Zayn si era accuratamente sistemato sul tappeto della grande sala di casa propria. Il tavolino di vetro era stato poggiato con noncuranza in un angolo remoto della sala. Il divano di pelle bianca, brillava sotto i riflettori della sala che ovattavano il tutto creando una sorta di aria accogliente. La TV era spenta dando a Zayn la possibilità di rimanere nel più completo silenzio nella quale era avvolta la casa. Il moro aveva preso, dalla tabaccheria alla fine della strada, ben tre pacchetti di sigarette. Aveva anche comperato una bottiglia di Jack Daniel's da immettere nel suo organismo. Zayn doveva accettare il fatto della morte di sua nonna, dopo tutto il moro lo sa che la gente va e viene, ma non così e non ora. Ecco che accende la prima sigaretta, si era in messo nel viale dei ricordi, e che cosa c'era di meglio nel affrontare la cruda verità se non con una Malboro tra le labbra rosee e una Jack Daniel's tra la mano grande e potente? niente, non c'era cura migliore del fumo e del alcol per affrontare in grande stile il fatto della morte di una persona così importante nella vita del povero ragazzo, abbandonato a se stesso e al suo mondo di desolazione e autocommiserazione. Aveva appoggiato l'iPhone nero vicino al suo orecchio. Però aveva levato la suoneria. Aveva appena finito la prima sigaretta e un quarto della bottiglia di Jack Daniel's, nel suo corpo vagavano alcol e nicotina insieme come una coppia al quale il moro non avrebbe mai rinunciato. Il viale dei ricordi si faceva meno vivido, limpido; ogni tiro o bevuta i ricordi si facevano meno visibili perciò meno dolorosi. Il moro mentre beveva e fumava guardava il soffitto bianco così da proiettare i propri ricordo su esso. Assaporava il gusto forte del l'alcol mischiato alla nicotina. Ora stava ricordando di quando la nonna gli aveva fatto le lasagne al forno quando aveva la febbre a trentanove. Non ricorda della conversazione o del gusto delle lasagne ricorda solo quello, ed era meglio così, ricordare faceva un male a Zayn. Il telefono vibrò più di trenta volte mentre il moro beveva e fumava. Il suo fedele Jace, il pastore tedesco, aveva messo il muso sul fianco del moro, facendogli compagnia, come fedelmente da cinque anni faceva. Zayn era arrivato a metà della bottiglia e aveva appena spento la quarta sigaretta abbandonandola sul tappeto nero. Non voleva fumare più. Dopo un tempo interminabile buttò il pacchetto di sigarette quasi intero vicino alla poltrona dove sua nonna si sedeva sempre quando veniva a far visita a suo nipote. Una lacrima amara solco il viso del moro. Gli occhi di esso stavano bruciando. La rabbia ardeva dentro essi, la tristezza, il rimpianto, il dolore. Dolore, Zayn ne aveva sofferto troppo e quello fu un brutto colpo da incassare per lui, tanto da non farlo più rialzare in piedi. Liam aveva provato a chiamare l'amico più di venti volte, tutte quelle volte la chiamata non aveva risposta. Era molto preoccupato. Era dal funerale della nonna che non lo vedeva. Harry, Niall e Louis erano preoccupati come lui per la sorte del amico. Harry aveva provato più volte a vedere se c'era in casa, ma di Zayn nessuna traccia. Liam aveva paura che avesse fatto qualche stupidaggine. Zayn ne era assolutamente capace, e questo torturava la mente del castano. Aveva davvero paura, come se avesse un presentimento, un brutto presentimento "ragazzi ha risposto?" chiese il biondo con una sigaretta tra le dita, Harry fece cenno di no con il capo mentre Louis disse di no con voce strozzata. Niall guardò nella direzione di Liam incrociando il suo sguardo "Liam? che cosa hai amico?" chiese Niall a Liam, quest'ultimo abbasso lo sguardo e fece spallucce "dai ragazzi vedrete che lo ritroveremo" disse Niall cercando di tirar su di morale il gruppo di amici, preoccupati per il povero Zayn "vado a cercalo" disse Liam "lo abbiamo cercato ieri Liam. E abbiamo perlustrato tutti i pub e discoteche di Bradfor ma con scarsi risultati" disse Harry intento a preparare un the "lo cercherò comunque anche a costo di andare in capo al mondo!" disse Liam mentre prendeva la giacca e le chiavi della sua auto "ma sei matto? fuori fanno meno dieci gradi dove vuoi andare?" "E se Zayn è fuori casa in mezzo alla strada?" disse il castano mentre scrutava il verde spento degli occhi di Harry. Annuii silenziosamente per poi lasciar andare via Liam. Non aveva la più pallida idea di dove potesse essere il suo amico, ma giurò che se gli fosse accaduto qualcosa sarebbe di sicuro morto dal dolore. Dopo tutto era il suo migliore amico, gli voleva così bene, ed è proprio per questo che avrebbe sfidato chiunque o addirittura il tempo per ritrovarlo. Appena uscito fuori dal Hotel l'aria di Dicembre lo colpì in pieno viso, il naso gli si era arrossato sulla punta. Si avviò a lunghe falcate alla sua auto, ringraziando mentalmente Harry per averla parcheggiata proprio davanti al Hotel. Appena fu dentro l'auto la prima cosa che fece fu accendere i riscaldamenti. La macchina divento meno fredda. Sfreccio per le strade di Bradfor. Si fece una breve lista dei posti in qui aveva cercato con i suoi amici. Riprovo al cimitero. Parcheggiò davanti al cancello del cimitero e sfrecciò al suo interno, corse facendo lo slalom tra le lapidi e urlando il suo nome. Nessuna risposta. Corse fuori il cimitero eliminandolo dai posto dove poter cercare il moro. Provò a casa della nonna vedendo le luci spente e nessuna macchina parcheggiata nel viottolo. Provò a casa dei suoi genitori, nemmeno lì. Provo nel pub preferito di Zayn. Niente. Provò per il parco davanti casa degli zii, non c'era anima viva. Andò da gli zii che dissero di non vederlo dal giorno del funerale come lui. Allora come estremo tentativo riprovò a casa sua. Gli si illuminarono gli occhi quando vide,dalle tende spesse, uno spiraglio di luce. La speranza si riaccese in Liam facendolo precipitare davanti al pianerottolo della casa del moro. Bussò, un mugolio, nulla di più, riprovò, un altro mugolio, più forte però. Allora a Liam gli si accese un idea in testa. Sotto la ghiaia davanti casa l'amico aveva nascosto un mazzo di chiavi, per evenienza ovvio. Liam si precipitò sulla ghiaia iniziando a scavare frettolosamente in essa. Cercava il mazzo di chiavi, finché il rumore del metallo che colpiva la ghiaia non si librò nel aria. Il giovane le prese per le mani e corse sul pianerottolo della casa del amico. Apri frettolosamente la porta per poi sfrecciare dentro la casa. L'odore del fumo e del alcol si insidiò nelle narici del castano facendolo tossire. Zayn alzò lo sguardo per trovare Liam davanti la porta di casa propria con le braccia incrociate e lo sguardo indecifrabile verso lui. Liam camminò cauto verso l'amico, tremando per l'emozione e la gioia che non gli fosse accaduto nulla. Liam si accuccio vicino il moro mentre quest'ultimo continuo a bere come nessuno fosse entrato da quella porta e che nessuno si fosse messo vicino a lui. Liam strappò dalle mani del moro la bottiglia di Jack Daniel's, il moro ringhiò come un animale per poi guardare in faccia chi si era permesso di strappare dalla sua mano l'unica metodo di salvezza che aveva. Zayn a gli occhi di Liam parve diverso, i capelli non erano più neri e lucenti ma bensì spenti e arruffati, la fronte presentava tante piccole pieghe, le sopracciglia erano corrugate nel centro, gli occhi iniettati di sangue e le iridi che un tempo erano color ambra ora erano marrone caffè, le occhiaie presenti sotto gli occhi del moro gli diedero un aspetto più trasandato senza contare il rosso che si presentava sotto esse. Le labbra erano rosse per il contatto con il liquido marrone che era contenuta dalla bottiglia di Jack Daniel's. Aveva in dosso una felpa nera e dei pantaloni di una tuta grigia. I calzini bianchi coprivano i piedi lunghi. Zayn scrutò attentamente Liam sbuffò e girò la testa e tutto il suo corpo sul suo fianco sinistro. Allungò il braccio per prendere il pacchetto di Malboro e l'accendino. Portò una sigaretta alla bocca e la accese. Liam guardava basito quella scena, aveva intenzione di sentirsi male? strappo anche la sigaretta dalla bocca del moro e la spense contro la suola della scarpa " hey che cazzo fai?" chiese Zayn con la voce roca e secca "vuoi sentirti male?" chiese Liam mentre armeggiava con il telefono per avvisare i ragazzi di aver trovato Zayn. Il moro bofonchio per poi prendere il giovane dalla spalla, facendolo scivolare vicino a se. Zayn quando era ubriaco lasciava tutto quello che passava per la sua testa incasinata e lo faceva. E Liam lo sapeva meglio di chiunque altro. Zayn strinse il braccio intorno alla vita del castano facendolo sussultare. L'odore del alcol e della nicotina si mischiava a quello dolce e intenso della vaniglia, Zayn adorava l'odore di Liam. Il moro si nascose nel incavo del collo del castano mentre quest'ultimo lo avvolse amorevolmente con un braccio. Zayn era ancora ubriaco e sentire l'odore di Liam lo rendeva stranamente calmo. Il castano si libero da Zayn che mugolò per l'improvvisa mancanza di calore e delle braccia di esso. Liam andò in cucina sapeva che il modo migliore per far passare almeno un po' la sbronza di Zayn era una bella tazza di caffè nero. Accese la macchina del caffè e ne fece un intera caraffa sarebbe stata una lunga nottata. Ne versò un po' nella tazza di Zayn che sopra aveva stampata il suo tatuaggio con su scritto ZAP, aggiunse due cucchiaini di zucchero mentre mescolò il tutto. Andò di nuovo in sala per trovare Zayn rannicchiato su se stesso. Liam si avvicinò piano a lui per poi sedersi e posare la tazza di caffè fumante vicino alla faccia del moro, quest'ultimo la scrutò per poi riconoscere l'odore del caffè, assaggiando la bevanda sorrise per il fatto che fosse zuccherato come amava lui. Bevve tutto gustandosi il caffè. Porse gentilmente la tazza a Liam per poi raggomitolassi di nuovo. Liam sorrise per poi alzarsi e andare a poggiare la tazza nel lavello. In casa Malik cominciò a fare freddo quindi andò al termostato e alzò la temperatura. Appena tornò un cuscino colpì in pieno volto Liam. Zayn ridacchiò per poi riaffondare la testa nel cuscino. Liam alzo gli occhi al cielo per poi andare a sedersi vicino al moro che mostrò un sorriso sofferente "stai meglio?" chiese Liam mentre accarezzava i capelli morbidi e arruffati del moro "meglio" ripete Zayn a sua volta "quando ci sei tu tutto diventa migliore" continuo Zayn senza vergogna di ciò che ha appena pronunciato, Liam diventò rosso come un pomodoro in volto, Zayn se ne accorge e comincia a ridere molto forte. Liam sbuffò un pochino per poi arrendersi e farsi travolgere dalla risata contagiosa del moro. Zayn riprese Liam dalle spalle e lo avvolse intorno a se per poi mugolare soddisfatto. Liam si avvolse introno a Zayn, quest'ultimo si nascose nel incavo del collo del castano per inalare il suo odore. Zayn parve un secondo di abbracciare sua nonna e cominciò a piangere. Piangeva disperato mentre urlava dal dolore. Liam, che era un ragazzo molto emotivo cominciò a piangere anche lui. Odiava quando il moro piangeva. Odiava il fatto che lui soffrisse. Liam cominciò a cantare i'snt she love me e Zayn continuo a piangere mentre Liam intonava le dolci note della canzone. Liam si era addormentato mentre Zayn gli accarezzava i capelli marroni e aggrovigliati "se solo tu sapessi quanto io ti amo Liam. Se solo tu sapessi che amare per me ha sempre un doppio senso"continuò il moro mentre si addormentò pensando a quanto fosse ingiusto con lui il mondo per aver trovato l'amore e non poterlo gridare al intero mondo. Doveva tenerlo per se come il suo più grande e indicibile segreto.