoso.

-Non credo .. – intervenne Goemon –è malefica e questo si sa, ma non ha mai scherzato con la vita delle persone per i soldi, su questo punto mi rifiuto di trattare. – concluse solennemente.

-Ha ragione – disse Jigen.

Dopo poco tempo sentirono bussare alla porta, Lupin guardò dalla serratura della porta e poi aprì.

Entrò Fujiko ansimante e appoggiandosi all’entrata per riprendere fiato dopo aver corso come una forsennata.

Tutti e tre si guardarono con occhi spalancati:

-Fujiko, ma che succede? Tu sai dov’è Esmeralda?- domandò Lupin preoccupato.

Lei continuò a respirare affannosamente ma annuì con la testa. Goemon e Jigen che erano seduti si alzarono di scatto e il samurai si avvicinò allarmato domandandole:

-E dov’è? Sta bene? Che le è successo? Ti prego ho bisogno di saperlo!- la implorò lui.

Lei respirò ancora un momento e poi le rispose – vi ci porto io in macchina .. l’hanno rapita! Hanno preso il rubino e l’hanno legata dandole due colpi sullo stomaco non so bene il perché, ma quello che so di per certo, è che l’uomo che ha organizzato tutto .. si chiama Sean Ambrose. Lo ha detto lei all’inizio quando lo ha riconosciuto.- confessò lei.

Quando Goemon sentì quel nome ricordò dell’uomo di cui le aveva parlato la sua gitana, e infuriato come non mai si precipitò dentro l’auto di Fujiko gridando:

-PRESTO DOBBIAMO ANDARE A SALVARLA O LE FARà DEL MALE!!!-

Anche gli altri corsero dentro l’auto e la ragazza partì a tutto gas dirigendosi verso la fortezza:

-mia cara non potremo esserti più grati di quello che stai facendo per la povera Zoe!- disse Lupin.

-Sai com’è .. continuo a detestarla ma … non posso rovinare un matrimonio!- rispose lei.

-Cosa? Quale matrimonio?- domandò Lupin confuso.

-Quello di Goemon ed Esmeralda.-  affermò Jigen.

-Ma .. ma come voi tutti lo sapevate tranne me … e così .. la mia Smeraldina si sposa … sono commosso .. – disse Lupin asciugandosi le lacrimucce prima di dare una pacca sulla spalla al suo amico.

-E bravo Goemon che si è arruffianato la bella zingara eh!!!!!!- disse lui malizioso.

-Al contrario tuo io sono post matrimonio e a me interessa la sua personalità in primis. – lo spense lui nervosamente.

-Oh … ho capito.- disse lui imbarazzato.

Intanto al castello la povera gitana era stata pestata in continuazione per la sua voglia di ribattere ad ogni frase che non le andava bene, era una cosa più forte di lei e loro non la finivano di torturarla, fra l’altro la stavano obbligando tramite quelle torture a confessare il punto debole di Lupin per poterlo incastrare ma lei non accennava minimamente a rispondere e le torture contro di lei andavano avanti.

Perse i sensi diverse volte ma resistette al dolore senza fiatare.

I tre amici arrivarono al castello e cercando di essere più silenziosi ed invisibili possibile, penetrarono nella fortezza giungendo fino alla sala dove si trovava la ragazza agli estremi.

Goemon quando vide la scena per poco non impazzì.

Vedere la sua ragazza ridotta ai limiti, crocifissa davanti a quell’uomo orribile gli faceva perdere tutto l’autocontrollo che aveva.

-Che facciamo Lupin?- domandò a bassa voce Fujiko vedendo che c’era pieno di guardie armate.

-Ancora non lo so fammi sentire .. – rispose lu. Intanto Sean continuava a tormentare Esmeralda:

-Senti, te lo dico per l’ultima volta dopo di che ti massacrerò fino a che non troverai in fin di vita, parla, il punto debole di Lupin, lo voglio sapere E SUBITO!!- tuonò Sean.

Lei alzò pesantemente il capo guardandolo con uno sguardo arcigno –MAI!- disse rabbiosamente.

-Bene … e allora tieni!- disse colpendola di nuovo nel ventre col bastone ancora più violentemente.

Lei gettò un grido estenuante sputando sangue. Ormai non avrebbe resistito a lungo .. la ferita d’arma da fuoco inoltre si faceva sentire ad ogni colpo che riceveva e di conseguenza sentiva il doppio del dolore che avrebbe dovuto sentire, presto o tardi per lei era la fine ..

Goemon rimase fermo dietro il pilastro per un po’ senza fiatare, ma poi non ne poté più. Con un grido battagliero si lanciò rapidamente verso gli uomini armati, estraendo la sua Katana e ne fece fuori alcuni infilzandoli; poi, altrettanto velocemente, tagliò le catene che tenevano legati mani e piedi della gitana e afferrandola al volo. Sean non si mosse di un millimetro osservando tutta la scena con un atteggiamento pacato. Molto pacato.

-Goemon … coff … ha .. ha preso il rubino .. è lui Sean Ambrose .. l’uomo di cui ti ho parlato .. anf .. ha preso il rubino vuole ucciderci dobbiamo scappare!! – disse la zingara con un filo di voce.

-Non ti preoccupare del rubino adesso, giuro che ti porterò in salvo e ucciderò Sean per tutti i crimini che ha commesso, tu non ti devi preoccupare di niente!- le rispose lui. Poi prese ad accarezzarle il viso togliendole i capelli da davanti alla bocca, e vide con grande amarezza nel cuore, che aveva lo stesso sguardo di quando era sdraiata nel letto dopo essere stata colpita dall’arma da fuoco. Uno sguardo vuoto, pallido, quasi bianco, ma non stava morendo.

-Dio Zoe … ma che ti ha fatto quel diavolo? … - disse lui con voce tremante. Lei incurvò le labbra in un debole sorriso dicendo – ha cercato di farmi dire il punto debole di Lupin e il nascondiglio dei suoi tesori rubati ma non ho parlato … - prese un gran respiro con qualche colpo di tosse e poi proseguì – Goemon era lui il ladro che ha sparato quella notte … l’uomo che voleva ucciderti era lui … io non l’avevo riconosciuto ma … me lo ha detto lui .. -.

Goemon spalancò gli occhi con le labbra tremolanti e per un attimo rivide da capo tutta la scena spaventosa che accadde quella notte sopra il museo: la pistola puntata su di lui, lo sparo, il viso di Esmeralda di fronte al suo e infine il peso del suo corpo trafitto addosso al suo. Poi vide il volto del ladro nero prendere una forma nella sua mente,  la forma del volto maligno di Sean.

Alzò lo sguardo rivolgendolo verso di lui, che stava ridendo malignamente tra i denti:

-Eheheheh! Questa volta però non vi andrà bene come qualche nottata fa! Questa volta, siete in casa mia, ci sono i miei uomini, e perderete!-

-Lo vedremo!- intervenne Lupin uscendo dal suo nascondiglio.

LUPIN! TU QUI!- tuonò sorpreso.

-Già, e non sono solo.- appena terminò la frase Jigen e Fujiko uscirono a loro volta, mettendo bene in mostra le armi. Sean li guardò tutti insieme. Il sangue gli ribolliva ai limiti della follia, gli occhi erano quasi completamente rossi di rabbia, le vene sulle tempie gli pulsavano velocemente e il battito del suo cuore cresceva di minuto in minuto.

-V- voi … ! – osservò Fujiko e poi riprese nervoso –Tu! Eri tu che giravi qua intorno tranquillamente! MA COME DIAVOLO HO POTUTO NON ACCORGERMI DI TE!!!!!- tuonò sparando un colpo di pistola per terra dalla rabbia. L’eco del botto si espandé per tutta la stanza con un rumore assordante, lui ansimava carico di rabbia, ormai aveva perso completamente la ragione, da quando la povera Esmeralda gli aveva detto che stava per sposarsi, quel poco di razionalità che le era rimasto se ne era andato per sempre, ormai la follia aveva preso il controllo del suo cervello. Era diventato completamente pazzo.

-Io … I GIURO CHE VI UCCIDERò TUTTI!!!!!- incominciò a sparare a caso per tutta la stanza e tutti i presenti cominciarono a schivare i suoi colpi. Anche Goemon che aveva in braccio il corpo debole della gitana, si spostava in continuazione per schivare i colpi con l’ansia di fare male alla sua dolce consorte.

Uno degli uomini di Sean lo prese alle spalle cercando di calmarlo e dopo un po’ di tempo smise di sparare e dopo essersi agitato per liberarsi della sua morsa si calmò un pochino fermandosi del tutto, l’uomo a quel punto lo lasciò andare anche se poco convinto.

Respirò affannosamente per un po’, poi estrasse il rubino dalla tasca esponendolo alla luce osservandone i meravigliosi riflessi:

-Dimmi Lupin, dove nascondi tutti i tuoi altri tesori? .. so che ne hai racimolati molti nel giro di pochi anni, non li avrai mica venduti tutti spero .. – disse stringendo più forte il calcio della sua pistola.

-Bhè diciamo che una buona parte gli ho venduti .. – rispose lui col suo solito sarcasmo pacato – ma penso che non mi convenga molto dirti dove sono tutti gli altri, sai com’è io ci tiro avanti con quella roba Hihihihi! – concluse con una risatina. Al contrario però Sean non apprezzò la sua ironia e dopo aver ringhiato tra i denti si rivolse a loro puntando l’arma contro Lupin principalmente:

-Tu mi hai sempre preceduto in tutto! Mi spetta una parte di tutto ciò che mi hai portato via in questi anni! MI SERVE!-.

La sala diventò buia per un momento, poi subito dopo ritornò la luce, Esmeralda si trovava al centro della fila dei suoi compagni, in piedi, anche se allo stremo delle forze, con il rubino in mano. Goemon non si accorse nemmeno di quello scatto, tanto fu immediato e silenzioso.

Era li davanti a lui, ansimante, ma pur sempre in piedi, stringendo energicamente il rubino. Tutti e tre (a parte Fujiko) rividero come in flashback la notte che tentò di rubare il diamante corvino, in quel momento si era ripetuta la stessa scena, sembrava quasi che stessero rivivendo un ricordo. Lei lo guardò con un ghigno malefico e gli disse:

-Noi … riusciremo .. a darti la lezione che ti meriti, perché tu sei un assassino e niente di più! Perirai e per di più, sarai pazzo e geloso. Ma puoi stare certo che tu non avrai niente da noi … NIENTE!-

Lui la guardò con uno sguardo completamente fuori di se pronto ad esplodere, poi diede ordine ai suoi uomini di inseguirli ed ucciderli.

Loro dopo aver recepito l’ordine corsero via in cinque direzioni diverse. Goemon cercò di mantenersi il più vicino possibile alla sua Esmeralda, che faticava a correre ma nonostante tutto se la cavava egregiamente.

Salirono sul tetto, poi scesero ritrovandosi insieme e corsero verso la costa.

Cinque auto uscirono fuori dai garage del rifugio di Sean e presero ad inseguire i cinque fuggitivi e in una di esse c’era soltanto lui.

Durante la corsa Zoe lanciò il rubino a Lupin che lo nascose dentro la tasca interna della giacca.

Le auto li raggiunsero ma loro non demorsero e proseguirono la loro fuga. Quando le auto si trovarono alle loro calcagna si divisero di nuovo, ma Goemon temeva per la sua ragazza:

-ESMERALDA!-

-CORRI GOEMON! NON FARTI PRENDERE!!!!!!!!- lo incoraggiò lei.

-NON TI VOGLIO LASCIARE DA SOLA!!-

-VIENI QUANDO TI SARAI LIBERATO DEL TUO INSEGUITORE! NON TI PREOCCUPARE PER ME!!!!!!!!!!!!!-

Lui a malincuore si distanziò da lei prendendo una direzione diversa dalla sua, ma pur sempre tenendosi il suo pensiero dentro di se. Pregò a fin ché riuscisse a resistere nel tratto in cui se la sarebbe dovuta cavare da sola prima del suo arrivo. Adesso, era il momento di occuparsi della vettura che lo stava inseguendo. Corse per altri centinaia di metri, poi sparì tra gli alberi mandando in confusione l’autista che perse le sue tracce. Poi dall’alto piombò sulla vettura tagliandola in due che dopo pochi secondi esplose in una gigantesca nuvola di fuoco e fumo nero. Adesso era finalmente libero di andare dalla sua gitana.

Nel frattempo anche gli altri erano riusciti ad eliminare le auto che li stavano inseguendo, ci avevano messo un po’ più di tempo al contrario di Goemon, ma alla fine ci riuscirono anche loro. Si rincontrarono involontariamente dopo una trentina di metri al centro del boschetto vicino alla costiera e insieme si avviarono verso la spiaggia che si trovava ad un chilometro da loro per raggiungere la loro compagna.

Sean la inseguì con la macchina per un tot di tempo che per la povera ragazza che soffriva come un cane parve interminabile.  Correva come una forsennata alla ricerca di un punto dove nascondersi o comunque cercando di trovare un piano per liberarsi totalmente di lui. Ma la situazione non giovava le sue riflessioni ed era costretta a continuare a fuggire. Destino volle che il carburante dell’auto di Sean terminò, così fu costretto a scendere e a proseguire l’inseguimento a piedi.

A quel punto la gitana poté permettersi di rallentare la sua corsa per riprendere fiato, mentre i suoi compagni, anche se erano ancora distanti, la stavano raggiungendo per correre in suo aiuto.

Arrivarono sulla spiaggia della costa ed Ambrose rallentò la sua corsa fino a procedere a passo d’uomo. Estrasse da una tasca un lungo coltello affilato e lo puntò contro la gitana che stava indietreggiando guardandolo negli occhi a pochi metri distante da lui.

Dalla fronte del pazzoide scendevano gocce di sudore misto a sangue, gli occhi erano spalancati al massimo della loro apertura, aveva il battito di un roditore in corsa e respirava pesantemente avanzando verso di lei come un ubriaco:

-Esmeralda ….. Esmeralda!-

-Cosa vuoi da me pazzo!?!?- imprecò lei.

-Non … non m’importa di Lupin, e tanto meno dei suoi stramaledetti tesori, adesso … adesso h capito la cosa che m’importa davvero! …. Tu ora verrai via con me! ... anf …. Ce ne andremo via insieme, costruiremo ciò che non abbiamo potuto costruire in passato … anf …. Ci butteremo i ricordi alle spalle … anf … e staremo insieme … e ….. staremo insieme per sempre! … vieni con me, e prendendomi la mano accetterai di dividere il tuo futuro con me!- disse lui porgendole la mano sinistra tremolante di follia tenendo stretto il coltello con l’altra.

Lei indietreggiò respirando faticosamente ridendogli in faccia diabolicamente – Ahahahah!  Preferirei morire! Piuttosto che dividere il mio futuro con te!! – lo umiliò.

Sean continuava a respirare sempre più pesantemente agitando il coltello con la mano tremante verso di lei completamente fuori di se. La gitana indietreggiava continuamente senza fermarsi, restando voltata verso di lui con un sorriso d’orgoglio in viso:

-Anf … anf … ti stai dimenticando di Goemon!- disse lei riportandogli in mente l’immagine di quel samurai che odiava profondamente.

-Anf … anf … io amo Goemon …. Eheh! …. – sorrise lei tra se e se. Lui intanto a quelle parole fu stretto da un immensa quantità di gelosia e rabbia, inoltre, tutto quello stress lo fece fermare e il suo corpo fu scosso da delle lievi convulsioni di pazzia, ormai stava per esplodere.

- ….. lo devi capire Sean … io non ho mai voluto, non voglio, e non vorrò mai stare con uno come te! .. e non solo perché sei un pazzo delinquente, ma anche perché …. Io amo Goemon! – disse lei con convinzione.

Ambrose perse completamente il controllo e si lanciò dritto contro di lei … con il coltello nella mano ……

 

  
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